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Lettera pubblicata il 8 Dicembre 2006. L'autore, francesco71, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Ciao a tutti,
anche io mi aggiungo alla lista dei “desperados”.
Sei anni di fidanzamento, nove anni di matrimonio sereni poi l’ inizio di un incubo che dura da ottobre del 2009 e che non sò quando terminerà.Abbiamo 2 belle bimbe una casa grande comprata da soli 2 anni ma ormai lei non mi ama più, è stanca di me del mio carattere,del fatto che lei per me ha sempre messo tutto al secondo posto mentre io gestivo la mia vita in modo più egoistico.Mi ha detto che mentre io ero lontano da lei e non capivo i suoi problemi altri la hanno aiutata, tra cui un suo collega di 11 anni più giovane per il quale lei adesso ha una infatuazione e non riesce a non pensarlo. Ora lei è decisissima a separarsi, abbiamo già consultato un avvocato e dato che lei dice che sono sempre stato un padre eccezzionale abbiamo pensato all’ affidamento congiunto per le bimbe.Sono distrutto, è vero che in alcuni momenti ho mancato di attenzioni nei suoi confronti, ma l’ho sempre amata, mai tradita e sono sempre riuscito ad essere un buon padre premuroso ed affettuoso.Dice che quando ha deciso di accettare le attenzioni di questo ragazzo il ns. rapporto era ormai alla fine, che io la soffocavo e che lei per me ha dato tutto ma ora è finita.Cosa posso fare? come posso rinunciare alla donna con la quale ho costruito una famiglia bellissima? Come può non pensare alla serenità delle nostre bimbe che sono molto affezzionate a tutti e 2? Siamo insieme da quando eravamo 20enni e abbiamo tutto in comune ogni bene, è la fine di tutto un progetto!! ho provato in ogni modo le avrei perdonato anche il tradimento ma niente dice che ormai è tardi.Ora ci vediamo per le decisioni che riguardano le bimbe, lei è sempre bellissima, curata è ritornata gentile con me, dice che non voleva arrivare a questo che si odia perchè negli anni ha lasciato sempre correre alcune mie mancanze ma che alla fine è esplosa! cosa posso fare per riunire la mia adorata famiglia per riavere i miei 3 tesori con me…aiutatemi!
Io sono una che invece non ne puo’ piu’ e che sta mollando, e’, e’ stato, un percorso doloroso e straziante, non posso tornare indietro. Di chiunque siano le responsabilita’, se un rapporto arriva al capolinea, e non c’e’ piu’ desiderio, comunicazione, intimita’, non ha senso e bisogna lavorare per costruirsi un’altra vita.
sono ormai 4 anni che ci sono dentro, prima la scoperta del tradimento poi la separazione ed infine la decisione di farlo uscire di casa…c’è solo una cosa che ora vorrei sapere, quando ne uscirò fuori? quando smetterò di piangere? quando ritroverò il sorriso, l’ottimismo? la voglia di credere che ci saranno ancora nella mia vita momenti felici?
Credetemi, non desidero nessuna vendetta ma solo di svegliarmi un giorno e di ricordare solo come un brutto sogno quello che mi sta accadendo.
Ciao, vorrei rispondere a Laura, ed altri nelle stesse condizioni, sai io nonostante uomo ho subito uno stalking giudiziario da parte della mia ex la quale per coprire i suoi tradimenti si è inventata le peggiori cose di questa terra, ora la parte civile è stata chiusa con la separazione dove casa e figli vengono affidati a me, ma il problema è che ora vi è anche il penale in quanto la ex ha sporto querele denunce sempre per i motivi di cui sopra, pensa sono passati solo due anni da quando questo incubo è iniziato
Per Laura,
io vivo questa situazione da 10 mesi, e onestamente il pensiero di sopportare uno struggimento simile per 4 anni mi fa rabbrividire!!
Posso solo suggerirti di sfogarti, di parlarne con amici veri o con chi ti può capire, spesso sfogare la propria ansia, la propria angoscia, i propri sensi di colpa, aiuta a sentirsi più leggeri.
Tutti noi meritiamo un’altra possibilità, meritiamo di ricominciare a vivere, ma la forza per usufruire di questa seconda possibilità, deve nascere dal nostro interno…provaci!!
Ciao
Grazie Cuco, le tue parole sono le stesse che ascolto da mio figlio. Lui è l’unico amico che ho. Hai sicuramente ragione nel consigliarmi di ricominciare a vivere ma non ci riesco. La mia famiglia era il centro di tutto il mio mondo e non riesco ad accettare che lui non ne faccia più parte…
non riesco ad accettare l’idea che possa essere finito qualcosa di veramente bello e mi chiedo come lui possa aver dimenticato 25 anni insieme.
Non ricomincerò a vivere finchè non accetterò la verità ed è questo il mio grande problema.
Ciao
Per Laura,
credo che avere un figlio che ti capisce e ti comprende sia già un ottimo punto di partenza ed uno stimolo per andare avanti….lui non merita una mamma serena?
Scusa se mi permetto di darti consigli senza conoscere la tua situazione, ma sono sicuro che tutti quelli che piombano in questi “forum”alla fine cercano un aiuto, io per primo,ed ho capito che parlando con persone che hanno vissuto vicende simili si ha la possibilità di dare e ricevere ottimi consigli.
Laura hai ragione 25 anni insieme sono tantissimi, ma anche 20,15 o 10 non sarebbero stati pochi…il punto è che chi decide di lasciare non ha dimenticato il passato, ma non riesce più ad immaginare un futuro con chi in passato aveva tanto amato.
Se hai bisogno di sfogarti nessun problema, fa star meglio anche me.
Ciao
per Cuco.
avere loro come figli, significa non chiedere più nulla dalla vita e quindi ogni giorno cerco di mascherare le mie amarezze aspettando che arrivi al più presto la notte dove per fortuna, almeno nei sogni, sono serena.
Mi manca…
mi manca il partire insieme per le vacanze estive…
mi manca la sera nel letto accanto ame…
mi mancano le sue battute sceme ..
mi manca il futuro, tutto quello che avremo potuto dare insieme ai nostri figli…
Cuco, da donna, mi permetto di darti un consiglio,
noi non accettiamo di essere state dimenticate, neanche dal nostro ex, anzi sopratutto… se tu riuscissi a farle sapre, magari attraverso amici comuni, che frequenti un’altra persona o magari che partirai in vacanza con un’amica…
Io al tuo posto non mollerei, vabbè questo di me si era capito..
ho letto da poco un libro dove veniva citata una frase di Kafka che recitava così: i 2 peccati capitali dai quali derivano tutti gli altri sono l’impazienza e l’inerzia.
Io ho peccato sicuramente di impazienza e di inerzia, spero che non lo faccia anche tu.
ciao
Per Laura,
sapessi quante volte mi sono chiesto se non ho combattuto abbastanza, se le mie reazioni durante la crisi dovevano essere altre, se il mio atteggiamento avesse dovuto rimanere lo stesso di sempre (freddo e sicuro)invece di crollare nell’angoscia, forse il ritrovarsi davanti un “cane bastonato” anziche la persona che aveva sempre conosciuto la spronata ulteriormente ad andarsene!?! Forse, forse forse…quanti forse…l’unica cosa sicura è che non vedo il modo di recuperare un rapporto con una persona che ti ha tanto amato ma che ora è decisissima a intraprendere una nuova vita, a scapito di tutto e di tutti, con l’unica certezza che in quella vita tu non ci sarai.
Cosa intendi per inerzia?
Comunque ti ringrazio tanto per il consiglio, lo apprezzo, ma dovrei spiegarti tanti di quei dettagli.
Non riesci ad andare in vacanza con qualche amica nella tua stessa situazione? Vi fareste compagnia e ti sentiresti meno sola.
Mi piacerebbe darti dei consigli migliori ma ogni storia ed ogni persona hanno le sfaccettature differenti.
Ciao, ciao.
Ciao a tutti sono nuova di questo forum.
Per Francesco71: capisco il tuo dolore e latua nostalgia, ma se siete arrivati al divorzio, forse è ora che accetti di aver perso quello che non c’è più e permettere così a cose nuove di arrivare. Sei giovane hai una vita davanti. Non dobbiamo abituarci a stare male, ma lavorare con noi stessi per ritrovare la nostra serenità. Poi le cose belle arrivano.
Per Cuco e Laura: anche io ho subito l’abbandono, nel mio caso mio marito si è innamorato di un’altra donna. Il nostro matrimonio si trascinava, se la nostra coppia ha fallito, le responsabilità sono di entrambi, abbiamo toccato i nostri limiti e non li abbiamo saputi superare. Lui ha scelto di uscire dall’impasse innamorandosi ancora, è una scelta sana? E’ una coazione a ripeter? E’ una fuga? E’ la sua scelta, punto. Il fatto che abbiamo reagito in un certo modo e non in altro, vuol dire che per come stavamo non avevamo scelta,non potevamo fare altro. Non possiamo processarci e condannarci per questo. Viviamo una volta sola, dobbiamo accettare la sconfitta, di cadere, ma per rialzarci più forti. Ci hanno lasciato ma mica ci hanno ucciso! Anche a me manca, a volte è duro anche respirare, ma se loro reputano di stare meglio senza di noi, noi ci dobbiamo autorizzare a pensare altrettanto. Andate in vacanza, godete, del sole, dell’amicizia! Lo dico a voi e lo dico a me. Un abbraccio