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Lettera pubblicata il 24 Settembre 2007. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore chillido44.
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tendere verso una direzione…
non in maniera schematica, molto spesso, ma in maniera istintiva, o reagendo, in un certo modo, alle varie cose che capitano nella vita…
anche attraverso errori, cambi di percorso, marce indietro, riflessioni, scoperte, riassestamenti…
per tutti è così… perché tutti, in qualche modo, in fondo, quel qualcosa di importante lo abbiamo in comune… ed è prima di tutto la ricerca di stare bene con noi stessi e di cercare di realizzare una vita, innanzitutto interiore, che ci somigli, che non sia quella che altri hanno deciso per noi, o un vestito troppo stretto o troppo largo che ci ritroviamo a togliere dalla gruccia e ad indossare ogni giorno, ma nel quale non ci sentiamo a nostro agio…pensando che ci piacerebbe indossare un vestito diverso, più tagliato su misura, ma senza sapere cos’è questo vestito su misura…
non è sempre facile avere addosso un vestito tutto intero tagliato su misura… ma penso che già quando una riesce (sempre in metafora) a cucirsi un pezzo, poi ancora uno ed un altro di quel vestito, già si sente come se avesse fatto qualcosa di molto importante…
ti faccio un esempio, di una mia conoscente, che avendo subito molestie da ragazzina ha fatto un suo percorso e una parte del suo vestito su misura è sicuramente la sua laurea in giurisprudenza con una tesi sul quel tema e la decisione di lavorare in un ambito in cui le sia possibile fare qualcosa per trasformare la sua esperienza in qualcosa di utile. Un SUO modo per cucirsi il SUO vestito.
Ognuno trova il suo.
Riguardo la gelosia: la gelosia di un uomo può lusingarci e farci sentire importanti. Ma c’è una gelosia legata ai fatti e una legata all’insicurezza, alla possessività e al controllo.
siamo sempre lì, cara Tania, lui sa che tu lo ami totalmente e non si fida, a te che non sai cosa prova (non lo dice) è chiesto di fidarti completamente.
Forse nel tuo: e io? c’è anche questo. Questa incoerenza di fondo che salta agli occhi a te per prima.
Baci 🙂
ciao,ho aspettato un’altra sera e lui non si è presentato…ho raccontato tutto (o quasi)ad una mia amica che questa sera è stata con me,anche per avevo inventato una scusa con mamma che tornavo tardi ,se sarei tornata piu presto del dovuto si sarebbe preoccupata,non so devvero cosa fare,mi sento distrutta e amaregiata,domani dovro iscriveri al corso di guida dove c’è anche lei..,ma domani voglio vederlo…e a volte quando sto cosi ho paura anche di me stessa..
cara luna a cara marta……sono molto triste oggi e so il perchè…si questa storia è troppo difficile per me….sopportarla portarla avanti…e che lui mi manca troppo…che dovrei aspettarlo …ma sento che non ce la faccio….non riesco a portarla avanti più e mi dispiace dirglielo e perderlo….tanto che lo amo che lo penso continuamente…ma ieri ho visto una bimba ed ho pensato alla sua di bimba…così piccola e innocente..ed io cosa potrei essere nella sua vita un ostacolo e basta…una donna che per errore ama suo padre..e che lo vorrebbe nella sua vita..ma non posso far accadere tutto ciò…….non per mia volontà……..ho pensato e ripensato e sto davvero male…i miei desideri non possono prendere vita con lui….anche se lui dice di non amare sua moglie di non averla mai amata….mi mette in mezzo nella sua vita senza darmi un futuro……si è vero mi dà amore a dismisura quando è con me…mi dà mille dimostrazioni…ma poi lui torna sempre a casa sua…..è vero le decisioni le prendo io…sono io che mi devo giudicare..sono io che devo riuscire a lasciarlo….sono una donna e so di cosa ho bisogno e cosa voglio non posso legarmi ai sogni e ai momenti…lui mi ha detto vivimi e basta…..ed io cosa avrò…????nulla……nascondermi a vita da tutti…dire bugie alle persone care…so che è una persona fantastica …so che in fondo prova qualcs per me di forte ma non vuole dirmelo….ma io non vivo di briciole….e neanche posso metterlo davanti ad una decisione…mai lo potrò fare…..sarebbe rinnegare l amore che provo per lui…devo lasciarlo andare via dalla mia vita ..devo convincermi che sia la cosa migliore…non ho voglia di lottare una guerra già persa in partenza…e solo che sento tanto bisogno d amore….un bisogno a dismisura….se lui mi vuole nella sua vita beh mi dovrà volere totalmente….sono un controsenso in questo momento……….si un vero controsenso…..mi auguro che la prossima lettera che vi scrivo sia decisiva per la mia vita.
TANIA: non è che ti devi giudicare, ti devi ascoltare, che è un’altra cosa. E mi sembra che sia quello che stai facendo.
Io non vedo questi grandi controsensi nella tua lettera, sai?
Provi delle cose, ma stai anche nella realtà. E la realtà non corrisponde forse a quello che vuoi e che sei.
Dentro di te c’è bisogno d’amore, amore e c’è una bella energia che non hai voglia di disperdere, perdere, far implodere in un vestito troppo largo o troppo stretto per te?
Sai quello che senti, ma anche quello che vuoi e non vuoi. E non è poco.
E mentre ti chiedi se devi lasciare libero lui ti chiedi anche se, forse, devi liberare te.
Perché se non ce la fai a indossare questo vestito troppo largo o troppo stretto sei tu, in primo luogo, che non ce la fai.
E se questa è una verità che senti non è questione di giudizio, è una questione che stai sentendo la tua verità.
MARTA: quello che ho scritto a Tania potrebbe valere anche per te, forse? quando abbiamo paura di noi stessi vuol dire che qualcosa dentro di noi ci sta dicendo che probabilmente stiamo andando contro noi stessi, che abbiamo delle pulsioni, è vero, dei desideri e dei bisogni, è vero, ma che la realtà non è in quel momento qualcosa che corrisponde ai nostri bisogni, desideri e a ciò che, se ci ascoltiamo veramente, è bene per noi.
Noi tutti, cara Marta, siamo in realtà delle “macchine perfette”, più di quanto pensiamo. E se stiamo male vuol dire che qualcosa ci ferisce, è vero, ma anche che non stiamo facendo, spesso, la cosa migliore per noi. E cioè spostarci da ciò che ci fa male. Spesso ci sbattiamo contro, come una farfalla contro un vetro chiuso, che però non si accorge che la vita non è tutta quel vetro chiuso, e che se ci spostiamo un po’ una finestra aperta la troviamo.
Tu vuoi vederlo, ma è anche vero che lui forse rappresenta anche tante cose… una sfida che hai fatto con te stessa. Non riuscire ad averlo forse per te rappresenta anche qualcosa per te che esula dal concetto dell’amore…
Nel senso, cara Marta, che non sto assolutamente minimizzando nè i tuoi sentimenti, nè il tuo malessere, tutt’altro…
e proprio per questo sono molto contenta che tu abbia parlato con la tua amica, e che abbia tirato fuori un po’ del tuo tormento che fino a poco tempo fa ti portavi dentro, che girava in tondo dentro di te e basta.
Quando dico sfida è perché spesso quando ci sentiamo come quella farfalla che continua a sbattere contro quel vetro chiuso (la sensazione di non poter risolvere una situazione, di non poter avere ciò che vogliamo e come lo vogliamo ecc) entriamo nella convinzione che il solo modo per riuscire a tornare a volare, respirare e stare bene, tornare in equilibrio sia che lui ci apra quella finestra. E intanto continuiamo a sbattere, sbattere, sbattere sul vetro e a farci sempre più male, e ci sentiamo sempre più deboli, confuse, con l’adrenalina che sale sempre più, e comincia a farci sempre più paura, e sempre più pensiamo che o lui ci apre quella finestra o non esisterà soluzione. Pensiamo che sia amore, ma in realtà siamo sempre più dipendenti dal fatto che quell’altra persona decida (anche inconsapevolmente) il nostro bene o il nostro male… pare che sia lui che ci deve salvare da questo malessere.
Ma siamo sempre noi i primi a dover pensare a salvarci, al nostro bene.
Lo so che è difficile, Marta. Ma sbattere contro quel vetro, lo vedi anche tu, non ti sta facendo bene.
Sei una bellissima persona, si capisce già solo leggendoti. Se lui sia una bella persona o no non lo so. Quello che leggo è che questa situazione non ti sta facendo bene.
E spero che tu ti renda conto che questa situazione non è la vita, non è la tua vita, è una situazione.
Dolorosa, che è diventata così centrale da toglierti il respiro, ma anche se ti sembra pazzesco ora se tu riuscissi a spostarti un po’ da quel vetro ti accorgeresti che il mondo non è quel vetro.
Cerca di preservarti un po’, per favore.
Prima di lui e di lei ci sei tu. Pensa un po’ a te, te sola
ciao luna,lo so tutto finirà o meglio tutto è finito,anche stasera dovevamo incontrarci ma poi abbiamo rimandato a lunedi,ma ho saputo che non sta molto bene per situazioni della sua famiglia,lo capisco perchè anch’io mi trovo in una situazione simile che solo adesso sembra che si stia allegerendo o forse no…è vero devo pensare piu a me,ma non riesco a fare a meno a pensare a lui quanto stia male,ho pensato chesia meglio tralasciar anch lunedi facendo passare qualche settimana forse si calmeranno le acque,e cosi ci incontriamo,non voglio aggiungermi ai suoi problemi,non voglio essere un’altro pensiero in piu da complicargli l cose,sabato prossimo sarà il compleanno della cugina io dovro andarci x forza e farà male vederlo li con lei,ma non fà nulla ora ciò che voglio e che la sua famiglia stia bene da cosi star bene anche lui…forse sarà solo una scusa,fose si appogia su questo ma non riesco a lottare ora voglio solo pregare e sperare che vada tutto bene x lui,perchè un suo sorriso vale piu di ogni altra cosa x me
MARTA: non dimenticare mai che il TUO sorriso.
Non è una questione di egoismo, cara Marta, è che la prima persona con cui essere generosi siamo noi stessi.
Poi possiamo anche essere generosi con gli altri, ma perché, se siamo generosi con noi stessi, se sappiamo preservare la nostra salute e il nostro bene, abbiamo energie per noi stessi e per gli altri.
Le energie per gli altri e basta sono un imbroglio. Una cosa che ci raccontiamo,nella frenesia di riempire il nostro bisogno d’amore facendo sentire gli altri amati oltre misura.
ma quando le persone si amano si danno l’un l’altra, e ricevono, e non hanno bisogno di dimenticare, ciascuna, di amare se stessi.
perché un sentimento equilibrato semmai ti permette di amare te stesso, in modo sano, non ti chiede di amarti meno.
Se calpestiamo noi stessi felici non potremo essere, neanche in nome di quello che chiamiamo un grande amore.
Sembra molto passionale, generoso, romantico dire “la sola cosa che mi importa è che lui sia felice”… ma non lo è.
Non vuoi essere uno dei suoi problemi e non vuoi essere una che gli complica le cose, ma neanche lui dev’essere uno dei tuoi problemi o chi ti complica le cose, allora, almeno sullo stesso piano.
Lo so che questi discorsi magari ti daranno anche fastidio, Marta, ma proprio se e perché hai problemi anche tu, quelli che forse si stanno allegerendo, dovresti pensare un po’ a te. A riposare, a riprendenderti, invece di stare continuamente in trincea, anche quando non serve.
Se ho capito bene lui ha una ragazza che gli sta vicino e con la quale condividere i suoi problemi.
Lo so che sentirlo non ti piace, ma così è.
Non è felice con quella ragazza?
Può scegliere di starci insieme oppure no.
Ma non sei tu che puoi scegliere per lui, è lui che può scegliere per sè.
Se non sceglie, e sta con lei, saprà lui perché.
Nel momento in cui smetterai di mettere lui e solo lui al centro, riuscirai a capire cosa fa stare meglio o peggio te.
Nella realtà, non in cosa
cosa vorresti ma non è.
Intendo dire non qualcosa come: mi fa stare male che ha la ragazza ma non la lascia.
ok, è così, ma allora la cosa è invece:
mi fa stare male continuare a fissarmi su una persona che è già impegnata.
che posso farci?
lasciar perdere.
è difficile? è doloroso?
sì, ma è difficile e doloroso anche sopportare una situazione come questa.
ho fatto un esempio.
comunque sai tu, ma non strapazzarti troppo, ok?
ricordati di stare bene tu.
sei giovane, ma anche se tu avessi il quadruplo degli anni che immagino hai, ti direi la stessa cosa:
non strapazzarti troppo.
c’è dentro di te un’adrenalina passionale/romantica che ti tiene su, ma al contempo questa faccenda ti fa male. e lo sai, perché lo dici tu.
l’adrenalina passionale/romantica e l’ideale di cosa voglia dire amare qualcuno ti tengono su, e spesso anestetizzano il dolore delle sensazioni negative che provi, ma rimane il fatto che lei provi.
proprio perché hai tutta questa spinta a dare amore sarebbe bellissimo per te se tu ti dessi la possibilità di averla in una storia alla pari, costruttiva, con una persona libera come te.
Banalità?
Suoneranno come banalità, ma è un peccato che ti strapazzi così.
Ti auguro davvero di essere più serena.
baci, Marta, ciao 😀
ciao luna,so che forse lui si aprofitterà di cio, e lo so che lui si appogia su questo fatto,ma quando lo vedo o lo sento giu,io ci sto male,ora non voglio essere una sua complicazione,anche se cmq sia la complicazione sel’è cercata lui e non solo io!forse perchè tra ieri ed oggi sono stata impegnata,tra scuola con gli esami,tra le feste,l’iscrizioni alla scuola giuda etc,per questo sono piu calma anche se piu stanca,ma non ho lui,so che lo vedro lunedi e in questi giorni non ho nessuna preoccupazione per lui,(certo lo penso,e prego sempre che le nostre famiglie stiano bene)ma senza lui,io non ho nessun problema,nel senzo che riesco a mandare tutto avanti,anche le difficoltà,sto bene con le cse che mi circondano ma tranne con lui,non riesco a gestire la situazione,non so cosa decidero per lunedi anche perchè sono molto lunatica,ma penso mi ripetos empre vada come vada…ma so che conoscendo me stessa,e se decido di stare alle sue decisioni so che non puo andarsene cosi come se nulla fosse,no!non voglio minacciarlo ma non voglio neanche che lui debba sempre avere la meglio su tutto…è vero saro egoista e un forse anhce cattiva come dice lui,ma e come se avrei offerto età del mio pollo al mio vicino e lui vuole scappare con tutto il pollo,io dopo come mangio?tutto sacrifico e poi mi viene tolto anche quel poco?io non ci sto e basta! (Scusaper l’esempio banale del pollo!)
tanti baci …
MARTA: a parte che l’esempio del pollo non è neanche banale… 😉 🙂
minacciarlo cosa centra, cara Marta?
a me pare che tu, da ragazza intelligente quale sei, un punto centrale l’hai già colto:
ed è come ti senti tu con o senza questa persona.
@ma senza lui,io non ho nessun problema,nel senzo che riesco a mandare tutto avanti,anche le difficoltà,sto bene con le cse che mi circondano
e poi scrivi:
@ma con lui non riesco a gestire la situazione
perché quando sei lontana da questi “casini” stai meglio e ti senti più padrona di te stessa e più serena e più lucida e quando sei nei “casini” invece scrivi le cose che ci hai scritto altre volte?
perché entrambe le due marte sono vere, come no…
una è quella che sta bene ed è serena, una è quella che sta a camminare sulle uova, sul terreno minato, si mette in qualcosa che bene non le fa…
e il bello è che lo dici tu stessa che lontano dai casini stai meglio.
Quanto è calzante l’esempio del pollo, posso dirti questo, e cioè che la questione non sta nel minacciare qualcuno (ne abbiamo già parlato: ma a che serve? e dopo? capirai che soddisfazione cercare di far cambiare o di far cambiare idea a qualcuno attraverso le minacce…) ma nell’essere capaci di dire un bel no ad un bivio tra un campo minato/strada piena di uova marce e una strada dove si cammina sentendosi presenti a se stesse e respirando a pieni polmoni…
lui se ne può andare, Marta, e anzi probabilmente ti fa pure un favore se lo fa, un favore che in questo momento non ti sembra tale, ma che con il senno di poi…
non si trattiene qualcuno con le minacce e la violenza, comunque.
e non te lo dico in senso morale, te lo dico proprio nel senso che che mi frega di tenere qualcuno vicino minacciandolo? io voglio che qualcuno resti perché vuole. Se non vuole non posso farci proprio niente.
e se qualcuno vuole mangiare tutto il pollo quando gliene dai mezzo il punto non sta nel corrergli dietro per dirgli che così non si fa, ma non darglielo più.