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Lettera pubblicata il 7 Maggio 2013. L'autore, rasma, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Saulino,
benché quasi tutte le storie amorose inizino con l’attrazione fisica, si evolvano con approfondimenti di conoscenza e portino a stabilizzazioni di più o meno lunga durata, per me, un rapporto di coppia può essere visto
– sotto l’utilitaristico fine della quotidiana stabilità, con la romantica etichetta del “per sempre”. l’obiettivo va in porto o naufraga, a seconda dei casi (più frequente la 2a, restando la 1a un pressoché irraggiungibile ideale, difficile da concretizzare sulla base di elementi volatili come sensi e sentimenti, da condividersi, almeno in parte, per decenni).
– con la prospettiva inconscia di crescita emotiva interiore, sotto l’impulso di desiderio sessuale ma senza particolari aspettative di durata. in tal caso, privo di convivenza, resta un evento privato che ognuno vive e interpreta secondo i suoi parametri, traendone personali valutazioni, sia costruttive che distruttive.
età e indoli diverse inducono a prediligere l’una o l’altra esperienza.
Piccolo Saul, quello che conta è che tu abbia intuito che tante storie sono solo frutto di illusioni, che portano inevitabilmente al fallimento per ovvi motivi. E per questo che alla fine si assomigliano tutte nella “trama”, anche se gli interpreti sono tutti diversi e solo gli strascichi soggettivi.
Una storia può funzionare solo se alla spinta emotiva dell’istinto si affianca la lucidità della ragione la volontà, che indirizzano “realisticamente” le scelte e il percorso da compiersi in due, in quello che per chi ci crede è forse il più importante progetto sia “morale” che pratico della vita.
Le illusioni vanno lasciate agli illusi e alle scuse che troveranno per gli inevitabili fallimenti cui incorreranno a causa delle prime. La vita si vive coi piedi per terra. Anche quella sentimentale, se invece che “ammore” vuole diventare veramente “amore”.
Esther, scrivi di aver scelto la perfezione per la vita e per l’eternità. Cosa intendi, puoi spiegarmi?
Rossana, credo che ognuno di noi inizi una storia con delle aspettative basate sulle proprie esigenze. Esigenze e aspettative che poi hanno il loro peso nell’ipotesi di una fine.
Intendo che ho sposato l’Amore stesso, senza il quale qualsiasi rapporto fallisce. L’Amore vero è Eterno e ti trasforma in Sè Stesso rendendoti in grado di perdonare e di fare sacrifici per l’altro, forza che di per te stesso non avresti, perché ognuno cerca di difendere la propria energia avendone a disposizione in quantità limitata.
MicroSaul, ascolta Esther, guarda al Primo ed Ultimo e riempiti di letizia. Se avanza posto, vai di narda q.b.
In realtà la mia era una considerazione su come le lunghe relazioni, le cui dinamiche sono quasi sempre le stesse, possano lasciare strascichi anche a distanza di tempo.
Tutto diventa illusione quando qualcosa finisce, non solo le storie d’amore.
E alla fine penso che, coloro i quali, manifestino sofferenza, a distanza di tempo, per la fine di una relazione, sicuramente a questa storia e alla persona amata credevano davvero al di là dei soli iniziali istinti. Poi é inevitabile non pensare che se c’e’ un fallimento, qualcosa si é sbagliato.
Esther arrivare ad avere quella forza é qualcosa di ineguagliabile. Non so quante persone possano averla davvero.
Si little Saul, ci credevano davvero perchè “volevano” crederci spinti da una necessità di altro genere. Io sono pronto a scommettere che se rivedi freddamente la storia dolorosamente conclusa troverai decine di indizi di quello che sarebbe successo. Ma gli occhiali foderati di prosciutto rosa ti impedivano di vedere la realtà.
Le cose cambiano perchè ci si accorge che non erano come si pensava che fossero, non perchè ci si stanca dell’amore, quindi ci si accorge che NON era amore, o non lo è diventato. Se un amore è vero nessuno lo lascia, a meno che non impazzisca.
Il fatto è che quel prezioso termine viene usato impropriamente per addolcire certe frasi, e tutte le volte che gli ormoni prodotti dalle gonadi ci fanno sbavare per questa o quello. Quando scopri che l’amore non è un regalo, ma il frutto di un impegno, spesso lungo e faticoso ma che ripaga più di quello che si è dato, allora si “capisce” la differenza. Altrimenti passi la vita a cercare l’Isola che non c’è.
Saulino,
conosci qualcosa su questa terra che abbia un inizio, resti immutata per molti anni e non abbia mai fine? oppure non si trasformi assumendo altri aspetti?
per me, anche nelle lunghe relazioni amorose che giungono a termine non c’era errore, nè illusione, tanto più se sono state ricche di contenuti ed estese nel tempo. erano esigenze intime, di varia natura, che premevano per essere soddisfatte, con chi si è presentato adatto allo scopo sul momento.
forse ha ragione chi ha affermato che “si ama solo una volta con tutta l’anima”, magari anche non essendo corrisposti nello stesso modo o con la stessa intensità. il guaio principale della coppia è proprio il doversi reggere su due elementi, che raramente evolvono con le stesse dinamiche e gli stessi obiettivi.
conserva il bene che ne hai tratto, e che nessuno ti potrà più togliere.
Golem e Rossana, di certo non posso scommettere su storie altrui che non conosco ma mi riesce difficile pensare che un matrimonio possa lasciare strascichi importanti a distanza di anni perché chi ci ha creduto era spinto solo da esigenze intime, per quanto straordinariamente importanti in una relazione. Credo invece che in una relazione, quello che più conta sia il riuscire ad incastrarsi con i propri partners nel vivere la vita. Ed é quando improvvisamente ti viene a mancare quell’incastro che facilmente ci si portano dietro strascichi che spesso ti impediscono di ricominciare.
Poi di indizi che possono portare a rotture se ne trovano anche nei matrimoni che resistono al tempo.
Saulino,
è nell’iniziale concetto d’infinito che si viene a infrangere, dolorosamente, la realtà della finitezza umana.
hai desiderato una relazione amorosa in cui incastrarti armoniosamente con la partner “per sempre”. ok, questa era la tua esigenza intima, che andava oltre l’interscambio di reciproca accoglienza, fisica ed emotiva.
ne hai voluta anche una mentale, da inserire nella routine e da condividersi nel tempo dell’intera vita. se non sono indiscreta, quanto è durata ma, soprattutto, perché è finita?
le storie sono tutte uguali ma anche tutte diverse nei temperamenti, età, aspettative e affidabilità di chi contribuisce a crearle. inziano e finiscono, perché sarebbe raro che in quest’epoca succedesse diversamente (non c’è più il bisogno economico a cementare le unioni) ma le ragioni di rottura non sono sempre le stesse. quindi, esistono variazioni sul tema!
se non ti fossi prefisso grandi mete, proveresti minor sofferenza nel veder interrotta la tua prospettiva strada facendo, e ti potrebbe essere più facile ricominciare…