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Mi manca mio padre

di PATTY1982
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 19 Settembre 2007. L'autore ha condiviso 12 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 350 commenti

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  1. 111
    Valy -

    Cara Maty7, grazie per le Tue parole…mi hanno fatto commuovere e mi hanno fatto sentire compresa…Lo so nessuno può alleviare il dolore, però il sentirsi capiti, il sentire che gli altri sanno che soffri anche se non vesti di nero, anche se vai al lavoro, anche se la vita continua, è importante…Grazie

  2. 112
    francesco -

    Sai patrizia,anche mio papa’ non c’e’ piu’,se ne’ andato in punta di piedi,senza lamentarsi,io ero al lavoro,e ricordo ancora la sua voce al telefono prima che se ne andasse,non ero un campione di figlio,ma sono sicuro di aver messo a frutto tutti i suoi insegnamenti ,sai,ogni giorno sento la sua presenza vicino a me. la sento,cosi’ come devi sentirla tu. ne devi essere certa,perche’ la vita non finisce su questa terra,ne sono sicuro,il tuo papa’ e’ con te,e con tua mamma. in ogni momento ed in ogni luogo,lui ti guida,ti guarda,ti accarezza,stanne sicura,parlagli,e lui in qualche modo ti rispondera’,a me solo pensarlo mi fa’ sentire tranquillo…. mi guida….. fallo anche tu.

  3. 113
    roberta -

    Ho scritto su questo sito perche pensavo di poter essere di aiuto e invece alla fine voi tutti avete aiutato me.. ne è passato di tempo ma quel buffo intelligente e grande uomo continua a far sentire la sua assenza.. grazie di cuore a tutti. Alcuni post sono stati davvero toccanti..siamo tutti diversi gli uni dagli altri.. ma certe emozioni sono cosi identiche da far paura. Buonanotte a tutti

  4. 114
    maty7 -

    Cara Valy, anche non ci conosciamo sono felice di sapere che in qualche modo le mie parole sono state un piccolo raggio di sole nel buio di tanto dolore, come vedi la mancanza di contatto reale, fisico non impedisce una comunicazione anche di valore. Questo per dire che sicuramente tuo padre ti ha lasciato una eredità di pensieri, insegnamenti, emotiva, spirituale su cui puoi rifondare la tua felicità, una serenità vera ritrovata e rinnovata. Ho letto poi nei commenti precedenti che hai perso non solo un genitore molto amato ma anche un uomo di grande spessore accademico, così in un istante senza preavviso..tutto questo rende la perdita ancora più ingiusta, traumatizzante e inaccettabile. Purtroppo non siamo abituati per cultura a “fare amicizia” con la morte, ma è necessario piano piano seppure nella disperazione, dare un senso alla morte che è un processo umanamente tragico ma estremamente naturale e trasformare questo dolore in immagini di vita, in onore di tuo padre. Condivido questa parabola che ho letto in un libro la quale credo comunichi meglio di mille bei discorsi quello che intendo dire.
    “Un re aveva un diamante grande, bello e puro e di cui si vantava molto perché sosteneva che al mondo non ce n’era uno eguale. Accadde che un giorno, per errore, il diamante subì un graffio profondo. Il re mandò a chiamare i migliori intagliatori di diamanti e propose una grande ricompensa a chi fosse riuscito ad eliminare il difetto dal diamante, ma nessuno di loro fu in grado di farlo. Il re se ne rattristò molto.
    Trascorso un certo tempo, si presentò al re un artigiano che sosteneva di essere specializzato nella raffinazione delle pietre prezione. Egli si impegnò a riparare il raro diamante, tanto da renderlo ancora più bello di quanto fosse prima dell’incidente. La sua sicurezza impressionò il re che consegnò nelle sue mani la pietra preziosa. L’uomo mantenne la sua parola. Con un’arte davvero raffinata egli incise un bellissimo bocciolo di rosa intorno alla graffiatura, con la graffiatura che faceva da stelo alla rosa”.
    Bella vero? Io la trovo molto significativa, e mi viene in mente..visto che mi sembra di aver capito che lavori anche tu in ospedale o se hai a che fare con l’ambiente universitario potresti adoperarti per una iniziativa in suo ricordo e onore, intitolargli un’aula, uno spazio o una borsa di studio..qualcosa che sia importante per te e perpetui il suo ricordo e la sua persona, un gesto di questo tipo potrebbe aiutarti molto più di quanto tu creda, risollevandoti e dandoti forza, e riuscire in ciò che al momento ti sembra impossibile..trasformare un graffio in immagine di vita. Ciao:-)

  5. 115
    Valy -

    Cara Maty,
    grazie ancora una volta per le tue parole. La parabola che hai scritto è molto bella e l’ho letta oggi, 14 maggio, in occasione dei tre mesi dalla scomparsa di mio padre. Sicuramente l’aver condiviso con Lui il lavoro, e, soprattutto la passione per il lavoro, è una grande opportunità. So di avere la possibilità di continuare a farlo vivere in quello che faccio, in quello che trasmetto agli studenti, che erano anche i Suoi studenti, nei progetti di ricerca, che abbiamo anche pensato e condiviso insieme, e nelle pubblicazioni già scritte insieme che nessuno potrà cancellare…Spero di potergli fare intitolare il nostro Dipartimento Universitario, alla cui nascita e crescita Lui ha contribuito…
    Tutto questo mi aiuta a far sì che Lui non venga dimenticato…ma è il senso di irreversibilità di questa condizione che mi tormenta. Nella mia vita ho sempre cercato di vedere il sole anche in mezzo alle nuvole e penso sempre che le cose, anche negative, possano cambiare…Ma questa non può cambiare…Il senso di impotenza è terribile…Però da quando il dolore fisico, lancinante, è diminuito, per lasciare posto ad un dolore più razionale, ho cominciato a sentirlo più vicino…E’ come se, per la prima volta nella mia vita, vedessi davvero alcune cose, chiare, senza nebbia e riuscissi a distinguere quello che conta veramente dalle cose futili…
    Penso che la perdita prematura di un genitore lasci una macchia, un “graffio” che non si può cancellare, nella nostra animo; ma quel graffio, quel dolore, ci rende, se lo sappiamo vedere, più simili agli altri che soffrono e, forse, più propensi ad aiutare il prossimo…Così il graffio si può trasformare in una rosa…
    Grazie per il tuo tempo e per i tuoi pensieri…

  6. 116
    maty7 -

    Io dico grazie a te per rendere possibile questo scambio. Certamente l’irreversibilità di certe condizioni ci mette di fronte alla nostra impotenza e rende tutto ancora più difficile da metabolizzare, perchè accanto alla necessità di venire a patti con la morte e darle un senso si impone la necessità di ridare un senso alla nostra esistenza, riconsiderarla per quello che è realmente e non per come noi la abbiamo sempre pensata. Vedi le riflessioni che hai espresso specie nel tuo ultimo commento sono molto preziose, e dimostrano come anche tu stai ricavando la tua rosa, il capolavoro, da uno sfregio, il graffio inaccettabile, perchè distinguere le cose importanti da quelle futili, vedere il prossimo con occhi nuovi, accorgersi realmente della sofferenza che sta intorno è parte di quella ricchezza interiore che rende le persone speciali, una risorsa di grande valore che porti sempre con te e nessuno può rubare, che ti renderà a tua volta un genitore ancora più speciale agli occhi dei tuoi figli e Te la figlia di cui tuo padre sarebbe stato ancora più orgoglioso, assolutamente professionale nel suo lavoro ma anche profondamente umana, un meraviglioso connubio che raramente si trova in giro. Sono sicura che dopo aver vissuto il tuo dolore fino in fondo risorgerai manifestando una rinnovata forza che anche gli altri non potranno fare a meno di notare e da cui trarranno ispirazione..

  7. 117
    Elena -

    Buona sera a tutti! Purtroppo ė successo anche a me, ho 25 anni.. Mio padre ė morto da quasi 2 mesi… Un infarto improvviso e fulminante me lo ha portato via a 58anni!!! È davvero difficile… Io sto cercando di prendere l’abilitazione per diventare Avvocato.. E guardate il caso anche lui ė…era un brillante avvocato con 33 anni di esperienza!!! Ė davvero difficile…. Ho ripreso il lavoro.. E sto gestendo anche i clienti di mio padre, sto gestendo anche tutte le pratiche burocratiche pur di sollevare mia madre. Dentro mi sento morire… Ho ripreso la pratica legale.. Sto tornando nel suo studio… Sto gestendo le pratiche successorie… Cerco di fare la dura di casa solo perché sò che ė giusto così e solo perché lui lo avrebbe fatto. Ma purtroppo non mi sento capita da nessuno.. Ovviamente la mia mamma e mia sorella mi capisco Ma a loro risparmio i miei sfoghi.. Tranne quelli incontrollabili! Grazie per la vostra attenzione.. Abbraccio tutti coloro hanno il gelo nel cuore come me. Elena

  8. 118
    Valy -

    Cara Maty, scrivere su questo sito dando conforto agli altri, riempendosi del dolore degli altri, non è facile…grazie ancora una volta…Anche se non ci conosciamo e le parole spesso sembrano inutili, le Tue sono riuscite a farmi sentire compresa…Sei davvero una bella persona…

    Cara Elena, capsico bene il Tuo dolore…Avere l’eredità della vita lavorativa del proprio padre non è semplice…Però è un dono che altri non hanno, e anche se ci fà sentire di più il dolore, ci avvicina anche ai nostri papà…Se non ci fossi Tu, il Suo studio, le Sue pratiche, il Suo lavoro, sarebbero nelle mani di altri, di estranei…e invece Tu, come me, hai la fortuna di poter continuare a far vivere quello che Lui aveva fatto, con una dedizione ed un amore che nessun altro potrebbe avere…

  9. 119
    Elena -

    Valy … Grazie! Hai ragione, me ne rendo conto.. Ė una fortuna, anche se mi toglie costantemente il fiato. Non sono riuscita ancora a distanza di due mesi ad avere il tempo di sfogarmi e sentir,i piu leggera! Non so sė avverá mai. Mi consola molto sapere che non sono solaio questa triste situazione! Il rapporto con chi vi sta accanto com’ė???? Spesso la mia frenesia e il mio essere sommersa e immersa nelle cose da fare di mio padre infastidìsce la mia famiglia.. E poi ultimamente sempre perché non mi sito capita quasi da nessuno anche la lontanalnza del mio ragazzo NON mi pesa… Grazie, e buona giornata a voi. Vi abbraccio

  10. 120
    patrizia -

    Grazie Francesco, forse hai centrato il punto. Credo che a parte il dolore fortissimo che comunque si continuerà a provare per aver perso il proprio padre il mio dolore sia dovuto al fatto di non riuscire a sentirlo vicino a me e probabilmente perchè ho perso la fede. Non credo più a niente e sono arrabbiata perchè il mio papà mi è stato portato via. Dovrei ricominciare ad avvicinarmi a Dio e quindi credere che il mio papà sia in un’altra vita e che mi guardi e mi assista tutti i giorni. Non sarà facile ma ci proverò grazie.

    Volevo dire ad Elena che posso capire esattamente come ti senti (come tutti quelli che leggono questi post) anche io ho la responsabilità di curare tutte le sue pratiche per la successione e che dolore leggere il suo nome sopra quei fogli!!! Bisogna fare i duri in famiglia per non far soffrire troppo la mamma ma poi di nascosto magari ti chiudi in bagno e cominci a piangere come una disperata. E non ti senti capita perchè a parte chi sta soffrendo il tuo stesso dolore nessuno può capire cosa vuol dire restare senza un padre. Io ogni volta che leggo un nuovo post su questo sito comincio a piangere perchè ognuno di noi soffre per lo stesso motivo dell’altro e quindi può ben capire. Sfogati Elena lascia uscire tutto quello che hai dentro, noi siamo qui!! Un abbraccio

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