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Lettera pubblicata il 24 Settembre 2007. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore chillido44.
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Appena finita la sauna Eme,sarai mica gelosa dei nostri parassiti??? 🙂 In mezzo tutta questa malinconia,credo che ogni tanto ci voglia un po’ di ilarita’ per sdrammattizzare il blog!! Saluti e baci,e salutami la bella napoli!!
Grazie.
margot: Lo supponevo,infatti sono quei 90 secondi,con quei minuti precedenti che ti legano a lui,e tu ti aggrappi solo a quelli!! Tutto il resto hai il potere di cancellarlo dalla mente!! Auguri piccola!!
Ahhhh Luna ecco il punto: nn vedo più me stessa oltre lui. Che peccato! E Eme si sono stufa, anzi meglio stanca e esaurita nel profondo. Ma siccome Luna mi ha domandato chi ero prima di lui cerchero di risponderle al meglio. Io sono una ragazza di 29 anni che abita attualmente nella sua citta natale (motivi di lavoro). Ho sempre studiato e ho fatto qualche lavoretto per mantenermi. Mi sono laureata in economia e ho preso l’abilitazione (attualmente diciamo che sto iniziando la mia attivita in proprio), ho viaggiato sempre molto,m amo farlo mi da la sensazione che dalla vita si possano avere sempre nuove chanches e nuove angolazioni da cui guardarsi. Ho un rapporto sanguigno (in senso buono) con mia sorella, da sempre l’unica persona vera nella mia vita. Nn ho un ottimo rapporto con mia madre. Ho poche vere amicizie (cioe ho molte persone conoscenti ma poche di cui mi fido). Ho avuto purtroppo tradimenti tremendi da parte di quelle che si consideravano le mie “migliori” amiche, al punto tale di diventare cosi selettiva e disillusa. Pero devo dire che col senno di poi ho capito che sono cose che aiutano a crescere. Tendo per mia natura a nn voler deludere le persone che ho vicino, e avolte mento per farlo. E questo nn mi piace. Diciamo che tendenzialmente cerco di piacere a tutti proprio per nn dover avere rapporti più profopondi con nessuno. Prima di questi ultimi due anni ero una ragazza disillusa e ferita che usciva dalla sua storia d’amore a pezzi. È finita ormai 4 anni fa ma mi ha destabilizzata al punto tale che avevo preso la decisione di riorganizzare del tutto la mia vita. Per cui ho riscattato la casa che avevamo insieme (ora il mutuo è solo mio) ho preso a fare una vita dedita solo al lavoro, alcune uscite con le amiche, e totale mutismop riguardo i miei sentimenti. Insomma cercavo di trovare la strada giusta per ricominciare, ma dedicarsi solo al lavoro e trascurare tutto il resto nn è la soluzione. In quel periodo erop giu ma motivata da una sensazione di rinnovamento, adifferenza di ora dove sono inerme. Cmq in generale sono sempre stata molto indipendente e questo mi ha portata a vivere da sola gia a 18 anni, ma a differenza di prima dove cercavo le mie amiche se volevo sfogarmi, dato i casini successi, ho imparato a starmene per conto mio. Ho sempre fatto molto sport, amo le scarpe altissime e il colore giallo è quello che prediligo, ma mi piacciono tutti tranne il viola. Amo leggere. Divoro anche due libri a settimana (oggi Madame Bovary) nn amo molto la vita mondana, solo qualche volta mi concedo delle serate di ballo sfrenato. Ora un po meno per lo stronzo. Mi piace uscire a bere con mia sorella e chiuderci dentro casa a cucinare. Spessop dipingo, cioe quando ho voglia di affiancarmi al lavoro di mia sorella. Ho un cane e un gatto che adoro ma per ragioni di spazio sono dai miei. Ho una famiglia molto numerosa, casinara e variegata e dei nonni fantastici. Pensa che ogni anno passo una settimana al mare sola con mia nonna, una
MDV: genericamente parlando, al tuo corso per MDV non c’era una parte, sotto il titolo UMORISMO, in cui ti hanno insegnato che c’è una differenza tra ridere CON gli altri e ridere DEGLI altri, e tra essere spiritosi e offendere? Forse eri assente?
LUCA: ammetto la mia ignoranza in materia, e la domande che mi sorgono spontanee (ma ovviamente sono affari vostri, quindi non è che mi devi rispondere) sono:
la tua quasi ex moglie sa del fatto che aspetti una bambina della tua attuale compagna? (o temi che vendendolo a sapere non si tratterebbe più di una separazione consensuale. A parte che non so se esiste ancora la separazione “per colpa”. mi pare di no). Credo – credo – che tu possa dare il tuo cognome a tua figlia in qualsiasi momento. Non so però in quale modo ciò incida sull’iter e gli aspetti della tua separazione, a livello economico o che. L’avvocato a cui ti sei rivolto per la separazione non può darti queste risposte?
perché se siete già separati in casa, e intenzionati a separarvi consensualmente, non potete farlo adesso e dovete aspettare settembre?
MARGOT: non c’è bisogno che ti scusi. Quello che volevo dire con “usare la mia empatia per” era anche una mia riflessione sulla mia (anche se involontaria) responsabilità nel momento in cui il fatto di percepire la comprensione e l’empatia per quelle che tu giudichi le tue debolezze non ti fa magari comprendere fino in fondo che però (fermo restando il libero arbitrio ecc ecc) è chiaro che il sostegno non è affinché tu riesca a reggere l’apnea, ma perché, pur comprendendo il tuo stato di apnea, tu riesca a risalire il superficie.
E’ chiaro che non sarebbe di fatto una MIA reale responsabilità, perché non incitandoti certo a restare lì bensì a credere in te e volerti più bene e a notare come dici TU che ti senti in questa situazione io mai ho inteso essere “un supporto giustificatorio”… però mi pareva corretto dirti che questa (pur comprendendo la tua confusione e le tue debolezze) non è la mia intenzione. Non è neanche mia intenzione, ovviamente, incidere nel tuo libero arbitrio, orientare le tue scelte. Quando dico che la vita è tua lo penso sul serio e penso che purtroppo se ti fai del male quel male è a te che lo fai, non a me. Poi è chiaro che comunque mi dispiace che stai male e che preferirei PER TE sapere che vivi una vita piena e serena e gioiosa.
“Non fai ancora abbastanza” non era una pagella, tipo “ha potenzialità ma non si applica”, non era un giudizio. Lo ripeto ancora una volta, era semmai: puoi fare molto di più per te di quello che ora credi. E nel momento in cui riuscirai a cogliere quel di più noterai, come dice Eme, la differenza. Poiché c’è la tua salute e la tua vita in gioco, o perlomeno fortemente la tua qualità di vita, io ti dico: è con quel di più che sentirai la differenza. Perché amare te e aver veramente voglia di vivere ti farà vedere le cose sotto una prospettiva diversa.
Al momento le cose che elenchi, le ragioni per cui non puoi fare a meno di LUI,
hanno molto poco a che fare con lui e la sua reale importanza in quanto tale. Certo, tu hai appiccicato a lui e a questa vostra storia tutta una serie di “valenze”, ma la tua paura della solitudine e le altre ragioni che elenchi per cui non puoi rinunciare a lui sono molto più tue, personali, che legate al fatto che lui sia lui o un altro.
Mentre mancano, nei tuoi resoconti, delle ragioni reali, positive, per cui lui potrebbe essere più speciale di altri nella tua vita.
Come ha sottolineato la tua striz però c’è di mezzo anche la faccenda del “rifiuto”. In sintesi è il fatto che ti rifiuti, oltre alla falsa credenza che sia l’ultimo uomo rimasto sulla terra, a tenerti legata a lui. Non per masochismo, ma come dici tu stessa, per paura di poter stare peggio. Ma la tua paura di stare peggio è anche legata al fatto che ORA stai male, e il tuo pessimismo su te stessa e il circostante nasce o comunque si sviluppa in modo esponenziale anche dal fatto che vivi una situazione di sofferenza e in qualche modo depressiva.
Non mi sembra strano che tu ora non riesca a innamorarti di qualcun altro. Ma non perché sei innamorata di lui, ma, oltre che per il fatto che mi chiedo quanto sia la tua vita sociale “presente” – cioè con te concentrata sul presente e il circostante – in questo momento (al di là del fatto di incontrare e conoscere uomini, dico in generale) anche perché l’innamoramento è comunque una forza positiva, gioiosa, energizzante e rivoluzionaria, sempre in senso positivo. Tu in questo momento sei in realtà piena di adrenalina, e strapiena di dolore, e casini, piena di una quantità enorme di emozioni negative, mentre quelle positive (realmente positive) stanno in cantina, sigillate. Mentre dici che non riesci a pensare che possa esistere un altro così importante e speciale per te (se lo pensi) magari una parte di te sogna quell’incontro che realmente pensi potrebbe cambiarti la vita. Ma è molto difficile che tu possa farlo in queste condizioni emotive, ed è molto più difficile comunque che tu riesca a riconoscere, in modo pacificato e sereno, e positivo, delle emozioni positive in questo tuo stato di chiusura.
Non è così paradossale dirti che, se tu riuscissi a liberarti di lui, e a uscire PER TE STESSA, e respirare e vivere un po’ più per te stessa, assaporando un po’ di libertà, quell’incontro sarebbe molto molto più possibile. Perché tu stessa saresti molto più presente a te stessa e al contempo anche verso il circostante.
Quella solitudine che ti fa così tanta paura è probabilmente il luogo entrando nel quale potresti far entrare qualcosa di veramente positivo e bello.
Adesso sei comunque sola, in fondo (e neppure tanto in fondo), ma con un sacco di ciarpame che occupa lo spazio. Anche delle tue stesse emozioni.
Bacio.
Benvenuto luca!!Di solito chi è separato in casa,nn fa sesso,e se tu lo hai fatto senza nessuna prevenzione alcuna,sapevi quali potessero essere le conseguenze no?? Allora tu qui dimostri una grande immaturita’,perche’ mettere al mondo un figlio in quella situazione,è alquanto meno da incoscenti!! Ora ti poni se potrai dare il tuo nome al bimbo??Certo che potrai farlo,ma quel bimbo poi tu dovrai anche seguirlo,LUI è TUO FIGLIO!!!Non so se sia stata lei cercare quella gravidanza nell’illusione di riportarti all’ovile,se cosi’ fosse lo sbaglio sarebbe stato enorme,ma tu ci hai messo del tuo,ed ora amico mio devi assumerti tutte le responsabilita’ di padre,i figli nn sono gianduiotti,e quando colgo la leggerezza di come si possano trattare certi argomenti,io che sono padre,mi incazzzo!!
Scusa luca ho frainteso la cosa!! Buonafortuna
Salve
maestro di vita forse nn mi sono spiegato,io sono separato in casa con la mia ”ex”moglie che lo diventera’ ex a settembre per problemi economici e xche’ io a settemre andro’ a vivere con la mia attuale compagna che e’ in attesa di un bambino che e’ il mio.
Ma la mia attuale compagna partorisce questo Aprile quando ancora sono ufficialmente sposato.
Potro’ dare il mio cognome ancora prima di essere separato?
Al comune o meglio nello stato di famiglia risulto ancora come capofamiglia da sposato e lo saro’ fino a settembre, accordo pattuito con la mia ex moglie
MARGOT: ho letto, grazie per avermi risposto 🙂 piacere di conoscerti, meglio 🙂
(che bello che dipingi 😀 mi disegni un gatto? 😛 – PS: non so disegnare io, ma so che non si disegna a comando 🙂 anch’io divoro i libri, ma credo che questo lo avevi intuito :P)
Mi sa che manca la seconda parte del post, mi stavi dicendo, dei tuoi nonni? 🙂
MDV: credo che Luca stia dicendo che sta per avere un figlio da un’altra donna, non dalla moglie da cui si sta separando…