Ho raccontato la mia storia nel forum molte volte. In questo post vorrei arrivare ad una constatazione dolorosa che sta monopolizzando i miei pensieri. Insomma: una specie di secondo stadio del dolore, forse più difficile da reprimere, perchè so che ora dipende solo da me decidere se uscirne o meno.
Io 27, lui 30: felicemente insieme da 7 anni decidiamo di convivere da gennaio. A marzo, dopo la nascita di sua nipote, mi accorgo della sua insofferenza, ad aprile procediamo per tentativi senza che lui si esprima chiaramente, a maggio si prende una pausa. A giungo mi lascia. Una settimana dopo scopro che esce con una collega che adesso “gli piace molto e ci sta bene”. Siamo a fine luglio e non ho mai smesso di “inzerbinarmi”, pregarlo, scrivergli, scrivere a lei, incolparmi, abbandonarmi al dolore e alla nostagia, piangere, minacciare cose che non farei, essere giù.
Risultato: mi odia e non vuole più sentirmi ne vedermi, ha preso le parti dell’altra ed è fermamente convinto di aver fatto bene a lasciarmi in questo modo. Insomma, sono inevitababilmente passata, da parte offesa, a colpevole assoluta. Il suo amore di qualche tempo fa è diventato odio.
L’esito di questa vicenda credo parta dal mio bisogno possessivo di questa relazione che, probabilmente, ho sempre visto nell’ottica del “bisogno”. Non riesco a vincere la scarsa autostima che nutro nei miei confronti, quel senso di inadeguatezza che, anche mentre eravamo insieme, mi portava a chiedere conferme in ogni situazione, pur non essendo mai stata gelosa. Lo scarso amore che provo nei confronti di me stessa ha allontanato il mio primo e grande amore che in ogni caso riconosco non essere esente da colpe, prima tra tutte quella di avermi probabilmente tradita e presa in giro.
Non riesco a non colpevolizzarmi, a desiderare di essere diversa da quello che sono, a non buttarmi giù e a non desiderare quella seconda possibilità per una storia che so essere assolutamente finita. Vorrei rialzarmi e prendere in mano la mia vita, specialmente quando i miei pensieri vanno a questa nuova ragazza piena di pregi e qualità che ora si è impossessata della mia vita e della mia storia d’amore.
Consigli?
Ciao 🙂
Quello che scrivi è molto corretto e secondo me denota maturità, altro che insicurezza. E’ una bella cosa ammettere le proprie debolezze e non scaricare sempre le colpe sugli altri. Però, fatte queste premesse e date a te stessa le giuste colpe per errori che inevitabilmente si commettono, secondo me il grosso lo ha fatto lui.
E’ lui che cmq ha deciso di andarsene e pure stando con un’altra. E’ ovvio che dopo tanti anni magari possa subentrare un po’ di rilassatezza, ma questo non giustifica il tradimento o l’allontanamento secondo me.
Riguardo i gesti che hai fatto, mi sembrano normali…la fase del distacco immediato e del dolore atroce porta a fare qualche gesto oltre le righe a volte, secondo me è il gioco delle parti. Ma lui, ben sapendo che sei giustificata, ovviamente coglie la palla al balzo per dire “ecco, lo sapevo, tu sei così e non vai bene”. Mentre in realtà non dipende assolutamente da questi tuoi gesti la sua decisione.
Quando la mia ragazza mi ha lasciato l’ho cercata un pochino e una volta mi ricordo, ero piuttosto seccato e ho risposto una cosa del tipo “ma fai un po’ come vuoi!”. Non insulti o altro eh! Solo quello. E lei mi disse “vedi? sta emergendo un tuo aspetto che non conoscevo!”. A mo’ di giustificazione…ma miseria, se te ne vai d’improvviso dopo anni, non mi consideri manco più ecc, avrò ben diritto di dire qualcosa? Tutto questo per dirti che era chiaramente un pretesto per giustificare se stessa. Anche la persona più pacifica del mondo se la metti sotto turtura a vita si può innervosire 🙂
E non per questo non è una persona buona, ma il dolore alle volte ti fa fare o dire cose che non vorresti, che se rimangono nei limiti della decenza sono giustificabili.
Poi ovvio, insultare, seguire, e stressare l’ex non va bene.
Sui consigli, beh è chiaro e non puoi avere grossi dubbi…è finita. Scusa la franchezza, ma se c’è pure un’altra…cosa vuoi fare? Stare e elemosinare qualche sms di risposta mentre lui prosegue felice la sua storia? Devi distaccarti completamente.
Infine ti dico, il fatto di sentirsi incompleti da soli per me non è sbagliato,anzi è più che giusto. Non siamo nati per stare da soli. Certo, bisogna arrivare cmq ad un equilibrio anche in solitudine che ci permetta di stare tranquilli…ma per essere felici ovviamente serve una compagnia. Per cui questo tuo sentimento, amplificato poi dal momento, di fragilità ed insicurezza è più che normale.
Un abbraccio.
Condivido tutto ciò che dici Never,posso chiederti quanti anni hai?
Grazie mille Never pr le tue parole sempre preziose e illuminanti. Io invece vorrei chiederti: ma ne sei mai veramente uscito? Lo chiedo per sapere se una persona così ragionevole, intelligente e sensibile, quale dai tuoi interventi reputo sempre tu sia, possa aver ritrovato la serenità e, perchè no, la felicità che merita! Grazie!
Gaia74
Ciao, grazie per la stima 🙂 Ho 32 anni compiuti da poco.
MICHI
Grazie anche a te. Guarda, io non è che mi senta in realtà saggio o altro, semplicemente cerco di ragionare da persona seria, che rispetta ed è sincero con la propria ragazza. E al contrario di molti ti dirò che per me questo comportamento ha sempre pagato. E’ vero che poi le mie due storie importanti sono finite, ma non lo imputo a chissà quali scontri uomo-donna o al fatto di essere “buoni” (che poi di cose ne avrei da migliorare e tante). Nel mio caso credo di aver incontrato più che altro persone immature\insicure. Perchè non posso proprio dire che fossero “cattive” ragazze. Ma arrivate a un certo punto della relazione, è come se sentissero la voglia di evadere e non considerandomi un dittatore, ho fatto risalire questo un po’ alla loro giovane età (la prima giovanissima), dove a volte appunto si tende a cambiare. Certo però che alcuni comportamenti non me li aspettavo, specie questa volta dopo cmq parliamo di una ragazza fatta e finita che è passata da amarmi (e me lo ha dimostrato) e da progetti davvero avviati, ad alzarsi un giorno piangendo dicendo di non amarmi più…vi assicuro che è una bella mazzata (ma lo sapete bene).
Cmq dopo questa divagazione rispondo alla tua domanda, in base alle due esperienze di cui sopra.
Secondo me ci vuole un tempo imprescindibile dove stare un po’ tranquilli, e lì è soggettivo quanto. Dipende dal carattere,dal tipo di sentimento e perchè no, da quanto assecondiamo cmq le occasioni che poi la vita magari ci porta. Passato questo tempo credo si arrivi a stare “tranquilli”, avendo tolto la maggior parte del dolore. Ma per superarla definitivamente credo ci si debba ri-innamorare. Almeno per me è stato così la prima volta e credo dovrà esserlo anche questa. Perchè dipende da quali sono le priorità che uno si pone nella vita. Se la priorità è l’amore, va da se che una compagnia è indispensabile. E cmq l’amore è anche bisogno. Se non senti il bisogno di sentire,stare e vedere l’altra persona dubito sia amore. Io diffido da chi parla di autobastarsi, percorsi personali ecc…sono cose che ci stanno, ma prima o poi sempre all’amore bisogna tornare.
@ La Michi, ora sei nella fase più dura, quella cioè dove lentamente comincerai a realizzare cosa significhi evramente la fine di una storia sicuramente importante, vista anche la tua età. Il fatto poi di sapere che c’è di mezzo una terza persona ( come ogni buon “script” che si rispetti ) probabilmente scatenerà in te comportamenti che non ti appartengono, come infatti hai anche scritto, il passo da evitare ora è proprio quello di rimanere agganciata al passato, ma soprattutto la fase delle “mille domande”. E’ inevitabile che scatti dentro una sorta di confronto con la nuova persona ( cos’ha lei che io non ho, è più bella, è migliore …) perchè è fisiologico in ogni persona provare a darsi delle risposte attraverso interrogativi simili. Arrivi ad un punto però dove le domande non bastano più, nel senso che anche con tutte le risposte che puoi trovare la tua situazione non migliorerà, quindi è inutile punirsi con quesiti che risposta non hanno. Dopo questa fase che potrà durare mesi o anche di più, dipende da te, ne arriverà una che io chiamo della consapevolezza, realizzerai cioè che chi ti ha lasciata se veramente fosse stato innamorato di te non lo avrebbe fatto o per lo meno non finendo tra le braccia di un’altra così di botto. Ora, non si può colpevolizzare una persona che semplicemente smette di amarti, ma avere un pò più di delicatezza verso chi hai avuto a fianco per 7 anni, per diamine quello assolutamente si. Mi sento di dirti che sei giovane, e te lo dico non per ammorbidire la pillola, ma perchè io ci sono passato proprio alla tua età e so cosa significa dover cancellare tutto di colpo e dire, ora devi rifarti una vita con qualcun’altro e dimenticare gli ultimi anni e quella persona. Non è facile specialmente nei momenti in cui arrivi a fare delle scelte che prima condividevi, o quando non hai più l’ appoggio che ti dava forza e capacità decisionale, o anche in tutte quelle piccole cose che prima si facevano in due e che ora dovrai fare da sola. Non avere fretta di “guarire” in due giorni, sfrutta ogni occasione di confronto e soprattutto di dialogo che ti si presenta, vuoi scrivendo qui o ancora meglio parlando di persona, in questo momento stai accumulando ed hai bisogno di rilasciare il malessere che senti in te. Concentrati su quello che ti tiene lontana da “quella persona” e dai ricordi, è un lungo cammino ma prima inizia e prima può portarti in salvo. S.
Ritirati come una signora senza prenderti colpe che non hai, senza scusarti e sopratutto perseguitarli….lasciali fare. E normale che ora loro per inizio se la vivono alla grande mentre tu aspetti che puo cambiare qualcosa. Qualora tornera e se lo vuoi perdonare, allora le condizioni glie metterai te…capisco benissimo che ci soffri ma alla fine pensaci bene quanto vale lui come uomo se ha buttato cosi 7 anni….
Comunque se fin adesso hai seminato amore e hai racolto delusioni, prossima volta semina patate e te li mangi fritte, ok?
Alla fine la situazione si è leggermente evoluta. Ho avuto la conferma (prima da lei, poi l’ammissione di lui) di essere stata tradita nel mese di pausa concessogli alla fine. Non sono stupida e ora so, anche se non lo ammette, che andava avanti da ben prima della nostra pausa e se collego bene tutte le carte in mio possesso, mi chiedo come ho fatto a non capirlo.
Non so descrivere i miei sentimenti, ma non ci sono più giustificazioni o senso di inadeguatezza. Non c’è più l’amore. Solo lo schifo, il rancore, la rabbia, la voglia di vendicarmi.
La fiducia? Davvero riuscirò a darla, in futuro, ancora a qualcuno?
Mi spiace davvero. Sono quelle situazioni che vorresti non vivere mai, che pensi sempre capitino ad altri e invece capitano anche a noi. Spero che almeno, passata la sofferenza e il dolore, ti aiuti a reagire considerandolo cmq una persona che non merita il tuo amore.
Un abbraccio
Michi, vederti provare i sentimenti che descrivi è un bene anche se non sembra, sono tutti stimoli che renderanno più rapidoil processo di metabolizzazione di quanto è accaduto. Hai avuto la conferma che volevi, anche se forse non ce n’era bisogno, ed ora senti dentro di te il rancore per una persona che non ha esitato a matterti da parte per andare a bussare ad un’ altra porta. Per quanto riguarda il futuro posso dirti che secondo il mio modesto parere, al momento giusto riuscirai a fidarti nuovamente perchè sarà i tuo cuore a dirti di farlo, ma ora non pensare a questo. Cerca stimoli che ti permettano didistrarti, applica da subitissimo il tanto menzionato NO CONTACT, e lavora su e per te stessa. Per fortuna non tutti gli uomini ( e le donne) sono uguali ed arriverà il giorno in cui questo passaggio dolorosissimo sarà solo un ricordo che alla fine ti avrà forgiata e resa più forte, ma come deto datti tempo. Niente domande ed auto critiche, ma solo pensieri di cose positive da fare per te, impegna il tuo tempo più che puoi, rinnova e se necessario sconvolgi le tue abitudini, crea qualcosa di nuovo da cui ricominciare con la dovuta calma. Un passo alla volta e ogni volta che ne sentirai il bisogno, scrivi qui, troverai sempre qualcuno disposto ad ascoltarti e darti consiglio per rendere il momento meno pesante. Un augurio per ogni cosa. S.