Caro Direttore, cari lettori,
è da qualche tempo che mi frulla in testa una domanda, con maggiore o minore urgenza di risposta (dipende dai periodi e dai casi), la quale vorrei porre anche a voi, per smetterla un po’ di ascoltare solo me stessa, per ‘superare’ l’ostacolo di imbarazzo che non mi permette di parlarne con le persone in carne e ossa che ho intorno, forse anche per ordinare in forma scritta i miei pensieri e trovare più facilmente l'”uscita”; inoltre, non da ultimo, per la curiosità di sapere quanti di voi ci hanno pensato e che risposte si sono dati. Noticina logistica: la lettera è indirizzata a uomini e donne di qualsivoglia identità e orientamento sessuale, anche se la mia ‘forma di scrittura’ è quella di una donna eterosessuale.
Mi è capitato per la terza volta (non consecutiva, per fortuna) di andare a letto con un altro ragazzo che, come altri due casi precedenti, non posso dire in tutta sicurezza di ammirare e stimare. Ora mi chiedo, perché ci capita di andare a letto con chi non stimiamo? E’ unicamente questione di fisica attrattività? Solo voglia di sesso da spegnere con facili soluzioni pret-à-consommer? Speranza nel fatto che il partner si rivelerà essere qualcosa di più del misero voticino che abbiamo scelto per lui? La domanda sorge allorché mi rendo conto di avere espresso un giudizio simile ancora prima di esserci andata a letto, per il quale quindi non si può parlare di un giudizio di ‘ripicca’ (il quale sarebbe ammesso, visto che due volte su tre la performance, e nella sfera pratica e nel contorno astratto, si è pure rivelata deludente). La stessa, mi pare, apre uno scenario più ampio sulla codardia di cui ci macchiamo verso noi stessi se, come me, siamo un po’ prigionieri del giudizio comune che ci spinge a ritenere, molto in fondo nel nostro animo, di dover sempre darci per quanto di meglio riusciamo a trovare in giro e non per la semplice voglia di sesso: la codardia consisterebbe nel raccontare a noi stessi che no, che la persona in realtà è di valore e quindi vale la pena concedergli l’ambito ingresso, salvo poi successivamente riconoscere quanto spesso il sesso senza un minimo di stima nel partner possa facilmente rivelarsi grottesco, e, soprattutto, che di questo avevamo piena cognizione già da prima.
Credo che la situazione sia paragonabile al fatto di essere soli e uscire e frequentare conoscenti non perfettamente corrispondenti al nostro ideale di persona semplicemente per un fisiologico bisogno di vedersi persone vive intorno e scambiarci qualche chiacchiera. Questo meccanismo però non mi disturba, insomma, una serata al bar niente ha a che vedere con un mutuo scambio di liquidi corporei. E questo credo non sia un pensiero bigotto, visto che anche al di fuori dell’ambito prettamente religioso (di qualunque religione si parli) si va incontro a esortazioni varie ad amministrare con saggezza i propri ‘talenti’. Ma poi anche sul concetto di saggezza può nascere un dibattito infinito.
Non ho mai avuto il dono della concisione e talvolta mi riesce estremamente difficile raggiugere un buon livello di chiarezza, tuttavia spero di aver fatto percepire a chi ha letto fin qui il “punto” intorno a cui trotterella il vortice dei miei pensieri. Per comodità lo ribadirò: perchè andiamo a letto – o, più in generale, ci circondiamo di persone di cui abbiamo una bassissima o nulla stima? Ancora più in generale, perchè cerchiamo sollazzo e piacevolezza là dove sappiamo già di non poterlo trovare?
A voi le penne!
Sì, garantisco che è solo questione questione di “fisica attrattività”. Del resto la legge di Newton è stata scoperta oltre duecento anni fa, nihil sub sole novi.
Car* Yog, il tuo commento mi fa sentire inserita di diritto nel novero di chi si è chiesto e si chiede “Perché seguitiamo nei medesimi errori?”; e anche in questo, hai ragione, non c’è nulla di nuovo. 🙂
Quando il corteggiamento e’ blando dipende dalle emozioni. La scelta di dimostrarsi refrattari nei confronti della realta’ circostante e’ molto saggia. Richiede tuttavia uno spirito esercitato perche’ si deve apparire ed essere per gli altri. Non ci si puo’ chiudere nel proprio egoismo. Adesso ti spieghero’ in cosa consistono le emozioni e quanto ci condizionano. Bisogna avere un rapporto molto aristocratico con queste sirene del giorno e della notte. Scetticismo e’ la parola giusta… prendiamo un anellino d’argento rodiato, prendiamone pure uno giallo, con un bel punto luce. Curiosamente molti over 30 lo considerano un alternativa al pegno d’amore. Non alternativa economica ma simbolo. Ecco che noi, e le nostre madri, cominceremo a prefigurarci l’espressione degli occhi di questo ragazzo di buoni sentimenti. Figurarsi… di questi tempi poi! Ecco il pessimismo… infondo a destra c’e’ la stanza dei romantici. Infatti le intenzioni sono giuste. Cosa manca? L’orizzonte. Perche’ in una piccola realta’ di provincia si trova il modo per fare le cose. Sicuramente troverai un garante… anzi: magari ti hanno visto crescere e ti fanno credito. La presunzione quando acclarata fa nascere antipatie. Si vive il momento senxa pensare al domani.
Cara rosspi io credo che siano solo gli stupidi e i superficiali che vadano a letto con persone che non stimano o peggio ancora disprezzano.
Persone vuote e superficiali vanno a letto con gente del c.... che non stimano che non hanno valori! Lo fanno appunto perché sono stupide! Anche solo per andare a letto con qualcuno ( mai uno sconosciuto) parlo di amici o conoscenti ci deve per forza essere complicità affinità reciproca simpatia..e attrazione fisica! Credo che sia demenziale andare con qualcuno che non piace con qualcuno di cui non abbiamo stima e apprezziamo! Poi se c’è qualcuno che lo fa…lo fara’ sicuramente per qualche perversione ( il mondo è pieno di malati in quel senso) per il brivido di stare con uno che per lei conta un c....! Situazione veramente assurda e patetica e chi si accontenta di questo è da compatire.
Per essere ancora più precisa nel rispondere alle tue domande..
1.” perché ci circondiamo di persone di cui non abbiamo per nulla stima o disprezziamo” : perché le persone che lo fanno o sono persone che valgono un c.... come loro e quindi simili o sono persone senza carattere e personalità che si accontentano di stare con gente cosi invece di stare con gente con dei valori o che la pensa come loro!
2.perché cerchiamo sollazzo e piacevolezza la dove sappiamo già di non poterlo trovare? Perché chi fa cosi o è un demente o un masochista…personalmente credo tutti e due!
Spero di esserti stata di aiuto a capire he..anche perche’ quello che ho detto e’ vero..ciao he!
RossPi,
non ho competenze per dare risposte al tuo quesito centrale.
noto semplicemente che anche per una giovane come te “una serata al bar niente ha a che vedere con un mutuo scambio di liquidi corporei.”. forse è per questo che, benché per campare si vendano tempo, braccia e mente, non in tutti i paesi la prostituzione è considerata un mestiere.
scambio di bassa lega al di là degli aspetti morali per gran parte delle prostitute, spesso costrette; scelta opinabile per le attuali escort, come in passato lo è stata per le etere greche, le gheishe giapponesi o le cortigiane di tutti i tempi…
secondo me la risposta al quesito che si pone in questa lettera è molto semplice: la sfera istintiva e sessuale della nostra vita, può benissimo essere del tutto distinta e separata da quella spirituale, intellettuale ed emotiva. La cultura bigotta in cui ci hanno allevato, ci ha insegnato che DOBBIAMO raggiungere l’ orgasmo fisico ESCLUSIVAMENTE con persone che riteniamo “degne” a livello umano, intellettivo ed empatico. Ma la realtà è ben diversa e la maggior parte delle persone vive la propria dimensione istintuale in maniera disgiunta da tutto il resto. insomma, per farla semplice… se qualcuno ( uomo o donna che sia ) ha semplicemente voglia di fare delle porcate, nell’ altro non sta a guardare la PERSONA. a meno che l’ altro non sia un maniaco o un deviato violento e pericoloso, in quel caso non ci si pone il problema delle qualità dell’ altro come individuo, ma si bada semplicemente al fatto che l’ altro ti accende o non ti accende sessualmente. discorso diverso se invece cerchiamo il compagno/a della vita, e allora a quel punto subentrano altri parametri di valutazione ( intelligenza e sensibilità dell’ altro, affidabilità come persona, profondità di pensiero, ecc.. ).
Gli uomini dividono le donne in quelle che secondo loro sono buone solo per il sesso, e in quelle con cui pensano sia possibile avere un rapporto costruttivo. questa distinzione la fanno anche le donne in merito agli uomini con cui si rapportano. ma, data la società molto moralista e molto maschilista in cui ancora viviamo, difficilmente le donne ammetteranno che ci sono semplicemente uomini che a loro ispirano SOLO sesso. tutto qui.
Ci vai a letto perché ti senti sola, e pensi ogni volta che questa nuova “avventura” ti donerà qualcosa di diverso.. In realtà dopo la nottata, a parte qualche godimento fisico, ti sentirai più sola di prima…
C’è chi nella solitudine si butta nello sport, chi nel sesso.. Ognuno ha un proprio modo..
RossPi.
“la codardia consisterebbe nel raccontare a noi stessi che no, che la persona in realtà è di valore e quindi vale la pena concedergli l’ambito ingresso”.
RossPi, per un anno ho condotto una strenua battaglia su questo thread per dimostrare quello che tu hai intuito e riportato nello stralcio che ho riproposto. Ma almeno tu ti sei posta il problema. C’è inveve chi intorno al desiderio fisiologico che ti ha spinta a sco.... con lo “sconosciuto” ci ha fatto una illusoria storia d’amore autoingannandosi, per una serie di ragioni di natura moral-culturale che vuole che una donna debba accompagnare il desiderio sessuale al sentimento. E riesce anche a non pentirsi. Tanto per non ammettere di aver sbagliato, come razionalmente riconosci tu di fronte all’evidenza.
Yog come al solito ha sintetizzato come si deve la situazione che si è venuta a creare in te e in miliardi di altre donne. Il sesso non ha niente a che fare coi sentimenti che sono una dotazione “variabile” a secondo dei contesti dove si manifestano. È solo un richiamo chimico di natura istintiva e ancestrale che sottende esclusivamente alla riproduzione, allettata dalla gratificazione del “piacere” atteso dall’atto fisico. Se non ci fosse l’attesa di quel piacere nessuno si accoppierebbe. La qualità morale o intellettiva del potenziale fecondatore non rientra nelle priorità della Natura, di cui noi siamo meri veicoli. E tu lo hai constatato, ponendoti il quesito che qui hai esposto.
È probabile che fintanto le tue giovani ghiandole endocrine funzioneranno a dovere ripeterai “l’errore”. Lo valuterai dopo a mente fredda, questo sì, ma l’istinto non lo puoi “educare”.
L’eventuale “amore”, che aleggia sempre in queste situazioni, che peró nasce dalla stima e dall’ammirazione per il partner, e che si somma, accentuandolo, al desiderio sessuale, è tutt’altra cosa. Estremamente rara tra l’altro.
In questo tread quoto sofia. Non quoto Yog e golem a cui controbatto:
“se la donna va a letto da chi si sente fisicamente attratta e poi la performance è deludente… ma… allora non ci aveva proprio azzeccato!” Altro che attrattività! Questa è stupidità.
Xleby, il rapporto tra attrazione istintuale e godimento non è per niente automatico. L’istinto ti impone di accoppiarti, ma non ti garantisce l’orgasmo al femminile – molto più elaborato di quello maschile – ed è l’unica “informazione” che abbiamo al riguardo, poiché il motivo di quell’attrazione è ovviamente sconosciuto alla ragione, che è invece “nostra”, al contrario dell’istinto che non ci appartiene in quanto lo “subiamo”. Quella spinta sessuale è appoggiata alla aspettativa del piacere, che il sesso femminile per
arricchisce di speranze di durata temporale legate al bisogno di assicurarsi un aiuto maschile durante l’eventuale gravidanza e allevamento della prole, speranze quasi sempre deluse nelle donne che molte di queste riconducono al termine “amore”. La condizione di delusione delle aspettative in senso lato è stata mirabilmente descritta metaforicamente nel “Sabato del villaggio” da Giacomino da Recanati.
L’orgasmo maschile legato all’eiaculazione è un altro inganno nel quale cadono il 99% dei maschi, giacché si limita all’emissione del seme per le ragioni riproduttive che quel breve piacere “ripaga”. Il passo successivo sarebbe quello di godere come una donna attraverso una serie di accumuli emozionali che, quelli sí, attengono alla coscienza umana e non più a quella animale come lo è l’istinto, oltre che alla singola qualità personale, e che dura molto più dei cinque secondi conosciuti. Ma pochissimi vanno oltre. È “un’ignoranza” comprensibile, ma pur sempre un’ignoranza.
Quindi hai ragione quando dici che l’attrazione sessuale è stupida alla luce della razionalità che ti fa constatarne la delusione dal punto di vista anche umano, persino anticipata di cui parla RossPi, ma non lo è affatto per la ragione finale che vuole l’istinto.
Insomm, non si scopa con chi non ci fa sangue, anche se questo è un laido buzzurro che “razionalmente” non toccheremmo neanche con un bastone.