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Lui è sposato ed io sono un’amante

di chillido44
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 24 Settembre 2007. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 2.507 commenti

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  1. 1721
    Ema -

    Clà ti stai risentendo e mi dispiace, ma non siamo tutti pronti a dare soluzioni…stiamo solo cercando di scrollarti, di darti una mano a guardare cose che tu da coinvolta, non riesci a vedere da sola…e se la cosa ti inizia ad infastidire smetteremo di farlo, per lo meno io.

    Io non giustifico nessuno, tanto meno lui… il problema però è che tu (per ora) non riesci a vedere oltre… non riesci a vedere che lui NON LO CALCOLO NEPPURE… non riesci a capire che NOI (ema, luna, margot, ecc.) non stiamo parlando dei suoi “buongiorno” fra i denti, o del fatto se ti debba o meno spiegazioni, non stiamo cercando di capire se e per quale motivo ti ha ingannata, o se e quanto conti per lui… (sei tu che fai questo, perchè pur di non allontanarti mentalmente da quella situazione, ti riempi di domande le cui risposte – a volte inesistenti – non cambierebbero comunque il punto della situazione…e il punto della situazione è che a prescindere da qualunque motivo o colpa o come ti pare chiamarlo, TU in quella situazione non stai bene)… noi STIAMO PARLANDO DI TE, A PRESCINDERE DA LUI.

    Lo vedi che continui?
    “Non sarà mai ai livelli della sua famiglia. Non c’è competizione. Dura ammetterlo.”

    TU NON PUOI METTERE IN DICUSSIONE TE STESSA SULLA BASE DEGLI ATTEGGIAMENTI DI LUI!

    Come posso fartelo capire???
    Ti rendi conto che dai un valore a te stessa sulla base di come si comporta la persona che hai di fronte??? (e non sei davanti ad uno specchio!)
    Al massimo, se propio vuoi dare un valore sulla base di comportamenti, lo puoi dare solo alla persona che li compie, NON A TE!
    Giudica LUI se proprio vuoi trovare dei meriti! Giudica se lui si merita o no qualcosa! Giudica se lui si merita o no ancora il tuo interesse ad ascoltare sue eventuali spiegazioni! (e in primis giudica se quelle spiegazioni cambiano REALMENTE qualcosa dentro di te… se anche lui ti desse una spiegazione del perchè sparisce, o del perchè non ti calcola, o del perchè ti abbia ingannata, cosa cambierebbe per te? Sii sincera Clà… a te cosa cambierebbe se lui ti dicesse ad esempio che aveva voglia di trasgredire dal suo matrimonio e ti ha riempito di cagate per fare in modo che tu restassi lì? Pensi che questo cambi il valore che hai tu? Pensi che ti permetterebbe di attribuire colpe a te stessa? – quelle di lui non ci importano!)

    Il valore a te stessa non viene attribuito dal comportamento di un altro lo capisci???!!!

    Continui a rimurginare sul come lui vede te, sul come e quanto ti considera, sul cosa pensa di te, sul cosa e quanto secondo lui tu meriti!!!
    E tu invece come ti vedi con i TUOI occhi??? non con i suoi…
    Come sei tu, Clà???

    Dici di non voler fare il primo passo, ma probabilmente, proprio quando inzierai a farlo tu per prima, in qualunque direzione, vorrà dire che è arrivato il momento in cui darai il giusto valore a te stessa e deciderai il meglio per te, senza più aspettare che lo facciano gli altri.

  2. 1722
    Ema -

    Un’ultima cosa…
    il senso di competizione e di sconfitta non sono un sentimento di amore…

    Li ho provati anche io, ma ho capito che erano il motore del mio accanimento nel restare aggrappata a quella situazione…

    con la “guarigione” ho capito che il mio per quella persona non era amore, seppur mentre ero immischiata in quella situazione ero convinta lo fosse… e i primi tempi in cui me ne sono resa conto, ho provato un senso di inadeguatezza per aver scambiato il sentimento di amore con qualcosa di malsano.

  3. 1723
    LUNA -

    CLA’: ciao 🙂 scusa, ti rispondo velocemente perché tra qualche minuto devo uscire per andare a cena.
    “Mi fai capire che anche tu ti sei arresa” dici. In realtà ti ho detto che stavo seguendo il dialogo tra te ed Ema, ma non me la sentivo di intervenire, perché mi pareva che il dialogo filasse ottimamente e tanto più perché non avevo niente da dire io. Hai preso la cosa in maniera autoreferienziale, ma in verità riguardava più me che te.
    Detto ciò: io non mi arrendo per il semplice fatto che non combatto.
    La battaglia che vivi è la tua, non la mia. E sei tu che puoi capire che battaglia è, con chi o cosa, se con te o fuori da te, e capire se ne vale la pena o no. Io vengo nel forum per scambiare idee e pensieri, ed è vero che lo faccio con empatia, e provo affetto per te, Margot e le altre persone che ho conosciuto qui. mi interessa anche fare informazione sulla violenza psicologica, è ovvio, per quello che dice EMA, perché dispiace che queste dinamiche esistano. Perché se ne parla ancora troppo poco, nel senso che spesso le persone non sanno neppure di starci in mezzo. Mi interessa fare informazione se posso, e dire la mia (che è solo la mia) quando dico la mia. Ma non ho la pretesa di dare soluzioni, nè penso che la gente debba fare quello che voglio io. Poi è ovvio che se una mia amica mi dice che ha la macchina rotta per tre mesi e mi chiede se conosco un meccanico ma non ci va mai e quando le chiedo (non per farmi i c.... suoi) “Sei andata poi dal meccanico? hai risolto?” lei mi dice che in realtà le piace tenersi la macchina rotta, beh, posso smettere di darle il numero del meccanico o semplicemente ridarglielo quando in seguito me lo chiederà (senza giudicare che non abbia ancora portato l’auto a riparare). Ma ciò non significa che mi sia arresa. perché la sua macchina non è la mia battaglia. perché non sono io che vado a piedi se la sua macchina è rotta. Io vado a piedi se la MIA macchina è rotta. E magari nel frattempo sto portando dal meccanico la mia, il quale mi ha pure sparato un preventivo da capogiro. Quindi può darsi che non passo a trovarla non perché penso che sia una scema che non capisce, o abbia stati d’animo negativi nei suoi confronti o mi faccia incazzare che si tiene la macchina rotta…

    Clà, stringi stringi una persona continua a stare nella tua vita in qualsiasi forma se te la tieni nella tua vita. Sennò ne esce. A meno che non sia uno stalker, che è un altro paio di maniche. Ma anche là, se vuoi che ne esca, vai dalla polizia. Questo tizio è ancora nella tua vita perché vuoi tenertelo, pure così, e finché tu non decidi che lo vuoi fuori dai co...... lui ci sarà. La scelta è tua. Comunque, anche quando è difficile. Può essere anche sua, certo, se se ne va. (ma veramente, MARGOT, che se ne andasse veramente il tuo bel tomo… invece è sempre tra i co...... lo stesso, e sempre troppo). E se ne va prendi atto che se ne va e come tutti i comuni mortali gestisci il quel che è, come puoi, certo, come tutti i comuni mortal

  4. 1724
    LUNA -

    se stai troppo male, può accadere, perché se ne va, il problema non è più “se ne è andato” ma diventa “io sto troppo male”. allora la soluzione riguarderà l’ansia, la depressione, il panico, l’astenia, il calo energetico e se riguarda la follia riguarderà la follia.
    Non la sto facendo semplice, perché è chiaro che i meccanismi sono più complessi. Ma, tuttavia, così è.
    Nessuno può mandarlo fuori dalla tua vita e tenerlo fuori dalla tua vita se non lo fai tu. E non chiamarlo ma rispondere se chiama lui non è tenerlo fuori dalla tua vita.
    E’ tenerlo nella tua vita solo che non chiami tu per prima.
    E fare la donna che non deve chiedere mai e non batte ciglio quando lo vedi, ma a casa disfarti in mille pezzi non vuol dire un c..... Perché come stai tu conta molto di più di quello che dimostri a lui o sei in grado di dimostrare a lui.

    Clà, tu hai il tuo elenco di ragioni per tenerti quest’uomo nella tua vita. Allora, se è giusto per te, tientelo.
    Hai le tue ragioni per difenderlo quando ti si fa notare che forse il signore è leggermente una testa di c..... No, non è vero, è colpa tua. Allora se sai che è colpa tua e lui non è una testa di c.... scusa se erroneamente ho pensato che fosse una testa di c..... E’ vero, non lo conosco. Magari è un fiorellino. E non mi piace parlare male di persone che neppure conosco. Manco di quelle che conosco, quindi figurati.

    Insomma, Clà, il mondo è bello perché è vario. e c’è gente che è felice persino a farsi mettere degli elettrodi nel sedere. Nessuno può dire ad un altro che quello che per lui è gioia non lo è. solo tu puoi valutare per te se è il caso di continuare questa relazione o no. In ogni caso noi ti vorremo bene lo stesso, è ovvio. A me non cambia con chi stai e come. A parte per affetto. Ma non sono una persona che prova affetto in maniera dipendente in tal senso.

  5. 1725
    clà -

    Spesso mi capita di trovarmi in mezzo alla gente ed iniziare a scrutarli.
    Mi chiedo se in mezzo a loro ci sia qualcuna/o che stia passando la mia stessa situazione. Vorrei cogliere dei segnali, capire come loro gestiscono la situazione. Io non ne sono capace.
    Sono al lavoro e mi sento al “sicuro”. Vivo il tutto in un’altra dimensione. Quelle mura mi fanno da scudo.
    Esco e penso a come sarebbe essere con lui in quel momento. E’ tutto tempo sprecato, me ne rendo conto. L’ansia mi sta rovinando lo stomaco.
    Quando so che devo tornare a casa (luogo sicuro…in teoria) tutto precipita.
    Lo vedo, sento la sua voce ed alzo il volume della televisione.
    Da parte di entrambi c’è ormai indifferenza.
    Non me ne capacito. Fino ad una settimana fa mi voleva bene. Ora non più!
    Leggo e rileggo libri che parlano di questo. Provo un breve sollievo. Basta davvero poco per tornare alla realtà.
    Mi chiedo quando finirà tutto questo. Ed io cosa posso fare nel frattempo, soprattutto per uscirne indenne e per non ripetere mai più lo stesso errore.

  6. 1726
    sandra -

    messaggio per cla, ho letto i tuoi messaggi e volevo esprimerti la mia solidarietà e la mia “vicinanza”. Ho una situazione simile alla tua e non trovo il coraggio di rompere una relazione di anni con una persona sposata che solo ultimamente ha trovato il coraggio di uscire di casa, ma questo ha complicato molto la nostra relazione, perchè non abitando nella stessa città, imputa a me qualsiasi difficoltà che incontra nel quotidiano sono diventata io il suo pungiball, io che non ci sono io, che sono poco presente, mentre prima una cena era sempre pronta una camicia era stirata…..insomma mi fa capire che in realtà non sono io quella che vuole. Il problema è diventato enorme perchè nel frattempo questa persona mi è diventata indispensabile, non riesco a vivere sapendo di essere sola, mi sento vuota abbandonata dal mondo e da tutti un guscio vuoto alla deriva non ho più voglia di vivere, sento la paura che mi stringe la gola.
    Vorrei non stare così vorrei non soffrire di tutte le sue accuse vorrei avere le palle di ribellarmi e superare le mie paure di solitudine. Sono una persona che interiorizza molto e così soffro di coliti nervose non dormo ho sempre mal di testa da tensione, insomma uno straccio.
    Vorrei tramite questo forum trovare un pò di forza per riprendere in mano la mia vita e soprattutto parlare con qualcuno, perchè nessuno al momento conosce i miei problemi, metto una bella maschera tutti i giorni e cerco di andare avanti.
    Grazie x qualsiasi consiglio o chiaccherata.

  7. 1727
    clà -

    Sandra, la solidarietà va a te in questo momento.
    Non sono la persona più adatta in questo momento a dare consigli ma ti parlo di come sto vivendo io ora, dopo che questa relazione in un modo o nell’altro è finita.
    La paura della solitudine e, più di tutte, la paura del cosidetto del vuoto la conosco molto bene.
    Una persona (Luna)disse che non c’è solo il vuoto, ma uno “spazio”.

    Quando non sei più sottoposta a questi continui e martellanti attacchi può capitare di sentirsi persi.
    Può darsi ke il tuo lui uscendo di casa abbia sì avuto il coraggio di prendere una decisione, ma possa provare il vuoto che temi di sentire tu.
    Hai descritto la tua situazione in poche parole e non riesco a farmi un’idea precisa. Ma credimi…non si muore!
    Lontano da persone che sono la causa di malesseri forti, spesso estremi, non può che essere l’unica soluzione.
    Il tempo ci vuole. Il coraggio pure. Ma già scrivendo su qst blog hai fatto il primo passo. Sai già qual’è la scelta da fare..ti manca lo step sucessivo. Non si sa quando e come arriverà, ma dentro di te credimi lo capirai.
    Sentirai una voce che urla BASTA! Prima la ascolterai meglio sarà per te.
    Passerai la fase 2 (fine di una relazione). Ma sempre meglio che vivere in questo modo.
    Lo stress pian piano lo sentirai sempre meno.
    Ti sentirai sola..ma credo che tu già adesso sia da sola.

    Quando sono lontana da lui (è partito, ma presto tornerà) sto più attenta ai miei stati d’animo. Basta poco per ripiombare nel buco.
    Ci vuole volontà e…amore per se stessi.
    Dobbiamo prima imparare le basi per il nostro benessere interiore.

    Non sei sola.
    Ultima cosa : non mi sembra così tanto negativo il fatto che abitiate lontani.
    Ciao

  8. 1728
    maggy -

    Ciao cara, volevo dirti che stai facendo la cosa giusta. Resisti. Io non ho avuto la tua stessa determinazione e dopo 3 anni che ho vissuto solo per lui, nonostante le promesse, lui non ha mai lasciato la moglie. A dire la verità, mesi fà sono rimasta incinta e lui si è tirato indietro, nel frattempo lei ha avuto la certezza della mia esistenza ed ha iniziato a minacciarmi, io ho perso il bimbo, e perdonato il padre, ho aspettato un anno,e la moglie mi ha picchiata e si è tenuta lui. Io per lui ho perso il lavoro al quale io mi dedicavo anima e corpo, un figlio, l’amore per me stessa e sono caduta in una depressione profonda che sto cercando di curare con l’aiuto di dottori e farmaci. La mia vita è stata devastata dal mio troppo amare e, l’unica cosa che vedo è che ,lui continua a cercarmi e a dire che mi ama ma, nonostante la sua realtà domestica sia cambiata, può ancora tornare a casa ogni volta che vuole, dal momento che è ancora sposato e nemmeno separato. Ho capito che chi ama non ti lascia nel dubbio, che neanche l’amore più forte della terra può vincere davanti alle comodità di un codardo. Io sono a pezzi e ogni giorno mi alzo e basta. Mi ha distrutto la vita e la sua è intatta. Non c’è giustizia e io non voglio più amare e, spesso non riesco nemmeno a vivere. Ti prego, non cadere in tentazione, si sta troppo male. Lui era il mio tutto e ora, c’è il niente. Metto in dubbio ogni cosa anche questi anni magici, non mi è rimasto altro che un dolore atroce che non mi fa vivere e, l’angoscia con la quale cerco di convivere. Non mollare!!! Potresti ricaderci ma, non mollare! Se ti ama, lascierà tutto e ti verrà a prendere, se tu gli dai spago, potresti ritrovarti a pensare ogni giorno di non valere niente, e di non meritarti di vivere. Ti sentiresti morire e, vorresti morire perchè ci hai creduto troppo. Proprio come me.
    Un abbraccio.

  9. 1729
    margot -

    Ciao Sandra, leggendoti mi rivedo e sento e capisco tutto il tuo malessere. Hai fatto bene a parlarne anche se un forum e con persone che nn conosci, ma questo è già un passo avanti. Posso dirti, per mia esperienza e perchè ancora ci sono in mezzo a tutto lo schifo più assoluto, che il dolore, il disagio e la solitudine sono effetti collaterali normalissimi in uan situazione di disparità come quella che ti trovi a vivere. Vivi male e somatizzi il tuo malessere invece di lasciarlo libero e gridarlo al mondo, o per lo meno di darti la possibilità di sfogarti in qualche modo. E per sfogarti intendo pensare a te: cioè riequilibrare la tua visione della vita spostando lui come centro della tua vita, della tua soddisfazione e mettendoci te stessa. Già Sandra e anche Maggy, Clà e tutte le altre lo sappiamo già da noi che nn sono tanto loro i problemi, cioè il nostro malessere nasce già prima di affidare la nostra vita a uomini così codardi da nn voler scegliere o che una scelta almeno loro ce l’hanno sempre avuta, ma nasce dal nn conscerci per come siamo, per come valiamo e perchè nn siamo in grado di apprezzarci, cioè nn spendiamo abbastanza tempo a riconoscere i nostri pregi, a pensare che se solo per una volta avessimo fiducia in noi e nelle nostre possibilità nn dovremmo ricorrere alle attenzioni (che poi nn riceviamo mai) di uomini così egoisti e egocentrici che basano la loro vita nel rincorrere tutto ciò che li fa sentire meno soli e meno inutili. Questo per dirvi che anche loro avranno certamente delle forti lacune di autostima per mettersi in situazioni doppie come queste dove vuoi o non vuoi c’è da parte di entrambi un forte investimento di tempo e sentimenti (e per sentimenti intendo tutto ciò che spazia dalla conoscenza a forme di possessività o che so io di attaccamento morbose come quelle che ci troviamo a vivere) ma che a noi nn devono interessare ma che ci dobbiamo concentrare su noi stesse, sulla mancanza di amore che ci porta a cercare certi personaggi. Sandra io posso dirti che il mio attaccamento atipico a quest’uomo nasce dal volerlo al di sopra di tutto, e qui nn sto parlando di amore ma di una decisione presa a priori sia per la mia mancanza di fiducia in me stessa nel poter trovare e sperare per me un uomo che mi doni tutto se stesso, sia perchè ho sempre pensato che conquistare lui sarebbe stato come dire che esisto anch’io, che anche io così inutile e trasparente agli occhi di tutto ero stata in grado di attirare a me un uomo che aveva tutto dalla vita. E proprio questo suo avere tutto, il fatto che lui abbia conquistato il suo sogno di vita (una donna che vuole con se e come madre dei suoi figli) un bel lavoro, una bella casa, tutto questo è ciò che più in assoluto gli invidio. E forse ho sempre cercato di conquistarlo per averlo con me così. io avrei tanto voluto una vita come la sua, piena d’amore e indirizzata a crearsi una famiglia. Nn per incentrarmi sui miei di guai ma credo che date le mie fobie e il modo che ho di

  10. 1730
    margot -

    rapportarmi con il mondo e con me stessa per me nn sarà facile mai essere felice. Perchè nn so cosa sia la felicità. Cerco di rubarla agli altri o di trovarla in coloro che mi rifiutano. Questo Sandra è per dirti che il centro di tutto devi cercarlo in te e poi dovrai valutare come risolverlo. Lui ha già i suoi di problemi, nel senso che coem ti ripeto nn deve essere così ben messo neanche lui se inizia storie parallele, ma tu devi solo pensare a te stessa. Ed è già tantissimo. Imparare a stare con te stessa e conoscerti per apprezzarti. Ti rigiro il consiglio che la mia cara amica Luna spesso mi ha dato e cioè di trovare anche solo 5 minuti al giorno da dedicare a te senza pensare al delirio in cui ti trovi, 5 minuti per estraniarti dal mondo. Fallo ti farà bene. E poi amati per quanto puoi. E fallo anche per far vedere a lui che in te c’è molto da amare e di cui innamorarsi, tanto per fargli capire che sola nn sei perchè sei con te stessa.

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