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Lettera pubblicata il 15 Luglio 2018. L'autore ha condiviso 18 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore maria grazia.
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Ah certo la Svizzera, proprio un bell’esempio cui far riferimento!!! Più che un paese una cassaforte, e guai a chi la tocca, con una popolazione pari a poco più di un decimo di quella italiana, economia di scala, questa sconosciuta! Ma per piacere. In base a questo ragionamento la Germania avrebbe potuto starsene per conto suo, letteralmente in ginocchio dopo due guerre, perse, e rinata più grande di prima. E non mi si dica che ha speculato, tutto a loro merito , a discapito di chi non è stato in grado di fare altrettanto ( l’Italia)
Caro Gabbro, la tua analisi è corretta ma storicamente inefficace. Le migrazioni di cui parli si presentavano in un momento di crescita economica e di tumultuoso sviluppo industriale di una parte di occidente, che “richiedeva” mano d’opera. Oggi in una fase più che post industriale del “ricco” mondo occidentale queste migrazioni sono pilotate dal business miliardario che sottostà agli spostamenti fisici di queste persone, che come saprai pagano cifre astronomiche per emigrare in quelle condizioni. A queste si aggiungono gli aiuti alle ONG, quelle nei vari centri di raccolta e tutto quanto ruota intorno alla gestione di questa gente. In attesa che poi vengano reclutati per fare gli “schiavi” nelle campagne per la raccolta di frutta e pomodori o abbandonati a sè stessi. Tutta la litania umanitaria in stile “boldriniano” è una sporca e ipocrita farsa per coprire il vero destino di quei disgraziati. È solo una nuova tratta degli schiavi in una volgare chiave moderna.
Gabbro ti prego non rifilarmi anche tu la vecchia storia trita e ritrita della grande epopea dell’ emigrazione italiana. Non sono due cose minimamente paragonabili. A quel tempo gli scenari economici e geopolitici mondiali erano completamente diversi. Nei paesi di arrivo C’ERA BISOGNO di immigrati italiani o di altre nazioni europee, c’era una fortissima richiesta di manodopera anche perchè la maggior parte delle attività erano manuali e la tecnologia non esisteva. Inoltre gli immigrati italiani non portavano il degrado, la sporcizia e la delinquenza che oggi importano gran parte di quelli africani. E’ anche vero che abbiamo diffuso la mafia nel mondo. Non si è mai visto però un immigrato italiano negli Stati Uniti che impestasse le strade dei suoi escrementi, che chiedesse l’elemosina ad ogni angolo di strada o che violentasse bambine ( vedi gli ultimi tristi fatti di cronaca ). Senza contare il pericolo terrorismo in quanto gli africani sono perloppiù di religione musulmana e..
..e mal tollerano la nostra mentalità emancipata e i nostri usi e costumi. Diverso era il discorso per gli emigranti italiani, che invece poi si sono completamente integrati con le popolazioni locali dei paesi di arrivo come tu stesso ci testimoni. Queste orde di disperati che arrivano dall’ Africa non apportano nulla al nostro paese, nessun valore aggiunto. Non hanno cultura, non gli si può affidare lavori qualificati e sottraggono agli italiani più poveri quelle mansioni manuali che permetterebbero alle persone in difficoltà di tirare il fiato almeno per un pò. Sul fatto che non siamo un popolo affamato: si stima che gli italiani in completo stato di indigenza ormai siano svariate centinania di migliaia.
Continuo a non capire quale vantaggio abbia portato l’ UE ai vari stati che ne fanno parte in termini concreti. A noi non di sicuro.
Non ho mai parlato di bombardare le navi. Rileggi meglio ciò che ho scritto.
La penso come Angwhy: un paese come il nostro dovrebbe seguire il modello svizzero.
Maria ma non ti vergogni delle vaccate che scrivi? Sei davvero senza speranza. I benefici del fascismo? Ti riferisci per caso alle leggi fascistissime che negavano qualsiasi forma di libertà, sia essa di pensiero, di stampa o della persona stessa. Oppure ti riferisci alle vergognose leggi razziali? O ancora alle innumerevoli stragi?
Vogliamo parlare della condizione femminile? La donna era semplicemente una vacca da monta, indispensabile solo per procreare e dare “forza lavoro”. Era relegata al focolare domestico, non aveva alcun diritto lavorativo né voce in capitolo nell’educazione dei figli. Certo, Benito era femminista tanto come tu sei consapevole delle minchiate che scrivi.
Susannaccia, quanta acredine e quante sciocchezze. Hai studiato storia sul bignamino di Lotta Continua? Per fortuna che c’è gente come Maria Grazia che ragiona limpidamente.
Suzanne, che brutta immagine che hai delle nostre nonne…
Erano molto di più che “relegate al focolare domestico”. Inoltre avevano un potere maggiore del marito riguardo ai figli e alla loro educazione.
Inoltre tu scrivi: “La donna era semplicemente una vacca da monta”. Ma come ???? Guarda che una volta avevano desiderio di procreare, e molto spesso erano le donne che decidevano quando avere i figli. Erano tutt’altro che “vacche da monta”. Invece la condizione di alcune donne moderne, che si prestano al gioco del sesso solo per piacere, non le pone molto più verosimilmente vicino a questa immagine “da monta” ? La parola “montare” che è dispregiativa non dovrebbe essere usata per spiegare la maternità ! Al limite può spiegare l’utilizzo della donna per il piacere del maschio, o no ?
Per il resto, ovviamente, non appoggio le oligarchie totalitarie né le dittature.
Credo che la comprensione dell’epoca fascista in Italia avrebbe bisogno di una tale mole di dati storici, che solo pochi, e non quanti frequentano questo semplice forum, sarebbero in grado di valutare con il necessario distacco. La prima guerra mondiale aveva lasciato un paese in ginocchio, come la Germania (!), e la contrapposizione tra reduci e operai fece da detonatore proprio per l’avvento del movimento di Mussolini. Una casa regnante terrorizzata da quanto era accaduto in Russia e la nascita nel 1921 del partito comunista aprì la strada al governo del Duce. Pregi e difetti del ventennio vanno perciò inquadrati necessariamente in quel determinato periodo storico. Ma non si può non considerare che l’incapacità di un partito socialista, dal quale proveniva Mussolini,a farsi carico delle istanze delle classi più deboli, ha permesso a un partito comunista di diventare egemone nel panorama politico italiano fino al 1989, cristallizzando di fatto l’ammodernamento reale della nostra Nazione!
Io voterei subito a Maria Grazia presidente! Per l’Italia con più: legalità,equità,iniquità,libertà,solidarietà,varietà,giustizià!!!
Suzanne, nella tua foga giustizialista rivestita di rosso, con un piglio febbrile tipico da compagni lesi nell’ orgoglio, hai tralasciato di considerare il significato letterale del mio commento. Ho infatti scritto “quello che DI BUONO ha fatto il fascismo”, e non che il fascismo fosse COMPLETAMENTE buono. C’è una bella differenza. Le storture che tu hai elencato ( leggi razziali, mancanza del contraddittorio ) e che facevano parte di quel periodo, le conosciamo tutti, senza che la “Voce del Centro Sociale” debba ricordarcele. Sulla reale condizione della donna italiana in quell’ epoca temo però che tu sia molto poco informata, e le fonti che vado qui di seguito a elencare sembrerebbero mostrare – nel bene come nel male – una figura femminile che durante il ventennio mussoliniano era tuttaltro che marginale e tuttaltro che relegata al solo ruolo domestico.
Buona lettura ( se ti va ). Ciao.
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