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Lettera pubblicata il 24 Settembre 2007. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore chillido44.
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Allucinante sta diva!!! Ora si mette pure fare sermoni a ste povere tapine bistrattate dal macho seduttore!! Perché nn ci fai pure tu un pensierino diva, invece che aspettare che il
Messia torni???
Ma come ti permetti maestro di vita di un corno!!
Ma che maestro sei che parli cosi’.
Non ti sei dignato di darmi un consiglio decente ,solo umiliazione,anzi dai il dolce a queste donne che potrebbero ragionare o magari capire che un po’ sbagliano, che la vita e’ di passaggio e che e’ un peccato sprecarla cosi’. Dimenticavo,
per il pensierino che mi hai proposto mandaci a tua sorella !!
Tanto ha a te che dai questi consigli.
Ti auguro lo stesso buon anno.Mi hai delusa tanto.Non me lo aspettavo da te.
Hai sbagliato proprio persona sai!!!
luna tu hai perfettamente ragione, ma alle volte la vita e’ cosi’ crudele che senza volerlo ci ritroviamo in situazioni assurde. Mio marito, dopo un anno di matrimonio e’ venuto a mancare per una gravissima malattia. Io sono sprofondata in un baratro e cosi’, senza volerlo mi sono aggrappata a questa persona, perche’ per seguire mio marito ho perso anche il posto di lavoro. Questa persona mi ha aiutato a dare un senso alla mia vita. So che avrei dovuto riprendere il mio percorso da sola, ma per me e’ stato difficilissimo. Purtroppo questa storia ho deciso di viverla perche’ ora ho sempre il terrore che da un momento all’altro mi possa succedere qualcosa e allora mi dico: perche’ privarmi di momenti tenerezza con questa persona? Io a lui oltre qualche incontro non chiedo nulla, perche’ sono una persona che non vuole essere assolutamente di peso, ma che chiede solo un po’ di considerazione. Purtroppo con il tempo e’ sempre piu’ difficile trovare una persona con la quale potersi ricostruire una vita, non e’ affatto semplice, anche se sono ben consapevole che rimanere legata a questa persona non facilita le cose. Spero soltanto di venirne fuori nel modo piu’ indolore possibile. Certo a questa persona gli faccio comodo, ma non sono una donna cosi’ semplice da gestire, perche’ ho un carattere che con chiunque persona tende a mettere in discussione tutto.
Hai ragione Diva,ma devi ammettere che per i consigli, ci sono stati vari interventi delle mie care amiche ,luna eme e ape,la mia filosofia verte in altra direzione,quella di far affiorare l’orgoglio,si quell’orgoglio che dai tuoi scritti a te manca completamente!!So bene di essere pungente,e a volte “str..zo”,ma per quanti motivi tu possa addurre di voler salvare la famiglia,nn posso vedere, finchè punto possa arrivare quel fare lo struzzo che tu da tempo fai!! Riguardo il mio consiglio,l’ho dato pure a mia sorella credimi,quando l’evidenza e palese, come nel tuo caso,persistere nel far finta di nn vedere, è solo che diabolico!!Buon anno pure a te dolce Diva,e credimi la tenerezza che qui provo per voi donne maltrattate,è enorme,e vorrei tanto, aveste piu’ rispetto di voi stesse!!
maggie, come la penso in generale, fuori dal moralismo ma anche da facile buonismo, credo lo puoi aver compreso. Non si può capire una persona da poche righe, ma nelle tue mi era parso di cogliere rassegnazione, dipendenza, dolore. Anche un dolore precedente, forse, uno shock precedente che non hai rielaborato del tutto. E’ vero che il sentirci impauriti, disorientati, fragili ci può portare alle volte, nella vita, a fare scelte o vivere situazioni che non avremmo mai pensato o immaginato, e non si capisce più dove sta la compensazione e dove la castrazione, dove il conforto o la catena. Ciò che nutre l’anima o tiene a dieta forzata. E non avviene solo in rapporti ‘clandestini’, può verificarsi in generale. Tu sei autocritica, dici che hai un carattere difficile. Ma c’è una percentuale di tensione e angoscia esistenziale in quello che chiami carattere? Ti domando, pensi che se tu potessi risolvere delle tue ansie e situazioni potresti sentirti meglio con te stessa? Dici che non vuoi essere di peso, ma qualunque cosa sia accaduta tu hai il diritto, generale, di essere e esistere. E in una relazione più chiara e paritaria potresti non ragionare in termini di essere o no un peso, ma di reciprocità. Comprendo il tuo bisogno di tenerezza e, per quel che posso, la tua angoscia esistenziale. Anche che si possa essere creato un legame di riconoscenza e anche di dipendenza affettiva. Ti auguro però, anche se costui potrà sempre
-se ti ha fatto del bene- qualcuno che, nella tua biografia, ha avuto un senso in un periodo difficile, ti auguro che presto tu possa non ragionare più in termini di ‘pesi” ma di soddisfazione reale, serenità e anche sana indipendenza.
Diva
mi piacciono gli uomini sicuri….e pensavo lui avesse più palle di quelle dimostrate!! ora mi lecco le ferite ma non spero che la sua lei rimanga con lui..perchè lui si merita di restare solo, solo con la sua superficialità!!
se non ti sento più…buon anno!
Luna, come sei saggia!! Nn ti andrebbe mica di iscriverti a quel fans club?? 🙂
Anche se spesso nn scrivo vi leggo sempre. Luna e Eme ciaoooo, mi mancate spesso pero’nei vostri post vi ritrovo e mi ritrovo e un forte senso di conforto mi pervade. Poi MDV a volte ti comprendo di più e spesso penso che la rabbia che esprimi sia nata come protezione di un animo più tenero. Flor, maggie e tutte le altre vi leggo e sento il vostro dolore. Capisco la solitudine che caratterizza la vostra vita ormai d anni. È la stessa che riempie la mia. Sono due anni che passo ogni festa, ogni ferie, ogni weekend sola perche la merda di cui mi sono innamorata ha la sua vita. Ho smesso di scrivervi perche malgrado io faccia passi avanti (andando anche dalla psico) lasciando il lavoro, nn riesco mai a rinunciare a lui. La mia vita dipende da lui. E per questo mi odio. Con la psico siamo arrivate finalmente a capire quanta vergogna io provi per i miei sentimenti (e parlo di tutti i sentimenti possibili). Scavando abbiamo capito che il mio cercare un punto fisso in un uomo che mi rifiuta è simile alla mia tendenza ad impormi in ogni cosa e alla incapacita di accettare la realta’per quella che è. O meglio: io nn riesco ad accettare che le cose nn vadano cosi come le ho programmate e quando ogni volta mi trovo ad essere rifiutata mi blocco e persevero finche tutto nn va come dico io. Ma ora sono più di due anni che insisto con lui e sento di fallire in continuazione. Per me lui è il “rifiuto” è il mio fallimento. È vero Luna quando dici che se la cosa è rimasta clandestina per anni e nn si è evoluta, significa che qualcosa nn va. E credo che manchi tutto. È un incubo da cui nn riesco ad uscire. La mia vita senza lui è impensabile. Ora pero’dovro’pensarci seriamente perche’lui va via si trasferisce per cui la separazione ora sara’inevitabile e irreversibile. Mi sento abbandonata. Strano è?mi sento una persona a meta’senza fondamenta, che si tiene in bilico da anni ma che ora è stanca e nn ce la fa più. E anche se mi trovo davanti la più grande merda che abbia mai conosciuto io nn riesco più a pensare una vita in cui lui nn è più con me. Capisco anche che leggermi e rendermi conto del fatto che proprio sono cosi ignobile da voler continuare a vivere nelle menzogne pur di star con lui. So che lui nn cambiera’mai vita per me, so che la separazione ci sara’certamente e nn per volonta’mia, so che mi faccio schifo, so che lui nn puo’provare stima per una donna sottomessa come me e so che mi sono sempre sentita sul filo del rasoio cioe’lui mi ha fatta sempre sentire precaria e nn indispensabile. Ho sempre sperato che tutto questo tempo insieme fosse frutto di cio’che ci lega e che fosse generato dal sentimento che vorrei ci fosse. Ma forse il tempo è solo un modo per mettere a nudo le nostre paure solo che nel corso di questi anni ne io ne lui le abbiamo mai affrontate. Mi uccide pensare che tutto questo nn abbia un senso e che io nn riesca ad andare avanti. Ci differenzia la sua assoluta tranquillita’quando pensa al suo futuro e il mio totale spavento quando penso al mio. Io nn vedo per me niente quando penso al mio futuro. Ovviamente lui vorra’dimenticare questo periodo e lo evinco anche dalla sua volonta’diandare avanti. Io invece nn voglio diemnticare. Per me un senso lo ha avuto fosse solo per il bene che gli ho voluto.
“Per me lui è il “rifiuto” è il mio fallimento”….insomma, Margot, ti saresti intestardita. O qualcosa di simile.
Senti Margot, se la strada imboccata dalla tua terapeuta è quella azzeccata (e non ho competenze per poterlo negare) accetta una piccola considerazione che NON vuole essere un consiglio.
Continuare a darti delle solenni zappate sui piedi perchè non accetti di essere veloce a togliere il piede da sotto la zappa è molto peggio che un fallimento.
Sei troppo dura con te stessa e non lo sei abbastanza con gli altri. Non c’è nulla di male nell’autocritica (anzi) se si possiede capacità di critica.
Cerca di essere obbiettiva. Un fallimento non è nulla di grave di per sè. Se ti vuoi bene parti alla ricerca di un rimedio, di una toppa, toppina o toppona che sia.
Ma poi…..in cosa consisterebbe il fallimento?
Un proverbio dice “ce n’è per l’asino e per chi lo mena”.
Non ti sto dando dell’asina, non sia mai. Sto semplicemente dicendo che se c’è un fallimento, è un fallimento di entrambi.
E se lui vive sereno è un fallimento più tuo che suo. Anzi è tutto suo!
Perchè un uomo che si comporta come lui si è comportato e si sta comportando, uno che se la spassa con l’amante e costruisce un futuro (di cartapesta tenuta su con uno sputo) con la futura moglie…..è un piccolo uomo fallito. E tale restera, per sempre, perchè la serenità che connota il suo atteggiamento puzza di eternità, di irrimediabilità.
Lui sarà sempre un fallito perchè è contento di esserlo. Sta bene nell’esserlo, ci sguazza nella sua miseria.
Tu, invece, ti poni in una posizione totalmente critica verso questa situazione. La vivi ma non la accetti, la cerchi ma non l’accetti, la vuoi ma non l’accetti. Hai il terrore di perderla…..ma non l’accetti.
Possono capitare due cose. O “crepi” o cambi. O rinunci a vivere accarezzando un incubo che sai essere un incubo e non un sogno. O ricominci da zero mettendo insieme tassello su tassello impiegando tutto il tempo che occorre.
Io vedo & prevedo che :-)…..prima o poi risolverai il conflitto tra il fare ed il pensare, riacquisterai stima di te stessa e l’autocritica sarà finalizzata a vivere meglio e non a picchiarti dentro.
E vedrai quel tizio alla luce di sè stesso. In pratica lo vedrai al buio e avrai tanta pena per lui e tanta tenerezza per la te stessa di allora che lo vedeva come un Dio.
Ciao Margot, cerca di tenerti sù. La strada è lunga ma hai tutte le carte in regola per percorrerla a testa alta.
Lunina 🙂 ti voglio tanto bene!