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Meglio non averci provato o provarci?

di pandina93

Ciao a tutti ho scritto spesso per avere dei consigli in merito alla mia vecchia situazione. Il mio problema adesso è un’altro. (racconto in breve per chi non sapesse la storia. )

Quasi un anno fa circa, mi sono trasferita a Manchester per amore. É una scelta che ho fatto solo per lui, perchè a me sarebbe piaciuto pure rimanere in Italia, però lui voleva lavorare sugli aerei e vivere un esperienza diversa. Quando poi sono venuta a vivere con lui la nostra convivenza ci ha fatto saltare in pieno. E dopo 4 mesi ci siamo lasciati.

I motivi per il quale ci siamo lasciati sono i soldi, che io gli mettevo pressione e che lui per me non ci fosse mai. Era sempre attaccato alla playstation e tra il volo sugli aerei praticamente non lo vedevo mai. Quando gli chiedevo una mano diceva che dovevo in qualche modo arrangiarmi e provare, però io non conoscevo molto bene l’inglese e volevo che per le cose importanti (come banca etc) ci fosse. Per di più i suoi genitori mi vedevano come una che avrebbe potuto mettere il suo futuro in pericolo perchè io sono più grande di lui di tre anni cioè 26 e lui ne ha 23 e dicevano che lui avrebbe dovuto seguire i suoi sogni con o senza di me, che anche senza di me ci sarebbero stati altri amori, ma il suo futuro doveva prenderselo adesso, adesso che era in tempo. Fatto sta che poi cmq ci siamo andati a convivere, però lui li iniziava a dirmi che io non facevo nulla del mio meglio per avere un futuro migliore etc. Secondo me era molto influenzato dai suoi.

Una sera, dopo l’ennesime litigate tipo ( amore mi accompagni in stazione che vado al lavoro? Certo va bene. Perdo il treno e mi dice adesso vai in taxi io non ti porto perchè non sono il tuo tassista, ho sempre cercato di non chiedergli mai passaggi o di venirmi a prendere perchè la risposta era sempre la stessa) lui mi dice “ho bisogno di una pausa” e io li sono sbottata. Ho fatto una scenata della madonna e lui se ne va via. Mi dice di andarmene di casa, manda un messaggio a mio padre e gli dice che se non avevo i soldi me li avrebbe dati sua madre in modo che io potessi andarmene e non vederlo più. Esco di casa, vado a vivere da una signora che lavorava con me e ogni tanto tornavo a casa sua per riprendere la mia roba (valigie etc) lui non c’era mai.

L’ultima volta che ci siamo visti mi ha detto ” io so che tu troverai un altri uomini nella vita” “io non ho detto di non amarti più, solo che mi sono innamorato dell’idea che ho di te ma non di te”. ?????? Mai capito.

In quest’anno, non ci siamo mai più scritti e mai più visti ma nemmeno per sbaglio. Da quando sono uscita da quella porta abbiamo chiuso del tutto.

Tempo fa con me lavorava una ragazza che ha lavorato con lui e sono amici mi confida che lui gli ha detto cose tipo ” un’altra persona come ho amato lei non la troverò mai più” “lei era la donna della mia vita” lei mi racconta che lui ha sofferto un casino per questa separazione tanto quanto l’ho sofferta io.

Volevo scrivergli per sentirlo. Non lo so. Mi è venuta voglia di mettere da parte il mio orgoglio, ma non ce l’ho mai fatta. La paura che lui mi desse il due di picche era sempre troppo alta. Avrei voluto chiedergli scusa per quello che era successo, perchè mi sentivo responsabile della fine del rapporto. Io avevo veramente esagerato quando lui mi ha lasciato. E tutt’ora ne porto i segni con un dolore lanciante e sensi di colpa.

Tra due mesi lui partirà per lavorare a Palma di Majorca.

Io prima che parta vorrei almeno scrivergli. Secondo voi farei una cazzata??

Io credo che lui non mi abbia dimenticato, e mi abbia amato davvero tanto, solo che quando una cosa finisce finisce. E lui è sempre stato sincero dicendo che quando ci saremmo lasciati lui non sarebbe più tornsto indietro perchè non era nel suo stile. Io credo di più che lui abbia voluto intraprendere la strada del suo futuro senza nessuno.

Lettera pubblicata il 27 Febbraio 2017. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 7 commenti

  1. 1
    Rossella -

    Per me il trasferimento in un’altra città passa dalle possibilità che ho di “insediarmi” in quella piazza. Non valuterei mai una proposta che non cammina su un tappeto rosso, e questo non per vanità o per superbia. E’ proprio il contrario. Non sono una persona che si sente motivata ad imporsi. Se fossi un ragazzo, con ogni probabilità, la penserei in maniera diametralmente opposta. Mi piace che le cose vengano gestite in un certo modo, che non ci siano chiacchiere o voci, preoccupazioni o imbarazzi. M’interessa essere riconosciuta da tutti come signora, e per questa ragione il mio marito ideale è un capo al quale giurare obbedienza, in maniera tale da sposare la famiglia come causa e dare una direzione ben precisa all’interesse della gente. Dopodiché un uomo che non ha avuto questo privilegio può credere quello che gli conviene credere. Accontentandosi. Ovviamente. Perché nella posizione in cui mi andrei a trovare potrei tranquillamente prendermi gioco, in senso buono, della superficialità di alcuni uomini. A me non interessa in verità. La mia passeggiata tipo è un itinerario a piedi per le vie della città che si rivela una sorta di meditazione. Per il resto amo molto stare a casa. Non ho tante passioni da sviluppare a parte il pensiero di rivedere mio marito e la passione per la famiglia; la distanza in questo caso è relativa, perché quando non hai niente da dire puoi sempre trovare il tempo per parlare delle solite banalità con tua madre. L’amicizia intesa in questo modo implica un certo tipo di abitudini sociali, altrimenti rischi d’incartarti in una montagna di bugie. Di regola si comunica quando non c’è niente da dire… per fermare il pensiero in un punto.

  2. 2
    Rossella -

    Volevo puntualizzare che quando dico che non vorrei grattacapi non mi riferisco alla famiglia del mio fidanzato, anche perché sono consapevole del fatto che un uomo che ha il tipo di sensibilità che cerco potrebbe avere una madre (o una sorella) all’apparenza un po’ invadente. In genere queste cose si sentono a pelle, ma per me non sarebbe un problema. Non ci farei neanche caso perché, come ti ho detto, la passione che si manifesta nella mia fantasia mi porta a vedere l’uomo in questione come il principe dei miei sogni. Un uomo comunque diverso dagli uomini della mia vita. I miei fratelli ad esempio, sul piano delle idee, sono autonomi rispetto alla famiglia e nella vita sono sempre stati molto risoluti. Un atteggiamento, il loro, che infonde sicurezza, ma che non mi consentirebbe di avanzare perché sono molto orgogliosa. La determinazione, al contrario, fa perno intorno ad una scelta.Per me ratio e fides sono due facce della stessa medaglia.

  3. 3
    Eleonora -

    Scusa ma non ci ho capito molto, nn per ignoranza in quanto parli di te. Nn capisco cosa intendi dire ‘tra le righe del tuo post’.

  4. 4
    Yog -

    Rossella deve essere in uno dei suoi periodi “magici”, perché ciò che scrive è assolutamente affascinante. In effetti ha ragione: di regola si comunica quando non c’è niente da dire. In effetti, io lo sto facendo proprio adesso. E anche l’autrice della lettera dovrebbe tenerne conto: il suo ex non aveva niente da dire (se non frasi fatte, come sopra riferite, probabilmente lette su siti trash come questo). Preferiva giocare alla Playstation. E’ legittimo.

  5. 5
    Son_de_mar -

    Ragazza mia, se senti che c’è qualcosa d’irrisolto, che vuoi parlarci, fallo e non pensare a 2 di picche e via dicendo.
    È meglio provare e “sbagliare” che vivere pensando avrei potuto

  6. 6
    Gaia99 -

    Dovresti assolutamente scrivergli! Anche solo per chiarirsi definitivamente, mal che vada ti risponde male e la situazione non cambia, e tu hai almeno il cuore in pace. Meglio un ‘ops’ di un ‘e se…’, tanto più che non rischi nulla. Un bacio :*

  7. 7
    Vic -

    E’ meglio provarci,
    che vivere tutta la vita col rimorso di non averlo fatto.
    Solo bisogna scegliere il momento giusto!
    C’è un momento per ogni cosa sotto il sole,
    diceva Quelet!

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