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Lettera pubblicata il 14 Agosto 2016. L'autore, Airyn, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Capisco ragazza…
Allora/ti sei spiegata male…perché da come avevi scritto sembrava tu non l’avvertissi di nulla…
Mi spiace per la situazione… Non dovrebbe mai dire in giro di te fatti tuoi o cose personali.
ciao
io ho avuto una madre e un padre severissimi
ho passato un adolescenza terribile privata della libertà di cui avevo necessità e ne ho sofferto talmente tanto che ho sempre associato i miei innumerevoli problemi a loro e al loro continuo soffocarmi
era il momento di uscire,interagire con gli altri,andare alle feste e alle pizzate di classe,andare ai concerti,uscire e fare tardi con il ragazzo che ti invitava fuori ma ho sempre dovuto rinunciare a queste cose o cmq le ho avute in maniera talmente limitata che evitavo io stessa di andare per evitare la figura della “sfigata”
era sempre un continuo NO
essendo poi una molto indipendente.libertina per me è stata la fine
non hanno mai saputo dami i miei spazi e spesso scappavo di casa per respirare
ora no abito più con loro e dopo anni di incomprensioni finalmente hanno capito che non sono più sotto il loro controllo
ma ne ho pagato un prezzo enorme
devi parlare con lei a man forte e dirle di smetterla
posso capire l’apprensione e la severità
è giusto che un genitore metta i paletti al figlio e lo segua come deve ma anche la totale soffocatura crea un effetto contrario e porta alla disperazione la controparte
fatti sentire,non avere paura
spiega cosa non ti va bene e spera che lo capisca
se questo non dovesse avvenire non avere paura di affrontare la tua vita da sola,perchè sei un individuo a se ora non sei una bambina che ha bisogno del genitore per farsi cambiare il pannolino
ciao
Trova un lavoro non troppo vicino casa o vai a lavorare vicino a tua zia, cosi hai la scusa prima o poi per staccarti gradualmente da lei…quando ti ossessiona con domande si assertiva. Fai finta di essere accondiscendente, digli che non deve preoccuparsi e poi vai per la tua strada
purtroppo la morte di tuo padre ha scaturito dei sentimenti inconsci che vanno al di là del consueto rapporto tra madre e figlia. non mi stupisce infatti il fatto che molti figli si portino dietro madri vedove a casa propria proprio per non lasciarle da sole. ne conosco tantissime di situazioni come la tua e tutte con lo stesso finale: vivo con mia madre vedova, mi spiace lasciarla da sola quindi per il momento non vado via di casa. mamma mia che situazione!
io penso che un percorso psicologico non sia da escludere a priori. un esperto che possa essere di supporto a tua mamma e le faccia capire che purtroppo per lei hai diritto anche tu a farti la tua vita. magari non risolve i problemi ma forse un giudizio esterno da parte di una persona competente potrebbe esservi di aiuto. parlandone tra di voi non risolvete nulla, ci vuole un consulto esterno secondo me. facci sapere gli sviluppi e in bocca al lupo!