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Lettera pubblicata il 24 Novembre 2015. L'autore, Vero95c, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Saretta 16 lUi continua a cercare un approccio con me scrivendo che mi pensa sempre che potevamo essere una copoia feluce se io non rovinavo tutto con il mio carattere.
le sue “spiegazioni” x non farmi uscire con lui e i suoi amici e ripeto CERTE VOLTE sono state: mi da fastidio che ti guardano , cisa vieni a fare in mezzo ai maschi , cosa centri te li , ma li non fai nulla , io se devo stare con te jon penso a stare con le tue amiche se vuoi stare con me stiami noi 2 , non ti porto perche la tua e una minaccia…tu nin mi vuoi far stare solo con i miei amici
MINACCIA ??? ma voler stare con lui e una minaccia????
Comunque fatto sta che l ho lasciato e lui se ne andato subito in birreria cob i suoi amici.umici.una persona innamorata non la prende così…
Ciao Vero,
ti ringrazio per la risposta e…beh…hai pienamente ragione. Io pure sono fidanzato ma non metto mai “alla porta” la mia ragazza. Anzi, tutt’altro. Appena si può stiamo insieme o comunque cerco di coinvolgerla in quelle che sono le mie amicizie ed i miei interessi.
Il tuo lui ti ha dimostrato di non essere proprio proprio così tanto coinvolto. Se vengo lasciato, non vado a farmi una birra la sera stessa, non credi? Poi ci può stare che gli amici vogliano tirarlo su di morale eh, sia chiaro, però sento qualcosa che stona tra le motivazioni che ti ha dato in passato per non farti uscire con il suo gruppo e quello che dice a te, dopo la rottura. In sostanza voleva stessi con lui, come dice lui, quando dice lui. Ma questo poi non si chiama nemmeno rapporto, alla fine. Si chiama “uso”. Se vuoi avere una relazione seria, ci si mette alla pari e si ha pari voce in merito a tutto quello che coinvolge la coppia. E questo non pare essere accaduto. Ma questo è un mio pensiero.
Consolati almeno con la consapevolezza che tu hai fatto tutto il possibile e che lui, dal canto suo, non solo non ha fatto nulla ma che ti ha dimostrato che più di tanto non provava. Avrebbe potuto fare tanto, se ci teneva, non credi?? Un abbraccio.
Ciao kal,
stamattina mi ha scritta: facendo cosi io mi sono rotto delle tue minacce e del tuo carattere addio ..insomma mi cerca sempre dicendomi cose del genere volendomi far sentire in colpa .
io ormai sono della mia idea, non lo voglio più.
Ma continuo a chiedermi il perché di questi messaggi!se l’ho lasciato io…
Ciao Vero,
a me il suo messaggio non sta facendo venire nessuna domanda. È una semplice dimostrazione di inutile orgoglio per potersi dare un alibi e non prendersi le sue colpe. In sostanza, rifiuta di vedere le cose come sono, ma non solo.
Per farla breve: ora ai suoi amici dirà “eh, l’ho lasciata io perché era troppo soffocante, mi voleva limitare. Non ne potevo più”, mentre invece i motivi della rottura del rapporto sono ben altri.
quando leggo queste cose mi vien voglia di andare a comperare un litro di cianuro e berlo tutto in un colpo (peccato non sia in libera vendita). Ma porca pxxxxxa t.xxxa ma è possibile che io a 34 anni che NON ho MAI MAI E POI MAI avuto ste fisse del tipo “la partita, le scommesse, la birra con gli amici” sia ancora single e poi questi hanno addirittura ragazze che gli filano dietro a non finire.
Detto questo Vero95c io non so proprio come tu faccia a tenere in piedi un rapporto del genere .. cioè “il contentino di dormire con lui?” .. svegliati che sei donna e sei te che ti puoi permettere di dare il “contentino” … inoltre da quello che leggo vedo che sei ben predisposta alla vita di coppia e ce ne fossero come te, altro che la discoteca e la partita.
Alessandro,
a mio avviso hai centrato il problema: ci sono persone inclini alla vita di coppia/famiglia e altre che, magari senza rendersene nemmeno conto, finiscono con il subirla, per comodità o per seguire abitudini culturali a cui sono incapaci di ribellarsi.
il concetto vale ovviamente sia per gli uomini che per le donne, con la sola differenza che gli uomini sono di solito più abituati alla libertà, e quindi spesso la rivendicano maggiormente, anche in coppia.
resta un’inclinazione soggettiva di fondo che non si dovrebbe mai evitare di esaminare con la massima attenzione prima d’imbarcarsi in una relazione seria.
Esatto Rossana il punto è che bisogna sapere a cosa siamo predisposti e cercare in quella direzione .. come giustamente dici c’è chi la subisce forse tenendo in vita un rapporto forzato per paura del restare soli .. e in parte capisco. Quello che mi fa rabbia è perchè la parte femminile che è la parte decisionale, si imbarca in situazioni assurde e scarta ciò che in realtà vuole veramente .. voglio dire .. NON ditemi che quello che sembrava un agnellino è diventato all’improvviso un lupo famelico e ringhioso perchè una persona la vedi come si muove .. la vedi se è più interessata al bar o a te.. poi sì, speri di cambiarla ma questo è di natura impossibile. Senza offesa ma voi donne troppo spesso andate a rovescio .. infatti NON è un caso che io nonostante sia al 100% fatto per la vita di coppia, sia costretto a restare single tutta la vita.
Alessandro,
vero che le donne spesso vanno “a rovescio”. in linea di massima sono creature complesse, sovente abbastanza instabili, sempre alla ricerca di emozioni. magari anche negative, pur di poter movimentare la monotonia dell’esistenza. che sia perché fino a qualche decennio fa la loro quotidianità era quasi sempre soltanto maledettamente insulsa e ripetitiva?
quello che è certo è che oggi sono molto meno inclini di ieri al sacrificio, ed è indubbio che la coppia si reggesse spesso proprio su questo e sulla dedizione della donna alla famiglia. ora, invece, cercando le proprie soddisfazioni in ambito lavorativo e potendo avere figli anche senza convivere con un uomo, è libera di esprimere se stessa e ha meno bisogno di sostegno economico, talvolta coercitivo.
inoltre, essendosi spostata in avanti almeno di un decennio la data in cui sia gli uomini che le donne sono maturi per scelte amorose orientate a rapporti seri, entrambi i generi, giunti al momento dell’impegno, sono parecchio abituati a vivere in libertà per sforzarsi a trovare gli adeguamenti necessari alla vita di coppia.
pure e semplici opinioni personali.
Rossana è vero ciò che scrivi .. ad oggi si è meno inclini al sacrifico tanto che appena scatta la prima difficoltà si rompe ogni rapporto svanendo nel nulla quasi come se non fosse esistito. Per la ricerca di soddisfazioni in ambito lavorativo però mi trovo in accordo col pensiero di una donna ossia è giusto avere le pari opportunità, anche perché, diciamo la verità, dipendere totalmente da qualcuno non è bello. Ad oggi anche io vedo giovani che non si sforzano all’adeguamento della vita di coppia, ciò è dettato in gran parte da questo periodo di forte incertezza professionale – economica .. ossia è molto più comodo scegliere chi sta bene benissimo sul momento piuttosto di affrontare insieme le difficoltà come facevano i nostri genitori o ancora meglio i nonni. Mi ricordo un aneddoto di mia nonna col mio povero nonno quando erano fidanzati .. mi disse .. “avevamo mille per il cinema, arrivammo lì davanti e ci siamo accorgemmo di averli persi .. ci venne da piangere e tornammo a casa” .. ad oggi sfocerebbe in un ciao caro e buona fortuna.
io se fossi un uomo non vorrei mai una donna che sta con me solo perchè non può mantenersi da sola o perchè mi fa comodo per badare alla casa… se un’ unione deve reggersi su questi presupposti, alla lunga credo sia avvilente sia per l’ uomo che per la donna. oggi ci sono meno coppie stabili di un tempo perchè i rapporti ( non dovendosi più reggere su contingenze pratiche ) sono più trasparenti e spontanei, e quindi di conseguenza c’è il rischio che siano anche più “aleatori”. è il prezzo della libertà, che però i pusilannimi e i bigotti non sono disposti ad accettare. che poi oggi la gente sia meno propensa al sacrificio, questo è innegabile. difatti i disoccupati o coloro che campano di lavori umili fanno infinitamente più fatica a trovare un partner. Però io ad esempio non guardo solo la condizione EFFETTIVA dell’ altra persona, ma anche e sopratutto lo stato d’ animo con cui affronta le difficoltà. un conto è uno che si rimbocca le maniche e combatte malgrado tutto, un altro conto è uno che sa solo piangersi addosso e che ormai si è definitivamente arreso. secondo me è questo a fare la differenza. io vengo da una famiglia dov’ero l’ unica a vedere il bicchiere sempre mezzo pieno, e non posso mettermi con un pessimista cronico perchè non vorrei mai ripetere le dinamiche che ho vissuto nel mio ambiente di provenienza. così come bisogna imparare a diffidare di chi ti dice: “tanto non ce la farai mai/sei destinato-a a fallire”. si tratta semplicemente di persone invidiose e mediocri che non sopportano il successo altrui. La critica costruttiva è ben altra cosa.