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Lettera pubblicata il 24 Settembre 2007. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore chillido44.
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Luna, penso che mi sentiro’ meglio quando avro’ la possibilita’ di rifarmi una mia famiglia, come quella che stavo cercando di creare. fin quando, pero’, non risolvo i miei problemi esistenziali sara’ veramente difficile. spesso sono consapevole che la mia sofferenza precedente non debba in alcun modo condizionare le mie scelte attuali, ma come hai capito benissimo ormai c’e’ dipendenza affettiva e quindi e’ difficile venirne fuori. Cio’ che mi spinge a non chiudere e’ il fatto che anche da parte sua penso ci sia dipendenza affettiva. Sapere di avere una persona che mi pensa mi aggrada. Sono folle? Lo so…………… Lui e’ molto piu’grande di me ed e’una persona molto ansiosa e che si agita facilmente. Anche quando io l’ho chiamato in presenza del figlio maggiorenne, lui si e’agitato tantissimo, ma mi ha rimproverata in maniera tranquilla, cercando di non farmi sentire un’estranea. Anche la scorsa settimana gli ho mandato molti sms e le sue colleghe l’hanno preso in giro e lui mi ha detto di cercare di evitare, per non essere scoperto. Ma tanto l’ho rimessaggiato di nuovo. Ti potrei fare una caterva di episodi come questi, anche se potrei fartene altrettanti per tutte le volte in cui mi sono dispiaciuta. mi chiedo: cosa spinge un uomo ansioso a stare sempre intimorito? Lui dice che sono la prima e restero’ tale, perche’ lui non ce la fa a tenere a bada me e stare tranquillo in famiglia. Io accetto questo ruolo, ma non me ne sto di certo in panchina, faccio notare la mia presenza. Ti dicevo del mio carattere, perche’ nel rapporto con gli altri sto sempre a vedere problemi anche dove non ci sono. sono problematica, ma la mia fregatura piu’ grande e’ quella di preoccuparmi sempre per gli altri, non essere in grado di pensare un po’ di piu’a me. Se avremo un altro scambio di opinioni entro stasera mi fara’ piacere, altrimenti ci risentiamo perche’ intanto domani me ne vado con i miei amici piu’ cari a festeggiare la fine dell’anno in montagna, sperando che il nuovo anno ci offra qualcosa di meglio e non mi dispiacerebbe, come dici, un rapporto paritario. Auguroni di buon anno
margot: ciao 🙂 penso che il TUO senso, intendo il perché ti 6 tenuta tra le bolas ‘sto fenomeno, lo troverai anche andando dalla striz. In fondo quanto già emerso non è poco rilevante per capire (e quindi liberarsi) anche se il percorso striz non è una magia bibidìbù, ma meglio così! – Nel tuo post hai cambiato tono come hai iniziato a parlare di più di lui. Bene che si trasferisce, byebye. Il tuo oroscopo per il 2012 quindi parla di novità positive per te? 😀 margot, io penso che tu di ‘sta storia malsana ti libererai eccome. E per tua volontà.
ciao Maggie 🙂
@Cio’ che mi spinge a non chiudere e’ il fatto che anche da parte sua penso ci sia dipendenza affettiva.
cioè? Non preferiresti sapere invece che frequenti una persona verso la quale tu provi amori e che prova amore per te?
Non è che la dipendenza effettiva escluda la possibilità che ci sia amore, voglio dire però che preferirei sapere che qualcuno sta con me perché mi ama, non perché è dipendente affettivamente da me, no?
Magari mi sbaglio e non sto giudicando, ma dagli esempi che facevi pare che ti rassicuri quando, pur tirando un po’ la corda, lui rimane.
e che tiri forse la corda anche per ribadire, come dicevi, la tua presenza. Cioè: non mi hai promesso niente di concreto, la situazione è questa, sto in un certo ruolo, tuttavia anch’io ho una mia forma di “potere” nel momento in cui, pur sapendo di crearti ansia, scompiglio, io naturalmente ti mando un sms di nuovo.
Questo è anche uno dei copioni della nostra reciproca dipendenza, del gioco di ruoli e della “resistenza” della relazione.
Ok, ma… non è più semplice instaurare un altro tipo di relazione che di base ha delle dinamiche più semplici? Tipo: io ti chiamo semplicemente, tu rispondi semplicemente.
Non ho bisogno di creare fastidi e scompigli o di provare la tua “tenuta” per capire quanto e come ci tieni. Partendo poi da un meccanismo “inverso”… qualcosa tipo: non capisco che ci tieni dal fatto che mi dici che mi ami e ci sei anche nei finesettimana, le feste comandate o parliamo del nostro futuro, ma risalgo al fatto che ci tieni perché se non mi mandi a ca… neanche quando sfribro o faccio qualcosa che mi hai chiesto di non fare non te ne vai…
La mia riflessione è aperta e anche generale, non sto dicendo che tu sfibri, nè sto dicendo che tu per forza sia entrata in questo meccanismo.
Un ansioso ha delle sue ragioni per cui certe cose e situazioni lo intimoriscono o meno e delle sue modalità di gestire/evitare/contenere l’ansia.
Di per sè, ma questo non lo sto dicendo riguardo lui che ovviamente non conosco, ho per esempio un’amica che non è in grado di dire di no e contenere di più delle persone molto invadenti non perché le ama di più di quanto ama me (a me riesce a dire no) ma perché se lei dice no a me per una cosa io non scaturisco e vado in ricatto morale, musi e tragedie, queste persone invece sì.
Sulla sua bilancia il dire di sì a loro per fare una cosa che non ha voglia di fare sembra molto meno energeticamente dispendioso che dire loro di no e sopportare tutta una seria di menate.
Tuttavia se loro non facessero delle menate e lei non avesse timore delle loro reazioni (per quanto sopporti o contenga le loro reazioni) con loro si sentirebbe certo più rilassata e vorrebbe semmai loro più bene non di meno.
Non credo che la resistenza di qualcuno al nostro essere insopportabili in alcune occasioni dimostri per forza che quella persona tiene a noi. Può anche non essere in grado di gestirci diversamente. Cioè di mettere dei migliori paletti
per ragioni sue… senso di inadeguatezza, senso di colpa, tensione, paura di peggiori casini…
Intendo dire che non credo possiamo basarci sull’assioma per cui chi ci sopporta di più ci ama di più.
Leggiamo spesso che abbiamo sopportato di cotte di crude da qualcuno perché lo amavamo moltissimo.
Non lo so…
è chiaro che nei confronti di qualcuno che amiamo abbiamo maggiore comprensione per un momento o un periodo no, è chiaro che non richiediamo la perfezione in chi amiamo… però se ci facciamo mettere i piedi in testa da qualcuno non lo so quanto c’entri il fatto che amiamo, ma piuttosto che forse non siamo in grado di gestire un conflitto in maniera veramente adeguata per noi.
Se mi stai dicendo che capisci che comunque lui tiene a te e ti vuole bene perché anche quando lo metti in difficoltà
@ti ha rimproverata in maniera tranquilla, cercando di non farti sentire un’estranea. Anche la scorsa settimana gli hai mandato molti sms e le sue colleghe l’hanno preso in giro e lui ti ha detto di cercare di evitare, per non essere scoperto.
ok…
ma quello che non capisco è: perché dici:
@ma tanto l’ho rimessaggiato di nuovo
cioè, perché se lui ti chiede per piacere di evitare (in modo pacato e tranquillo e non trattandoti da estranea) tu comunque lo fai?
Per ribadire il fatto che esisti, che sei presente nella sua vita e che quindi non accetti di stare nell’ombra e chiami quando ti pare, come farebbe una compagna o una moglie?
ok, ma allora il problema non sta nel fregartene e chiamare quando ti pare, ma sempre rimane quello che non sei una compagna e una moglie e la cosa ti dà fastidio.
Non lo so @cosa spinge un uomo ansioso a stare sempre intimorito?
cioè intendi dire: perché un uomo ansioso si mette in una situazione in cui comunque deve stare sempre in tensione?
Ovviamente non lo so. Ogni storia d'”ansia” personale è diversa, come lo saranno le ragioni per cui cerca di gestire questo precario equilibrio.
Buon anno a tutte voi amiche del blog!!Fin da ragazzo,mi domandavo perche’ ste ragazzine, piu’ le maltrattavo e piu’ mi rincorrevano!!La mia vita giovanile è piena di cuori infranti,di donne che piangevano per sto caruccio giovane uomo,egoista e menefreghista,e nn lo dico con vanto,ma è la semplice verita’,e questo, già allora mi faceva riflettere!!Crescendo ho visto,con esperienze dirette e indirette,che questa tendenza in molte donne sussiste anche in eta’ adulta,vedi Margot!!Lei stessa definisce quella persona una m..da,malgrado cio’ lei lo ama!!E’ amore quello? No,ho fatto degli studi su questo fenomeno,se cosi’ si possono chiamare,e credo da quel che ho colto,che in queste donne il sentimento, che le lega a questi uomini,nn si chiami amore,ma patimento,dolore!!Queste donne,son coscenti della bassezza di questi cialtroni,ma persistono,nn vogliono perderli,perche’ queste donne tramite quel dolore,si sentono vive!!Cosa illogica ai piu’ certamente questa,cosa incomprensibile che va contro ogni razionalita’,si chiama tecnicamente “masochismo psicologico”!! E credo che margot ne sia la prova piu’ evidente che questa patologia possa esistere!!Ce’ una cura?? Perche’ alla fine e questo che conta x aiutare margot e quelle come lei!!SI, l’unica medicina,è fare un cammino di educazione all’amore,capire il vero senso di questa parola,che spesso viene confusa con altri tipi di emozioni!! E per iniziare,consigliano di fare un giro,in luoghi dove la sofferenza è tangibile,e fare una piccola azione verso queste persone,stamattina ci sono stato,si,il cinico maestrodivita, ha fatto un gesto simile,chissa’ che pure io possa diventare un uomo migliore!!Un bacio tutte voi,e un augurio di serenita’nel nuovo anno!!
mdv, esiste anche il masochismo, come esistono tante cose al mondo, ma se vuoi fare studi e farli seri documentati davvero. Vedi, io posso pure cogliere una tua certa volontà di buona fede nel leggere indiscriminatamente masochismo in determinate situazioni. Ma non è così. Margot ha una sua psicologa che le dirà. Io so benissimo di non essere masochista, da atteggiamenti come quelli del te giovine sempre mi son tenuta lontana come la peste e con naturalezza istintiva. Lo stronzo non mi ha mai attirato in vita mia e amore uguale dolore zero. E’ proprio anche per questo e perché l’amore mi piaceva sereno (no ‘brodino’, mdv, sereno e brodino non son sinonimi) e sono una a cui piace star bene con se stessa e l’altro, che quando dopo DIECI ANNI (no giorni) lui è andato fuori col cocco (e non c’entravano nè l’uccello nè un’altra donna) la cosa mi ha destabilizzato. E non ho mai pensato che lui era più figo di prima perché un suo problema diventava un mio problema purtroppo. Ricambio gli auguri di buon anno, augurandoti, se davvero questi argomenti ti interessano e vuoi aiutare le persone, di documentarti un po’ di più.
ps: forse non sai, stellone documentone :), che spesso le persone a cui capitano cose come quelle di cui si parla, son proprio persone che sanno cosa sono altri tipi di sofferenza e che possono avere pure troppo ‘istinto e empatia socioassistenziale’. Però c’è un limite, nel senso che anche i medici senza frontiere sanno che puoi aiutare l’altro sino a che non superi una soglia per cui stai ledendo te. Anche gli operatori assistenziali ogni tot staccano, proprio perché superare il limite non va bene. – son d’accordo in generale sull’educazione alla sana affettività e alla sana autostima. Se ciò fosse ci sarebbero anche meno stronzi e molestatori morali, peraltro. Non è utopia però lavorare su di sè. Sparare diagnosi di masochismo psicologico però mdv non è granché serio. Sarebbe come attribuire una diagnosi medica in internet, e senza essere medici.
Luna hai capito perfettamente il mio modo di ragionare, riguardo al mio voler essere presente a tutti i costi. Non e’ propriamente cosi, pero’, sul fatto che lui resiste perche’ forse non riesce a gestirmi diversamente. La sua paura maggiore potrebbe essere quella che io possa vendicarmi.In questi anni gli ho dimostrato che al di fuori del lavoro ed in qualche rara eccezione non mi sono mai permessa di turbare la sua quiete famigliare. Lui non deve temere che mandandomi a quel paese io possa in qualche modo vendicarmi. L’ultima volta che ha deciso di lasciarmi io l’ho pregato di ripensarci, ma lui non ha voluto. Voleva che continuassimo a sentirci e vederci ogni tanto, ma io non ho voluto, perche’ sarebbe stato troppo difficile dimenticarlo. Gli ho mandato un sms dicendogli che mi dispiaceva che per una incomprensione aveva mandato a puttane due anni. ( la sua decisione e’ scaturita dopo una caterva di chiamate). Mandato questo sms lui mi ha richiamato, ma io non ho risposto, perche’ era inutile parlarne se aveva deciso. Ho risposto dopo diverse chiamate, perche’ lui a me anche quando e’ incavolato risponde sempre. Quindi ho risposto per rispetto. Gli ho detto che non mi restava altro da fare che dimenticarlo, ma lui ha voluto incontrarmi per parlarne. E io ti garantisco che ho cercato di convincerlo, ma non l’ho di certo ricattato e se non avesse voluto mi sarei rassegnata, anche se con molto dolore. So che tanto questo dolore prima o poi lo dovro’ sopportare.
Hai ragione che mi da’ fastidio non essere la moglie. Stamattina presa da gelosia l’ho chiamato con un numero privato e non ha risposto lui, ma la moglie. Data l’ora ho pensato che stesse facendo l’amore con la moglie, percio’ non ha risposto lui. Lui non immagina che quella chiamata possa essere la mia, perche’ dopo un po’ mi chiama per gli auguri e mi racconta l’episodio. Io subito gli ho chiesto come mai avesse risposto la moglie e non lui e si e’ giustificato dicendomi che era in garage. Puo’ essere, ma sono anche un po’ scettica, perche’ lui ha i suoi tranquilli rapporti con la moglie, ma poco soddisfacenti ed io ci credo, perche’ con me all’inizio era imbranatissimo ed un po’ lo e’ tuttora. Sono scettica anche perche’ lui ha capito che ci soffro di questi rapporti con la moglie, perche’ l’anno scorso senza rifletterci mi dice che la moglie voleva incrementare i loro rapporti che sono due a settimana ed in giorni stabiliti. Mi dice che ormai faccio parte della sua vita e quindi doveva vedere come gestire la cosa. Io sono andata su tutte le furie, inutilmente, perche’ cio’ non e’ mai accaduto, perche’ comunque lui a casa non c’e’ mai e poi sta moglie e’ pure malaticcia. poi non penso che avrebbe continuato a rischiare con me se la moglie lo soddisfaceva tantissimo. Anche altre volte che e’ stato bene con lei mi ha cercata, perche’ proprio l’altra sera gli ho detto che lui e’ bisognoso di affetto, ma non mi ha voluto rispondere.
Io a lui la maggior parte delle volte credo, perche’ anche a distanza di tempo ti dice le stesse cose , e poi e’ una persona con la sua eta’, per cui e’ difficile stare a pensare alle scuse da inventare, ma stamattina kissa’???????????? e sta cosa mi logora tantissimo, percio’ sto li’ a far notare la mia presenza. Non mi va proprio di stare ai suoi ordini. Pensare che lui abbia la sua famiglia e poi quando si ricorda pensa che ci sono io pronta a soddisfarlo.
Purtroppo dovrei gestire questo rapporto pensando che lui ha la sua vita e che a me fa comodo avere un uomo da spupazzarmi ogni tanto, ma non e’ proprio cosi’ perche’ quando ci sono di mezzo i sentimenti e’ tutto piu’ complicato e poi e’ comunque bruttissimo sapere di non essere unica. Questa la dura e crudele realta’ dalla quale dovrei tutelarmi.
Grazie per le tue risposte, perche’ sono stanca di parlarne con i miei amici.
maggie, scusa la franchezza, ma un uomo per spupazzartelo ogni tanto non potresti trovartelo anche libero? ll discorso sul pianoagendarapportisessuali ti ha fatto più effetto perché ci sarebbe una differenza tra due o tre rapporti in giorni stabiliti o fuori dai giorni stabiliti? So che sembro ironica, in realtà mi colpiva la relativizzazione. Se stende il piano rapporti con te e non a tua insaputa ti rende più partecipe e quindi è più onesto? Se fa sesso all’ora stabilita, ma pensando alle bollette del gas la cosa è diversa e maggiormente sotto controllo che se godesse di più in ora extra e fosse più concentrato? E il fatto che lei sia ‘malaticcia’ (scusa l’onestà, capisco che tu guardi la cosa dal tuo punto di vista, ma ho pensato a questa donna che pure non sta bene di salute) la rende più innocua dal punto di vista emotivo o sessuale? Ti dico relativizzazione perché a parte che un uomo che cerca di gestire le cose dicendo qualcosa tipo ‘oggi all’ordine del giorno abbiamo il fatto che mi è stata fatta richiesta coniugale di maggiori rapporti sessuali fuori da normale frequenza’, sarà pure un ansioso ok, al di là di ogni altra possibile considerazione (anche che un gentleman forse non direbbe quanto lo fa e come, ma siamo in un campo in cui c’è un concetto di privacy spostato e relativo. E in cui quanto lo fa a casa sua e come diventa questione non acessoria), dicevo relativizzazione perché siamo oltre al ‘banale’ viviamo ormai come fratello e sorella e non lo facciamo dal 1985. Lo facciamo eh, ma perché devo, eh. Ma solo a targhe alterne e non è granché. Ok, ora son stata un po’ ironica. Ma non perché non possa anche essere vero ciò che dice, ma perché mi colpisce come, pure con tutta l’ovvia enfasi, anche la gelosia diventi relativa. Lo sai che siete in 3, ma sarebbe più grave se lo avesse fatto ad un’ora diversa e se avesse mentito sul garage o se sua moglie fosse di sana e robusta costituzione? Ammesso che esistano molti mariti (ma anche mogli) che, anche se la vita sessuale a casa fosse una figata, direbbero all’amante, che in tal senso già se la vive in ovvia competizione, la verità. Certo, ci sono anche quelli quelle che giocano con questo come il tizio di margot, ma in generale… Un mio ex che ho avuto la fortuna di perdere per strada da giovane, sposato, ad una delle amanti aveva detto (me lo riferì lei stupita) nell’ordine: single. Divorziato con ex problematica. Separato. Separato in casa. Senza figli. Con un figlio. Due.