Mezzogiorno, le ragioni del sottosviluppo
Le ragioni del sottosviluppo del sud dell’Italia sono da ricercarsi, oltre al fatto che questi territori sono assoggettati alla volontà di un potere economico finanziario tosco – padano, anche nell’incapacità delle regioni meridionali di avere una classe dirigente onesta e preparata, capace di promuovere lo sviluppo di un’intera comunità, invece di perseguire la soddisfazione di avidi e meschini interessi personali. Oltretutto bisogna considerare la massiccia presenza (almeno in Campania e in Sicilia) di una fascia di popolazione dedita ad attività illecite e criminali, poco acculturata, e soprattutto senza valori positivi: la presenza in pratica del cosiddetto sottoproletariato. Dopo la seconda guerra mondiale, infatti, il governo repubblicano ha lasciato che queste masse di cittadini semialfabetizzati, per sopravvivere, si dedicassero a gestire traffici illeciti (contrabbando di sigarette, commercio ambulante non regolarizzato, manodopera per le organizzazioni criminali rurali). Ma è negli ultimi quarant’anni che la situazione si è completamente capovolta, con la diffusione della droga di massa, la speculazione edilizia, l’espansione del commercio, conseguenza anche dello sviluppo economico e del benessere, queste masse amorfe sono entrate nei vari “business” e hanno contribuito quindi in maniera preponderante, a distruggere il territorio e a creare un contropotere criminale capillare e devastante. Bisognerebbe, allora, diffondere una nuova cultura basata su questi valori positivi: recupero della nostra memoria e identità legata al senso civico e alla legalità.
Altre lettere che potrebbero interessarti
Categorie: - Attualità Italia