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Mi ama ma mi lascia

di IoPerTe
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 7 Maggio 2015. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 152 commenti

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  1. 71
    Golem -

    Altro indizio. Quando una coppia non si bacia c’è poco altro da fare.
    IoPerTe, è come se tenessi un cadavere in casa: tra un pó comincerà a puzzare.

  2. 72
    glosstar -

    @IOx

    Non e’ un caso che il tuo lui abbia iniziato a mostrare un certo disagio soltanto quando e’ iniziata la convivenza con tutte le responsabilità progettuali che lo stare in una coppia amorosa comporta.

    Lui non riesce a staccarsi da te. Il “ragazzo” di 35 anni ha paura di vivere e tu sei uno scoglio al quale si aggrappa come una cozza perché non sa affrontare la vita da solo.

    Tu ti consumi dando per due, mentre lui sta immobile come un principe che per il solo fatto di esistere deve essere venerato. Nostro signore vive e si nutre di devozione, la tua. Ha ragione golem, l’amore e’ altro.

    Leggiti questo. Lo troverai quanto mai pertinente.

    http://www.ilmiopsicologo.it/2014/01/16/e-la-persona-sbagliata-lincompatibilita-di-coppia/

  3. 73
    maria grazia -

    IoPerTe probabilmente lui ti vuole anche bene e magari ti apprezza pure come persona. ma come DONNA, secondo me sente “dentro di lui” che non sei quella che gli è più congeniale, che rappresenta il suo ideale. e continuando questa storia, perdonami se te lo dico, ma vi fate male entrambi: tu per tutti i motivi che ormai sappiamo, e lui perchè si sta sforzando di accettare qualcosa che NON POTRA’ MAI ACCETTARE. purtroppo è questa la realtà, per quanto cruda e spiacevole. altrimenti in tre anni avrebbe già preso altre decisioni in merito al vostro rapporto.

  4. 74
    maria grazia -

    glosstar
    davvero interessante il link che hai postato. mi è saltato subito all’ occhio questo punto, tra gli altri:

    “( in un rapporto malato )
    Si litiga sempre per le stesse cose.
    L’amore è creativo:nei rapporti sani le persone riescono a mediare tra le esigenze reciproche, a trovare delle soluzioni ai conflitti ( o a tollerare il disaccordo) mentre nei rapporti patologici avviene l’esatto contrario.
    Si litiga sempre per le stesse cose: nel rapporto manca la comunicazione, l’ ascolto e la comprensione reciproca che faciliterebbero la soluzione dei conflitti.”

    Ho sempre pensato anch’ io che il VERO AMORE dev’essere CREATIVO, e non fonte di infiniti scontri e discussioni fini a se stessi e che non portano a nulla, e incentrati sempre sulle stesse questioni.
    Riporto anch’ io, qui di seguito, un passo che ho trovato proprio in rete circa le considerazioni sui rapporti erotici/amorosi tra i due sessi, che si ricollega palesemente con il punto di cui sopra e, se vogliamo, anche con la vicenda di IoPerTe:

    “Anche se ogni relazione ha i suoi alti e bassi, i suoi successi e fallimenti, le parti difficili e le parti facili, l’andamento generale deve essere soddisfacente. Se sei fondamentalmente contenta e, nel tempo, tendi ad esserlo sempre di più, è un buon segno.
    Se invece ti senti fondamentalmente infelice, e, nel tempo, sempre più infelice con il tuo partner e la tua relazione, questo è un brutto segno – ma veramente brutto. Se sei infelice e ti senti sempre più infelice, cerca aiuto oppure escine fuori.”

    questa è la considerazione con cui invece si apriva l’ articolo. e secondo me chiarisce in modo assoluto quello che davvero si cela dietro questi “amori”:

    “Gli amori difficili sono caratterizzati da una grande intensità emotiva che manca di solito nelle relazioni più normali.
    Per questa ragione, anche se il rapporto procura più sofferenza che gioia, chi ne è coinvolto non riesce ( e spesso non vuole) rinunciare a quello che considera un grande amore.”

  5. 75
    maria grazia -

    “Più mi umili, più ti amo
    La caratteristica peculiare degli amori patologici è che il maltrattamento fisico e psicologico del partner (anche la freddezza può essere una forma molto sottile di maltrattamento) sembra far innamorare di più l’altro partner.Anzi, più il partner che ” ama di meno”si dimostra distaccato e insensibile, più l’ altro sembra coinvolgersi sentimentalmente e aggrapparsi alla relazione.
    I rapporti patologici hanno una componente ossessiva: anche se il partner fa soffrire, lo si vuole ad ogni costo.”

    questo ulteriore passo, compreso sempre nell’ articolo riportato da glosstar, non dovrebbe lasciare più alcun dubbio circa la VERA NATURA di CERTI rapporti che molti di noi ha vissuto o sta vivendo.

  6. 76
    rossana -

    Glosstar,
    per me la sintesi è una sola, copiata per comodità dall’articolo che hai segnalato: “La capacità di amare è subordinata all’acquisizione di una sufficiente maturità psicologica.”

    ma…
    1) sono in molti o in pochissimi ad avere una sufficiente maturità EMOTIVA?
    2) tutti gli altri non hanno che la scelta di evitare ogni possibile tentativo di crescita?
    3) si può scegliere di chi innamorarsi?
    4) in qualsiasi stagione della propria vita si ha o non si ha il diritto di amare chi e come si desidera? magari anche in modo imperfetto e/o destinato a una breve durata?

    domande pleonastiche, ovviamente…. con risposte scontate, che rispecchiano situazioni amorose, NON soltanto ormonali, non sembre controllabili con il raziocinio.

  7. 77
    Golem -

    Mi permetto di intervenire.
    Alla luce di quanto sta lentamente emergendo, non sarebbe corretto riconoscere che orientativamente il 95% delle volte che riteniamo di “amare” siamo solo sotto l’effetto di un fenomeno “fisiologico” al quale si tende a dare una ragione trascendente? Il restante 5%, sì e no, appartiene all’ambito della “scelta”, che è un’emanazione della volontà e non delle gonadi. Ma questo traguardo sottintende il superamento della fase emotiva “non controllabile”, che di fatto è sì quella che “piace” di più, ma che con l’amore NON C’ENTRA niente, essendo guidata dall’istinto. In quei frequenti casi noi siamo solo strumenti della Natura, anche contro la nostra volontà, con tutte le conseguenze che possiamo leggere anche su queste pagine, continuando a scambiare l’innamoramento con l’amore, che invece può essere SOLO il prodotto della volontà DI ENTRAMBE I PARTNER. Quindi una creazione UMANA frutto dell’intelligenza, come ebbi modo a suo tempo di sostenere. Forse l’unica che assomiglia a quella divina per chi ci crede. E’ inutile illudersi che “amare” chi non è “ricettivo” sia amore, se non produce quella crescita di cui si accenna. Tra il prima e il dopo, o tra il 95% e il 5% se si vuole, c’è lo stesso rapporto che esiste tra concepire un figlio e allevarlo. La prima fase sono in grado di compierla tutti anche in assenza di volontà, la seconda SOLO chi LO VUOLE, sottintendendo così l’accettazione di tutti i futuri momenti di difficoltà di questa SCELTA.
    L’amore è uno scambio di “umanità” CONCRETA e non di fluidi afrodisiaci o di FANTASIE, che può fermarsi a questo stadio anche senza mai fare il salto di qualità, apparendo e venendo chiamato impropriamente amore. Due partner si “allevano” l’un l’altro, e crescono come coppia. Due genitori (ma anche SOLO uno) che si amano nel modo che ritengo l’unico corretto, allevano nello stesso modo il figlio, non SOLO dandogli da mangiare, ma “educandolo” attraverso esempi e presenza, e così “crescono” questo figlio, con la speranza che il “segno” di questo amore sappia tradurlo un giorno nella sua personale esperienza, imparando a distinguere tra quel 95% e il 5%, proprio grazie a quell’esempio di cui intuiscono il valore. Quindi il ritorno che OGNI amore dovrebbe avere, è il riconoscimento di quella “volontà”, nel bimbo come nell’amato.

    Comunque ho il piacere di constatare che il link di Glosstar riporta mie vecchie interpretazioni che sono state giudicate frutto di presunzioni professorali.
    Saluti.

  8. 78
    IoPerTe -

    Ma io mi chiedo non sarebbe più semplice dirmi basta lasciamoci non ti amo più non viglio stare più con te e non continuare questa farsa e farmi dannare per un bacio! Visto che sa benissimo che io non riesco almeno per ora a lasciarlo…no continua a dirmi, anche se ora un pò di meno, che mi ama e senza di me non puo stare! E a fare anche progetti di vacanze insieme! Cosa significa?

  9. 79
    Andrea_The_Original -

    Ciao Ioperte. Ti dico la mia. Per prima cosa devi fare una distinzione, tra la consapevolezza di aver ragione e comprendere il suo punto di vista. Razionalmente hai ragione ed è abbastanza evidente, puoi però tentare di capire cosa frulli nella sua testa e per farlo devi cercare di immedesimarti nel suo stato d’animo.
    In questi frangenti non credo sia così semplice classificare l’innamoramento, l’istinto, l’amore o l’affetto. I problemi li affronta quasi ogni coppia ed è la capacità di superarli che consolida il sentimento. Pensa a quante donne lasciano il compagno o marito nei momenti di difficoltà economica, atteggiamento che denota la mancanza di un amore profondo.
    Partite da due aspetti istintivi ben diversi: un uomo con un passato di donnaiolo non infastidisce più di tanto la partner, anzi, a volte la incuriosisce pure, una donna con un passato “vivace” è invece come si sa, ben poco apprezzata.
    Gli uomini scindono abbastanza facilmente le trombabili dalle amabili. E questa è una delle nostre grandi ipocrisie, perché accettiamo di buon grado sesso per una notte se siamo noi i protagonisti, ma non altrettanto facilmente nel passato della nostra partner. Perché? Perché tra di noi i commenti si sprecano sul definire le donne “vivaci”, lui pertanto è infastidito da questa consapevolezza, che amici, conoscenti o altri pensino “mamma mia che vacca pincopalla!”. Ovviamente denota una sua insicurezza e fragilità, che contrasta con l’amore che prova (o che potrebbe provare) per te. Per tentare di comprenderlo devi pensare a qualcosa che possa innescare in te gli stessi meccanismi.

  10. 80
    Andrea_The_Original -

    Non puoi rifarti al suo passato di donnaiolo, perché per te non ha importanza. Devi quindi ragionar per paradossi, del tipo: “se mi dicesse che è stato un pedofilo o uno stupratore, che ha pagato il suo debito con la giustizia, che ora è guarito e tutto appartiene al passato, il mio amore per lui supererebbe questa cosa?” Ovviamente gli aspetti non sono comparabili, ma sotto il profilo della comprensione di un disagio forse si. Anche una tua risposta affermativa, dovrebbe poi scontrarsi con la quotidianità, con il pensiero o con l’incontro occasionale con il suo passato.

    Personalmente sarei infastidito da una vicenda sentimentale come la vostra, per cui memore di una relazione ormai di parecchi anni fa in cui certe esperienze passate dalle mia fidanzata di allora mi urtarono, se posso evito di scandagliare il passato sessuale di chi ho di fronte, non avrebbe risvolto positivo per la storia.

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