Ho 31 anni,
non sono ancora sposata, ho una vita abbastanza normale anche se il 2010 è iniziato nel peggiore dei modi con una bruttissima delusione sentimentale dopo 4 anni di fidanzamento, per fortuna risoltasi spero nel migliore dei modi.
Ma questo non vuole essere il punto della situazione, ma lo spunto per un’argomentazione che credo interessi più o meno la vita di tutti.
Il matrimonio.
Alla mia età, non giovanissima, ma neanche tanto adulta, non posso fare a meno di rabbrividire al solo pensiero di quanto sia diventato facile e ormai di moda mandare all’aria il matrimonio dopo un giuramento fatto davanti a Dio. Ma, attenzione, non è del giuramento divino che parlo (era solo per ironizzare un po’ !) bensì delle ragioni che oggi portano molti coniugi a venire meno ad una promessa di amore finché morte non li separi.
Qual è i problema? È cambiato il modo di amare oppure è sbagliata la formula del fatidico sì?? Questa mia riflessione nasce da un inevitabile confronto che spesso mi capita di fare tra i matrimoni di una volta e quelli di oggi, tra i ti amo di una volta e i ti amo di oggi e, con mio sommo dispiacere, noto tra queste parole una somiglianza solo linguistica e fonetica, ma non contenutistica.
Cosa è cambiato nella società e nel modo di concepire l’amore?
I miei sono sposati da quasi 33 anni e vi posso garantire che ancora oggi a volte li vedo prendersi per mano, e scambiarsi gesti di affetto.
Non credete che siano persone uguali e simili in tutto e per tutto, anzi, sono diversi sia per educazione ricevuta, sia per radici familiari di provenienza, sia per motivi legati semplicemente a ovvie differenze biologiche: mio padre uomo, mia madre donna.
Non è vero che non litigano mai, non è vero che non ci sono mai occasioni per mandarsi a fare in culo a vicenda, ci sono e ci sono sempre state. E allora come fanno ad amarsi ancora così tanto nonostante le loro diversità?
Ebbene, se devo trarre le mie conclusioni, tenendo presenti altri casi di coppie come quella dei miei, deduco che alla base di tutto il comune denominatore è sempre quello: il rispetto, nonostante tutto, soprattutto e a tutti i costi.
Il rispetto e anche la sopportazione. Tanta sopportazione che deriva dal rispetto. Sopportare alcuni difetti di una persona che fondamentalmente ci rispetta, non vuol dire essere passivi, ma significa accettare così come è e prendere di lui/lei il buono che ha da offrire.
Oggi io credo che manchi di base il rispetto in molti casi, prevalga la voglia di costruire non un NOI, ma l’ IO indipendentemente da tutto il resto e a ogni costo. Non che ci sia niente di male nell’amare se stessi, ma se questo amare se stessi coincide con il mancare di rispetto all’altra persona, allora è l’inizio della fine.
Mia madre ha dei difetti come ce li ha mio padre, ma nonostante tutto non c’è mai, da parte di nessuno dei due, la presa di posizione di dire “cosi son fatto, se mi vuoi mi accetti altrimenti quella è la porta, prendi e vattene”, ma c’è il voler difendere le proprie convinzioni accettando quelle dell’altro, l’evitare finché si può di fare una cosa che possa dispiacere l’altro, l’avere una parola di meno invece di usarla per ferire. E succede così che si crea un equilibrio in cui alla fine entrambi riescono ad essere quello che sono senza offendersi e senza mancarsi MAI di rispetto.
Oggi sento spesso coppie di miei amici litigare perché viene a mancare il rispetto o la tolleranza reciproca in nome dell’ usa e getta, perché se dopo qualche anno non si sentono più le farfalle nello stomaco allora si preferisce credere che non sia più amore, poi fa niente se quella persona che lasciamo spezzandole il cuore ci è sempre stata vicina nei momenti davvero difficili della nostra vita e ci ha amato più con i fatti che con le parole.
La parola Amore si usa tante di quelle volte e in tanti di quei casi, che finisce col perdere valore. Si dice ti amo alle cose e alle persone senza distinzione, si confonde l’emozione e il batticuore per amore, si crede che poiché siamo attratti da un’altra persona allora vuol dire che non amiamo più il nostro partner. E allora ecco le sbandate, ecco i ritorni del c...., ecco che si perde la fiducia.
È facile dire ti amo quando tutto va bene, un po’ meno quando ci sono difficoltà salvo poi voler scappare al primo problema che si presenta. L’amore si trasforma e questo l’ho imparato per esperienza, quando non sentiamo più quel batticuore di prima, fermiamoci a pensare un attimo a chi stiamo per spezzare il cuore, se ad una persona che ci ha sempre davvero trattati male, o ad una persona che ci ha amati e ama davvero, una persona che c’è sempre stata nella nostra vita.
Prima di sparare, pensiamoci tante tante infinite volte…
Lo so, penserete che sia stata io a lasciare il mio ragazzo per un altro che mi faceva vivere i brividi… vi sbagliate, non è cosi.
Sono io che ho subito la decisione, io che ho assistito inerme al disastro, in cui contestualmente al fidanzato ho perso anche il lavoro!
Io che ho voluto riaccoglierlo tra le mie braccia…
Ragazzi pensiamo pensiamo pensiamo prima di fare cazzate, prima di far soffrire inutilmente qualcuno che CI RISPETTA in nome del brivido.
Anche quel brivido finirà.
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Categorie: - Amore e relazioni - Riflessioni
Dimenticavo di dire:”Ovviamente bisogna che da ambo le parti ci sia
sempre un pò di autocritica. Se ho perdonato il mio ragazzo è perchè
anche io ho letto molto in me stessa e fatto luce sulle mie
responsabilità”
Amore è anche questo.
Aspetto vostri commenti.
Per me hai posto la domanda e dato la risposta. Il rispetto dell’altro, ringraziarlo ogni singola volta che ci fa un favore anche piccolo, eCco quello che secondo me porta le coppie a durare. Altro ingrediente: l’accettazione. Accettare i difetti, accettare le cose non perfette (la suocera, le passioni, i blocchi psicologici..).
Unico appunto: non riderei del fatto che la promessa e’ fatta innanzi a Dio. Anzi ad essere più precisi ci si sposa riconoscendo nell’altro la realizzazione del volere divino per noi, si pensa alla sacralita’ dei figli.. Insomma una dimensione sacra e tabu del matrimonio ci stava e anche quella portava le coppie a trattarsi con rispetto e a non lasciarsi. Di fronte non avevi una persona qualsiasi, avevi tua Moglie o tuo Marito.
Ciao Elisabetta, concordo con te ma ci terrei a fare una precisazione: all’epoca dei nostri genitori, come sai, si era un po’ “intrappolati” in quelle convenzioni sociali, quei pregiudizi e quei tabu’, di cui oggi per fortuna ci siamo liberati; il divorzio era uno di quelli.
Ai tempi, non ci si poteva dividere e iniziare una vita tanto facilmente, una volta sposati, quello era il tuo destino: se la donna divorziava, veniva vista come una poco di buono e l’uomo come uno non molto raccomandabile..per questo motivo credo che il matrimonio fosse così tanto duraturo, ci sono persone, che sono state una vita con una persona che non amavano (non dimentichiamo che c’erano anche i matrimoni organizzati dai genitori) ma che ci sono state perchè in quel periodo non esisteva che tu prendevi e te ne andavi di casa, quante ormai nonne, (pure la mia) costrette a stare con uomini che bevevano e poi le picchiavano e non hanno mai detto niente? Eppure la famiglia sembrava unita, ma era così perchè così doveva sembrare.
Questo per dire, si il rispetto c’era più allora che adesso, ma prima tutti i casini nelle famiglie venivano tenuti ben nasconti per l’onore, era una vergogna dividersi, questa era anche un po’ la mentalità dell’epoca, che però manteneva unita la famiglia..(a quale costo?).
Poi per il discorso dei valori che fai sono d’accordissimo con te ma non dimentichiamo che siamo figli di epoche diverse, prima SEMBRAVA tutto rose e fiori, ma quante donne avranno sofferto in silenzio?
Oggi invece è tutto l’opposto, sembra tutto troppo facile, ci si stanca in fretta, siamo viziati, non ci si accontenta più.
Ci vuole una bella via di mezzo.
ciao elisabetta ,
sono pienamente d’accordo con te su tutto …
l’amore cambia e’ logico … e si trasforma in voler bene …
le sbandate ci sono ma si superano stando accanto alla persona che fino a quel giorno e’ stata a noi vicina …
concordo sul fatto che continuare ad abbandonare la barca sia una mancanza di responsabilita’ e che anche in futuro si sia portati di piu’ a mollare tutto invece che accettare i difetti ed andare avanti … anchio ho avuto in 5 anni 2-3 debolezze ma le ho superate alla grande stando vicino alla mia ex … lei invece ha pensato bene di buttare via tutto e di strafregandosene di tutto …per poi essere lasciata dopo poco dal furbacchione di turno ( ben li sta )…
se ci si mette con una persona non deve essere un usa e getta …ma un usa e non gettare mai piu’ … fin che morte non ci separi
Ciao.. Sai..da circa 3 settimane sono stata lasciata anch’io. Al di là
della sofferenza enorme che provo, quello che mi ha colpito di più è
stato soffermarmi sugli stessi punti tuoi..e cioè cos’è cambiato oggi?
Perché Non si ama più come una volta? Vedere i miei come una coppia il
cui matrimonio è eccellentemente riuscito, mi stimola a credere che
l’amore esiste. Io che credevo di aver perso ogni speranza..ci sto
credendo grazie a loro e grazie a tutte quelle coppie felici che sono
intorno a me. Credo che oggi prevalga fin troppo l’amore per sé
stessi, il prendere quanto più si può da una persona..magari dare
anche tanto..ma poi all’improvviso un colpo di testa, un atto di
enorme egoismo e si distrugge tutto quello che si aveva costruito
insieme. Sai..la motivazione con cui io sono stata lasciata è sintomo
di mancanza di rispetto, non solo per me..ma per tutto quello che
eravamo.. Sì, io sono stata lasciata perché il mio ex vuole essere
libero dai legami, vuole stare da solo..a un’età in cui ormai
pensavamo entrambi a realizzarci per poter stare insieme nella vita..
Egoismo. E’ ciò che oggi prevale e distrugge l’amore..
Posso chiederti come mai il tuo ex ti ha lasciato? Come mai è tornato?
E’ bellissimo poter credere che forse…un giorno…capirà l’errore,
se errore è stato…
Ciao Elisabetta,
ti conosco “bene” oramai e anche questa volta non mi deludi con le tue parole che condivido pienamente. Credo che adesso non si abbia più la voglia di accettare e sopportare….il che non vuol dire “sopportare” la mancanza di rispetto ma i limiti dell’altro. Anche io, come sai bene, sono stata lasciata…perchè ero diventata ingestibile. Lui preferisce la serenità, la tranquillità e come posso fargliene una colpa? anche se questo ha significato soffrire come un cane, anche se così ha allontanato da sè una persona che avrebbe fatto di tutto per lui, sebbene con il mio caratteraccio e i miei limiti….Evidentemente lui ha altre priorità al momento….credo che tutta questa gente che lascia abbia come priorità il breve termine….la serenità immediata…oppure semplicemente non ama abbstanza. Siamo le generazioni dell’IO e non del NOI, come hai detto giustamente tu. Questo è ciò che comporta le rotture. E poi la cosa ridicola è che tutti cercano comunque qualcuno con cui costruire un noi, qualcuno che sia “migliore” del precedente. E se il prossimo non sarà migliore? Auguri al mio ex che mi ha lasciata ma soprattutto a me. Perchè guardandomi indietro saprò di aver lottato fino alla fine, per un noi che, se anche per me era difficile tenere in piedi, non avrei mai distrutto. Ti abbraccio cara!
Ciao Elisabetta,
è stato molto toccante leggere quello che hai scritto. Mi domando ogni santo giorno le stesse cose. Ho 24 anni sono stato più di 5 anni immerso non in una storia ma in una favola.
Dall’interno della nostra coppia vedevamo le altre coppie che dicevano di amarsi ma alla fine non era così, perché noi lo sapevamo fare col cuore, tanti altri no! Sono stati 5 anni e mezzo con i nostri momenti di difficoltà che alla fine si risolvevano sai come? Si urlava, ci si mandava a quel paese, ma alla fine nel silenzio ci si guardava negli occhi e si diceva, amore, proprio con te che voglio passare tutta la vita? Scusami! E tutto riprendeva alla grande fra progetti futuri, avere una casa tutta nostra, avere dei figli, poter stare finalmente insieme ogni notte.
Però ad un certo punto qualcuno mi ha svegliato da questo sogno, e…..ed è stata proprio lei, scusami ma ti vedo come un amico, un fratello. Non sento più amore ma solo amicizia, sento la necessità di divertirmi con le amiche, uscire e godermi tutto quello a cui ho rinunciato….tutte cazzate Elisabetta. Ne aveva un altro!
E allora anch’io sono arrivato al punto di domandarmi se vale ancora la pena innamorarmi di nuovo, sono giovane so anch’io che esiste un altro mondo fatto di discoteche, libertà, avventure, incontri fugaci ecc. però non so in cuor mio ho ancora dei valori, che sono l’onestà, la sincerità, e la lealtà. Un amore o un amico, fatico a chiamarli così perché ne conosco il vero significato.
Stavo per abbattermi totalmente finchè non sono capitato in questo forum, ed ho scoperto che esistono un’infinità di stronzi in questa terra, stupidi, vuoti, e forse senza un’anima, ma ci sono persone più nascoste, difficilissime da trovare che hanno gli stessi valori che ho io e credo anche tu.
Quindi concordo assolutamente con te, prima di Amare bisogna imparare a rispettare.
Ps: noway, e’ secondo me tutto da dimostrare che sia una fortuna che “ci siamo liberati” dici tu dai tabù antichi , io direi che abbiamo perso i valori che facevano da riferimento e che rendevano le persone più responsabili di oggi. Teoricamente oggi ci dovrebbero essere solo matrimoni d’ amore, quelli combinati essendo morti e sepolti… Eppure mi sembra che le coppie , sposate e non , siano oggi in crisi .
Non posso fare altro che darti pienamente ragione….io ho 26 anni e
valori ben saldi,inculcati dalla mia stupenda famiglia che sta insieme
da quasi 37 anni….non siamo di certo la famiglia del “mulino bianco”
però cè amore rispetto e totale fiducia fra i miei genitori…e io
sogno questo….ho un ragazzo da poco più di 3anni e l anno prox ci
aspetta la convivenza….e siamo davvero felici di questo….però
nonostante abbiamo entrambi valori ben saldi,non vi nascondo che anch
io ho dei timori vedendo come vanno le cose oggi….voi parlare di
scivoloni e distrazioni che vi sono capitate e che con amore avete
risolto e siete andati avanti…ma non è facile…prima di questa
storia ne ho avuta una di 4 anni…eravamo felici innamorati ecc…ho
scoperto dopo 2 anni che mi aveva tradito,con fatica l ho
perdonato….2 anni dopo ha rifatto lo stesso errore…e li ho chiuso
la storia,ho sofferto e sono stata sola per un anno,ho provato a
riperdonarlo,ma ormai non gli credevo più…questo per dire che si
bisogna fare di tutto per tenere unita una storia,ma avolte perdonare
dopo che ilo nostro cuore si è frantumato in mille pezzi…non è
facile,per me ora è pure impossibile….quindi per quanto amo rispetto
e per quanto credo che il mio ragazzo di ora sia la persona
giusta,nonchè giusto futuro padre dei miei figli,non so se riuscirò a
perdonarlo semmai dovesse tradirmi….
@Antonella..
Eravamo insieme da 4 anni, bellissima coppia, i genitori
contentissimi, avevo cambiato città per andare da lui. Vivevamo
insieme, eravamo una coppia di riferimento anche all’interno della
cerchia di amicizie.
Unico problema: oltre a vivere insieme, lavoravamo insieme, o meglio
io ero sua dipendente.
Cosi, non avendo mai avuto una mia cerchia di interessi e di amicizie
che non fossero le sue, io ho inziato a sentirmi un pò stretta e
frustrata. Sempre in secondo piano rispetto a tutto e tutti, non mi
sentivo valorizzata, mi sentivo usata! Cosi, iniziai a diventare
aggressiva, ad alzare la voce… e benchè cercassi ogni giorno di
farglielo capire, da parte sua solo un muro di gomma.
A dicembre dello scorso anno siamo entrati nella nuova casa che io
avevo comprato in vista del matrimonio che lui tanto voleva, visto che
ne parlavamo da anni.
Poi gennaio è stato un mese difficilissimo e intensissimo da punto di
vista lavorativo, e io mi sentivo sempre piu’ trascurata e diventavo
sempre piu aggressiva. Ma lui, invece di venirmi incontro come io
avevo fatto con lui in tutti quegli anni, ha pensato bene di farsi
abbindolare da una puttanella appena conosciuta e che aveva preso a
lavorare con noi. Poi mi ha lasciata di punto in bianco a gennaio, mi
ha tolto il lavoro, si è messo con questa e dopo un mese è stato
lasciato perchè in fondo lei voleva solo prendere il mio posto,
diventare la fidanzata del capo.
Con il risultato che dopo averlo circuito ben bene, lo ha maltrattato,
umiliato, sfruttato e poi lasciato come lui ha fatto con me. Io poi,
avendo perso lavoro e avendo un mutuo da pagare, ho dovuto fare i
bagagli, mettere la casa in affitto e tornare giu dai meiei!!
Intanto noi avevamo interrotto i contatti e io soffrivo, e lui anche,
da quanto mi è stato riferito.
Una volta decantata la situazione, verso la fine di giugno abbiamo
timidamente ripreso i contatti e a luglio durante un week end a Roma,
ci siamo rimessi insieme.
Il resto è chiaro.
Come mai siamo tornati insieme?
Forse l’amore non era proprio finito!!