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Lui è sposato ed io sono un’amante

di chillido44
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 24 Settembre 2007. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 2.507 commenti

Pagine: 1 199 200 201 202 203 251

  1. 2001
    maestro di vita -

    XPiccola ape: Sai cosa penso ape?? Che tu appena uscita da quel guscio dentro il quale sei rimasta per quasi 40 anni,ti sei imbattuta sulla peggior specie di cialtrone umano,che ha fatto dell tua fragilita’ la sua forza,quei personaggi frustrati dalla vita,che ha scaricato su di te tutte le sue insoddisfazioni!! Anche la tua scrittura è spesso immatura,come se quei tuoi primi 40 anni di vita,li avessi trascorsi in una camera iperbarica,dove nn c’erano ne tv ne giornali ne libri!! Devi recuperare il tempo passato,staccare totalmente da quell’episodio deleterio,ed iniziare crescere,maturare in tutti i sensi,nn solo come donna,ma credo anche culturalmente,come concezione del mondo che ti circonda xche’ sembri scevra di tutto!!

  2. 2002
    ape -

    per maestro-
    hai perfettamente ragione.
    quando sono a contatto con la gente stento a integrarmi, ma ce la metto tutta, e cerco di essere me stessa, ma non ci riesco, perche’ ho sempre paura del giudizio degli altri.
    se brucio le tappe in qualsiasi direzione, mi stresso subito, e mando al’aria rapporti che si stanno solidificando, sempre per le mie paure.
    cerco qualcuno che riesca a comprendere, per come sono fatta, so che valgo, ma nessuno sa leggere tra le righe, invece io sto imparando a farlo e attraverso quello che sono io, riesco a comprendere quelli che come me, sono insicuri, fragili, sensibili, soltanto chi e’ uguale a me (forse) riesce a comprendermi.
    vorrei conoscere la vita, ma appena metto il becco fuori, lo rimetto dentro, perche’ ho paura, paura…..

  3. 2003
    LUNA -

    ciao 🙂 concordo con Nathan, e mi pare che Mdv non abbia mai risposto ad APE (se la risposta non mi è sfuggita) riguardo alle SUE PROPRIE motivazioni per autoinvestirsi di una missione dai connotati aggressivi. Le SUE motivazioni, sottolineo, non quelle che lui proietta fuori.
    Detto ciò è ovvio che le sue motivazioni e consapevolezze riguardano lui stesso, e può, per quanto mi riguarda, non comunicarle.

    APE: concordo assolutamente con ciò che ti ha detto EME, sul fatto di spostare l’attenzione su di te. Poiché il concetto era suo lascio che sia lei a spiegarti cosa intendeva lei. Per quanto mi riguarda posso dirti che mi pare naturale e credo che ti sia stato certamente utile individuare dei meccanismi di lui, scoprire che certe cose hanno un nome, una definizione. Credo che ciò possa essere importante nel momento in cui si vive un’esperienza sconosciuta e destabilizzante come la manipolazione, in cui quel famoso tutto e contrario di tutto, la negazione, il vampirismo emotivo e psichico ci appunto destabilizzano ma non riusciamo a capire che cosa stia succedendo, se ce lo stiamo sognando o c’è, pure se persino il nostro fisico sente che qualcosa non va eccome. Detto ciò però deve arrivare un momento, io credo, in cui per cominciare a liberarsi ulteriormente si passa al non chiedersi più cosa ci sia o non ci sia nella coscienza dell’altro ma cosa si può invece veramente fare per se stessi. O sempre più comunque il secondo aspetto rispetto al primo. Perché che la “disfunzione” dell’altro all’interno della relazione sia stata volontaria o no rimane il fatto di avere comunque vissuto una situazione negativa, sgradevole, faticosa e tanto più la cosa è stata vissuta come destabilizzante tanto più c’è bisogno di prendersi cura di sé. C’è bisogno anche di un certo tempo per scrollarsi di dosso, da dentro, la paura nata da una certa modalità subita, per misurare le proprie difese e sentirle sicure, anche per rinunciare a certi meccanismi automatici di difesa che si erano rivelati necessari ecc. In fondo è di violenza che stiamo parlando.
    C’è una cosa che non ho capito, che probabilmente ho capito male: APE, tu credi che rapportarti con personalità aggressive o interpretate come più forti della tua in questo momento possa darti il senso di quanta tenuta hai e difese hai rispetto a certi atteggiamenti verbali, o di toni? E, non conoscendo la tua storia, ti domando (ma rispondimi solo se vuoi):
    ti è mai capitato nella vita di confondere autorevolezza e modi autoritari?

    ANCORA IO: delle sedute con la tua psicologa sai tu, sono le tue sedute, tue le sensazioni. Anche il fatto di dirle che ti trovi in disaccordo con le sue idee e cosa provi è parte del vostro lavoro, credo, no? Personalmente non dubito esista anche il sesso senza amore, ogni individuo sa per sè, mi ritrovo però sulla lunghezza d’onda della tua strizzacervelli nel momento in cui il tema si sposta più in generale dalla sfera sessuale a quella del rispetto. In ogni caso nel momento in cui

  4. 2004
    LUNA -

    una persona manca di rispetto alla sua donna, sia pure parliamo di bugie e non necessariamente di sesso, io non vorrei essere nei panni di quella donna. E il fatto di non sapere non mi sembra una tutela.
    Non è che non capisco quello che intendi dire dal tuo punto di vista, ma personalmente essere tradita e ignara per me non equivale a sentirmi al sicuro. Io sua moglie non riesco proprio a ritenerla una persona fortunata.
    Per i soldi sai già come la penso: penso che sia importante riconoscerci il valore dei nostri soldi, che abbiamo guadagnato. Al contempo però la nostra serenità può valere anche più di 200 euro.
    Non so se hai una carta prepagata e quanto costi farsene una. Se non costa molto forse io mi farei fare un accredito, piuttosto che restare non alla mercé del fatto che lui sia più forte di me (tu la interpreti così) perché gioca con il calendario e non avverte dei cambiamenti, ma di stressarmi dietro alle sue dinamiche del piffero.

    LUCE: lui, per curiosità, che fantasiosa spiegazione ti ha dato? a me sembra che significhi che sarebbe meglio lasciar perdere, non trovi? Perché a te, se ci scrivi, dei campanelli di allarme hanno suonato. Non so per quali ragioni lui sia un vecchio amore e non un attuale amore (magari vi siete persi o non tenuti, tempo addietro, per delle ragioni), e per quali tue ragioni tu lo abbia fatto rientrare nella tua vita, se pure part time, al di là della motivazioni che lui dà per il fatto di averti fatto entrare nella sua al momento troppo affollata. Sarebbe quello che forse io mi chiederei a monte, al di là dei vezzeggiativi uguali. Pure fossero diversi a me suonerebbe un campanone, non un campanello.

    MARGOT: non sono sparita, sono qui, ma meno perché indaffarata e di corsa, anche con cose positive intendo 🙂 – concordo con EME e EMA. Lo sforzo di spostarti immagino sia stato grande, ma continui purtroppo a non spostare la prospettiva su di te, e in modo costruttivo. Ciò anche e proprio perché sei imbottita di tutte le sue cazzate e delle sue modalità nocive. A te non serve darti addosso, ti ha già dato addosso lui e ampiamente lo hai fatto tu con te stessa. Certo non ti serve neanche apparentemente indulgere nel dirti che queste cose capitano e basta, se si è Margot sono inevitabili. Né cercare di trovare in lui uno spiraglio di cambiamento. A te servirebbe piuttosto sciacquare via il condizionamento negativo. La libertà vera sta lì, a una distanza minima che ora non riesci a vedere, perché non sei imbottita d’amore, ma di cazzate e frustrazioni e di paura. Il mio consiglio lo sai già: una psicoterapia mirata. Potrebbe aprirti gli occhi non su quello che lui è e lui fa, ma veramente sbloccare certi meccanismi che ora ti sembrano scontati, ma non lo sono affatto. Non suoi, ma tuoi, di risposta alle sue sollecitazioni negative. Il forum è pieno di persone che sono passate dal sentirsi in trappola a respirare, in situazioni simili. Datti la possibilità di ricominciare a respirare. TU puoi dartela, non lui

  5. 2005
    a p e -

    Per l u n a-
    Ho capito che cosa voleva dire ema e che cosa vuoi dire tu spiegandomi, che ora devo concentrare l’attenzione su me stessa, e chiudere con il passato, se no’ rimango sempre nel labilinto dei miei fantasmi mentali, e anche a livello corporeo ne subisco le conseguenze. Sto notando che dentro di me stanno avvenendo dei cambiamenti, ed e’ spettacolare comprendere che sto imparando a conoscermi. Anche se non fisicamente, ma mentalmente, prima ono stata violata dei miei diritti di donna, non mi conoscevo, e (non conosco come va la vita), ma piano piano mi rendo conto ,quello che e’ giusto e quello che e’ sbagliato, e solo chi ha la facolta’ di comprendere o chi ci e’ passato, ed ha finalmente realizzato, puo’ capire, che gran casino di emozioni e di sentimenti negativistanno dentro il mio essere.io non sapevo piu chi ero, e’ non lo so ancora tutt’ora, mi do del tempo, vivo la mia vita, con i miei tempi, quelli che sono stati violati, da chi non sa nemmeno chi e’ lui stesso in realta’.
    Mi ritrovo alla mia eta’ con un bagaglio misero, ma non me ne frega nulla ,questa e’ la mia vita, e ringrazio tutti quelli che in questo forum, mi hanno e mi stanno dando una mano, a comprendermi e a conoscermi.
    Per la tua seconda domanda luna, ti rispondo, che so che cose’ l’autorevolezza e l’autorita’, la prima sta indicare il grado di gerarchia tra persone e la seconda e’ l’autorita’ che si permettono gli altri di avere nei confronti degli altri. La secoda a me e’ stata inposta sotto una forma di sottomissione. Es: tu hai bisogno di me( quindi :io so quali sono i tuoi punti deboli le tue fragilita’ e ci gioco, ti manipolo, cosi tu in cambio mi dai quello di cui ho bisognio io, ma se tu non me lo dai, stai sicura che prima o dopo cederai, perche’ tu hai bisogno di me), questo era lui. Ma io prima che ci ero dentro al meccanismo, non lo comprendevo,perche’, come ti ripeto, per confondermi ( tutto era sempre il contrario di tutto), quando ho deciso che era meglio, per la mia salute sganciarmi da un rapporto malsano di questo genere, ho cominciato piano piano a vedere la luce, e a comprendere che quegli atteggiamenti non erano giusti, e a capire che non era amore il suo, ma una truffa.
    non e’ stato semplice per me aprire gli occhi, non avendo conosciuto la malvagita’ nella vita e non capire fino a che punto si puo’ arrivare per fare del male.ho compreso che cose’ l’istinto, prima non avendo fiducia in me, non mi fidavo di cio’ che sentivo, e non capivo se era giusto o sbagliato, man mano che mi riprendevo e che fisicamente stavo meglio, mi guardavo allo specchio e mi chiedevo , ma io non sono come lui mi descrive. La sua invidia verso di me e’ stata la mia forza.
    Prima lui per far vedere che valeva, si comportava da bullo, da autoritario, io ne avevo paura, e lui con la mia paura si faceva una risata, ed io non capivo…poi lessi suu un libro delle manipolazioni, che il manipolatore lo disattivi soltanto quando le fai vedere che non hai piu paura, e cc

  6. 2006
    maestro di vita -

    Bentornata Luna,si ci sei mancata,ci sono mancati i tuoi pistolotti :)!!Sai una cosa? Mi ci sto affezionando a voi,dopotutto questo è un nostro piccolo angolo,dove anche un presuntuoso provocatore come me trae linfa per crescere!! E cosi’ bello leggervi,anche se mi sento un po’ solo rappresentare il sesso forte,che spesso di forte ha molto poco,ma viene considerato tale,proprio perche’ dall’altra parte ce’ troppa fragilità!! Ed è cosi bello, vedere come voi, una volta uscite da quell’incubo,siete riuscite rafforzarvi, al punto tale da poter visualizzare a donne come Luce Margot e Ape quanto possano essere errati certi loro comportamenti!! Su Margot e Luce ripongo poche speranze,ma su Ape,spero che un giorno possa diventare come voi,anche se il cammino potra’ essere impervio!!Riguardo la mia risposta ad Ape,ce’ stata, nn ti è sfuggita,semplicemente glielò data con altri strumenti!! Ora cerca di di nn sparire ancora Luna,per soddisfare questo nostro angolino segreto, dopotutto basta poco, e magari la mancanza di tempo ti rende piu’ concisa!! 🙂 Vi voglio bene!!

  7. 2007
    lisina -

    @ MDV…mamma mia quanti commenti…mmm non so se qui c è bisogno di altre opinioni..anche perchè la lettera di partenza è incasinatissima come italiano,a parte questa è la classica lettera di una donna-amante che viene usata e basta..anche perchè gli uomini bisogna trovarli liberi e non portarli via ad altre donne..donne come noi,che si lamentano e soffrono perchè vengono tradite e non si soffermano abbastanza a pensare che l uomo è praticamente cascato per cosi dire nella tela di un altra donna…Non MI SCHIERO ne dalla parte degli uomini ne dalla parte delle donne..penso solo che siamo uguali,solo con qualche piccola differenza..uomini che tradiscono con donne e donne che tradiscono con uomini…

  8. 2008
    LUNA -

    MDV: anche quando vuoi dire una cosa positiva o meglio ti addentri nella piaggeria in fondo è più forte di non riuscire a dire una cosa veramente positiva, o cadi nei luoghi comuni. E sarebbe grottesco se non fosse drammatico il fatto che non sei in grado di cogliere quanto violento e insensibile sia, da parte tua, dire cose come: “su Margot e Luce ripongo poche speranze”.
    Se riponi poche speranze come il professorone che legge la vita degli altri (quel poco che può credere di capirne e trarne dalle poche righe di un forum, che sempre sono poche in confronto alla vita anche quando sono molte) e pensa di essere stato chiamato qui (da se stesso) per dare la pagella ovviamente chissenefrega.
    Il problema è che ti manca una cosa fondamentale per interagire con persone comunque in stato di confusione, prostrazione o malessere: la vera empatia. Quella per cui manco a chi ha un raffreddore troppo tenace non verrebbe in mente di dire “nutro poche speranze che gli passi”.
    Ma Mdv non parlo per te, che tanto non capisci, questo l’ho scritto per Margot.
    Perché Margot ha assolutamente tutte le possibilità, non solo le speranze, di superare questa fase difficile e sofferente della sua vita, ritrovarsi e pure meglio di prima.

    Per il resto, forse ne sai troppo poco davvero delle molestie morali per comprendere che non colpisce solo i deboli, uomini e donne che siano. E non si tratta di rafforzarsi. Il meccanismo è molto più complesso.
    Ma, vedi, per quanto la tua vita siano fatti tuoi, parafrasando il tuo modo di esprimerti, non nutro poche speranze per te. Magari se ti applichi di più un giorno o l’altro ci arrivi. Vedi, forse sono un’inguaribile ottimista.

    LISINA: concordo sul fatto di non schierarsi. Ma il fatto che l’uomo (inteso come essere umano) caschi nella rete come se fosse incapace di intendere e di volere, di scegliere e di considerare la portata delle sue azioni, ma solo di inciampare come se camminasse al buio e una storia clandestina fosse un mobile che hanno spostato sul suo tragitto e gli becca un allucione (o uccellone che sia), mi pare un po’ riduttivo. Sono anche gli amanti o le amanti a cadere nelle reti, talvolta, direi. O forsi in quelle reti ci si butta insieme, ciascuno con le sue ragioni, più o meno interpretate all’interno di sè come valide e/o nobili, necessarie.
    Concordo sul fatto che confrontarsi con una persona libera evita un sacco di sofferenze. Perlomeno quelle connesse all’amore clandestino, che purtroppo caratterizzano un rapporto clandestino ecc anche nei migliori casi. Ma perché, banalmente, vivere un rapporto nella quotidianità e alla luce del sole, un rapporto a due, sentirci al sicuro e sereni, che siamo mariti, mogli, fidanzati, compagni, ci mette comunque in condizioni emotive diverse rispetto a situazioni travagliate, ed è sempre e comunque un peso, in qualsiasi caso, svegliarsi al mattino pensando “o magni ‘sta minestra o salti dalla finestra…” o con un crampo allo stomaco e/o al cuore.

  9. 2009
    LUNA -

    APE: per autorevolezza non intendevo una gerarchia. Ho incontrato molte persone autorevoli su delle cose (e ignoranti su altre, come tutti) finora nella vita. L’autorevolezza per me non presuppone arroganza, questo volevo dire. Se salgo su un aereo sono ben felice che il pilota sia “autorevole” sul fatto di pilotarlo, visto che io non so farlo,ma ciò non significa che mi possa dire che sono imbecille perché non so guidare un aereo. E non significa che io a terra possa cavarmela benissimo, o che io non possa scegliere di prendere una nave.Capisco anche la bellezza di questa fase del tuo percorso, accanto alle difficoltà e ai vari dubbi.
    Dici spesso che tu non conosci la vita, e sai tu che significato dai a questa frase.
    Forse non conoscevi certe cose che possono accadere, ma non è accadono per forza, perché non è che per forza nella vita si debba incontrare la molestia morale ecc. Forse ti sei confrontata con una realtà che non conoscevi e quindi al momento non hai avuto delle difese adeguate. D’altra parte se domani mi trovassi a vivere nel deserto, di colpo, non avrei le difese adeguate,e non perché non conosco la vita, ma perché non mi sono mai confrontata con il vivere nel deserto e prima che mi accadesse non sapevo nemmeno che avrei avuto bisogno di sapere come si gestisce un periodo nel deserto.

    Mi spiego? forse no.
    Comunque sia, oggi come oggi, per dei deserti che ho attraversato ho imparato delle cose in più e ho visto quando e perché me la sono cavata meglio o peggio. Ma non penso che se non avessi fatto un giretto nel deserto avrei conosciuto meno la vita. e non penso che certe cose mi siano capitate perché non conoscevo la vita.

    MARGOT: mi ripeto, lo so, ma secondo me non sei innamorata di lui. E il problema non sta certo nel sesso vorace, perché del buon sesso vorace, se tu lo volessi, lo troveresti e migliore, con qualche persona più stabile (più stabile nel senso di stabilità sua, prima di tutto). Di gente più simpatica di costui penso sia pieno il mondo, non è difficile. Non credo che lo ami perché quest’uomo si rende tutto fuorché amabile. E’ positivo, amabile, appetibile come compagno quanto una scartavetrata sui maroni. Credo piuttosto, perdonami, che tu soffra quello che vedi come un rifiuto, tanto che la sofferenza nel vederti rifiutata, fosse pure da uno che non vale un pelo della tua ascella se non vai dall’estetista, ti manda nel pallone. E non ti giudico dicendoti questo. Ti dico però che forse potrebbe essere questo, a parte gli orridi arzigogoli della violenza morale che riescono a rincitrullire chiunque e a far sentire in un labirinto chiunque finché ci si sta dentro, il problema. E quel problema, che è parecchio diffuso (e non è una cosa di cui vergognarsi, se è quello) ha il lato positivo che si risolve, affrontandolo, però. Un abbraccio, forte.

  10. 2010
    Ema -

    Ciao APE, mi spiace non aver risposto prima e LUNA ha spiegato perfettamente ciò che intendevo dire anche io.
    Ritengo che il passo successivo al distacco da quelle situazioni e da quelle persone sia proprio quello di spostare l’attenzione su se stessi e non più sull’altro o sul contesto in cui si viveva… smettere di domandarsi perché quella persona dice/diceva così, perché scrive/scriveva colà, perché si comporta/comportava in un modo piuttosto che in un altro, smettere di affannarsi a riempirsi di domande e cercare risposte che spieghino l’andamento di quella situazione, anche perché intanto non ne cambia il risultato e le cose da correggere non sono in quelle situazioni, né tantomeno negli altri, ma a prescindere in noi, noi esuli da quei rapporti… il continuare a restare fossilizzati su quei punti, su cosa e perché l’altra persona pensa o fa, diventa quasi un fatto di principio, un non voler accettare che le cose non sono come vorremmo, quasi una sorta di “capriccio” che alla fine va oltre il malessere dovuto alla reale sofferenza sentimentale – e in questo mi riferisco a MARGOT;
    perdonami, ma nel leggere i tuoi msg ho pensato questo, probabilmente perché ci ho riconosciuto qualcosa del mio passato… ricordo di essermi sentita dire che il mio malessere sembrava più motivato dal fatto di non avere ciò che volevo, come il capriccio di una bambina, piuttosto che da un sentimento reale (e alla fine, dopo essere uscita da quel meccanismo, mi sono resa conto che era vero, che il mio attaccamento a quella persona era causato da mille motivi, ma tra i primi posti non c’era più il reale sentimento)… e in questo ho la sensazione di rivedere anche te… mi pare di vedere un incaponirsi e un non voler accettare il suo rifiuto (pur prendendo in considerazione che probabilmente questa tua reazione è motivata da un problema personale alla base, ma ripeto, tuo personale, non suo né vostro);
    arrivare al punto di pedinarlo e creargli casini, di discutere per la pretesa di un saluto per strada o di pretendere che lui ti debba qualcosa perché tu gli hai dato tutta te stessa, è un battere i piedi perché la sua scelta non ti piace, perché il rifiuto non ti piace – e da qui nasce l’invidia per la compagna ufficiale, e si tratta di competizione con lei, non di sentimento per lui, proprio perché come dice LUNA, lui ti ha dimostrato tutto tranne che di essere amabile, e se tu ti distaccassi un momento dal concetto di “aver perso la partita”, vedresti con limpidezza un uomo che non piace, vedresti che lei non ha nulla da invidiare e che ciò che ti stai perdendo è solo il trattamento che lui le sta riservando (mi viene in mente in primis il fatto di tradirla fino al giorno prima del matrimonio, e non è poco)…e direi che per te non può che essere una vittoria.
    Con tutto ciò non sto arrogandomi la presunzione di determinare in cosa consista il legame che hai verso quella persona, che sia ancora reale sentimento o forse sia diventata più una presa di posizione,

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