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Lettera pubblicata il 15 Aprile 2022. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Piuma.
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Suzie, la tua interpretazione del mio scritto è esatta, pienamente centrata e di ciò ti ringrazio. Ovviamente, senza nessuna polemica verso chi, magari, aveva dato una lettura diversa. Peraltro la colpa di ciò è stata anche un po’ mia, poiché avevo usato il termine debolezza mentre, come giustamente rilevi tu, il termine più appropriato sarebbe fragilità.
Suzanne,
“in quel nucleo oscuro possiamo trovare un qualcosa di nostro.”
Secondo me, in ogni innamoramento autentico (cioè non troppo forzato dalla mente) il nucleo di attrazione è quasi sempre in gran parte oscuro. A volte, è dato comprenderne la parte prevalentemente traente solo dopo decenni. Magari persino a relazione conclusa.
Nei forti sentimenti di scelta, ci può essere qualcosa da condividere (che ci fa “sentire a casa” fin dai primi contatti), qualcosa che ci induce a metterci alla prova per come si è oppure qualcosa che ci è di stimolo per cambiare e fare evolvere parti che già sono in noi e che ancora non abbiamo sperimentato.
La complessità dell’essere umano, soprattutto in ambito emotivo, è tale che, al di là di ogni apparenza e di ogni ragionamento, la relazione amorosa è sempre molto più complessa di quanto si possa immaginare.
Io sono distantissima da tutti questi giri mentali. Per me le persone entrano ed escono dalla nostra vita per una ragione evolutiva.
Golem quello che una persona fa nella sua privacy, che sia fumare o altri vizi, c’entra poco in sé per sé. Purtroppo non a tutti è chiaro che la droga è stata sponsorizzata dai poteri forti per controllare le masse. Molti pensano ancora che sia una forma di ribellione. Sono cascati nella trappola tanti musicisti nel corso dei decenni nonostante fossero profondi e intelligenti. Vedi David Bowie o Stevie Nicks.
Il problema in casi come il mio sono i comportamenti sbagliati in coppia che lui non pensa siano gravi. Non è che sono rimasta con lui perché era drogato. Sono rimasta con lui perché c’era bella sintonia sessuale, perché era molto tenero e dolce, e per altre cose che non si scrivono su un forum perché generalmente questo serve a sfogarsi sui difetti di un rapporto piuttosto che sui pregi. O almeno così sembra a giudicare dal 90% delle lettere.
Io ho SOTTOVALUTATO la gravità della sua dipendenza. E ho faticato ad accettare la situazione perché mi sono aggrappata al buono in lui
Piuma, io sono su questo forum per le conseguenze “postume” di una giovanile relazione tossica -molto simile alla tua- da parte di mia moglie, che come ho detto in precedenza si è trascinata nel matrimonio, arrivando sino a minarne le fondamenta.
Ho “studiato”, (documentandomi da suoi scritti sul rapporto col drogato) per quasi tre anni il comportamento di questa donna, buona, molto intelligente e che amo senza interruzione da decenni, per capire perché una persona del genere si sia fatta umiliare per anni pur constatando che non era ricambiata, ma solo usata, e persino derubata, e nonostante questo rimanere legata a questa figura senza speranza,: “Era una missione”, ebbe modo di dirmi. Quale missione? Liberarlo dalla droga? Farsi amare? Salvarlo? Non so, non lo ha spiegato e forse neppure lei lo ha mai saputo, io ho solo capito che lei, in quel ruolo di martire sofferente, si sentiva…importante.
Ha impiegato anni per capire che le sue erano solo illusioni verso un fallito nato, nel quale VOLEVA vedere “cose buone”, mai messe in pratica, e che forse neppure esistevano.
Piuma,
“Sono rimasta con lui perché c’era bella sintonia sessuale, perché era molto tenero e dolce, e per altre cose che non si scrivono su un forum.”
Nessuno obbliga nessuno a mantenere una relazione amorosa. Soprattutto se non ci sono giuramenti ufficiali o figli di mezzo.
Molto prosaicamente, per me, si rimane insieme fino a quando i benefici superano le difficoltà. Eccezion fatta per quasi tutti i sentimenti materni e per quelli di alcuni altri consanguinei, se non si è votati alla santità, niente si fa del tutto a vuoto, in nessuna relazione.
Prova ne è che, nella maggior parte dei casi, questa finisce con l’esaurirsi, se non viene adeguatamente coltivata anche solo da uno dei partner, come sta succedendo a voi.
Non che si debba avere legami per trarne particolari riscontri, ma per la normale difficoltà di sussistenza di rapporti affettivi connotati da aspetti troppo sbilanciati.
Anche le ragioni evolutive hanno senso, soprattutto ora che tutto cambia molto rapidamente.
Hai deciso. Sforzati a mantenere la scelta, senza ripensamenti.
Mi sarebbe piaciuto leggere le tue laD, Golem… Per quanto mi riguarda la risposta giusta alle tue ipotesi è vedere il positivo e sperare che diventi predominante. Anche se di base ho sempre percepito una differenza abissale tra le nostre culture (Io sono cresciuta tra libri, musica, arte, non ho mai messo piede in discoteca e avevo amici coi miei stessi interessi. Lui tra rave party, ragazze facili e modelli discutibili incluso il fratello anch’egli tossico)… Abbiamo gusti e tendenze profondamente diversi e questo sotto sotto mi ha sempre dato fastidio. Mentre lui lo ha sempre negato e diceva che eravamo simili.
Credo che non l’ho mai stimato. La sua attrazione per certi ambienti non edificanti veniva fuori pure nelle scelte televisive (malviventi e donne oggetto) ove magari io preferivo la fantascienza. A lui piace restare a terra ove a me piace sognare. Ho vissuto per 3 anni un’ambivalenza incomprensibile. Un contrasto tra come vedevo lui e come la nostra storia mi faceva sentire. Altra cosa molto importante:
Altra cosa molto importante: io amo tantissimo gli animali, guai a chi li tocca! mentre lui ed il padre si illudono a parole ma a fatti li trattano in una maniera inaccettabile per me. Insomma, eravamo male assortiti, ma questo non ha precluso la nascita e lo sviluppo di una dipendenza emotiva veramente forte. Un coinvolgimento psicologico che quasi sfugge alla comprensione.
Non escludo che con un’altra donna in futuro possa vivere un rapporto soddisfacente per ambo parti.
Non è che tutti i tossici restano scapoli per via dei loro vizi
Cara Rossana, credo anche che molto dipenda da come ognuno vive un certo accaduto. Potevo fregarmene delle sue attività alla stregua di tante donne che accettano magagne pur di mantenere in società l’immagine di persona sistemata. O potevo rendergli pan per focaccia facendo il suo stesso gioco per tenere in piedi la storia. Il problema è che il mio sistema nervoso pare non riuscire nell’impresa!
A tal proposito ieri mi ha chiamata una parente e mi ha chiesto se ho un compagno. Al mio No, è scattato il giudizio malcelato con tanto di “eppure sei bella, hai forse qualche problema caratteriale?”. Il fastidio che ho provato non si può descrivere.
Sembra che tutti ti guardino puntando l’orologio. Come se esistessimo al solo fine di seguire tutti le stesse sistematiche tappe. Mentre ognuno ha il suo cammino.
Ripeto, se chiedi a lui il rapporto è morto disidratato per colpa mia. E non lo vedo disperato come in passato. Abituata ai melodrammi non è da lui questa reazione minimale al massimo
Tutto é possibile Piuma, ma temo che la tua fantasia è troppo…possibilista. Temo piuttosto che velatamente ci sia una forma di attrazione per quel “proibito” che rappresenta il mondo di quell’uomo.