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Lettera pubblicata il 24 Settembre 2007. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore chillido44.
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…e quanto poco coraggio!
Luna..forse mi esprimo male quando scrivo.
Non mi interessa stare al tuo passo, nel senso…mi piacerebbe vedere “oltre” come fai tu, ma ora come ora non ci riesco.
Spero che il motivo non sia perchè sono limitata, ma perchè sono molto coinvolta e frastornata da mille pippe mentali.
Tu esponi altri punti sui quali poter lavorare e altri x cui non vale la pena sprecare del tempo. Ed io che ti leggo mi dico “bè, effettivamente potrebbe essere così -oppure- “cavolo, come ho fatto a non pensarci IO per prima?”.
Ed è una sensazione che mi avvilisce ancora di più, xk sembra davvero ke io sia inchiodata nelle sabbie mobili.
Eppure ci sono ben altre sfumature/appigli che potrebbero essere colti e presi in considerazione per riuscire almeno a fare un primo passo.
Ma con questo non dico ke è una gara tra Luna e me. Mi capita anche con la Dott.ssa.
Ultima cosa..mi rendo conto ke di come vive lui questa situazione a me non dovrebbe interessare (cit. sono c.... suoi). Ma spasso mi accorgo ke lui viene prima di tutto, prima di me stessa!
Mi importa poco di come mi sento IO perchè “vivo” in base ai suoi comportamenti che di riflesso mi fanno sentire al settimo cielo oppure in una buca profonda.
Eme, ho sempre apprezzato molto i tuoi interventi. Ti ringrazio!
ANCORAIO: ciao 🙂 credo fondamentalmente di esprimere i concetti:
fatti i c…. tuoi (in senso buono)
smettila di farti i c… suoi (in senso buono)
pensa a te
spostati
smettila di darti addosso e piuttosto fai qualcosa per te
le risposte che cerchi arriveranno meno dalle pippe mentali e piuttosto da:
fatti i c.... tuoi (in senso buono)
smettila di farti i c… suoi
spostati
pensa a te
smettila di darti addosso e piuttosto fai qualcosa per te
e naturalmente anche dal lavoro, mirato, con la dottoressa. che, certo, può stimolarti anche pippe che sono in realtà nodi che valuti e si sciolgono.
che tu ti senta ancora nelle sabbie mobili e che tema di ricascarci dentro e che ti senta avvilita ancora di più quando ti chiedi se ci sei stata e quanto è normale.
E il non vedere ecc non è sintomo di limitatezza.
Anche che il fatto di cominciare a valutare un’altra prospettiva di visuale sia in parte confortante e destabilizzante lo è.
Quello che io dico non è che dovresti “guarire” dalle sensazioni di un certo tipo in cinque minuti, cerco solo di comunicarti che non è vero che starai nelle sabbia mobili fino all’età della pensione. E che se il fatto che tu in questa fase ti chieda cosa ha lui nella testa ecc è anche normale, comunque non per questo è funzionale a darti risposte, ed è anche una cosa che ti stanca molto, per quello, accanto alle pippe di transizione e all’utile lavoro con la dottoressa ti dico: ricordati di prendere un po’ di aria fresca. Questo te lo dico per esperienza personale: a me ha fatto bene dedicarmi a me, per quanto le domande me le facessi. Molte di loro ho capito che non avevano senso proprio vivendo. L’aria fresca della semplicità, anche di piccoli gesti veramente, ha un effetto “miracoloso” sul farci vedere perché ci ammorba avere a che fare con delle dinamiche anche assurdamente complicate. Comunque sia AncoraIo tu fai la tua strada, e ti ripeto, non preoccuparti di rispondermi. No stress.
SARA, ciao 🙂
Ci ho pensato prima di risponderti, e non perché io tema che mi stimi di meno (ti ringrazio per la manifestazione di stima) se non ti dò ragione o perché abbia il timore di esprimere le mie idee che possono essere diverse dalle tue o perché io tema di incorrere nella modalità Catone il censore. Ma perché il tuo post è “anomalo”. Non anomalo di per sè nel fatto di parlare di equilibri che secondo te funzionano, ma perché tu hai scritto un post in cui non hai chiesto aiuto e confronto, e a differenza di quanti scrivono “io sto male così” tu in sintesi hai scritto “io sto bene così”. Tuttavia ti scrivo, perché ci hai scritto, quindi ci hai fatti entrare e io (parlo per me) al tuo posto bene non starei. Con questo non voglio dire che tu debba starci male. Tu sai per te. Più che “le relazioni sono complesse” sono complessi gli esseri umani a volte nel trovare le loro ragioni di equilibrio, non solo razionale, che non si riassumono in poche righe, nel vivere le loro relazioni, tanto più quando sono più di una. Personalmente posso dirti che credo che vivere delle vite part time, per quanto la compensazione possa funzionare per un tempo anche lungo, e avere una sua funzione, sia faticoso e comunque ci crei anche dei problemi con la nostra identità. Banalmente anche nel senso che quando abbiamo un segreto non siamo veramente noi stessi, per quanto quel segreto possa essere ciò che ci teniamo con un tesoretto che quando ci pensiamo ci fa sorridere, o sentire più forti, o meno frustrati o quel che è. Guarda Sara che, poiché non mi interessa parlare di morale ma piuttosto di dinamiche e emozioni, io non discuto le ragioni per cui tu non te la senti di lasciare il compagno di lungo corso, fossero pure l’affetto e la famigliarità, la paura di saltare il fosso e sbagliare, le confortanti abitudini, il fatto che la persona dall’altra parte ti abbia detto che non lascerà mai la moglie, il fatto che la persona dall’altra parte non sia sufficientemente uno stimolo per compiere una vera rivoluzione nella tua vita, o che comunque questa situazione di empasse serva anche a te… comprendo però che lasci un po’ perplessi, in questo gioco di equilibri, una frase come:
@Il suo bambino ha diritto ad avere un padre vicino e una famiglia unita.
@L’equilibrio che lui ha raggiunto nel suo matrimonio è fatto di stima, affetto, condivisione della quotidianità… Io a mia volta sono impegnata da millenni col mio fidanzato dai tempi della scuola e non vorrei che fosse diverso in niente.
@Ma i rapporti con i nostri compagni ufficiali sono stati costruiti in anni e sacrifici e meritano quantomeno il nostro rispetto che esprimiamo non distruggendo i loro sogni, garantendogli una vita serena, una casa accogliente e la nostra vicinanza ai loro bisogni in qualsiasi momento.
Una mia perplessità nasce dalla razionalizzazione di questo aspetto visto in chiave altruistica. Mi spiego: certo che può esserci un sacrificio nel dire “vorrei scappare dalla finestra con te ma invece resto a casa perché ho preso un impegno”, ma mi domando:
per voi stessi parli di profondo amore, di gratificazione emotiva, in sintesi, mi pare di capire, anche di quelle emozioni forti (ho detto forti, non squallide) che aiutano a vivere. Ma il tuo fidanzato e sua moglie sembrano fare parte di un universo tutto razionale. Ti riconosci insomma il vostro, tu e di lui, bisogno d’amore, di sentire di aver trovato l’anima gemella a tuo dire davvero fosse pure per guardare il mare, mentre le ragioni che citi riguardo il mantenimento delle relazioni con la moglie e il tuo fidanzato sembrano tutte molto razionali, anche il fatto del figlio (“era giusto così”). E aspetta non dico che le tue siano razionali, che pure ci sta da un punto di vista del tuo equilibrio, ma dico che sembra che questi due, fidanzato, moglie, anzi questi tre, bambino incluso, siano tutte persone che invece non hanno bisogno di quello di cui voi due senti avete il sacrosanto diritto e bisogno… a loro basta la stabilità, il fatto di prenotare le vacanze, lo stato di famiglia all’anagrafe, il credere che un sogno sia reale, non importa se poi non lo è. Guarda che ho capito cosa intendi, ma mi domando: perché voi per essere felici e completi avete bisogno di condividere ad un livello veramente (parole tue) più profondo mentre a loro basta non sapere e non sentire? Non ho vissuto il travaglio che porta ad avere finalmente un figlio come quello di sua moglie e loro, l’ho visto vivere, anche con una serie di crisi che comporta, ma se un giorno aspettassi e avessi un figlio indifferente come, naturalmente, con un aiuto, con l’adozione vorrei avere accanto un uomo che sta con me e vive con me questa esperienza perché è giusto così o perché c’è, al cento per cento con me? E questo tuo fidanzamento che dura da millenni ha potenzialità di sfociare in un matrimonio e in una maternità? (forse sei già madre, ma mi pareva di aver capito di no). E se è così quanto di ciò dipende dal fatto che è ormai più basato sulla stima e sull’affetto e sulla strada già fatta che su altri piani e la strada da fare insieme ancora? Non ti sto giudicando Sara, perché non sono nella tua storia e in te, però mentre tu dici che portate il meglio in relazioni che avevano dei problemi grazie ad un’altra relazione mi chiedo: questa proiezione giova davvero a tutti? O tutti vivono un po’ “mancanti”? Certo dipende anche dal carattere e dalle situazioni. Sei sicura di amare quest’uomo di un amore profondo? E sei sicura di reggere per sempre, indipendentemente da lui, per sempre una storia lunga millenni che però, per stare più in piedi, a tuo dire, ha bisogno di una compensazione esterna? Non è che un giorno, comunque, al tuo fidanzato dovrai dire qualche verità, seppure non questa? Non lo so, eh.
X sara: Terribile sta storia,semplicemente terribile!2 anime che si completano!!””(ma anzi, l’amore che riceviamo l’uno dall’altra è una cosa talmente meravigliosa che ci permette di essere persone migliori in ogni ambito. E soprattutto con i nostri compagni!)”” Ma ti rendi conto le stupidaggini che dici?? Tu la parola rispetto nn sei degna nemmeno di pronunciarla,tu sei una donna altamente ipocrita e vigliacca,che sta vivendo una relazione matrimoniale,paragonabile ad un”” brodino caldo”” e da quel tuo amante che ti ha risvegliato i sensi tu trai solo passione e desiderio,perche’ sappiamo bene come si svolgono gli incontri tra 2 amanti,sesso,sesso,sesso e quell’uomo che beatifichi tu nemmeno lo conosci!! Smettila di ergerti a donna comprensiva e nobile,tu sei semplicemente l’ennesima donna insoddisfatta dalla tua vita sessuale,che nel suo amante ha ritrovato quella passione che nn avevi mai conosciuto!!Tu passi 360 sere all’anno in divano con tuo marito,lui ti parla e pensi all’altro,i figli ti parlano e pensi all’altro,e parli di rispetto?? Tu sei semplicemente una donna meschina,che nn ha coraggio di finire una relazione melensa,e siccome hai capito,che il tuo amante nn lascera mai sua moglie,ti sei costruita questo alibi di salvaguardare le rispettive famiglie,pur di nn perderlo!! Perdere cosa?? Perdere quelle ore di sesso vorace che lui ti fa vivere,perche’ al di fuori di quello nn ce altro,visto che siete ambedue di fretta in quei incontri,altro che complementari!!Vedi? io rispetto ogni situazione, ma la tua ipocrisia la tua stupidita’ nel raccontare questa tua storia che trovo terribile,pensando di poter essere compresa,nn fa che indicare la tua pochezza,la tua meschinita’,e ti auguro che un giorno tuo marito si faccia una bella amante,e che ti mandi cag..e,perche’ le donne di principi nobili come te mi fanno senso!! Auguri
ciao a tutti…ho un problemino???? io sposata, lui sposato……ma non vedo nient’altro che lui………cosa devo fare……in settimana abbiamo deciso di vederci per parlare da soli……..lui sa benissimo cosa penso e provo……..non mi ha mai detto di no, ma nemmeno di si…………non credo possa mai tradire sua moglie……un’idea per poterlo convincere??? sono sicura che con un solo bacio si potrebbero chiarire già un sacco di cose…………ma non so come convincerlo……..vi prego aiutatemi, non so proprio con chi parlarne…………grazie a tutti
X gipsy: nn aver timore gipsy, basterà che questo sia minimamente maschio, e vedrai che sara’ sufficiente l idea di poter disporre del tuo corpo x lasciarsi andare!! Ma da questo ,a sperare che lui poi ti amerà ,ce un abisso!! Percui nn vorrei potrei qui ritrovarti come le varie protagoniste di questo blog, a raccontare le tue malinconie e frustrazioni sul fatto che lui nn lascia la moglie!! Mi domando, ma Quand’e che voi donne iniziate capire come funziona la testa maschile?? Svegliatevi donne del 2000!!
Luna ti rispondo (senza stress) dicendo che la boccata d’aria di cui si parla spesso io me la sono presa in questi giorni..Aria fresca!!
Ma è come se mi sentissi in colpa perchè mi concedo qualche minuto di riposo. Capita che una vocina nella testa mi dica “allora non stavi soffrendo veramente”.
E così si ricomincia..
per maestro–
tosto, quello che scrivi!!! finalmente qualcuno, che spiega come stanno in realta’ le cose.
devo solo andarmi a cercare che cosa voglia dire Melenza.
sei un po crudo quando scrivi, ma almeno non sei ipocrita, come tante persone che si mascherano quando parlano, sei scrietto, senza tanti peli sulla lingua, spero che anche altre si riescano a guardare detro, per cio’ che valgano, e se vale la pena salvarsi da tanta malvagita’ ipocrisiae soprattutto illusioni.
come dici tu Maestro, non hai mai illuso nessuno,e sei leale nelle tue sedute terapiche di sesso, ma ci sono persone che si divertono a giocare con le fragilita’ e i sentimenti dei piu deboli, e questo non e’ chiaro alcune volte, tra le due persone. ora io non so quale sia la trama, che ha raccontato sara per indurti poi a risponderla cosi, ma per vari motivi, sicuramente ce una logica al tuo disappunto, sei molto chiaro quando tratti l’argomento, ma non capisco come mai sei tanto arrabbiato, quanto tiri giu la tua tesi.
mi piacerebbe sapere se e’ solo una mia impressione oppure dentro di te ce qualche cosa di irrisolto.
grazie ancora ape