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Lui è sposato ed io sono un’amante

di chillido44
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 24 Settembre 2007. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 2.507 commenti

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  1. 1811
    aleba -

    @Silvia….piango leggendoti, lacrime impossibili da frenare.

  2. 1812
    Ema -

    Ciao LUNA…ho letto tutto ma torno alla prima riga per risponderti.

    Forse in realtà quello che mi chiedo è:
    – cosa e quanto toglie a me quel fantasma?
    – se manca ancora l’ultimo filaccio che teneva su quel legame, significa che lui mi ama di meno e quindi io soffro?
    – significa che in certi momenti lui pensa a lei e non a me?
    – significa che in certi momenti lui sente la mancanza di lei?
    – ma di lei in quanto tale (ex compagna => ex sentimento) o di lei in quanto figura protettiva? lui dice solo come protezione e non come persona o sentimento…però se sente la mancanza di lei allora non la sente di me?
    – ma allora se la sente per lei e non per me vuol dire che ama lei e non me? e allora sono bugie quando dice di amare me?
    – e allora che faccio? soffrirò di nuovo?
    – che faccio, mi fido?
    – mi fido e smetto di sentire questa competizione con lei?
    – o resto chiusa nelle mie paure?
    – mi fido e smetto di sentire lei come una minaccia?
    – o resto chiusa nelle mie paure?
    – mi fido e smetto di aver paura che lui pensi a lei?
    – o resto chiusa nelle mie paure?
    – MI FIDO senza paura, guardo che ha scelto me, che dice di amarmi esclusivamente e mi godo la nostra storia al 100%, sapendo che lui ha già fatto tanta strada e strapperà anche quell’ultimo filaccio (consapevole che non si tratti di sentimento)?
    – o rinuncio al vivere la persona che amo, al vivere serenamente e completamente questa storia perchè lascio prevalere la paura di soffrire nel sentirmi dire un giorno “scusa, ma sono sempre stato innamorato di lei e ora ti lascio per tornare da lei”?
    – che faccio?

    Ecco LUNA, queste sono le cose che mi domando…perchè in realtà ha perfettamente ragione chi mi dice che la paura di soffrire mi trattiene, mi condiziona, mi limita, mi fa cercare rassicurazioni, mi fa affannare nel cercare risposte che confermino la mancanza di cause di sofferenza…
    Che poi la cosa peggiore quale sarebbe? Il sentirmi dire quella frase da lui…
    E anche fosse, che succederebbe? Soffrirei! Ma poi, seppur mal ridotta troverei il modo per rialzarmi e andare avanti…e per lo meno avrei vissuto quell’amore al 100%.
    Invece così, in un certo qual modo, soffro comunque e manco me la vivo… e che fatica tutta sta paura!!!!

  3. 1813
    silvia -

    luna— sono diventata sensibile, ora mi basta poco per entrare nell’ottica di chi mi spira fiducia o no.sai quando riesci a dare il perdono? quando smetti di a m a r e la persona che ti ha fatto triburare come un cane abbandonato alla fermata dell’autobus, allora perdoni, oppure non te ne frega piu nulla di perdonare, perche’ ti accorgi che tu ormai stai percorrendo gia’ un’altra strada, e’ lui questo lo sa. perche’ anche se non lo senti o non lo vedi piu lui si accorge del tuo cambiamento e capisce che non sei piu fragile come prima, che non dipendi piu da lui,che non puo’ piu girarti come vuole,che non controlla piu la tua mente.
    avranno anche una patologia, che sia dipendenza affattiva,(anche noi lo siamo stati, per questo ci riconosciamo in loro e riusciamo a capirli),che sia border,( questo non lo siamo), che sia trauma pos tress, che sia un manipolatore( grossa parola che lascia intendere un grosso reato) che sia con piu faccie,( che lascia intendere bugiardo patologico). loro sono talmente incasinati nella loro vita che la meta’ della meta’ le basterebbe. quando, tu donna, ti allontani da tutto questo casino, allora riesci a vedere le cose dal di fuori, e ti chiedi: mi sono salvata , e questa e’ gia’ una gran bella fortuna.
    poi l’amore anche se c’e stato, o se e’ stato modificato in base hai valori di cui uno ha, questo lo lasciamo a se’, ad ogniuno la giusta interpretazione.poi l’amore non tutti lo vedono e lo interpretano con la giusta misura. certo ,noi, vogliamo essere amate al massimo, perche c’e lo meritiamo, loro ci amano solo quando entrano nel panico piu totale, perche se anche fanno finta che non ci cercano o sono apatici, loro senza di noi non sanno stare, ma noi si’, perche’ la donna ha uno spirito di soppravvivenza diverso dal loro. perche ci odiano? perche noi sappiamo stare a galla, ma perche’ lo capiscano dobbiamo anche dimostrarglielo, perche noi a differenza loro le responsabilita’ c’e le prendiamo, e’ allora forza! pensate sempre positivo, dovete sprizzare gioia da tutti i pori, un giorno si sta su, l’altro giu, ma l’altro ancora si torna in carreggiata piu in forma degli altri due precedenti.a presto silvia

  4. 1814
    maestro di vita -

    Compermesso!! La letteratura e la vita sono piene di queste situazioni,donne amanti che con devozione aspettano x giorni a volte mesi,quelle poche ore che Lui gli potra concedere,donne che hanno sacrificato la loro gioventu’ a questo uomo che hanno idealizzato,si,idealizzato,perche’ al di fuori di quelle emozioni basate soprattutto su poche ore di sesso vorace e passione,voi quell’uomo nn lo conoscete!! Vi siete mai poste xche’ nn è mai un uomo amante che si sfracella la testa e si rovina la vita in una situazione del genere??Ecco,sta in questa risposta la vera essenza,la risposta ad ogni vostro banale quesito di donne!! Finche’ voi nn capirete,l’abisso di sensibilita’ che ci divide,e quanto il maschio sia dipenedente dal suo organo genitale,e che spesso nn è solo una metafora quella di portare il cervello sopra la cinta,perche’ molti uomini il cervello lo tengono li molto volentieri!!Ci sarebbe da parlarne x giorni,e nn ne leveremmmo nessuna conclusione,perche’ ho maturato da tempo che molte donne hanno bisogno di questo patimento x sentirsi vive,probabilmente il tutto e dettato in molte di voi,da quella natura profonda che si è formata nei millenni di sottomissione che ogni donna in ogni cultura ha sempre subito!!E cmq ho una ricetta per rasserenare la protagonista di questo blog,e tutte coloro che si trovano in queste situazioni di amanti disperate!! Se per qualsiasi motivo,il vostro amante lasciasse la famiglia x voi,( cosa molto molto rara accada)statene certe che poi,vi cadrebbe molto probabilmente quel castello di idealizzazione che vi siete create, e nemmeno quel sesso vorace poi sarebbe cosi’ fantasmagorico,perche’ e propio la situazione di trasgressione che arrapa un uomo come null’altro!! E’ per cortesia,qualcuna nn si pensi di dire che sto generalizzando!!

  5. 1815
    nessuno -

    Ciao Silvia si anchio credo che per perdonare certe azioni subite bisogna arrivare mentalmente e sentimentalmente alla fine , cioe a non provare più nulla , io spero di arrivarci piano piano oramai son due mesi di silenzio totale e di grande sofferenza ma giorno per giorno sento una nuova forza crescere mi auguro che divendi sempre più forte , per quanto riguarda il male che si ha ricevuto che sia stato fatto con intenzione o no …be nella vita alla fine sempre il conto ti porta alla fine , poi per quanto riguarda i ragionamenti i pensieri ecc.. e meglio scacciarli , io ci provo tutto il giorno perche nessuno merita di essere pensato dopo il male inflitto (parlo per me ) , il tempo guarisce tutto cosi si dice …be mi auguro per tutte noi che passi velocemente ..a presto

  6. 1816
    silvia -

    ELEBA— perche’ dici questo???

  7. 1817
    silviall -

    EMA- anche io ho avuto le mie paure i miei dubbi, e’ li ho tutt’ora, combatto ogni giorno, ogni istante della mia giornata con i fantasmi del passato, ORMAI LUI E’ NEL MIO DNA, E’ LUI LO SA, ma non ci posso fare nulla, vorrei svegliarmi un giorno e non aver mai passato quest’incubo, ma non sara’ mai cosi. quando lui e’ stato duro con me, poi io avevo paura di lui, e’ tutte le volte che mi faceva squillare il tel, con una chiam, oscurata, sapevo che era lui, che voleva entrare di nuovo nella mia vita, ma io no c’e’ la facevo perche’ io lo amavo, e non c’e’ la faccio a reggere un rapporto cosi squilibrato, che un giorno e’ amorevole e l’altro e’ autodistruttivo, perche nel spegnersi, nel panico, butta anche me,anche se non fossi innamorata di lui non lo reggerei comunque, perche’ e’ molto ossessivo e paranoico, nel vero senso della parola.

    Poi mi sono detta non posso continuare ad avere paura di lui, devo affontare le mie paure, ma a piccoli passi. In realta’ poi ero solo io ad avermi costruito un muro davanti a me, dicendomi che lui era un mostro, io per combattere i miei stati depressivi e le mie paure pero’ avevo bisogno di tempo, a piccoli passi, non mettendomi fretta, devo digerirla questa paura.

    ti fai troppe domande e m a tu ti stai facendo del male, devi goderti la vita, vivere attimo per attimo, non p e n s a r e ,questa tua non fiducia in te stessa mette in crisi anche lui, che al primo intoppo nel rapporto puo’ sentirsi troppo oppresso e’ fuggire per respirare un po. Sii fiduciosa, amati, sii fiera di te stessa,tu meriti tanto dalla vita, e se questa vita ti vuol offrire l’amore, goditelo appieno, lascia andare le paure, rilassati, non pensare troppo( il segreto sta proprio li, non pensare)sii te stessa sempre e vedrai che lui lo apprezzera’.le rassicurazioni le devi trovare dentro di te, non te le insegna nessuno, e una forza che arriva dalla tua anima.

  8. 1818
    ape -

    per- maestro -di -vita—
    quello che hai scritto e’ la sacro santa verita’- bisogna solo accettarle le cose,chi continua ad avere le fette di salame sugli occhi, per non vedere la verita’ dentro di se’ si fa solo del male inutile. o si accetta come sono le cose in realta’, e si prende la vita con disinpegno,o ci si continua a fare del male a se stessi.
    sei stato un’amante pure tu?

  9. 1819
    maestro di vita -

    X ape: Si certo ho avuto svariate esperienze come amante,ma a differenza della maggior parte degli uomini,io nn ho mai promesso nulla a nessuna,loro erano ben coscenti di cosa potevo dargli,infatti a volte, io stesso mi stupivo del loro continuo cercarmi,e questo nn faceva che riconfermare la mia teoria che,ogni donna, e ribadisco ogni donna,davanti le emozioni che puo’ dare lo scoprire le componenti piu’ profonde della loro natura sommersa,emozioni date semplicemente da coinvolgenti sessioni di puro sesso vorace,non sanno piu’ farne a meno,e nel oro proseguo di vita ricercheranno sempre quelle sensazioni!!

  10. 1820
    LUNA -

    SILVIA: l’etichetta di “mostro” serve a poco o a niente. Perché alla fine ciò che conta è la sensazione di disagio che una persona, una situazione ci hanno causato (o ci causano). Il punto d’ascolto, e di reazione, comunque sta dentro di noi.
    Il discorso è che qualcuno può avere delle dinamiche che ci risultano fortemente destabilizzanti, dinamiche narcisiste o contorte, poco dirette, manipolatorie ecc che ci fanno male. E anche dinamiche tese e mantenere un contorto rapporto di reciproca dipendenza. A cui, certo, possiamo partecipare.
    Scusami se sono così diretta, e capisco anche il senso “romantico” di dire “è nel mio dna” e la sensazione “non sarà mai così” rispetto al malessere dovuto alle sensazioni da “incubo” e il fatto di riuscire a considerare passato un atteggiamento di “dipendenza” anche dal tenere lontano…
    ma non è così. E’ ovvio che “nel mio dna” significa non letteralmente dna (ci arrivo :P) ma per dire “così nel profondo”, ma quella sensazione di “penetrazione” così profonda non è data spesso in questi casi soltanto dai sentimenti e dall’attaccamento, ma veramente anche da quanto una relazione come quella che racconti, e mi sembra di capire, sia stata INVASIVA, anche per la spesa necessaria di energia per reggere, per adattarsi persino a vivere in uno stato di allarme costante. Anche perché lo stesso modo che lui ha giudicato “migliore” per staccarvi certo che mi pare quantopiù destabilizzante.
    Forse quella con cui continui a svegliarti è il residuo di uno stato d’ansia che quella relazione ti ha procurato. Non un “potere” che lui stesso ha e può agire.
    Forse non ho capito bene quello che hai raccontato e comunque non voglio essere nè giudicante nè invadente, quello che voglio dire è che ci sono persone che si “appartengono” effettivamente per tutta la vita, ma non in base a quanto male si fanno o potrebbero farsi se non fossero a distanza di sicurezza. Bensì perché si fanno realmente del bene, condividono, si rispettano.
    Banale? Però in un rapporto normale ci danno fastidio cose anche banali e le riconosciamo, e chiediamo “Scusa, per piacere, potresti non mettere le scarpe sul divano?” e magari l’altro dice: “ah, sì, scusa”. e magari l’indomani continua a mettere i piedi sul divano. E con l’andare del tempo comunque scegliamo se quella caratteristica ci è sopportabile in mezzo a tante altre buone cose, tangibili, che non ci fanno paura, ma che abbiamo comunque la sensazione famigliare di conoscere. Invece, chissà perché, nei rapporti fortissimamente destabilizzanti (dalle stelle alle stalle, o dalle stalle a stalle meno stalle più, persino) ci si ritrova a giustificare non una scarpa sul divano, ma un calcio in testa (metaforico pure che sia, cioè comunque qualcosa di vissuto come fortemente destabilizzante).
    Di una persona che amiamo non dovremmo dover avere paura.
    Se abbiamo paura e adattarci alle montagne russe diventa “un primo lavoro” c’è qualcosa che non va. Che l’altro sia un mostro o no, c’è qualcosa che non va

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