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Lettera pubblicata il 24 Settembre 2007. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore chillido44.
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Perché avviene invece quello sbalestramento dei parametri? Davvero solo perché una persona ci ha preso al punto, l’amiamo al punto che per quella persona siamo disposti a sopportare di più, chiudere non un occhio ma anche tutti e due, e abbiamo un livello di empatia straordinario?
Non ne sono molto convinta. Le energie costruttive che potremmo investire in un rapporto importante sono un’altra cosa. Forse invece perché ci ritroviamo in un “gioco”, chiamiamolo schema, piuttosto, visto che la cosa risulta assai poco ludica, che di per sè sconvolge i parametri e ci costringe ad uno stato di tensione e allerta costante. Ci porta a provare disagi, malumori, stati di malessere e confusione che prima non abbiamo mai provato e che quindi non riusciamo neanche bene ad individuare più, da cui quindi non siamo preparati a proteggerci in maniera assertiva (con noi stessi prima che fuori). Oppure, certo, ci prova anche a rivivere cose che magari nell’infanzia, in qualche modo, abbiamo provato. e torniamo allora ad essere i bambini che avevano meno energie, forze, possibilità per non sentirsi passivi rispetto a dinamiche altrui, sentendosene però magari però al contempo la causa ecc ecc.
EMA: sì, immaginavo i procedimenti mentali. Quello che mi verrebbe da chiederti però è: ma la tua pancia che ne dice invece? cosa dice prima che la cosa vada tutta così tanto “in testa”?
La pancia è più terra-terra, credo, non formula teoremi che si lanciano in avanti di minuti, ore, settimane ed anni, tenendo conto di una quantità di variabili matematiche come fa invece fa il pensiero anche per illuderci, attraverso l’ansiapensiero, di tenere le cose sotto controllo. Tipo: se esaurisco tutte le variabili di possibilità con il pippapensiero niente potrà prendermi alla sprovvista.
Non sto dicendo che è quello che fai, ma spesso possiamo farlo, questo. A cosa ci serve avere paura di? a proteggerci.
Da cosa ti proteggi tu – forse, eh, magari sparo una colossale minchiata – tirando in ballo questa donna?
Anche dal lasciarti andare tu?
Dove sta scritto che bisogna lasciarsi andare a 3000 all’ora, soprattutto dopo esperienze come le nostre? Si può avere una maggiore o minore fiducia di base nelle persone e nei rapporti (fiducia che non ha solo a che vedere con sentimenti, questione tradimenti, ma anche cose più banali come: chissà come sei tu quando mi prende la febbre e ho finito le aspirine?), ma comunque sia la fiducia è qualcosa che nasce anche dalla conoscenza, non solo dall’idealizzazione dell’innamoramento.
EMA, dici:
@- MI FIDO senza paura, guardo che ha scelto me, che dice di amarmi esclusivamente e mi godo la nostra storia al 100%, sapendo che lui ha già fatto tanta strada e strapperà anche quell’ultimo filaccio (consapevole che non si tratti di sentimento)?
o
@- o rinuncio al vivere la persona che amo, al vivere serenamente e completamente questa storia perchè lascio prevalere la paura di soffrire nel sentirmi dire un giorno “scusa, ma sono sempre stato innamorato di lei e ora ti lascio per tornare da lei”?
che significato dai tu a “completamente”?
Anche questo mi sembra un punto. Non pensare (anche se ovviamente siamo due persone diverse con percorsi diversi ecc) che io non abbia presente i dilemmi che possono generarsi…
però te lo chiedo perché per esempio io rifletto su cosa è stato destabilizzante per me, cosa è stato il colpo del destino che mi ha lasciato senza fiato e che effettivamente non potevo in alcun modo prevedere, ma solo reagirvi in maniera più adeguata (oggi ho comunque degli strumenti, anche miei, maggiori di ieri, tutto sommato penso… quando mi ascolto “lucidamente” e non sono in fase down etcc) e cosa avrei potuto non dico prevedere ma insomma non era poi così nascosto nel bagaglio di esperienza precedente con lui medesimo (una scarsa resistenza alla frustrazione, un certo pessimismo di fondo, una scarsa predisposizione al dialogo, una sua introversione di un certo tipo, una sua paura dei legami, il rapporto con sua madre ecc ecc, e mi riferisco a fatti e sensazioni dovute a fatti, non idee astratte)…
non dico che avrei potuto prevedere cose per me ignote e assolutamente imprevedibili nel modo contorto e aggressivo di vivere la convivenza, di gestire una crisi, le sue insicurezze, la gelosia ecc… alla molestia morale ecc non ero preparata (manco sapevo esistesse…) però andando indietro a prima so che c’erano già state cose, più o meno in sordina, che mi avevano ? e destabilizzato, rispetto al mio modo di essere.
Dunque mi dico: ok, se oggi vedessi queste cose sarei in grado di riconoscerle? penso (spero) di sì. sarei in grado di porre il problema e di vedere la reazione dell’altro rispetto a? penso (spero) di sì. Reazione come: negazione/evitamento/onestà nell’ammettere i propri limiti/riceca di un punto di incontro/possibilità di iniziare a concretizzare dei cambiamenti già nell’oggi, nn nel mese di mai o del forse del mese di poi ecc. sarei in grado di dire: non fa per me? credo (spero) di sì. Partirei, per contro, in quarta con un 100 per cento fatto di idealizzazione, aspettative grandiose, cambiamenti epocali stile s. francesco butto tutto dalla finestra per te, compriamo casa prima ancora di sapere se bevi caffé deca o normale o sono certa che daresti un rene per me? No. Ma neanche partire in quarta e basta forse. Paura? Forse. O forse semplicemente mi ascolto e non ho fretta? E mi va di vivere e conoscere le persone (e farmi conoscere) step by step? anche il bello che c’è, eh.
per luna— e proprio cio che intendi tu, –quando dico che e’ nel mio dna,prima lo era e mi faceva piacere, ma poi quando questa ossissione diventa un disagio, un incubo preferisci non averlo piu-oggi ragiono con un’tteggiamento diverso rispetto alle lettere che ho scritto le giornate scorse, perche sono venuta a sapere delle cose che non mi hanno fatto piacere per nulla, ma ora le sto sopportando con una consapevolezza diversa, pero’ fanno male lo stesso——–
stai tranquilla luna con me puoi essere diretta quanto vuoi, devo aprire gli occhi e la mente ancora di piu, e’ l’approccio che usi nel mettermi al corrente su come’ davvero la situazione, ora mi aiuta a far chiarezza su alcune cose-ieri e’ saltato fuori una discussione con una persona che mi ha fatto capire un’altro dettaglio, ed ora lo sto elaborando, anche se non mi fa piacere, ora che sto un po meglio lo devo digerire con piu calma. poi per me la lontananza da lui e’ molto importante, perche sono riuscita con i miei alti e bassi, ma gestiti solo da me per non essere continuamente confusa dalle sue idee contradditorie e manipolative x confondermi. il silenzio fa troppo rumore-
brava io ho ancora paura- ho avuto attacchi di panico— avevo paura di lui, e lui lo sapeva, perche’ negli approcci telefonici, con i suoi giri di parole anche se io non volevo acconsentire ad un certo dialogo lui mi ci portava senza che me ne rendessi conto.
lui e’ un mago della manipolazione.
c’e’ un giramento della capo d’accusa, si e’ capovolto tutto da ieri, anche quello che ha scritto maestro di vita mi ha fatto riflettere su alcuni punti poi ho saputo un’altra cosa ieri, su cose che mi diceva lui e’ li ho capito che c’e’ qualcos’altro. il tempo porta consigli, bisogna solo aspettare.
prima pensavo che lui avesse un potere su di me che non riuscivo a sfuggirgli, mi sentivo braccata, in trappola, poi un’anno fa capii che il suo modo di esporsi dopo parecchi mesi che non lo sentivo,ho notato che non aveva piu lo stesso comportamento, sembrava avesse cambiato maschera, poi le dissi: ti sento diverso. lui : come mi vuoi? IO: VOGLIO che sei te stesso… e li cambio’ tono di voce…
c’era qualche cosa che non andava, la mia persona avava gia capito che non era sincero, ma continuando ad amarlo la sola cosa che ti interessa e’ il fatto di sentirsi accettata da lui,amata, gratificata, apprezzata, poi i complimanti che mi faceva mi facevano stare bene, mi facevano essere felice, io credevo che avrei superato le mie infelicita’ non qualcuno che mi sapeva amare per quello che valevo, perche’ io valgo , tutte noi valiamo ,e ci meritiamo di essere stimate, rispettate.non e’ facile capire questeo genere di persone. lui mi aveva modificato a sua immagine e somiglianza io stavo male e noi mi riconoscevo piu, ma sapevo che la mia indole non era quella che lui mi aveva inpostato, schematizzata, manomessa.la lontananza mi e’ servita perche’ io sto tornando ad essere me stessa.
ritratto la mia TESI.
per luna- continuo.
hai ragione e’ un’allerta costante,per questo io mi devo distaccare anche dalle persone che mi potrebbero parlare di lui, perche’ anche solo sentir parlare di cosa a detto lui a questa persona, anche se non e’ riferito a me, io comprendo gia che cosa vuol dire lui- lui mette inmezzo altre persone per arrivare a me,conosco i suoi giochi da manipolatore. poi parla male di me, con altre persone, mette zizzazia tra me e’ loro, per isolarmi, per avere campo libero, per un possibile futuro approccio. questo non e’ amore da parte sua, perche’ io accetto tutto ma sono in disaccordo su questo suo modo di fare.
inizialmente pensavo che era simpatico ed ironico comportaresi come fa lui, poi ho scoperto il senso della manipolazione, e da li e’ scattato il panico.
PER MAESTRO DI VITA
ti piace che la donna sia sottomessa perchè ti ecciti di piu?
sei proprio sicuro di non avere colpe, quando dici che non hai mai promesso una vita con la lei, che sei stato chiaro fin dall’inizio?
ti è mai capitato di innamorarti di una di queste?
che cosa cerchi nella tua amanre,solo sesso oppure anche un dialogo che in casa non hai?
sei in pace con te stesso, quando fai sesso?
hai mai fatto l’amore?
non ti sto accusando di nulla e non ti sto giudicando, ma ho bisogno di capire, scusa se sono cosi’ esplicita.
credi di potermi aiutare nel darmi queste risposte, puoi essere te stesso se decidi di rispondermi?
grazie
SILVIA: non so ovviamente a cosa ti riferisci ci preciso, ma i manipolatori usano spesso ciò che è in realtà sarcasmo, critica feroce ecc, chiamandola ironia o scherzo.
Ciao ape,se vuoi sapere se so cosa sia l’amore con la A maiuscola,ti rispondo senza esitazione SI.So cosa sia fare l’amore,e in eta’ matura ho anche imparato la grande importanza delle coccole e della dolcezza,elementi questi ultimi che avevo sempre trascurato!!Ed è anche successo di farmi coinvolgere dall’ultima storia da amante,ma poi la razionalita’ mi ha riportato a con i piedi x terra vista l’enorme differenza di eta’ che c’era tra di noi.Sono separato da tre anni,e in quelle mie scappatelle saltuarie quando ero sposato,cosa cercassi, nn era ben chiaro, forse,semplicemente emozione,che il mio matrimonio nn riusciva piu’ darmi,visto che ero stato fedele x molti anni durante la mia relazione.Riguardo il mio piacere nel sottomettere,fa parte di una delle molte sfacettature che ci sono in ognuno di noi,e si a letto, la mia è una natura fortemente dominante da sempre!!Non ho nessuna preclusione rispondere alle tue domande,vivo sereno con me stesso,e da sempre amo essere cio’ che sono,senza filtri ne maschere.Ti assicuro che in quelle storie di amante,nn ho mai promesso nulla,e ribadisco,malgrado cio’, come loro spesso mi cercassero,e questo nn faceva che confermarmi,quale fosse il vero motivo che le portava verso di me!!Dalle tue domande,sembra tu voglia capire qualcosa di piu’ di una situazione che ti appartiene,e sarebbe tutto comprensibile,percui se vuoi farmi delle domande dirette sull’argomento ,falle pure,ripeto nn ho nessuna preclusione nel risponderti con estrema sincerita’,perche’ io sono esattamente cio’ che qui traspare!!Buonagiornata ape.
Carissima, anch’io sto vivendo una spece di relazione con un uomo sposato anche se la maggior parte del tempo che passiamo è litigare e l’unico rapporto che abbiamo e quando gli faccio del sesso orale, però il giorno dopo che lo facciamo lui sembra pentito e sono 4 volte che lo facciamo. Devo anche confessarti una cosa, sono un uomo anch’io e sono 8 mesi che lo amo tantissimo e in questi momenti non mi importa che è sposato, sò che sicuramente accadrà come a te amica mia però quello che ti consiglio e consiglio a me stesso, un uomo sposato non è altro che sofferenza e colpi al cuore cn lame piene di rugine… Bacioni
per maestro—
allora tu sai, che cosa vuol dire Amare! tu pensi che anche chi ha sempre tradito la moglie con altre e poi trova una persona d’avvero speciale sul suo cammino, che e’ diversa dalle altre sappia chi ha difronte?? e non riesce a creaderci perche nella vita per lui e’ sempre stato il contrario?
come dici tu, poi sei sceso con i piedi per terra, e’ hai ragionato.
tu parli di differenza di eta’ nel tuo caso, sembra essere questo il problema, ma secondo me, c’e dell’altro, perche non tentare e godersi la vita?
anche lui e’ sceso con i piedi per terra, e ha deciso per il no, ma questo l’ho capito solo ora, perche’ eravamo troppo diversi, lui un ragazzo di strada, cresciuto senza tante balle per la testa, vita tutta scombinata, vive alla giornata, perche non sai se poi i soldi gli bastano a fine mese, io invece il contrario, esattamente l’opposto.non so sei lui avesse capito in realta’ chi ero io, ma penso di si, penso che non mi abbia preso in giro, ma in alcune situazioni lui giocava con me, perche’ mi conosceva troppo bene, perche io al contrario di lui sono stata un libro aperto, pronto alla lettura, lui invece per non sfigurare con me, il piu delle volte non era se stesso.e’ questo l’ho capito solo da poco. usava una maschera.
ora, io voglio capire, se dietro questa maschera che lui aveva,era solo per il fatto che si sentiva inferiore nei miei confronti, oppure la usava per prendermi in giro sul fatto che io stavo meglio di lui .
se fosse come mi piacerebbe che fosse,cioe’ che mi avrebbe amata per cio che ero , per cio’ che meritavo come lui stesso mi disse( tu meriti tutto dalla vita)ma…..io non posso… ci sono dei fattori che mi lasciano perplessa. si lui stava bene con me, ma non mi diceva mai tutto.
io l’ho amato fin dal primo momento, anche quando non sapevo nulla di lui,lui si e’ incuriosito perche’ mi trovava diversa, e mi faceva domande a brucia pelo, per vedere se io ero cio’ che dimostravo di essere oppure bleffavo, aveva uno modo da vero scuglizzo, di farmi sentire al centro del mondo, io lo amnavo sempre piu, perche mi sentivo bene come non mi era mai successo nella mia vita,continuo tutt’ora ad amarlo perche’ la cosa mi fa star bene,mi riempie di gioia, perche’ lui sara’ sempre nella mia vita, nel mio cuore, qualunque sara’ il verdetto. amo quello che lui nasconde dietro una maschera per sentirsi piu sicuro, per non abbassare mai la guardia in questo mondo che a lui non piace, perche e’ pieno di gente che lo fa’ sentir inferiore, pieno di gente che se la tira e lui deve lavorare per portare un pezzo di pane a casa per pagarsi l’affitto e tirare avantiper arrivare alla fine del mese.
non capisco se lui mi abbia amato oppure no, eppure stava bene con me.
lui mi disse che quando faceva l’——— con me usava la testa, mi sapresti spiegare che cosa voleva dire?voleva forse dire che lui era li con me, che mi stava amando in quei momenti? mi disse anche che tra me e lui c’era simbiosi, che vuol dire??? grazie
Per SILVIA: ho pianto per questo paragrafo “infatti poi non ressi piu, e mi ammalai, nel mio percorso di malattia per dimenticare ho dovuto odiarlo, ho dovuto salvarmi,stavo male, il mio corpo era esausto, nauseato da tutto cio che mi stava passando per la testa in quel periodo”. Sono stata così stanca nella mente, nell’anima, nel fisico. Una stanchezza indescrivibile, non di quelle che ti basta un sonno ristoratore. Mi sono ammalata anche io e più di un dottore mi ha confermato che si trattava della conseguenza di un profondo stress. Anche adesso piango. Per quel giorno di primavera 2009 che stavo talmente male, un male fisico diffuso e violento che a fatica tornai a casa dal lavoro dopo appena un’ora che ero entrata in ufficio. Lui era a casa, e gli chiesi di portarmi al pronto soccorso. Con un grande sforzo mi accompagnò, rimase con me le cinque ore che ci vollero per passare da uno studio medico all’altro, dal laboratorio analisi, alle radiografie, all’ecografie, all’ECG, al EEG. Non era in apprensione per me, era lì solo perchè non poteva andarsene. Lo sapevo che gli ospedali gli davano fastidio e mi dispiaceva per lui, ma a lui credo non importasse molto di cosa potessi avere io. Lo dimostra il fatto che dopo qualche settimana già non si ricordava più di quella mattinata al pronto soccorso, non aveva presente la diagnosi finale, periodicamente mi chiedeva perchè prendessi certi farmaci, gli dava fastidio che avessi cambiato abitudini alimentari e poco gli importava che io gli ricordassi che era per prescrizione medica, lui mi accusava di mangiare diversamente per irritare lui in qualche modo….gli importava solo di stare bene lui.