Buongiorno. Abito a Martellago e raggiungerla ieri sera è stata un’odissea ( 2 ore e mezza ! ) a causa di una abbondante nevicata, annunciata però da tempo. I sottopassi ed i cavalcavia erano presidiati dalle forze dell’ordine che ne impedivano il transito, ed il traffico veniva deviato per il centro di Mestre, dove non si vedevano né spazzaneve all’opera né tantomeno vigili urbani che dessero qualche indicazione. Ad onor del vero, soltanto uno, nella rotonda del cimitero, mi disse ” cortesemente ” che potevo proseguire per la zona ZTL perché avevano provveduto a spegnere le telecamere ( sic! ) . Ometto la descrizione del ritorno dove, a Zelarino in via Selvanese, un’auto era slittata nel fossato e , pur con gomme da neve nuove, sembrava di guidare sul guscio d’uovo. Questa mattina, Mestre è ancora sommersa nella neve e le strade non sono state pulite. Ci sono ” vecchietti ” che nei marciapiedi camminano nel terrore di scivolare e con la neve fino alle caviglie. E’ la solita vergogna ! Sono Mestrino, di Bissuola, ma da vent’anni abito a Martellago dove, in altri casi analoghi, perfino il Sindaco è sceso per le vie a spalare la neve o a tagliare i rami degli alberi caduti. Mogliano, San Donà di Piave dove son transitato per lavoro, sono state ripulite . Lo scirocco ha evitato il ghiaccio nelle strade ( non in tutte ) ma il Sindaco di Venezia non può affidarsi alla buona sorte e lasciare comunque ai cittadini il disagio. Quattro maschere in un carnevale pregno di crisi del mercato del lavoro hanno dirottato uomini e sale sui ponti di Venezia : benissimo, ci sono tanti lavoratori e tanti abitanti da proteggere nei percorsi pedonali; ma anche Mestre vive di lavoro e di quotidianità. Poi non si arrabbino se ci si disamora del voto politico ( o amministrativo ), o se si fugge da Mestre per Comuni a misura d’uomo. Francesco Tonellotto
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