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Lettera pubblicata il 15 Luglio 2018. L'autore ha condiviso 18 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore maria grazia.
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(CONTINUA) è che non basta pensare a cosa si vorrebbe per un ipotetico governo ma è necessario, anzi fondamentale, avere strumenti utili in termini di conoscenza politica, economica e sociale per poter proporre alcunchè.
Saluti.
Io credo di averti portato degli argomenti validi. Sono in parte d’accordo col tuo programma io farei un passo in più: risanamento del sistema di soccorso italiano, con la legge che disponga che almeno un terzo del parco ambulanze sia di tipo cabinato, con possibilità di rianimazione e rianimazione neonatale, ripristino delle pensioni minime ad almeno 800-1000€, istituzione del microcredito, con tassi di interesse agevolati, se non quasi zero, legge per la durata dei processi che non devono superare i tre anni, (non per grado di giudizio, complessivamente), contemporaneamente istituirei il reato di “abuso di sistema giuridico”, poiché il tasso di litigiosità è troppo alto in Italia, e non dovuto esclusivamente a ragioni “nobili” ma molti ci “provano”. Aumenterei la pena per i reati come la diffamazione ed abolirei il mantenimento per i figli, se viene dimostrato che il genitore partecipa spontaneamente già alle spese dei figli. Introdurrei anche un’ulteriore misura…
Indipendentemente dal colore politico del governo, istituirei un’ agevolazione una tantum per le imprese che producono utile, (non fatturato), sconto fiscale come premio per aver incrementato gli utili e benefit se si assumono persone in due fasce di età critiche: dai 18-29 anni, e dai 50-55-e oltre.
Corazza, e quali strumenti utili di conoscenza politica economica e sociale vanta chi difende la UE?
Gabriele, certo. Nei commenti n. 112 e 113 hai SICURAMENTE portato argomenti validi. Ma per fare tutto quello che tu auspichi occorre che non vengano più impiegati miliardi di euro in business peramafiosi ( come ad esempio la tratta di immigrati clandestini ) e che il nostro paese ritrovi la sua sovranità monetaria. Ciò che tu suggerisci non lo vedo possibile finchè saremo sottomessi ai vertici di Bruxelles. Semplice opinione personale? Ma sarà davvero solo un’ “opinione”? Ai POSTERS l’ ardua sentenza..
Per quanto riguarda l’immigrazione, andrebbe sicuramente meglio gestita, anche se, da Minniti in avanti, i flussi sono nettamente diminuti. Per cui la gestione migranti deve essere a carico dell’intera europea, è innegabile. Però sentire che questa gente viene in Italia in vacanza e a scrocco è inaccettabile. Noi italiani che ormai ci schifiamo di un pavimento sporco di una camera d’albergo viaggeremmo mai come tocca fare a quei disgraziati? Inoltre smettiamola con la cazzata che quando siamo emigrati noi era tutto diverso. Ogni periodo va contestualizzato, di certo non tutti gli italiani si presentavano a new York o Buenos Aires in smoking, anzi. Vedere una massa di ometti piccoli, sporchi, che parlavano dialetti incomprensibili, non doveva essere certo piacevole.
Gli Italiani erano sempre puliti e dignitosi, questo è attestato dalla Storia. Gli africani sono energumeni da 1.80 in su carichi di muscoli (evidentemente il cibo lo hanno, e di ottima qualità), ma dignità non riesco a trovarne, ma manco la ho mai cercata, mea culpa, non mi impegno su cose che fanno perdere tempo. Mi piace il programma di Maria Grazia, ha il mio voto assicurato. La prossima volta voto MGI.
Quello che fa la differenza tra i nostri migranti di inizio 900 e i migranti africani e mediorientali di oggi sta nella sostanza, non nella forma. i primi erano specificatamente richiesti per lavori di cui c’era reale necessità, e non erano mandati da organizzazioni criminali che lucravano su di loro. i secondi, invece..
Per il resto, a me vedetemi come una sorta di statista alla Pinochet. Solo che io sono molto più magra di lui e porto i tacchi a spillo.
Certissimamente, la storia di Yog lo storico. Io ho studiato sul bignami e tu che te la tiri tanto non riesci a dire una cosa sensata, mai.
https://youtu.be/ayfCxWSEXxM
https://www.nazioneindiana.com/2009/09/12/ottobre-1912-relazione-dellispettorato-per-limmigrazione-al-congresso-americano-sugli-immigrati-italiani-negli-stati-uniti/
Beetlejuice, finalmente mi dai speranza…
Ti ricordo Maria che pure I tuoi compaesani veneti ( come del resto mia nonna), quando migravano venivano considerati dei poveracci mezzi zingari. Quindi un po’ meno presunzione, per rispetto dei tuoi avi, non guasterebbe.
Suzy, non voglio prendere posizioni in questa polemica, ma non si può paragonare quell’emigrazione a questa, per le diverse condizioni geopolitiche e economiche che le caratterizzano.
Questa, al di là delle condizioni di evidente povertà delle popolazioni interessate, è una nuova tratta degli schiavi in chiave moderna, perchè sappiamo a quale ruolo è destinata quella gente.
Poi, nel frattempo il fenomeno diventa strumentale argomento di discussione tra buonisti e “razzisti”, ma nemmeno ai primi interessa realmente il destino di quelle persone. Nessuno accoglierebbe in casa propria il profugo o il reietto, diciamolo francamente. Anche in questo riaffiora la solita ipocrisia buonista tipica della nostra sottocultura “cattolica”.
Un po’ come qui, dove a parole molti sono generosi e empatici per sentirsi “buoni” e generosi e guadagnarsi così un primo paradiso in terra, pensando di convincere il Titolare di quell’Altro di tenerci un posto anche per quello Celeste.
Suzanne, il Veneto è solo la regione in cui vivo ma io sono fieramente figlia di due emigranti meridionali che si unirono a quella massa di persone che negli anni 60 lasciarono le desolate e poco generose campagne del sud per trasferirsi a Milano in cerca di opportunità. E comunque attualmente se potessi vivrei altrove. Oggi il Veneto è una terra in declino, un posto culturalmente arretrato ed economicamente penalizzato. Però qui ho un tetto tutto mio e a parte le bollette non ho altre spese. io stessa ho dovuto cambiare città più volte nella vita. Penso di poter parlare di emigrazione con cognizione di causa, valutando in primis gli aspetti logico-pratici della questione senza divagare nei principi astratti o in mere considerazioni di carattere folcloristico come invece fate tu e altri. Insomma, la mia storia non è poi così diversa da quella di tante ragazze slave o brasiliane che oggi lasciano il proprio paese in cerca di un miglioramento della propria condizione, con la ..