Ciao, mi chiamo Giulia e proverò a raccontare in modo sintetico la mia storia.
Ho 20 anni e da qualche mese sto passando l’inferno: sono stata fidanzata per un anno con un ragazzo ma prima di questa storia tra noi c’era una grande amicizia che durava da anni, finché lui è uscito allo scoperto e ha confessato i suoi sentimenti.
Per tutta la durata della relazione lui era letteralmente perso di me: si vedeva da come mi guardava e dalle dimostrazioni che mi ha sempre dato e io sono caduta ai suoi piedi già dai primi momenti perchè diciamo che anche io ho sempre provato qualcosa per questo ragazzo, anche prima che iniziasse la nostra relazione.
Quello che mi ha fatto innamorare è stato soprattutto il suo essere fuori dall’ordinario, un ragazzo particolare, diverso da quelli della sua età (anche lui 20).
La nostra relazione ha resistito a parecchie cose: distanza, pressioni esterne…ed era sempre lui ad assicurarmi che non sarebbero state queste cose a fermare il nostro amore.
Per quanto riguarda me, seppur io abbia avuto anche una relazione più lunga prima di quella non ho mai provato quella sensazione inebriante, soprattutto per la mia difficoltà a lasciarmi andare. Con lui invece era tutto così naturale.
In poco tempo mi sono accorta che lui era diventata la mia “casa”, la ragione della mia felicità. La nostra storia, fatta a volte di attese per rivederci, non ha mai corso il rischio di diventare abitudine perchè ogni volta che ci vedevamo era sempre bello.
Anche il fatto di conoscerci già da prima ha contribuito a far andare le cose più veloci del normale: io e lui ci conoscevamo da sempre e andava bene così, era tutto naturale, quasi fiabesco.
Poi 5 mesi fa lui mi lascia all’improvviso, senza un motivo valido, da un giorno all’altro preso da una confusione emotiva o forse da altro, ancora oggi non lo so…
Beh, inutile dire che mi è crollato il mondo addosso. Da quella volta non ci siamo quasi più visti e sentiti, lui ha iniziato a dimostrare un’indifferenza tale nei miei confronti come se non fossi mai esistita, forse per protezione personale, ma dal fatto che da un giorno all’altro sia passato dal dirmi di amarmi alla follia all’indifferenza totale, non sono ancora “guarita”.
Il primo periodo è stato un inferno, piangevo notte e giorno, non mangiavo, ho perso peso e ho interrotto l’università. Poi pian piano iniziavo a pensarci di meno ma ora è come se fossi tornata al primo giorno. Non passa giorno in cui non pensi a lui e la mia vita non ha più senso.
Temo che non troverò mai più un amore così, in grado di coinvolgermi a 360° come è successo con il mio ex e nonostante io abbia provato a voltare pagina uscendo con un altro, dopo poco ho interrotto la conoscenza perchè mi faceva stare solo peggio, mentre lui ora ha la sua vita (credo con un’altra persona) e a me non pensa più.
Non so come uscirne e sento di essere entrata in un baratro che mi sta prosciugando le energie.
Altre lettere che potrebbero interessarti
Categorie: - Amore e relazioni
Ciao Giulia.
Provo a darti due pareri. Uno di tipo oggettivo,ed un altro di tipo soggettivo.
Parto col primo,ovvero quello oggettivo :
Ho trovato un punto estremamente essenziale nella tua lettera,in cui dici “…mi sono accorta che lui era diventato la ragione della mia felicità”.Ecco,questo è un grave errore.La nostra felicità,il nostro equilibrio,deve dipendere SOLO da noi stessi. Pertanto,una persona con la quale intraprendiamo un percorso volto ad una relazione,deve solo e soltanto arricchirci, oltre che completarci. Darci quel valore aggiunto.Ma questo, soltanto quando si consapevoli di amarci da soli, e di saper vivere bene con noi stessi,da single.
Riguardo,invece,al mio parere soggettivo:
Quando un partner di punto in bianco ci lascia,senza apparente valida motivazione,nella maggior parte dei casi è perché…ha già un altro/a.Questo spiega anche la sua indifferenza…
Adesso avrai amarezza.
Ora,ama e rispetta te stessa.
Se dovesse farsi vivo… Sai cosa fare.
Tesoro, hai vent’anni per cui le frasi melodrammatiche lasciale a chi per eta‘ è condannato a scriverle.
E poi su, sto tipo non mi pare stravedesse per te.
Il punto è che più cerco di non pensarci e più il mio pensiero torna su di lui, sul fatto che ora sta con un’altra e tutto quello che abbiamo vissuto insieme ora lo replicherà con lei.
Lo so che sembrano frasi melodrammatiche e che a quest’età dovrei accettare il fatto che una relazione può finire ma forse avevo fatto davvero di lui la fonte della mia felicità…
Hai il coltello dalla parte del manico. E’ un bambino. Forse gli mancava la madre. Il mondo è pieno di donne alla ricerca di casi umani. Con tutto il rispetto, ovvio. Quando ritornerà ti comporterai come una donna vera e lo considererai zero, allora capirà che deve darsi da fare per essere qualcuno. Che dire? Muoviti lo stretto necessario. Non correre, mi raccomando. Adagio. Altrimenti lui come fa a capire che può camminare sulle sue gambe. Per accelerare devi avere una personalità. Per accrescerne il carattere devi servire. Ti conviene stare ferma, insomma. Deve essere lo sguardo del mondo a cercare il moto.