Ma che e come viviamo, siam sicuri di voler restare a far la vita che ci tocca e non cambiare pensando se e’ quel che vorremmo per gli anni futuri?Sociale o politico,capitale o poverta’,religione o ateismo,quel che si nota come nella dimensione di ogni uomo prevalgono elementi di sogno o condizionamento alla vita che conduce per obiettivi che poi ne diventano motivo di esistenza.Mi capita di andar in questi giorni nel complesso ristrutturato di una tipica cascina della pianura bresciana, ristrutturata ad abitazione con stile che ne salva la tradizione e parco con laghetti piscina pesci rossi e migliaia di metri di parco , lussuose abitazioni ormai in vendita per costi di mantenimento o forse per scelte di vita di benestanti che alla campagna preferiscono una vita diversa nella capitale,Roma ,certo per motivi pure di lavoro, come capita a due famiglie su cinque vuoi per caso in questo complesso. Queste due ore di trasferta nell’entroterra gardesano per incartare e togliere dalla parete del soggiorno un grande quadro di arte moderna destinata ad una gelateria in Piazza del Gesu’ proprio in fronte alla vecchia sede della DC venduta al tramonto della prima repubblica,la qual scelta, fatto i conti,convien piu’ al figlio di un mio amico che ne e’ proprietario,che star in una provincia pur operosa e benestante come brescia,dove il declino prima dell’industria e ora della finanza con la chiusura e riduzione dei sportel di banche piu’ non conviene ad abitarci.
Pare che le personalita’ romane ancor discutano di arte moderna, mi si parla di frequentatori abituali di questa gelateria come politici di fama nazionale di cui non faro’ i nomi, ma che e’ bello saper ancora esista qualcuno che ha tempo o voglia di discuter d’arte mentre noi tutti sian presi con discussioni da bar sull’impiccato del paese se per crisi o per depressione, sul tempo terribile se preludio alla fine del mondo o soltanto un girar di correnti d’aria. Ed ecco che il sereno lascia intravedere coi pochi raggi di sole questa semplice verita’ di una dimensione della propria vita che ognun mantiene e continua fino al fatidico giorno godendi e goderecci nella lussuria o scavezzati e rotti per lavoro. Il tutto in un territorio,ma anche su tutta la terra, dove la dimensione di ognuno puo’ variare dall’aver denaro per farsi la villa o l’auto supercostosa e di ultima generazione o comunque ferrari o mercedes e chi si fa pure salti mortali per trovar lavoro per i mille euro mensili, piatto di pasta patate e bolette. Adesso anche si capiscono Israeliani che vogliono insediarsi ed arabi che non li vogliono, Russi che vorrebbero la crimea meno occidentale ed ucraini che voglion essere europei,musulmani che vogliono il califfato e seguaci di Francesco che vogliono tutti sotto il Dio signore padre di Gesu’. Tutte dimensioni che ricordano le sette dimensioni di tempo e luogo di un uomo intelligente,un po diversa l’interpretazione, ma alla fine alla bomba atomica Einstein proponeva un mondo di pace, e noi che facciamo?Vi lascio una speranza che puo’ migliorarci,proviamo a pensar di starci tutti, chi al mare chi sui monti, chi nelle case con ipoteca chi nelle ville da vendere,chi vuole finire la guerra e’ ben accetto, c’e’ solo un bisogno, un minimo di dialogo per capirsi e non far del male agli altri, senza gi altri siam morti tutti accoppati o in solitudine per fame o radiazioni atomiche o bombe chimiche.Facciamo che oltre a noi stessi cominciamo ad ascoltare gli altri per incontrarci per i prossimi decenni, se l’umanita’ continua cosi’ dobbiamo riscrivere le regole ed avviarci verso la guerra come soluzione assurda.
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