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Lettera pubblicata il 15 Luglio 2018. L'autore ha condiviso 18 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore maria grazia.
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..con la differenza che essendo cittadina italiana rispetto a loro partivo leggermente avvantaggiata, questo sì. Ma per esperienza personale posso dire che emigrare, o anche semplicemente “traslocare”, non conviene se dove si va non si hanno i presupposti per condurre una vita soddisfacente e dignitosa sotto l’ aspetto sociale e lavorativo ( il che significa non dover vivere per strada o in sistemazioni di fortuna, poter contare su un alloggio decoroso e un guadagno stabile e adeguato, non dover essere costretti ad accettare condizioni di lavoro improponibili per un paese civile, ecc.. ).
https://www.tempi.it/io-arrivata-in-italia-con-un-barcone-vi-dico-salvini-ha-ragione#.W1w3X9IzbIU
invece di stare a qui a battibeccare su presunti spettri del nazismo che sono solo nella testa di qualcuno, mi sembra molto più interessante invece chiedersi perchè ad alcuni l’ idea del ripristino della sovranità dei singoli stati europei fa tanta paura..
Yog, condivido.
Mi sono reso conto che non ti ho più risposto Golem. Intanto sono felice di poter avere un confronto con qualcuno, che ha più esperienza di me in tante cose. Sei uno dei pochi coi quali si possa scambiare qualche parola. Certo che le ragioni, sono differenti, ma a me premeva porre l’attenzione su aspetto ben preciso, che con i caratteri limitati a 1000 non sono riuscito a spiegare bene. In ogni caso, si tratta di emigrazione: anche se vi era un’epoca in cui vi era la necessità vera di manodopera, comunque l’emigrazione ha comportato un’alterazione socio-culturale, verso “l’italianità” nel nostro caso. Anche noi e l’Europa in generale sente l’emigrazione come qualcosa da subire, e siccome in entrambi i casi non la si poteva evitare, bisogna che vi sia dato un contesto. Se una persona, prende il mare per arrivare in Italia, poco gli interessa se dietro c’è l’interesse di qualcuno, vuole andarsene e per andarsene. E comunque come si può evitarlo? Ammettiamo che venga stanato…
… Il sistema di sfruttamento odierno, ciò in ogni caso, non penso che eviterà l’emograzione verso i paesi dell’Unione Europea, Perchè tutto il nord d’Africa e non solo, o per questioni economiche o per questioni di strascichi di guerre, emigrerà.
Maria Grazia, ma uscendo dall’Unione Europea, non risolvi niente. Partiamo dal debito di 2.327 miliardi, non lo ha fatto l’Europa, così come non ha chiesto l’aumento dell’IVA dal 20 al 21%, e poi dal 21 al 22%, caso unico al mondo, nei paesi industrializzati. Potrei essere d’accordo su certe ingenuità commesse, tipo le quote latte, o il tentativo di messa al bando della pizza, cotta nel forno a legna, Perchè viene prodotta acrilammide, ma per queste cose non uscirei dall’Unione Europea. In ogni caso molti inglesi si stanno pentendo dell’esito della Brexit, Perchè non sapevano che non avrebbero più goduto dei dazio europeo, ma che i prodotti inglesi sarebbero stati assoggettati a dazi di un qualsiasi paese terzo, la Nissan infatti…
Vuole chiudere l’impianto che ha in Gran Bretagna, facendo perdere almeno 150.000 posti di lavoro, anche altre aziende, tipo Toyota e Hyundai vogliono chiudere gli stabilimenti aperti in GB, poichè non ha senso aprire uno stabilimento nell’Unione per NON pagare i dazi, e poi il paese che esce, viene trattato come Stato Terzo, quindi pagando dazi al pari di altri paesi non appartenenti all’Unione Europea, cosa serve avere uno stabilimento? Se pago dazi sulle auto destinate al mercato Europeo, ma che hanno lo stesso tipo di dazio che avrebbero se provenissero direttamente dal Giappone con la nave?
Ma infatti Golem, proprio perché le condizioni sono così diverse fa letteralmente ridere che molti, come Maria, utilizzino gli stessi epiteti di cent’anni fa. Probabilmente l’animo umano non evolve così in fretta, c’è sempre qualcuno più sporco e più brutto di noi da stigmatizzare. Certo che nessuno ospiterebbe in casa un immigrato, non avrebbe alcun senso e nemmeno credo sia l’obiettivo di chi parte in cerca di condizioni di vita migliori. La parola buonista ormai è stata letteralmente svuotata di significato; se avere rispetto e pari considerazione di ogni essere umano rappresenta il nuovo significato adottato dall’Accademia della Crusca, allora convengo di aderire a questo neologismo. La strumentalizzazione avviene in entrambe le direzioni; anche chi alimenta pregiudizi che fanno leva sull’atavica paura dell’invasore sta facendo solo bieca propaganda politica.
Suzy, Gabriele. Io sono figlio di un emigrato, a cui non venne dato il visto per l’Australia perchè segretario del PSI del proprio paese negli anni ’50. Neppure comunista, socialista nenniano, per chi sa chi era Nenni.
Qui possiamo fare qualunque discorso sull’argomento e ognuno dei dialoganti potrebbe portare ragioni oggettivamente e moralmente valide per valutare quel fenomeno umano. Ma dopo questo fiume di parole si presenterà la solita realtà contingente, che è quella di quale destino incontreranno queste persone in una società deindustrializzata come ormai lo è la nostra, quale ruolo potrebbero svolgere e soprattutto come è dove collocarli. Perchè in fondo questo si aspettano, altrimenti non si muoverebbero se non avessero queste aspettative. E chi le ha create queste aspettative? È questa la prima domanda da porsi.
Forse che improvvisamente l’Africa sub sahariana (i profughi sono altra cosa, sia chiaro) è diventata più povera di 30anni fa? No ovviamente. C’è una politica di “invasione”>>>
>>> dell’Occidente che lavora subdolamente e parallelamente a quella più “evidente” del fondamentalismo terroristico, dove la lenta intromissione della “sottocultura” islamica nel mondo occidentale ha lo stesso scopo delle invasioni ottomane che si sono fermate alle porte di Vienna quattro secoli fa, e che se non si fosse vinta la battaglia di Lepanto oggi ci vedrebbe devoti ob torto collo ad Allah e intenti a cercare di pagarci il viaggio per La Mecca almeno una volta nella vita.
Qui non si tratta di “importare” gente come Averroè o Tahar Ben Jallun, ma una massa di popolazione che continuerà a vivere come faceva nel loro paese, e che inevitabilmente entrerà, persino in buona fede, in conflitto con noi e la nostra cultura.
Il pirla che spara al negro lo troveremo sempre, ma anche il jadista più o meno “colorato” che odia il nostro modello di vita, e pur “usandolo” lo vorrà cambiare. E accadrà. È già successo all’Impero Romano che era più severo del “nostro”. Lo immaginate?
Suzanne, peccato che una persona INTELLIGENTE ED EVOLUTA come te ( a differenza di noi povere capre ignoranti.. ) non sappia cogliere una certa sottile ironìa, per la quale a volte si usano appunto anche certi epiteti. Temo che il livore per la consapevolezza della sconfitta storica della parte “rossa” dovuta a conclamata incapacità, abbia annebbiato la tua capacità di analizzare le cose da un punto di vista obiettivo. Tu continui a parlarci di concetti astratti ( l’ accoglienza sempre e comunque per principio ), io invece espongo le motivazioni PRATICHE E CONCRETE per cui un paese come l’ Italia non può farsi carico di un’ immigrazione incontrollata. Mi sembra chiaro che su questo punto proprio non ci capiamo e ritengo perciò inutile e sterile proseguire oltre questa discussione. E’ come parlare a un sordo dei suoni.. non me ne volere.
Sono contenta comunque che ti metto di buon umore.
Gabriele, aridaje!.. Non esiste NESSUN DEBITO in realtà. Ma come te lo devo dire? La..
..La faccenda del presunto debito pubblico dell’ Italia ( basterebbe una semplice causa civile in tribunale per dimostrarne l’ inesistenza ) e dei presunti oneri che avrebbe nei confronti dell’ Europa è stata solo una gigantsca macchinazione architettata ad arte da un’elìte di poteri forti il cui vero fine è schiavizzarci finanziariamente, e anche socialmente e politicamente come popolo. Quasi tutto il nostro sistema si regge su dei fattoidi ( ovvero notizie false e tendenziose volutamente messe in circolazione per ottenere un determinato risultato ). Ma la realtà vera è che l’ Italia non ha alcun bisogno nè dell’ euro nè di una UE che di fatto non esiste, non è mai esistita e non esisterà mai. Se non per vessare i nostri equilibri interni. La nostra presunta dipendenza dalla UE è come la convinzione che per fare del buon sesso serva eccitarsi con la pornografia: è solo un’ illusione arcontica.
Poi dai, è ridicolo parlare ancora di dazi e di moneta federale nell’ era del bitcoin.
Io invece non ci vedo niente di divertente in quanto postato da chi guarda al fenomeno migratorio animato dal “rispetto e pari considerazione per ogni essere umano”perché guarda caso questi nobili sentimenti si affievoliscono non appena i naufraghi sbarcano sul suolo italiano.
E non mi si venga a dire che invece è necessario assisterli anche dopo lo sbarco perché in quel caso io pretendo di essere non solo esonerato dal partecipare a qualunque sostegno economico che provenga da tassazione, ma anche che non vengano avviati ad attività lavorative se prima non si è raggiunta la piena occupazione dei residenti italiani.
Lavori di puro sfruttamento vanno segnalati alle autorità competenti.