Mi capita di andare spesso al mare. Mi godo le vacanze, amo il sole e il mare, fa bene alla salute e mi fa stare bene. Frequento da anni lo stesso posto, fedele al motto “stessa spiaggia stesso mare”, del resto sono un tipo abitudinario. Quest’anno però, oltre alla solita gente e alla mia solita compagnia, noto tra i bagnanti un volto nuovo. E’ una ragazza, dai suoi tratti somatici pare essere originaria dell’Est Europa (ma potrei sicuramente sbagliarmi), potrà avere più o meno la mia età, è carina, molto, certamente non passa inosservata e quasi ogni giorno la vedo in spiaggia da sola, anzi no… con un passeggino e una bambina, molto probabilmente sua figlia.
Passano i giorni e questa ragazza continua a venire dalle mie parti, che dire, la sua presenza diviene per me una piacevole abitudine, è bella e mi piace, inoltre la sua visione, non so, il vederla sempre da sola e sempre dietro alla sua bambina suscita in me una profonda tenerezza, dolcezza,leggiadria, tutte cose di cui ha forse bisogno il mio animo troppo abituato alle asperità della vita quotidiana.
Io la guardo, la guardo sempre, da lontano, qualche volta le passo accanto ed è un’emozione, così come quando capita un fortuito incrocio di sguardi. E’ proprio carina, mi fa tanto piacere vederla quasi ogni giorno, appena arrivo a mare controllo subito se c’è e scorgerla lì in mezzo alla spiaggia mi riempie il cuore…
Non so come, ma comincio a pensare a lei. Penso a lei, non ne sono innamorato, questo no (credo), forse è infatuazione, certamente attrazione, ma mi capita spesso di pensarla. E poi come un bambino, come un adolescente comincio a fantasticare su di lei, a “farmi i film”, del resto l’immaginazione supera sempre la realtà, i sogni aiutano a vivere meglio, sempre se si è consci che sono soltanto sogni e che il vissuto è ben altro. Mi faccio mille domande su di lei, chi è, come si chiami, da dove viene, se quella bambina è sua figlia, cosa fa nella vita, se le piace il mare, il sole…
Magari molti di voi staranno pensando: “E cosa ti costa chiederglielo?” Già… non costa nulla, basterebbe avvicinarsi, trovare una scusa per cominciare a parlare… ma non sono il tipo. La mia riservatezza, la mia timidezza, il mio modo di essere non me lo consentono, come faccio ad andare là da lei e romperle le scatole? Non posso fare altro, la guardo da lontano e la penso…
Non farò nulla, la mia inettitudine, la mia timidezza e le mie paure porteranno a questo risultato, ma non importa, so bene come sono fatto.
Sono comunque contento di aver provato tutto ciò e di averla “conosciuta” anche solo da lontano. Una cosa del genere non mi capitava da tanto, forse dai tempi delle scuole medie. Probabilmente il mio cuore è ancora capace di provare qualche sentimento nonostante io mi illuda di indossare ormai una corazza di imperturbabilità che non può essere scalfita da niente e da nessuno (beata illusione, per giungere a questo fine occorre un lungo percorso).
Continuerò ad osservarla, a guardarla, ad ammirarla da lontano fino a quando lei verrà, solo questo posso fare e forse è meglio così, forse a volte è meglio che i sogni rimangano tali…
Finita l’estate molto probabilmente non la vedrò mai più. Non avrò nulla e non saprò nulla di lei, mi rimarrà soltanto il ricordo di quella bella “mammina” che ammiravo e guardavo sempre da lontano come un cretino, ma che con la sua sola presenza ha riempito la mia estate.
“Sogno di una “mattina” di mezza estate” forse era più azzeccato ^_^
” Dum loquimur fugerit invida aetas. Carpe diem, quam minimum credula postero ”
( ” Mentre parliamo il tempo, invidioso, sarà già fuggito.
Cogli l’attimo, fiducioso il meno possibile nel domani ” )
Memento…
grazie, Dorian,
di aver descritto così bene le tue sensazioni. mi hanno permesso di condividere il tuo modo di essere e di sentire (piacevolissima emozione) e di godere di qualche attimo di sole, in riva al mare.
è bello che qualcuno ancora sappia sognare e apprezzare la grazia di una donna, sia pure a distanza, ed è bello poter dare uno sguardo all’interno di anime sensibili come la tua.
ti auguro ogni bene e che la persona giusta possa giungere presto a varcare la soglia della tua timidezza e della tua solitudine.
Ciao Dorian. Ho trovato nel tuo racconto, un mio ricordo, la leggerezza della gioventù.
Probabilmente hai dentro qualcosa da superare, una delusione d’amore,
o altro che passa nella stessa latidutine.
E questo rende le persone “vere” più sensibili, ti senti bloccato, fuori dal tempo…hai l’onestà di rispettare con delicatezza una storia che non conoscerai mai. Stessa spiaggia stesso mare, è una canzone, non un modo di dire. Ci ritrovavamo da tre anni tutti allo stesso posto, arrivò da un’altra regione Maria e le sue amiche. Non era più la stessa, aveva preso qualche chilo e uno sguardo spento, triste. Era incinta di un uomo sposato che l’aveva ingannata. Non si metteva in costume, era taciturna e stava sempre in disparte. Non volli chiedere niente alle sue amiche, un giorno passai tutta la mattinata in un posto appartato con lei. Pianse. Mi raccontò tutta la storia. Anche io ho fatto in quei pochi attimi tanti film. Non sapevo cosa dirle, le diedi un bacio sulla fronte e la convinsi a fare il bagno. Sorrise finalmente. Lei sapeva che avevo il cuore libero, ma non l’amavo, ero solo un caro amico. Passammo gli ultimi dieci giorni a parlare del suo problema, solo la madre sapeva… lei aveva bisogno di un aiuto che io non potevo darle, lo sapeva e ci lasciammo con un sorriso. L’anno dopo cambiai luogo, non l’ho più rivista. E’ nell’archivio dei ricordi struggenti, quelle cose che fanno crescere e
aiutano tanto a capire che certe delicatezze, non sono per tutti.
Sogni, si, dici bene, certi sogni è bene che restino tali.
Ti fanno compagnia per tutta la vita!
TiPrendoeTiPortoVia, ti ringrazio per il consiglio riguardo il titolo, ci avevo pensato anche io a “sogno di una mattina d’estate” ma non volevo svelare tutto sin dall’inizio. Grazie anche per la citazione di Orazio, la conosco bene ma non ne sono un fautore. Sono consapevole dell’estrema fugacità del tempo e non conto assolutamente sul futuro, ma non riesco a cogliere l’attimo. Troppo azzardato per un timido come me. Sarà solo un rimpianto in più che si somma ad altri per ciò che potevo fare e non ho fatto.
Rossana, sono felice di essere riuscito a trasmettere tramite un computer ciò che provo, a condividere la mia esperienza, era proprio questo il mio primo intento, poter offrire agli altri un frammento del mio vissuto e della mia anima, che tu definisci sensibile, e ti ringrazio, così come ti ringrazio per le altre belle parole spese sul mio conto e per l’augurio che mi rivolgi. Trovare la persona giusta non è tra le mie priorità, penso che bisogna prima di tutto imparare a stare bene con se stessi, poi se capita va bene, ma sono molto pessimista a riguardo…
Toroseduto, mi fa piacere che questo mio racconto ti abbia riportato alla mente una tua vicenda, mi ha emozionato. La delusione d’amore l’ho vissuta e credo di averla anche superata, certamente però, come dici tu, c’è qualcosa dentro di me che devo superare.
Molto toccanti, infine, queste tue parole: “E’ nell’archivio dei ricordi struggenti, quelle cose che fanno crescere e
aiutano tanto a capire che certe delicatezze, non sono per tutti.
Sogni, si, dici bene, certi sogni è bene che restino tali.
Ti fanno compagnia per tutta la vita!”.
Mi hanno fatto piangere perchè rispecchiano esattamente ciò che io penso. Ma se da una parte ne sono assolutamente consapevole, dall’altra, non capisco perchè, mi fa male, mi fa male sapere che questa ragazza sarà per me soltanto il ricordo di qualcosa di impossibile. Mi sento bloccato, come scrivi tu, in una sota di limbo che confonde le mie percezioni. Credo che in questa ambivalenza ci sia tutta la consapevolezza che certi sogni, a causa della mia timidezza, della mia riservatezza, delle mie paure e della mia ragionevolezza, è meglio che rimangano tali.
Ciao Dorian.
Mi permetto di continuare, c’è un concetto che ho espresso che si può
prestare a varie interpretazioni.”Aiutano tanto a capire che certe delicatezze, non sono per tutti”.
Non sono mai stato un timido, ero diverso. Credevo nell’Amore che durasse tutta la vita. “Carpe diem” non è nelle tue corde, come non era nelle mie: Intuizione 🙂 II° intuizione, neppure tu sei timido.
Possiedi sentimenti alti, diciamo che non vanno di moda, oppure vanno
nascosti per non apparire troppo diversi. Non ho mai nascosto la mia natura, tutti sapevano che avevo alle spalle una storia importante finita male. Imparare a conoscersi, libera le nostre caratteristiche fino a sentirle come un valore aggiunto. Quando metterai una certa distanza (in effetti già l’hai fatto con tiprendoetiportovia) fra quello che sei realmente e quello che il vivere quotidiano ci vorrebbe imporre, darai un’altro nome a quella che ora definisci timidezza: stima e amore per te stesso. Nel Limbo si può stare in una sola maniera, una volta raggiunta questa consapevolezza. Credere senza riserve che puoi realizzare la tua unicità in modo compiuto. Mi riferisco all’episodio che ho vissuto serenamente, quella ragazza di cui ti ho parlato, era in un momento di fragilità emotiva, avrei voluto fare molto per lei…sono convinto che ho fatto il massimo! Per questo a distanza di 35 anni provo ancora tenerezza.
La coerenza è la chiave di volta, conoscersi, anche se sei una voce fuori dal coro, non deve farti sentire penalizzato! Anzi, dovresti esaltarti di queste peculiarità, in realtà a me hanno spianato la strada al vero amore. Quello di tutta la vita.
Tu sei nello stesso percorso.
Tutti aspirano a questo,e si imbruttiscono con falsi atteggiamenti.
O semplicemente non hanno capito…
SENTO in te la forza che avevo io. Non cedere mai. Sono l’unico tra i miei amici che ha realizzato i suoi sogni. Oggi sembra un’impresa impossibile, mi diverte il pensiero che rimanendo fedele ai miei pochi principi, ho avuto una vita coerente e felice. Ciao
Ciao Dorian
Ho volutamente citato quello scritto
Alcuni anni fa mi sono perdutamente innamorato di una ragazza che incontravo ogni
anno al mare…per tre anni interi i nostri sguardi si sono incrociati…e per tre anni
non ho trovato mai il coraggio di parlarle. Non sono più tornato in quel posto ma
non molto tempo fa, per motivi di lavoro l’ho conosciuta ed ho scoperto che abitava
nella mia stessa città, che anche lei si era innamorata di me in quel tempo…sarebbe
bastato così poco…invece è rimasto solo un bellissimo sogno.
Sei una bella persona e ti auguro davvero tutto il meglio.
Dorian,
non essere pessimista ma, anzi, pensa intensamente al tipo di persona che vorresti incontrare. è proprio vero l’aforisma che afferma che può accadere in un attimo quello che attendi da anni…
a me è successo: come per magia è apparso sulla mia strada un possibile compagno che ha tutte le caratteristiche per me più importanti. anche alcune meno piacevoli, ovviamente, ma si sa: non è che si può avere tutto, e non è neanche detto che si stia a lungo insieme. resterà comunque un incontro da favola!
guarda al futuro con fiducia e dai forma alle tue aspettative… la sorte farà il resto per te!
@ rossana
E’ strano come in una lettera particolarmente “tenera” ci siamo incontrati di nuovo. E’ da diverso tempo che ci incrociamo su questo blog, dando ognuno il meglio di sè a chi scrive per uno sfogo, un aiuto. Tu con la tua storia che un pezzo per volta, ho conosciuto indirettamente, e io con la mia che ho tirato fuori in varie occasioni. Senza avere mai l’occasione di rivolgerci direttamente a noi stessi.
Penso che siamo coetanei, anno più anno meno, non importa,
quello che mi fa piacere dirti è che sono contento che sul tuo cammino hai trovato di nuovo la “magia” che ci fa stare in pace con il mondo. Ti auguro quel bene che meriti, e che porti la serenità di cui tutti abbiamo bisogno. Un abbraccio TS
caro Toroseduto,
è vero: quasi rincorrendoci qua e là sul sito abbiamo avuto modo di conoscerci indirettamente e di apprezzarci a vicenda.
credo di avere qualche anno più di te ma nel virtuale questo non conta, ed è sempre bello il confronto, specialmente nella diversità di schemi mentali legati al sesso e alla molteplicità dei vari eventi eistenziali che hanno contribuito a formarci e a renderci quello che siamo.
grazie di aver voluto condividere con me la gioia che cullo dolcemente sul mio cuore, come se si trattasse di un ultimo raggio di sole, prima del tramonto. cerco di apprezzarne al massimo il presente in una dimensione di sogno, dopo tanti anni di solitudine emotiva.
ricambio l’abbraccio e auguri di bene.
Ciao a tutti, chiedo innanzitutto scusa per il ritardo con cui vi rispondo.
Caro toroseduto, è solo un piacere se continui. Il carpe diem non è assolutamente nelle mie corde, soprattutto se si tratta di ragazze, ma credimi, sono davvero molto timido. Oltre alla timidezza, non so che, ma c’è qualcosa che mi blocca e che non mi permette di buttarmi e di provarci con una ragazza che mi piace. Ti ringrazio per quando mi dici che possiedo sentimenti alti, non mi vergogno ad esprimerli, tranne che alla diretta interessata data la mia timidezza, so bene che al giorno d’oggi essi sono assolutamente merce rara, a volte credo di possedere una nobiltà spirituale che mi differenzia dagli altri, naturalmente non mi monto la testa, è solo una considerazione. Magari mi farà sentire diverso, ma ti dirò che da una parte mi fa anche piacere, io penso e agisco sempre e solo con la mia testa, tento di non farmi condizionare da nessuno. Non so se poi questa mia peculiarità possa essere presa come un valore aggiunto, se il mondo considera valori i disvalori e viceversa non ho da stare allegro, ma come ho detto prima non ho alcuna intenzione di adeguarmi alla massa, tuttavia non posso nemmeno esimermi dal considerare ciò, quindi la distanza tra quanto io sono realmente e quello che il mondo vorrebbe impormi penso di averla messa.
Per quanto riguarda “SENTO in te la forza che avevo io”, io non posso far altro che ringraziarti e dirti che forse mi hai sopravvalutato. Io non credo proprio di averla questa forza, e ne approfitto per rispondere anche a Rossana. Non ho mai creduto troppo all’esistenza e alla possibilità, per me, dell’amore. Non so perchè, ma da quello che ho avuto modo di vedere la penso così. L’ho sempre reputato un sentimento troppo nobile e alto in questa società meschina e materialista, perciò impossibile. Pensavo di averlo incontrato, mi sono sbagliato di grosso, sono caduto e sono riuscito a rialzarmi e a ricostruirmi. Sono molto scettico e diffidente circa i rapporti sentimentali, non credo all’amore e questa esperienza che ho voluto condividere qui su questo forum non è altro che uno di quei rari momenti che mette in discussione tutte le mie pesudo certezze e le mie convinzioni che prima di incontrare questa dolce “mammina” reputavo quasi incrollabili. Sapere che ancora sono capace di provare un sentimento anche solo guardando da lontano una perfetta sconosciuta di cui non so assolutamente nulla e ricevere i vostri apprezzamenti e i vostri attestati di stima