Mi ha tradita. Lui, tutto il mio mondo, mi ha tradita.
L’unica persona che mi conoscesse, l’unico amico con cui sono cresciuta.
Le sue promesse, i suoi gesti esclusivi, le sue parole, le sue poesie, le sue lettere.
Lui, l’angioletto della mia mente.
Il bravissimo ragazzo, buonissimo, mio migliore amico, mio ragazzo, mio tutto.
Senza fanatismo da parte mia, questa è l’impressione che lui da a tutti.
MI HA TRADITA.
E ha tentato spudoratamente di mentirmi di fronte all’evidenza, con il suoi soliti
giri di parole per farmi credere di essere per l’ennesima volta limpido.
È sempre riuscito a uscirne pulito da tutte le questioni, almeno di facciata.
E poi alla fine l’ammissione con “ti volevo mettere alla prova”. Lui! Quello che di bugie me ne ha raccontate abbastanza, io quella che pur di metterci in gioco dignità e amor proprio mi sono spogliata fino al midollo.
Era riuscito ad andare oltre la mia timidezza, sfilarmela, rosicchiarla piano piano.
Gli ho regalato me stessa senza un attimo di esitazione, senza un filo di riserva. I miei sbagli, i miei errori, la mia gelosia, la mia irascibilità, i miei istinti, la mia solitudine erano gli inserti della confezione.
Gli anni insieme, calpestati, derubati, stracciati..
E io sono qui a raccogliere amorevolmente i cocci dei ricordi, perché era l’unica realtà della mia vita che amavo fino in fondo, lui era la mia parte buona e ogni pezzettino frantumato lì a terra mi fa pena.
Una pena immensa, mischiata alla tenerezza del ricordo di lui un tempo, a quella verso la mia caparbietà di andare ingenuamente contro tutto e tutti pur di averlo vicino, proteggerlo, coccolarlo.
Ma poi mi sento le viscere stringersi in un nodo rovente.
Ha cercato di farmi sentire in colpa, adesso fa di tutto perché sia io a cedere e cercarlo.
E mi manca da morire.
Eppure lo odio.
Eppure lo amo.
Eppure lo voglio.
Eppure lo detesto.
Eppure ho bisogno di lui, è la mia droga, la mia ossessione, la mia più grande dipendenza.
E pensare che ci ho creduto fino in fondo in noi.
Mi sto marcendo dentro, mi sto abbandonando alla volontà della rabbia nonostante tenti con tutte le mie forze di dirmi “io sono una brava ragazza”, “non mi merita” (ecco, mi sto nascondendo dietro questa ipocrisia per cercare di superarla meglio) eppure sento il BISOGNO di vendicarmi.
Ma non voglio, non lo voglio per me stessa, non voglio scendere così in basso.
Eppure gli impulsi mi spingono, premono, pulsano.
Se lo avessi qui mi verrebbe da riempirlo di schiaffi, lui e quella, eppure io mi sento migliore di questo malessere, migliore di loro.
Non voglio essere così frivola, così superficiale, così prevedibile.. eppure mi viene.
Sto per scoppiare.. ho paura!
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Categorie: - Amore e relazioni
…e che problema c’è? Mica vi siete lasciati. Guarda che con i principi, i valori e l’intolleranza, non si va da nessuna parte. Se poi il tradimento non è fisico, ma di altra natura, allora ne possiamo riparlare.
Ciao,
giusto ieri ho lasciato un commento ad una lettera molto simile alla tua.
Capisco benissimo il tuo stato d’animo proprio perchè ahimè l’ho vissuto in prima persona.Ero arrivato anche ad un punto in cui il mio malessere era dovuto si al fatto che la mia ragazza mi avesse tradito,ma ancora di più al vuoto che aveva lasciato,al fatto che nonostante tutto mi mancava da morire.
Questo potrebbe essere il tuo stato d’animo ora,combattuta tra ciò che è razionale e ciò che non lo è e forse non lo sarà mai.essere traditi in amore secondo me è la cosa peggiore che ci sia,un rapporto deve essere costruito prima di tutto sula sincerità ed il rispetto reciproco e con questo viene terribilmente a mancare.
Non so cosa consigliarti,ma se lo dovessi perdonare pensaci molto molto bene.Io ho perdonato la mia lei e a distanza di anni questo mio gesto non è mai stato apprezzato fino in fondo,anzi sembra quasi una cosa dovuta.Se ritornassi insietro forse ci penserei 2 volte,perchè credo davvero che se potesse lo rifarebbe di nuovo
Ciao pimpa,
da come hai scritto, stai soffrendo tanto e mi dispiace, purtroppo a questo mondo, c’è gente che non si accorge di avere tutto al proprio fianco, non si accorge quanto vale quel ti amo sincero che gli viene offerto senza chiedere niente in cambio…
Ti potrei dare tanti consigli, ma ti dico solo di non darti colpe, allontanati e non tentare di vendicarti con la sua stessa carta, non ti serve, sarai solo tu a rimanerci male. Ma di una cosa ti posso rassicurare, fai passare tempo, fai calmare la tua rabbia, giusto per avere un pò più di lucidità… poi.. per ora piangi, sfogati, rompi tutto.. assilla chi vuoi con i tuoi discorsi, ma cerca di credere in te, è difficile, lo so.. ma ti servirà… e per ora allontanati da lui.. ti sentirai meglio.. e non pensare minimamente che hai sbagliato qualcosa, la colpa è sua non tua… non torturarti inutilmente.. cerca di credere in te, alla bella persona che sicuramente sei, paura? e di che? è lui che deve aver paura, perchè se quel giorno che capirà cosa ha fatto e cosa ha perso, si dovrà strappare i peli dal petto uno ad uno, per soffocare il dolore..
Ora vedi tutto nero, ma non ti preoccupare, piano piano, vedrai qualche puntino di bianco, che con il passare del tempo diventeranno cerchi sempre più grandi e ti sentirai meglio… quando vuoi scrivi.. ma non buttarti giù…
Non cambiare, cara, non cambiare!
Resta perfetta come sei.
E’ un’esperienza difficile, questa che ti tocca di fare, è dolorosa e avvilente, e ci vorrà tempo per uscirne, ma stai certa che ne uscirai.
Pensa a lui meno possibile.
Stempera la rabbia.
Libera la testa dal suo pensiero e vivi.
Ogni giorno che passerà ti aiuterà a stare meglio, e un mattino ti sveglierai e saprai che fa meno male e che puoi vivere senza di lui.
Senza quel povero co...... che vive con la maschera.
Lascialo a chi si contenta di un uomo così.
C’è la persona giusta per te da qualche parte.
Aspetta.
E cerca di vivere con allegria.
CRISS il tradimento è sia fisico, ma ancora peggio è mentale, spirituale, dell’anima. Non so se sai cosa sia la solitudine, di sicuro non sono né la prima né l’ultima, né l’unica ad averla vissuta, ma ti assicuro che un’adolescenza senza uno straccio di amico è stata un’esperienza che mi ha fatto tremendamente soffrire. Lui era il mio unico appiglio, l’unico con cui sia riuscita un pò a sciogliere un carattere che riconosco complicato. Se mai avessi capito che gli pesava il mio modo di vivere, lo avrei lasciato andare, ma lui mi ha sempre fatto credere di VOLERE con tutto se stesso la nostra storia, di aver bisogno di noi. In ogni caso per me i miei principi sono fondamentali per credere ancora in qualcosa. E fortunatamente sono diversi da quelli della massa, anche se questo mi ha sempre isolata. Ho sempre cercato di seguire i miei ideali, che ritengo sani, senza volermene vantare. Non ho nemmeno 19 anni eppure me ne sento molti di più addosso, per certi aspetti la cosa mi sembra negativa, non ho saputo divertirmi. Però il dolore lo capisco, amo i deboli e la scelta dell’università che frequento è per me una PASSIONE di vita.
DAVIDE..mi arriva una fitta. Ti chiami come lui.. il “mio” Dave. Detto questo, perdona l’attimo di defaiance. Quante volte mi sono detta “sicuram. è colpa del mio carattere se dò troppo peso a..” e dopo una sfuriata lo abbracciavo e tutto tornava come prima. Col tempo lui se ne andava e mi lasciava sola con i NOSTRI problemi. COSA DOVUTA..porca miseria, come comprendo! Dà per scontato che l’ho sempre considerato il mio angelo custode. Perchè, senza fare la vittimista o voler far pena, il dato di fatto è che lui è stato l’unico amico che io abbia mai avuto oltre che essere insieme. Mi sembrava DIVERSO, come me, profondo, mi parlava di un muro immaginario che lo divideva dal mondo (spunto “The Wall”- Pink Floyd) e a me faceva tenerezza. Ma lui era dolcissimo, una volta..(ora è arrogante, nervoso, seccato, indelicato, e tutt’altro che tenero
nei miei confronti, eppure nella mia testa è “il buono”, seppure razionalmente so che ha fatto lo stronzo).
Ecco perchè soffro caro CREDO. Grazie per il tuo consiglio, sicuramente è quello che dovrei fare, hai ragionissima, è il mio ragionamento ma mi sento una pietra che mi affatica il respiro, mi sento i rovi della cattiveria nella pancia. Grazie grazie grazie per le tue parole gentili.
E arrivo a te, ARI..ti ringrazio tanto, dolcissimo. Perfetta? No, assolutamente no. Però crederci fino alla fine fa parte del mio estremismo, di dare tutta me stessa a una persona..per me questo è amore VERO (è solo il mio punto di vista, senza pretesa che sia condivisibile) e questo non lo rinnegherò mai, comunque sia. Per me non sono solo parole, sono una filosofia di vita, una missione. Voglio trovare quella persona. Voglio volare con lui verso il cielo della serenità, nuotare nelle acque della sincerità e passeggiare tra gli arbusti della benevolenza, le fronde dell’umiltà. Voglio invecchiare con lui e un giorno, con le rughe e i capelli bianchi, voltarmi a vedere il nostro percorso e rendermi conto lì che non ci siamo mai lasciati la mano, nemmeno durate le inevitabili litigate o nei momenti di crisi.
Lo auguro di cuore a me stessa e a tutti voi. Perché senza l’amore, che senso ha un’esistenza?
Ciao, ti capisco perfettamente, ogni parola ha descritto il mio stato d’animo.C’è voluto tempo, sto cominciando a star meglio ora dopo 7 mesi…esattamente mi rivedo in te.Mi son messa in testa di raggiungere altri obiettivi nella vita, per lui non può esserci alcuno spazio ora nè dubito in futuro,una persona con il viso d’angelo i gesti esclusivi ma poi le bugie, le falsità…quante me ne ha dette pur sapendo che capivo che mentiva…una persona così mi ruberebbe solo un’altra volta il tempo.Non è un male aver perso simili persone incapaci di aver un’identità chiara e che la lealtà pensano sia il nome di un cane…. .Abbiam perso simili persone per incontrarne si speradi migliori…però quante gente falsa c’è in giro, quanta paura rimane poi nel trovarne ancora di così…
sfoga la tua rabbia, tutta…sopporta il vuoto, togliti dalla mente quei “mio” “eppure lo amo” “ma anche lo odio”…
no, sfogati e se vuoi anche vendicati
ma lui non è tuo, e il tu non lo ami più dopo quello che ti ha fatto
fiducia persa…crolla l’amore
vedi di non crollare insieme a lui, e riempi il vuoto che senti con altri interessi
un amore migliore arriverà…solo lascia stare il tormento: quello non è amore.
Cara LELLA, IO combatto tutti i giorni contro la falsità. Nel mio piccolo, il primo esempio è in famiglia. I miei mi hanno cresciuta sperando segiussi la loro etica del “quieto vivere” sopportando anche l’immoralità a favore di quella che loro considerano “pace”, ma io anche volendo non potrei farcela, mi sentirei FALSA. E pensa che era stato proprio lui ad aprirmi gli occhi su questo. Ero poco più di una bambina quando ha iniziato a dirmi “ma non ti accorgi che quella è falso? Che sei una ruota di scorta, un ripiego nei momenti vuoti?” riferendosi alle mie frequentazioni femminili. Aveva ragione, erano tutti tutti tutti falsi. Peccato che alla fine della fiera mi sa che l’allievo ha superato il maestro, o meglio lui predicando bene (seppur razzolando male!), è riuscito a imprimermi a fuoco il senso di lealtà che mi porto dentro. L’ho fatto mio e nessuno me lo può più togliere, fa parte del mio dna, non genetico ma iniettato da me stessa. Per me la sincerità è un ingrediente fondamentale per qualsiasi tipo di rapporto sia esso amoroso, d’amicizia, genitoriale, filiare, professionale e via dicendo. Una persona una volta mi disse “se costruisci il tuo bene sulle macerie del male altrui, il tuo bene crollerà”, ne ho fatto tesoro. Anche quela si rivelò una delle tante persone false che ho incontrato nel mio cammino, però quando le cose si concludono cerco sempre di salvarmi in testa la parte buona. Voglio regalarmi l’impressione che soffrire valga a qualcosa. Poi si sa che spesso sono solo alibi, scusanti, giustificazione, ditini dietro ai quali camuffiamo il vuoto dentro.
SILVANA, è l’animale che mi porto dentro che mi esige vendetta, la parte irrazionale che ognitanto diventa quella “cattiva”. Ma dopo che gli ho fatto diventare la faccia rossa, dopo che gli ho sputato addosso, dopo che gli ho detto “sei un b…”, “mi fai schifo”, “mi vergogno di conoscerti”, dopo tutto questo, che mi resta se non ancora più male? “Con il riso colmi il vuoto” mi hanno detto. Forse..
Io sinceramente non riesco a dirti di non cambiare cm fanno altri. In un certo senso mi pare un po’ “comodo” come lo è (e lo noti anche tu) dirsi “non mi merita”. Avrai commesso anche degli errori di valutazione no? perfino col più stronzo/a del mondo mi pare che i fatti di ogni giorno dimostrino che accade di sbagliare, poco o tanto, ma capita.
Certo, non darti colpe per forza, fallo con cognizione di causa per progredire. Credo che assumersi delle responsabilità sia importante, anche quando pare non ce ne siano. Sfoghi consapevoli insomma… con la voglia di uscirne, non di rimestare il pentolone perchè è caldo e comodo… anche se scotta e manca di sale.