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Lettera pubblicata il 24 Settembre 2007. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore chillido44.
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TANIA: chissà? 🙂
ciao 🙂 ho letto con 🙂 questo tuo ultimo post.
Forse il segreto sarà seguire sogni possibili? 🙂 e camminare in quella direzione? 🙂
auguri per le tue scelte e il tuo futuro, e perché tu possa sentire di essere fuori dalla tana del lupo, quel lupo lontano che non è più.
Bacini 😀
avevo un’appuntamento questa sera con lui ma forse e satato con lei tutta la giornata mi sono preparata x lui e infine neanche una chiamata x dirmi che non veniva,sn quasi 4 anni che lo amo quasta cosa tra noi è nata da gennaio,io sono contenta xke so cosa vuol dire non averlo affatto,ma mi fà amle quando mi tratta con un cane,dice che per me prova attrazione e che non vuole perdere tre anni della sua vita con la sua ragazza,ma ne vale continuare una storia fatta di tradimento?a volte vorrei urlare raccontare qualcosa a qualcuno ma non posso devo tener tutto dentr e mi fa male.spesso vedo le mie amiche fidanzate e vorrei acnh’io avere una storia normale,una storia alla luce del sole,camminare mano nella mano con lui …ma ciò non posso.piu di una voltaho provato a lasciarlo ma arrivata davanti a lui non mi usciva piu una parola non riuscivo a dirli nulla,scusate se mi sfogo un pò ma penso che qui sia l’unico posto dove posso dire qualcosa di me…
Follia: chiaramente non ti devi scusare, ci mancherebbe altro che fosse un problema il fatto che ti sfoghi. e anzi meno male.
sfogati, sfogati per tutto quello che tieni dentro, invece, là fuori.
e ti prometto anche che, in futuro, se ti sfogherai, potrai farlo senza che io ti disturbi più.
come se questo fosse soltanto un urlo fatto nella propria auto, a finestrini chiusi. Un grido che nessuno raccoglie, nessuno giudica.
Un grido e basta. Forse è quello che vuoi. Ed è anche giusto che sia così.
Non ti giudico comunque, ma c’è a volte, in un grido, anche una frustrazione se nessuno risponde. E nel dubbio io ti rispondo.
Perché ho gridato a volte per me sola, e a volte ho gridato perché qualcuno sentisse.
Quello che mi dispiace è che una persona stia così male da firmarsi follia, una parola che riassume il suo dolore e il senso di essere imprigionata in un malessere.
e il fatto che ti rendi conto che, così, per te, non va.
Mi dispiace rivolgermi a te chiamandoti Follia, mi credi?
Mi verrebbe quasi da cambiarti nome, d’ufficio ;),
non conosco il tuo nome, ma mi rivolgerei a te con un nome di donna, quale sei.
ma solo per farti capire che identificarti con quella parola non ti fa bene. Anche se ti stai sfogando, e questo è un bene, e anche quella parola che hai scelto è una consapevolezza del dolore, è una richiesta d’aiuto,
anche perché non puoi parlarne con nessuno…
perché?
per discrezione nei suoi confronti?
perché pensi che ti giudicherebbero?
perché non hai voglia di sentirti dire che “stai sbagliando”, che potresti mollare questa storia ed essere più felice di così?
lo sai. ma quanto male fa sentirci dire che potremmo mollare quando non riusciamo a farlo?
che te ne frega, giustamente, Follia, anzi, Donna, di sentire queste cose, nel momento in cui tu senti che stai male, che così non va, ma che questo è quello che in questo momento senti e puoi vivere?
io non ti giudico. non giudico chi viene trattato come un cane.
perché so che
– anzi penso che – non esista nessuno che vuole essere trattato come un cane. Neanche chi (non parlo di te) sembra andare a cercarsi il dolore. O chi, quando lo incontra, non riesce ad uscirne.
Chi si sente trattato male, chi non è felice, chi ha un sogno che è anche il suo incubo ma non riesce a rinunciarci, è in qualche modo prigioniero. Prigioniero di qualcosa da cui, in quel momento, non riesce ad uscire. Non vede il modo, gli sembra che uscirne sarebbe peggio che starci dentro, anche se starci dentro non è qualcosa che lo fa stare bene. O a momenti sì, e quei momenti se li fa bastare, ci ricama su la trama del sogno di una vita diversa, migliore. ma per il resto del tempo guarda gli altri, e spesso gli altri sembrano quasi su un altro pianeta… dove non esiste violenza, dove si può essere sereni. Gli altri hanno cose che io non posso avere, che non riesco ad avere…
Caparbiamente hai inseguito il tuo sogno, per 4 anni. Quando ti è parso di realizzarlo, un uomo, del quale tu parli usando la parola amore, usa per te la parola attrazione.
Meglio di niente, dici.
Ti parla di ciò a cui non vuole rinunciare, mentre tu ci racconti quello a cui rinunci, con sofferenza.
Ora basta, non ti disturbo più.
Non conosco lui, non conosco te, non conosco le tue e le sue ragioni.
Però mi chiedo come faccia a non accorgersi che tu chiami te stessa Follia e che hai dentro quel male che dici di avere.
Forse ti ha detto di rinunciare a lui, ma tu non ce la fai, non vuoi. Se rimane soffri. Se se ne va ti disperi.
Ti senti in balia di due disperazioni.
Forse è lui che ti trattiene. Che non vuole vedere il male che ti fa.
Comunque sia:
non conosco la tua storia, ma spero, cara amica, che tu possa trovare la forza di credere che puoi stare meglio di così. Che non ti chiami Follia, che questo è solo un capitolo di una vita più piena e più serena. Che anche tu puoi avere, sicuramente.
Un abbraccio.
grazie…non so come ma hai scritto quello ke c’è realmente e mi hai fatto riflettere su molte cose,ieri lui mi ha detto che bisogna fermarci qui ,ke non riesce ad andare avanti,perchè io piaccio ad un suo amico che gli parla sempre di me,e poi per mio fratello che lo conosce,la ragazza la messa in mezzo solo quando gli ho detto che si fregava piu degli amici che di lei.mi ha detto che sono cambiata in questi anni e che sono diventata piu fredda e cattiva per tutte le brutte cose che mi sn capitate.l’ultima volta che ci siamo visti siamo stati insieme anche fisicamente ed era la mia prima volta non mene pento perchè l’ho fatto con amore,pero gli ho detto che secondo me volesse finirla qui dopo ke ha avuto il fatto suo lui ha detto di no,ke è stato un errore e che io dovevo farlo con l’uomo ke avrei sposato,(qst mel’ha sempre detto quando ne parlavamo,infatti la nostra decisione era di no)e non vuole ripetere qst sbaglio.io sono un ragazza che gli piace ridere e non voglio far vedere il mio dolore agli altri,forse x questo scrivo qui anche qui…ma con lui spesso è inutile,capisce sempre quello che provo quando mi guarda negli occhi,poi quando ci siamo dividi ed io ero con le mie amiche lui mi ha chiamato e mi ha chiesto se mi sentivo meglio,non melo aspettavo…poi abbiamo deciso di incontrarci lunedi ma ha sotolineato il fatto che vuole solo parlare…non lo so lui cosa pensa davvero,ma io lo amo cosi tanto che darrei tutto x lui,so cosa significa non averlo e non voglio perderlo anche solo x quell’ora…avvolte penso di far qualcosa come riccatarlo,farli litigare etc ma so che non ci riuscirei e mai lo vorrei fare xil semplice motivo che non volgio vederlo star male
grazie tante luna…
MARTA ciao 🙂
la prossima volta ti firmi Marta e basta, che ormai ti riconosco? 🙂
non so quali siano le brutte cose che ti sono capitate e non te le sto chiedendo, sono cose tue. Io non leggo una persona fredda e cattiva, leggo una persona che è confusa, e che ha molto bisogno d’amore. A volte il bisogno d’amore però crea una confusione per cui si finisce con il dimenticare che l’amore è uno scambio reciproco tra due persone, uno scambio reciproco tra due persone che genera gioia, serenità, progettualità realistica, e non una “fissazione” in cui la sola cosa che sentiamo è la pulsione anche a camminare sulle ginocchia sui ceci e abbruttirci dentro e stare sempre più male in nome di una foga a volere a tutti i costi a tutti i costi a tutti i costi…
a volte pensi di far qualcosa come ricattarlo e farli litigare, dici…
ma lo sai anche tu che non è così che funziona…
perché anche se sei arrabbiata, e sofferente, perché le cose non vanno come vorresti tu sai anche che le storie d’amore non hanno nulla a che vedere con il ricatto o con il separare le persone mettendo zizzania tra loro…
voglio dirti cosa la vita ha insegnato a me:
la violenza non ha nulla a che vedere con l’amore.
quando qualcuno ci fa male si tratta di violenza, non di amore.
quando permettiamo a qualcuno di farci male non è amore, è violenza.
quando noi stessi ci facciamo male, e diventiamo autolesionisti in nome dell’amore non è amore, è violenza.
quando noi stessi usiamo delle forme di violenza per trattenere qualcuno o tenerlo legato a noi, sia pure perché ci sentiamo disperati non è amore, è violenza.
quando ci ostiniamo a volere che qualcuno ci ami quanto lo amiamo noi,e così non è, non siamo nè romantici nè passionali… ci facciamo violenza.
l’amore, quello vero, non ha mai bisogno di violenza, da nessuna delle due parti. l’amore può vivere di lacrime di commozione, e anche di delusione, perché nessuno è perfetto, ma se le lacrime sono di disperazione c’è qualcosa che non va.
dici che ti piace ridere, e lo capisco, piace anche a me.
mi piaceva anche quando nella vita sono stata disperata per amore, e come te pensavo che la soluzione, poiché mi piaceva ridere, fosse
sforzarmi di sorridere comunque anche quando ero disperata, in nome, credevo, dell’amore… un amore così grande, paradossalmente, però, quello che io chiamavo amore, da inghiottire tutto quello che desideravo, in realtà, dall’amore…
gioia, tenerezza, solidarietà, condivisione, batticuore positivo, fiducia nel presente e nel futuro, una sensazione di pienezza…
tenersi per mano, insieme, e sorridere…
sorridere davvero, non sforzarsi di sorridere…
invece ero angosciata…
invece ero triste…
invece mi accontentavo di qualcosa che non mi rendeva felice, nè serena, e non somigliava a quello che avrei voluto davvero, stare bene, perché temevo che senza sarei stata peggio…
posso dirti che invece era quello che sentivo allora il peggio.
a volte ci diciamo, e ne siamo convinti, che in nome dell’amore siamo disposti a disperarci e a fare qualsiasi cosa…
a dare TUTTO.
anche la nostra salute, il nostro benessere.
ma in quel momento non è il nostro amore a parlare.
è il nostro bisogno di amore a parlare.
un disperato bisogno d’amore.
ma alle volte il nostro bisogno immenso di amore ci fa dimenticare cosa sia davvero l’amore.
l’amore non è solo ciò che proviamo noi, la pulsione che sentiamo per qualcuno. è un confronto con la realtà dei sentimenti degli altri, della loro personalità, delle circostanze. ti sembrerà poco romantico, lo so, freddo, forse…
ma non è così.
ricordati di amare te, sempre, di amarti con la dolcezza che meriti per te stessa, innanzitutto.
ricordati che non hai alcun bisogno di abbruttirti in nome dell’amore.
e che non c’è nulla di romantico nell’abbruttirsi nel nome dell’amore, che sia l’abbruttirsi nel nome del ricatto o della disperazione.
A volte pensiamo che un no degli altri può dissolverci, ma non è così. Molto spesso siamo molto più forti di quello che crediamo, sai?
forti non nel sopportare, ma nel volerci bene.
Un abbraccio
ciao luna ciao marta leggo continuamente le vostre realtà,mi sento parte di voi,e sn felice che cè qualcuno che sappia darmi un conforto che mi dia una spiegazione plausibile a tutto ciò che mi sta capitando ultimamente…ho sempre pensato ed ancora adesso lo penso di essere nata x compiere un qualcosa di importante,non so se sia colpa del mio passato che mi dà da pensare questo ma ne sono fermamente convinta…mi chiedo più volte perchè le cose capitano tutte a me continuamente senza darmi il tempo di riposarmi un pò,senza darmi il tempo di riflettere davvero su cosa voglio dalla vita….già la vita semmai fosse mia davvero avrei deciso da tanto cosa farne..ma ancora non riesco a controllarla a farla completamente mia…forse la tengo distaccata da me per paura…una paura latente del passato……..oggi è un mese che sto insieme a lui….non è cambiato nulla se non chè la sua gelosia è andata ad aumentare….lui nn si fida di me…già che strano lui non si fida….un paradosso direi…..ma io gli dò le sicurezze perchè quando stiamo insieme nn vedo che lui.in questi giorni abbiamo preso una pausa ma non di riflessione,perchè nn serve…deve stare vicino alla moglie e poi ritornerà da me…sapevo che sarebbe arrivato questo momento me ne aveva già parlato da tempo….stamani mi ha fatto una scenata di gelosia perchè ieri avevo avuto il cellulare spento…poi però ha capito…anche se dubita di me..e non crede che lo amo davvero….non si espone con le parole nn mi dice ti amo….mi dice solo che mi vuole bene tanto,,,ma io lo so che non è così…perchè lo sento….o forse penso di sentirlo???mah ….a volte sto malissimo quando non lo sento ma poi basta una sua telefonata e il cuore mi si riempe di gioia…lo so devo rallentare con lui…corro troppo e come mi disse una volta lui nn vuole restare indietro con i sentimenti…lui sa che lo amo ma non ci crede totalmente..sta benissimo con me….ed io???
ciao luna,ho appena letto la tua risposta,e forse questa sera incontrero lui x parlargli anche se ho qualche dubbio perche oggi loro due farrano 3 e sei mesi ke stanno insieme e lui sene sarà dimenticato per questo ha preso un’appuntamento con me,so ke è sbagliato restare con lui e sò che la miglior soluzione è quella proposta da lui,cioè finirla qua,ma io non voglio e basta,non puo lasciarmi cosi,non voglio vivere di nuovo senza lui,mi basta anche quel poco non cerco molto,mi accontento ,lui non sarà daccordo con quello che peso io ma non mi interessa è vero ora sarro egoista,ma non voglio lascirlo andare non cosi non ora…non voglio ricadere non voglio passare l’inferno che provavo prima,e non puo andarsene cosi come se non fosse accaduto nulla,no!
tania,il passato ci lega al presente,lui ti dice che ti vuole bene,tu digli di dimostrartelo,certamente non stai benissimo con lui,xkè lo condividi con u’altra e non puoi fare con lui tutto cio che farebbe una coppia normale,sò che le mie decisioni non sono giuste ma io combatto ,finche non avrà fine,ho messo tutta me stessa,è vero non ho raggiunto tanto ma se ciò finirà davvero,avrò un ricordo bellissimo anche se farà male,xke in quei momenti insieme a lui ci stavo davvero bene xkè lo amavo e non mene pentiro mai e poi mai
TANIA carissima, ti dirò schiettamente cosa ho pensato leggendo il tuo post…
è vero che a volte ne capitano tante, tutte vicine, una sull’altra, senza avere il tempo di prendere fiato. Lo so, perché mi è successo e l’ho visto capitare, purtroppo.
D’altra parte ci sono cose che capitano e basta, e che non puoi che gestire standoci dentro e altre cose che capitano e che puoi gestire scegliendo di starci dentro o fuori, ovviamente con i mezzi e lo stato d’animo che hai in quel momento.
Da persona intelligente quale sei cogli un aspetto, generale, che ha un senso:
e cioè che è vero che alle volte la vita incasinata non ci permette di fermarci, ma che a volte stare nei casini può essere anche una sorta di alibi (inconsapevole) per non fermarci.
Sulla sensazione di essere destinati a fare qualcosa di importante non discuto assolutamente… a parte il fatto che il concetto di importante è relativo, nel senso che è legato a trovare la propria strada nella vita 🙂
il punto è che alle volte ci si sente qualcuno che è destinato a fare qualcosa di importante nella vita ma non si sta nel presente…
si pensa che si potrebbe fare qualcosa di importante nella vita se solo non fosse così o colì…
o che quel tempo per fare qualcosa di importante e fare la propria strada è spostato ad un indefinito futuro…
non so se riesco a spiegarmi…
quello che voglio dire è che è assolutamente vero che i grandi passi si fanno attraverso i piccoli passi, che si semina lungo il cammino e che spesso si semina anche in maniera inconsapevole ma mirata…
pensa per esempio alle biografie di certe persone che hanno fatto cose eclatanti (ma ripeto, importante è un concetto relativo legato al nostro sentire e alla nostra strada e al nostro sentire di dare forma alle nostre attitudini, desideri per esempio)… si sa già dove sono arrivate (non si sa, se sono ancora viventi, dove arriveranno ancora) ma prima di quel momento c’è una biografia che in qualche modo, spesso, in modo coerente, sembra