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Lettera pubblicata il 24 Settembre 2007. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore chillido44.
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con me NON ATTACCA. in nessuna sua parte. Nè quando è aggressiva nè quando butta sulle difficoltá, nè quando tenta di blandirmi. NON ATTACCA. e non certo perché son un’insensibile aliena con 3 teste. Concludo dicendo che le persone che citavo, che hanno una malattia degenerativa, non ce l’hanno per far sembrare migliore me. Ma è ennesima frittata girata, in nome di pseudo sottotesti. Rimango sulla mia posizione non offrendo neanche il testo. Poi costruisciti la luna che vuoi, come da vari post fai. Ma Luna a queste proiezioni, serenamente, non ci sta. saluto margot, e quoto le ultime righe di eme.
Pappardella: in senso figurato, discorso scritto lungo e noioso.
Se il buongiorno si vede dal mattino…
Immagino che se ti dicessi che “spappalerdato” non esiste, ma che non mi importa perché è abbastanza evidente l’uso che fai di questo termine e il significato che ne dai, comunque “avrei torto”.
Avrei interpretato male (pur facendo uno sforzo di interpretazione), vorrei dire che ho fatto la scuola per interpreti e traduttori e sono fi.. mentre tu no, oppure avrei una perdita al rubinetto del bagno e quindi un giramento di zebedei gratuito, oppure uno scarso senso dell’umorismo.
Dei tuoi problemi alla vista non hai mai fatto menzione (ed è tuo pieno diritto), però hai più volte detto che il problema di comunicazione era il mio. Cioè se non capivi era un mio difetto, e ci hai fatto su anche dell’ironia. Anche se tu avessi scritto qual è il problema in maniera diretta è chiaro che non avrei potuto farci niente. Ma l’hai girato su di me.
Hai citato tu la patente, più volte, ma alla fine sarebbe colpa mia perché non sono riuscita a capire, attraverso un monitor, se una persona vede di più o di meno.
@cavolo devo dirtelo qua perche non mi posso prendere la patente???
No, non dovevi assolutamente dirmelo, nè qua nè altrove. Ma neanche cercare di attribuirmi la responsabilità di non essere chiaroveggente e quindi insensibile.
E’ vero che può capitare di cercare negli altri una sorta di genitore simbolico, a cui attribuire tutta una serie di “doveri” morali, e capacità di reggere i nostri umori, degli esseri simbolici e ideali che, se sono capaci di chiaroveggenza, possono fare e dire sempre la cosa giusta a seconda dei nostri umori, e accogliere anche quando provochiamo, e reggere se ci incazziamo, e essere lì a darsi il pretesto e il modo per proiettare tutti i nostri fantasmi, ma senza smuoversi di un millimetro ed accogliendoci sempre… ma a parte che questa cosa non esiste in natura, se esistono gli psicoterapeuti è anche per aiutare a capire che non è così che funziona.
e che è nel momento in cui si affrontano i rapporti con se stessi e gli altri su un piano diverso, anche da questo punto di vista, che le cose possono funzionare meglio.
Questo è un problema comune, indifferente per quali ragioni.
Io non credo che tu mi abbia vista in questa luce, comunque.
E se anche lo avessi fatto non è una cosa che ho mai cercato, voluto, e che accetto.
Non l’avrei accettata nemmeno messa su un piano meno aggressivo.
E il tuo è stato aggressivo.
Non l’avrei accettata perché non è una cosa che secondo me giova, da nessuno dei due punti di vista.
Buon percorso, ciao.
Ciao a tutte, ho avuto problemi di connessione ma oggi ho recuperato.
Nel mio post a metà dicevo che ho l’abitudine di passare le mie vancanze con mia nonna una delle donne più forti ed intelligenti che abbia mai conosciuto. Sono certa che solo sapesse di questa mia situazione ne resterebbe delusissima. Spesso mia nonna mi ha ripetuto che non esiste nessuno che possa decidere per me e per la mia felicità. Mi ripete sempre di non lasciare che la mia felicità venga condizionata o decisa dalle parole e dalle azioni di qualcun’latro. E pensavo chissà come reagirebbe ora che il mio equilibrio si regge su un filo, ora che combatto con le unghie per ridiventare chi ero? Già ero tante cose prima di lui. Poi mano a mano ho evitato molte attività che mi liberano la mente, ho allontanato parecchie persone solo per avere lui e per coprire la nostra storia. Sono diventata bugiarda per restare in questa storia. Allora mi chiedo spesso chissà come sarebbe vivere da oggi in poi senza il magone che ho sempre, senza vederlo, sentirlo e amarlo più? ogni volta che ci penso la prima sensazione è come un respiro a pieno polmoni, la seconda è una solitudine enorme. Avrei potuto essere di più per me per evitarmi tutte queste sofferenze e tutte queste paranoie. Poi penso a donne come mia nonna che per davvero hanno passato momenti terribili e che non sono mai scese a compromessi con la loro dignità e mi vergogno. Io ho calpestato la mia dignità per un uomo. Poi penso ma quanto ancora può durare, (mi chiedo anche per lui ormai andiamo incontro ai tre anni)cioè mi chiedo ma questa cosa tra di noi esiste da tanto, è basata sulla nostra volontà (la mia di nn restare da sola, la sua credo nasca da problemi irrisolti che ha) e alla fine a me nn porterà niente di buono, non mi lascerà neanche un buon ricordo di lui, mi resterà soltanto l’amaro di una relazione vissuta male e nascosta, e a lui cosa lascerà? possibile che tutto questo che ora ci basta e ci lega portrà bastarci ancora per molto? E se così nn fosse, il vuoto che il noi che abbiamo creato con cosa lo occuperemo? e tutte le domande che ne conseguiranno, il dolore che dovrò affrontare a cosa serviranno? Mi sembra una grande perdita di tempo. Non so neanche some spiegarmi. Cmq dicevo che di donne forti ne sono circondata, e che mi sono ridotta alla brutta copia di me stessa, e ancora nn so perchè.
Eme e Ema: ciao!!!!
Luna: un saluto anche a te. Ho scritto con la speranza che tu mi legga e che tu torni attivamente nel nostro piccolo angolo di mondo, in cui io ho trovato tante amiche che mi consigliano e con cui mi confronto. Mi spiace per la spiacevole situazione che qui si è venuta a creare e capisco la tua diffidenza nel tornare. Cmq io sono qui e spero che presto ci sia anche tu.
Ciao MARGOT,
hai ragione, “alla fine a me nn porterà niente di buono, non mi lascerà neanche un buon ricordo di lui, mi resterà soltanto l’amaro di una relazione vissuta male e nascosta”;
ma soprattutto ti lascerà la rabbia verso te stessa, per lo meno per me è così, la sensazione di voltarmi e vedere un tempo troppo lungo trascorso così negativamente e non più recuperabile, la sensazione di guardare una me che è stata, che mi schifa e che purtroppo non posso tornare indietro a modificare nè annullare, una me debole e incapace di reagire, impaurita da quell’allontanamento che paradossalmente dopo si è rivelata essere la sensazione di liberazione più bella che avessi mai provato, finalmente in movimento, finalmente libera da tutto, da lui, da me, dai miei ingarbugliamenti… sai tipo come essere incollati alle pareti di un cubo con dei filamenti di colla su mani e piedi che ti permettono di agitare braccia e gambe ma dai quali non riesci a sbrogliarti e staccarti? quella sensazione di agitazione, di sgomitare e sgambettare perchè qualcosa non ti piace, ti innervosisce, ti fa arrabbiare, ti stanca infinitamente fino a piangere, prima tristemente perchè non è come vorresti e non ce la fai più ad aspettare, poi istericamente, perchè sei satura di tutto e vorresti continuare a provare ma finalmente la paura di sbrogliarti inizia a diventare una necessità e la voglia di dare uno strattone forte con braccia e gambe fa terrore ma è grandissima.
Ti resterà quella negatività nel guardare quella che sei stata, l’obiettitivà di vedere la realtà delle cose e il dirti “perché l’ho permesso?? perché stata così debole? perchè all’inizio ho preferito non pormi tante domande anziché tenerlo fuori dalla mia vita? e soprattutto perché non ho tirato fuori le palle quando la situazione ha iniziato a crearmi malessere o semplicemente quando le cose non erano come le desideravo?”
Questo è quello che mi porto ancora io, un giudizio negativo di me stessa, causato solo ed esclusivamente da me, perché nessuno mi ha legata né obbligata, sono stata semplicemente debole e la rabbia che ancora mi provoca è molta…e tutto ciò (forse è normale o forse no, non lo so) si riversa anche su di lui, sul pensiero che ho di lui, una persona per la quale purtroppo o per fortuna non provo stima e sul rifiuto che provo nei suoi confronti, perché è il rifiuto che provo verso me stessa per quella che sono stata in quel periodo.
MARGOT perchè continui a domandarti cosa penserà lui? Cosa rimarrà a lui? Perchè non ti concentri sulle domande che riguardano te???
Hai scritto “mi sono ridotta alla brutta copia di me stessa, e ancora nn so perchè”, allora concentrati su questo…che cosa fa star bene Margot e che cosa invece le provoca malessere??? Ma non riguardo a quella storia, riguardo TE nella TUA vita… la paura della solitudine ad esempio…e il resto.
E’ il lavoro che stai facendo con la psico immagino, ma non ti tirerà lei fuori da lì, sei tu a dover fare il lavoro grosso.
MARGOT: quoto Eme. Sì, in questo momento non mi va di partecipare attivamente qui, per le varie ragioni che ho espresso e perché ascolto, in generale, la mia “panza”. Ma ciò non significa che io non pensi più a te e che io non ti voglia bene.
Comprendo il valore che può avere per te “questo piccolo angolo di mondo”, anche il confronto che hai appena avuto con Eme, che mi sembra importante. Apprezzo il fatto che tu abbia detto a te stessa che te lo vuoi tenere, e visto che hai voglia di essere qui che tu sia ancora qui. E non come prova di forza, ma perché hai semplicemente ascoltato la tua panza e i tuoi bisogni.
Poiché questo spazio per te è positivo, lo riconosci come tale, hai scelto, vedi?
Apprezzo il fatto che tu abbia compreso che anch’io posso viverlo in un modo o un altro. Già in questo, Margot, sai ancora stare al mondo molto più di quanto credi. E anche nelle questione emotive, come vedi.
Spero però che in generale Margot si renda conto che può vivere NEL MONDO, non in piccoli spazi, in compartimenti stagni. Quello in cui soffrire, quello in cui implodere, quello in cui cui sognare una vita migliore ma pensando che non può, e quindi solo in astratto, quello in cui esprimersi e trovare confronto e consigli. MARGOT è MARGOT sempre, ed è tante cose.
Quando le tue energie ricominceranno a rifluire ti renderai conto meglio perché hai bisogno di essere MARGOT sempre, e di “spazi aperti”. E’ una sensazione bellissima e spero che tu possa ritrovarla presto, anche se comprendo il perché ti sei ritrovata a viverti… a pezzi e curva su te stessa.
Se vuoi, anche per la fase che io personalmente vivo rispetto a questa lettera, ma anche perché ci frequentiamo ormai da un po’ di tempo io e te, ho una proposta da farti. Mi piacerebbe che tu, quando ti rivolgi a me, scrivessi per raccontarmi di TE. Anche la banalità (che banale non è) del fatto che hai bevuto un capuccino o un the, o se hai visto un vestito che ti è piaciuto in una vetrina, o se hai sentito una canzone che ti piace, o se hai voglia di darti una spuntatina ai capelli. Non è che voglio “indirizzare” quello che dovresti scrivermi, se la mia proposta ti va bene, era solo per cercare di farti capire cosa intendo. E’ chiaro che tu questa lettera, questo piccolo mondo, devi viverlo come tu senti. La mia è una proposta. E’ chiaro che non intendo in alcun modo toglierti (non sarebbe neanche una mia facoltà, un mio diritto, oltre che una mia volontà) l’uso del forum come TU meglio credi, e toglierti il fatto di scrivere assolutamente ciò che ti passa per la testa. E’ chiaro che non ti sto dicendo di dire bugie, di far sembrare che stai meglio per non annoiare qualcuno, non far incazzare qualcun altro, non perdere le persone che sino ad ora ti hanno ascoltato. (e che peraltro potrebbero non passare di qua anche semplicemente perché hanno il mal di denti o stanno nel mondo a fare i loro c…i di vario genere, avere una certa quantità di energie, pur comunque pensando anche a Margot)
Ma la vita non è fatta di compartimenti stagni e quello che tu pensi di non avere più è dentro di te. C’è ancora. Solo che sei distratta da altro. E se c’è ancora sotto un cumulo di cose che comprendo, comunque c’è. C’è ancora comunque sia pure sotto o accanto il momento che stai vivendo. Sei sempre tu, Margot. Che tu abbia pure certi muscoli tuoi, lati sotto sforzo e altri invece poco usati o persino quasi dimenticati. Ti conosco da un po’ di tempo in questo forum, Margot, e capisco BENISSIMO sia il tuo bisogno di parlare di queste cose, sia il fatto che se sei entrata in un forum a dire che stavi male era perché la tua intelligenza emotiva comunque ti ha detto “che caz…”. Capisco perché hai cercato appoggio e confronto. Capisco perché tempo fa l’idea di andare da una striz manco per sogno e poi invece sì. Capisco anche perché il centro dei tuoi discorsi sia e sia stato, qui, pur parlando di come ti senti, lui e l’invasione terrifica che questa vicenda ha avuto ed ha nella tua vita e nella tua percezione di te. Però mi ha fatto molto piacere conoscere altre cose di una persona con cui comunque ho dialogato a lungo. Mi ha fatto piacere non perché io sia invadente o voglia farmi i ca… tuoi, ma perché se ci fossimo incontrate là fuori avrei conosciuto anche la Margot a cui piace chiudersi in casa a cucinare e che ha un rapporto bellissimo con i suoi nonni.
Non dovrei spiegarti troppo, avrei potuto dirti: ti propongo questo e basta. Ma invece te lo dico chiaro: anche in questo angolo in cui hai parlato tanto di lui e di come lui ti fa sentire e vivere vorrei che tu facessi entrare invece TE. Anche qui, anche se stiamo parlando di una specifica cosa, puoi sintonizzarti su altri livelli. Perché la vita, appunto, non è fatta mai di compartimenti stagni, nè Margot.
Guarda che a me non importa che tu scriva 12 righe, 78, 2 o nessuna.
Non è un tema. Non hai niente da dirmi? Ok, non dirmi niente. Non hai voglia di parlare di altre cose? Ok. Magari tra 3, 5 giorni avrai qualcosa da raccontarmi. Ed io NON MI ASPETTO che tu mi dica qualcosa per forza. E magari non ti risponderò, perché la mia posizione (che riguarda la mia panza) la sai. Però ecco, volevo dirti questo. Non so se sono riuscita a spiegarmi. Se poi ti viene da farlo scrivendo su un quaderno con Paperino o semplicemente tra te e te è uguale. Però io credo che male non ti faccia riservarti qualche riga in un post per parlare di TE, in cui lui non è ammesso. Tu sì, lui no. Allora io ora questo “posso fare per te” (parole grosse, spero che si capisca il senso), farti pensare che quando parli con me di lui non parli. Sei troppo giovane per ricordarti il gioco “L’allegro chirurgo?”. pensa tipo: se quando parlo con LUNA nomino lui si sente l’allarme gnegnegnè 😛 Ma non perché devi mentire, non dire che lui c’è ancora. Lo so benissimo. Semplicemente perché TU SEI, cazzarola, indipendentemente da lui. E ho voglia di sentire cosa mi dici tu. Se ti va, senza impegno.
Bacioooooooo 😀
Ciao Luna si ho voglia di parlarti di me. Di me solo di me. E lo sai perchè? Perchè tu mi ricordi così che esisto anche io e non solo lui che è diventato il centro del mio mondo. Strano ma a volte una semplice domanda ti riporta in mente cose che dai per scontate, cose che hai lasciato indietro e che non hai abbastanza apprezzato.
E a me è successo questo: mi sono lasciata indietro. E ora ho voglia di me. Sai Luna avrei voluto scriverti prima ma per varie ragioni, familiari e lavorative, non ho avuto tempo e anche ora ne ho pochissimo. Ma ne approfitto per dirti che la mia famiglia, da come puoi intuire, è il fulcro della mia vita e qualsiasi scnvolgimento che avvenga al suo interno si ripercuote direttamente sulla mia quotidianietà. Ma sono loro che mi amano, mi accudiscono e spesse volte mi curano le ferite. Ti ripeto ho un rapporto unico con mia nonna e per me lei è fonte di comprensione di parecchie cose. è spesso anche la mia confidente, e spesso sa cogliere cosa c’è che non va senza che glielo dica. Con mia madre è un pò diverso. Ci vogliamo bene ma siamo all’opposto. Non riesco ad aprirmi completamente con lei per il suo forte spirito critico. Ma ogni volta che ne ho avuto bisogno lei c’è stata. cmq questo fine settimana l’ho passato con mia sorella a cucinare, dipingere e guardare vecchi film. è stato rigenerante per l’anima. Anche se parecchie cose sono ancora da aggiustare ogni volta che sono con la mia famiglia, penso che posso farcela.
E tu come stai Luna? che fai di bello?
E voi ragazze come state come vanno le cose?
passato il ciclo vi siete calmate?
io ragazze ho mollato tutto.
essere l’amante o la tradita…o comunque star male perchè una cosa non è al suo posto…è la cosa più deleteria che mi sia capitata. per me essere la seconda è voluto dire farmi un male che non credevo esistesse..
io non ho letto tutti i messaggi ma solo qualcuna di quelche amante…beh vorrei dire proprio a queste amati che fate schifo!!!gli uomini sposati non si guardano…io mai e poi mai potrei andare con un uomo sposato…io sono una moglie tradita ed ho solo 35 anni…dopo avere dato tutto a mio marito e neanche vi immaginate tutto quello che ho fatto per lui durante questi 8annim lui ora e’ confuso, anzi e’ confuso da qualche mese perche’?perche’ ci sta na tro.. di mezzo…una bambina che va ancora all’universita’ che non sa nulla della vita…beh amanti, avete rotto i c…..!!!!scusate il mio sfogo ma sono stata tradita, umiliata, usata da quell’uomo che io credevo di conoscere e da quell’amore che io dicevo essere puro!!!