Scusatemi per la domanda bizzarra, mi chiedevo se qualcuno di voi si è mai interessato alla comunicazione (intendo verbale, quella insomma classica) e ha letto qualche buon testo a riguardo che esplichi bene le dinamiche che a volte, alle persone meno intelligenti e sveglie, sfuggono totalmente. Sono arrivata alla conclusione che avere la tempistica e la capacità di parlare in un certo modo, e a quasi tutte le persone, sia veramente importante, ma veramente! Osservo i caratteri recentemente, osservo cosa accade quando incontrano nuove persone: ci sono alcuni che sono veramente furbi e attenti, basta loro un’occhiata per capire spesso che tipo hanno di fronte e come si devono muovere. Altri, come me, che perennemente chiusi nella loro timidezza, e nell’ansia di apparire più sciolti, a volte non capiscono le più semplici delle cose: che il loro nuovo interlocutore è sarcastico e ha bisogno di essere sistemato, oppure che è timido e ha bisogno di toni gentili, che è molto irritabile e ha bisogno di delicatezza, etc. So che chi nasce tondo non muore quadrato, ma studiare le cose può avere i suoi vantaggi, anche se costruiti artificialmente. Grazie!
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Categorie: - Relazioni - Riflessioni
Avere una buona comunicazione è importante fino a un certo punto…serve giusto per non passare da asino! E farsi capire!
Ma la comunicazione più importante in questa vita bastarda, è la comunicazione e il linguaggio dell’anima e degli occhi!
È quella che serve…per vivere con gli altri…per saper amare ed essere amati dagli altri..
Ciao..
Io penso che sia importante distinguere l’amore in tutte le sue possibili declinazioni e puntare tutto sulla coppia di comunicatori. Io potrei nutrire un amore filiale verso un’amica e un amore fraterno verso un’altra amica. L’amore filiale implica una certa riverenza. L’amore fraterno è imperniato sul rispetto (e sulla fratellanza) ma in larga parte dipende dal vissuto comune che talvolta potrebbe esacerbare contrasti che dipendono dal rapporto controverso con le gerarchie (primogenito, secondogenito, terzogenito, ecc.)Nel mio caso non è stato così. Ma si tratta di una cosa che non mi meraviglia e che sicuramente mi potrebbe portare ad avere qualche accortezza in più. Però in questi casi non si può dire. Non mi sento di giudicare la famiglia perché ogni persona è chiamata a risolvere da sé un quesito che si riconduce al senso della giustizia. I miei fratelli fin da bambini si sono dimostrati attenti alle mie esigenze. Per mio fratello essere la primogenita ed essere una bambina significava essere più esposta… questo in una prima fase. Poi crescendo il loro senso della giustizia si è affinato… antepongono le necessità ai bisogni perché sono animati dalla speranza nel futuro. Cercano soluzioni ma non si sentono in credito. Questa è la nostra filosofia.
PS Per riverenza intendo una sorta di timore che timore non è… nel 2016 il rapporto genitori-figli è molto più easy… però ti resta quel piccolo “rimorso”. Io non lo considero neanche tale… nel senso che è bello avvertire dentro di sé il senso del limite. Quando penso alla mia amica del cuore avverto la stessa sensazione… ma non la considero una manifestazione di disagio. Con il mio imbarazzo mi sentirei perfettamente a mio agio… ecco, ritengo che tutte queste sfumature contribuiscano ad accorciare la distanza tra noi e il mondo. Anche il gioiello è importante sul piano della comunicazione… tutti gli oggetti che evocano il calore dell’amore (colletto sistemato, cifre ricamate, ecc.)riflettono un ideale di partecipazione che nasce dalla comunione con la natura. Questo rapporto ha il potere di ridimensionare la tua figura e di testimoniare il tuo desiderio di portare con te un frammento di quel discorso sotto forma di emozione. Perché c’è differenza tra emozione ed aneddoto… l’emozione ti edifica, l’aneddoto ti costruisce e non ti mette in condizione di creare collegamenti. Quando ascolti e sospendi il giudizio non ne trai un insegnamento morale (discorso sospeso) ed è un piacere restare all’ascolto. Le frasi fatte hanno proprio la funzione di alleggerire il peso degli eventi.
Non ci sono manuali che tengano. La capacità di comunicare è un talento, che contempla anche la capacità di “intuire” il soggetto con cui si comunica. È una dotazione dell’intelligenza dove solo l’onestà di chi la possiede determina il risultato dell’uso che se ne fa.
Rossella come al solito è partita per la tangente, a dimostrazione dell’unica eccezione a questo talento. La comunicazione con…sé stessi.
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Sofia – 3 giugno 2016 21:12
“Ma la comunicazione più importante in questa vita bastarda, è la comunicazione e il linguaggio dell’anima e degli occhi!
È quella che serve…per vivere con gli altri…per saper amare ed essere amati dagli altri..”
E’ l’unica vera, ma non viene dalla coscienza, per cui la usano in pochi.
x Sofia
Ma la comunicazione più importante in questa vita bastarda, è la comunicazione e il linguaggio dell’anima e degli occhi!
È quella che serve…per vivere con gli altri…per saper amare ed essere amati dagli altri..
forse è per questo che nel virtuale diventa tutto falsato e distorto.
Ma certo che esistono manuali!!! Conosco persone che da sole sarebbero in grado di stilare modi e tempistiche per le varie circostanze…è vero che si impara da soli ma molto fanno testi del genere. Almeno nel dare l’idea. Grazie mille a tutti cmq! Anche a te Rossella!
Kylie, l’unico manuale che ti serve sei tu con la dialettica che ti appartiene. Devi imparare a esprimerti senza paure, come meglio credi e con i toni che ritieni più opportuno nelle circostanze in cui sei coinvolta. Il carattere delle persone non può essere cambiato, crescendo si acquisisce una padronanza di ciò che siamo e ci si rapporta con un proprio stile e modo di fare che a volte ci differenzia l’uno dall’altro. Non devi costruirti discorsi artefatti per piacere agli altri, alcuni noscono con una capacità orale davvero sorprendente, anche io spesso invidio chi sfoggia con disinvoltura un linguaggio italiano mai privo di argomentazioni ma questo non mi rende stupido, incapace o sprovvisto di personalità. In queste righe non mi sembri priva di comunicazione, marchi solo una timidezza che ti porta a chiuderti per paura di sbagliare o apparire ridicola e senza contenuti. Personalmente non ti vedo cosi, perciò t’invito a non vivere queste situazioni come un disagio, ma come un passaggio di una fase di crescita che col tempo scemerà, devi solo sforzarti di tirare fuori i tuoi pensieri senza imbarazzo.
Diego grazie per l’appunto…
Ma…perché metti sempre la data??!!
Madre mia ! Mi fai diventare matta te!!
Basta che metti…
Il nome e il numero del commento!!
Dai!!!!!!!
Ciao…buona giornata!
Ehmm rettifico, alcuni HANNO una capacità orale sorprendente, non nascono con abilità linguistiche ahahahhaha, io ne sono una prova :-))))))))))