Ciao a tutti. Vi scongiuro di avere pazienza a leggere la mia storia, non posso non tralasciare alcuni dettagli.
Ho 20 anni ed è finita la mia prima storia d’amore. Prima eravamo amici, poi piano piano ci siamo affezionati sempre di più, abbiamo incominciato a provare attrazione reciproca e ci siamo messi insieme. Ci scambiamo le più dolci parole d’amore, ma dopo due mesi parlando viene a galla che lui vuole andarci cauto: l’amore è una cosa seria, dice, e dire ‘ti amo’ dopo un mese è esagerato, ti voglio un bene immenso e voglio ancora stare con te. Io convengo che forse mi ero fatta trascinare da lui, forse anche io avevo corso troppo. Ma l’attrazione e l’affetto reciproco erano fortissimi, non ci lasciamo scalpire da questo scambio di opinioni, anzi, ci rafforziamo. È da quel momento forse che ho cominciato ad innamorarmi davvero… paradossale lo so, ma i sintomi c’erano tutti. Non gliel’ho detto, perché mi sembrava stupido rivelare il mio amore poco tempo dopo aver detto il contrario. Passa qualche settimana e lui continua a farmi sentire una dea, mi sento ricambiata.
Ne passano altre e incomincio a notare che da parte sua è cambiato qualcosa: non ci sono più le attenzioni di un tempo, non cerca la mia mano se usciamo, non prende lui l’iniziativa per delle parole e dei gesti dolci, non sembra che abbia la necessità di vedermi spesso tanto quanto io vorrei. Io entro in crisi… decido di parlargliene e mi dice che non è innamorato, sta molto bene insieme a me, ma non sente amore. Sul momento la notizia mi è rimbalzata addosso: ho pensato, beh, forse non sono innamorata neanche io, non mi interessa, voglio stare insieme a te. Poi ho incominciato a star male… mi rendevo conto che tutti i miei sogni erano ormai irrealizzabili, non potevano più compiersi perché non ci sarebbe più stato il luccicchio dei suoi occhi mentre mi guardava, e i suoi gesti mi sarebbero parsi falsi. Parliamo ancora, e come temevo, lui non mi trattiene, non fa nulla per farmi capire che ci teneva ancora a noi, per consolarmi, mi lascia andare, e lascia il duro compito a me, di decidere di chiudere. Dopo due settimane mi faccio sopraffare dai rimorsi e sensi di colpa e gli chiedo se vuole tornare a stare insieme. Ma lui, con fare triste e malinconico, dice che si potrebbe fare se fossimo certi di poterci lasciare un giorno con il sorriso sulle labbra, non sopporterebbe vedermi soffrire ancora così tanto, e passerebbe le giornate a pensare che un giorno avrei sofferto ancora… e allora, ancora una volta sono io che prendo coraggio e decido che no, non può funzionare.
Ma adesso sto soffrendo come mai prima d’ora. Avrei tanto voluto aver passato più tempo con lui (non solo poche ore nei weekends, a cena o a pranzo fuori) . Prima ero soddisfatta e felicissima, mi bastava quel poco tempo che passavamo insieme e i sogni dell’attesa. Ora avrei voluto che ci fossero stati tanti momenti più intimi, di passione, cosa che è avvenuta in rare occasioni, senza permetterci di vivere il nostro primo rapporto, cosa che io desideravo tanto, e che ora è uno dei miei peggiori rimorsi (è tanto infantile cercare il primo rapporto con il primo amore? ) .
Ora devo fingere che tutto vada bene, non voglio fargli capire il mio dolore, so che lui ne soffrirebbe perché se ne sente responsabile.
Mi sento completamente vuota, apatica, svogliata… Dappertutto c’è scritto che l’unico rimedio è Agire, agire, agire… ma non è per niente semplice. E non ho neanche il tempo per crogiolarmi nel mio dolore, dovrei studiare per il mio primo lavoro, e non ci riesco. Qualcuno può capirmi o darmi un po’ di conforto?
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso
Il tuo nome è bellissimo… Davvero! Scusami per essere così diretto, ma è così!
Cara Lara,
No, non è per nulla facile agire! E ti capisco benissimo perchè anche io dovrei studiare e impegnarmi, uscire e svagarmi, ma riesco solo a combinare casini e a pensare a lei! Tutto qui, ma immagino sia fisiologico, immagino sia normale stare di popò (permettimi l’espressione da campagnolo quale sono!)E ti lancio un secondo “no!”… non è infantile desiderare il primo rapporto con il primo amore, al contrario penso sia un guizzo di profonda sensibilità!
Tutti ti diranno: Pensa a te stessa, dedicati alle cose importanti, dimenticalo, cancellalo ecc… beh… io non lo farò! Ti auguro del tempo per te, questo sì, di modo che tu possa capire ciò che deve essere e bada bene che in questi ambiti (amore e affini) non ci sono regole o manuali! Anche a me sta capitando qualcosa di simile, anche io sono stato scaricato senza che lei si preoccupasse minimamente di me, anzi, mi ha spinto tra le braccia di un’ipotetica ragazza-alternativa come se tutto fosse rimpiazzabile, ma questo perchè non mi ha mai amato davvero! E noi dovremmo soffrire per chi non ci desidera? Ti piacerebbe chiacchierare ogni tanto? Nulla di impegnativo o che richieda troppo tempo, semplicemente quattro parole con uno sconosciuto che si trova impantanato nella stessa situazione!
Fammi sapere! A presto!
Cavolfiore
La situazione mi pare limpida: lui non ti ama più e, come dici tu stessa, “come temevo, lui non mi trattiene, non fa nulla per farmi capire che ci teneva ancora a noi, per consolarmi, mi lascia andare, e lascia il duro compito a me, di decidere di chiudere”: che bravo, fa soffrire te….
“Mi faccio sopraffare dai rimorsi e sensi di colpa e gli chiedo se vuole tornare a stare insieme”: quali rimorsi? Per che cosa?
Lo vuoi capire che tu non hai nessuna colpa, solo quella di aver amato sinceramente ed incondizionatamente (cosa rara di questi tempi)?
“Ma lui, con fare triste e malinconico, dice che si potrebbe fare se fossimo certi di poterci lasciare un giorno con il sorriso sulle labbra, non sopporterebbe vedermi soffrire ancora così tanto”: lasciarsi col sorriso sulle labbra???? Che cosa dice???? Quando ci si lascia non è mai una bella esperienza….
Prendi più tempo per te stessa e concentrati solo su ciò che vuoi!
Considera questa storia un po’ come una sana esperienza di vita, tutti ci passiamo, chi prima chi poi, e tutti ci rialziamo!
Coraggio, avanti per la tua strada!
@Cavolfiore Grazie, ma preferisco parlare qui…
E’ strano… ma adesso vivo le giornate in modo alterno: un giorno mi sento malissimo, il pomeriggio scherzo e sembro felice, la mattina non più. Il giorno dopo sono triste, e poi ricado nella depressione. Tutto questo maledetto comportamento è il segno che sto incominciando a elaborare?
E poi c’è di più. Ora Phil95 mi “sgriderà” per quello che sto per dire, ma non lo biasimo, perchè il mio stesso raziocinio mi dice che sbaglio a sentirmi così: dopo uno di quelle mezze giornate in cui mi sento bene, in cui riesco a non pensare a lui o, se ci penso, non ne soffro, mi vengono i sensi di colpa. Sensi di colpa per cosa??? Già mi immagino questa domanda… E’ come se non volessi farlo uscire, come se non volessi lasciarlo andare, come se non pensandolo stessi tradendo i ricordi e i bei momenti passati con lui. E’ assurdo me ne rendo assolutamente conto…sgridatemi pure, forse mi serve per capire!
Ultima cosa @Phil, pensandoci, credo che lui non abbia voluto dirmi un semplice “no” perchè pensava che potessi soffrire di più. Chissà, forse aveva ragione, forse mi ha aiutato a comprendere più velocemente che tra di noi poteva funzionare solo una grande amicizia… 🙂 O forse non sapeva con certezza cosa fossi io per lui, ma questo è un altro paio di maniche a cui è meglio non pensare.
Io avrei apprezzato sempre e comunque la verità: un secco no avrebbe avuto un po’ la funzione di “via il dente via il dolore” e non ci avresti pensato più….
Per quanto riguarda il discorso amicizia, non penso che avrebbe potuto o potrebbe, in un futuro, funzionare: tu desideravi una relazione seria con questo ragazzo….
Ricordati che, anche se inconsapevolmente, lui ti ha fatto soffrire….
Infine, ripeto ciò che ho già espresso in precedenza: lascialo andare. Lo so, all’inizio sarà dura ma col tempo “la ruota girerà” anche per te!
Ciao!
Essere altalenanti quando smarriamo la bussola è del tutto normale! Succede anche a me, ma non credo si possa parlare propriamente di elaborazione; piuttosto questo è il momento in cui i ricordi rimbalzano fragorosi e un po’ sbigottiti ci svelano un contenuto che non è più qui mano nella mano accanto a noi e allora si è tristi, allegri, indifferenti, arrabbiati, rancorosi, vendicativi, innamorati, speranzosi… incasinati in soldoni!
E sai che ti dico?!? Vale lo stesso anche per me, anche io mi sento in colpa quando ormeggio il mio pensiero lontano da lei, come se scoprissi all’improvviso di non volermici dedicare, di accantonarla per un banale chiodo-scaccia-chiodo.
Sarà proprio quando avvertirai la mancanza di senso di colpa il momento dell’elaborazione in atto!
In ultimo: Le ragioni delle scelte altrui saranno sempre un mistero, non sapremo mai il perchè dei perchè; solo le metafore e i convincimenti che gli altri ci suggeriscono e se siano veri o meno poco importa, l’unica cosa importante è che qualcuno un giorno non ha votato per noi! Non tormentiamoci sui “perchè”… non c’è nulla di assurdo, ci sono solo cose molto bizzarre, mai assurde!
Un abbraccio
Vi ringrazio entrambi per le vostre parole di conforto!:)
Di nulla, è sempre un piacere poter dare una mano agli altri!
@Cavolfiore, se la tua offerta è ancora valida, avrei cambiato idea, mi piacerebbe chiaccherare un po’…
Ciao Lara
Certo che la mia offerta è ancora valida eppoi le scadenze non mi sono mai piaciute!
Ti lascio qui il mio indirizzo di posta elettronica:
federico.sibella@live.it
Sentiti libera di contattarmi quando più ne hai voglia! Immagino si possa sfruttare la stessa mail per connettersi a msn, ma forse sarai più esperta di me!
A presto…
Cavolfiore