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Lui è sposato ed io sono un’amante

di chillido44
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 24 Settembre 2007. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 2.507 commenti

Pagine: 1 170 171 172 173 174 251

  1. 1711
    clà -

    Ema, saperlo impegnato purtroppo non è sufficiente per potermi allontanare.
    Altrimenti non avrei mai intrapreso una relazione di questo tipo.
    Mi andava bene così all’inizio. Non volevo niente di più xk io per prima non volevo impegnarmi ed essere vincolata da legami.
    Lui sotto questo punto di vista era l’uomo perfetto.
    Ma il futuro non si può prevedere così pian piano speravo in qualcosa di più, come tutt’ora.
    Potrei accettare ancora li fatto ke lui sia impegnato. Ma lo vorrei più presente.
    Sento storie simili alle mie ma molto diverse nella sostanza. Uomnini sposati ke fanno il possibile per essere più presente. Cene, feste, regali…A me è “capitato” l’uomo impegnato più sfigato.
    Possibile ke neanke le briciole io riesca a meritare? Non pretendo molto, non l’ho mai fatto.

    La mia speranza è che un giorno lui si renda conto di me, del suo comportamento avuto fino ad ora e mi possa chiedere scusa.
    Aspetto la stessa cosa da una persona della mia famiglia. Probabilmente la storia si ripete.

  2. 1712
    margot -

    Condivido pienamente il pensiero di Ema e anzi aggiungo Clà che quello che dici di provare e di desiderare sono solo convinzioni fatte a priori per impedirti di guardare oltre e vivere!!! già VIVERE! Te lo dico io che, scusami se mi permetto, fino ad ora mi tormento per ciò che lui vuole da me e su come possa migliorarmi. poi mi fermo, vi rileggo, ragiono e capisco di nuovo che nn devo fare nulla se nn fermarmi e lasciare che tutta la merda in cui vivo si allontani da me o allontanarmi per prima se ce la faccio. Convincermi ogni giorno, ogni minuto che sto facendo bene a starmene da parte è un lavoro faticoso che ripeto ogni attimo su me stessa, e ti dico spesso capita che crolli e prenda il telefono per chiamarlo, un telefono a cui lui nn risponde più. Clà dire che attendi da lui le sue scuse sai già da te che è tempo perso forse perchè si rende poco conto del male che ti sta infliggendo, forse perchè facendoti del male si sente più uomo o forse perchè per lui nn c’è niente di cui doversi scusare. Credimi se ti dico così, io mi rivedo molto nelle tue stesse paure, nelle dinamiche malate in cui lui ti costringe a vivere. Tu ti ostini in ogni modo (anche cercando domande a cui le risposte da dare sono davanti ai tuoi occhi) anche convinvendoti che tu nn desideri di più e che all’inizio avevi esigenze diverse da ora e che ora te ne sei innamorata. Scusami ma nn stai dicendo altro che ora pretendi che ti dia il giusto valore che tu senti di meritare, anche se in cuor tuo sai che fin dall’inizio volevi essere rispettata, malgrado il tipo di situazione. Lo sai perchè se nn avessi pensato anche solo una volta che lui poteva essere il tuo futuro nn avresti investito tante energie nel cercare di tenerlo con te. Te ne sei così convinta che preferisci essere infelice con un uomo che ti fa soffrire (perchè Clà nn ha nulla da darti uno così, se fosse una persona in grado di apportare benessere in una vita si applicherebbe a rendere la sua famiglia felice) che piuttosto rinunciare a lui e prendere e osservare la tua vita. Nn necessariamente il tuo malessere dovrà essere ricercato in qualcosa di pregresso nella tua vita, ma forse semplicemente nella contingenza che ti trovi a vivere, cioè nell’attaccamento a colui che proprio nn è disponibile a dare amore (e nn dico solo perchè è impegnato ma perchè mette in atto una serie di azioni svalorizzanti nei tuoi confronti) e forse al vuoto che ti sei fatta intorno per investire in questa storia. Clà io faccio ipotesi, anche basandomi su me stessa, ma credimi se ti dico che questo nn è amore, è solo la più forte espressione di un malessere che abita dentro di noi. Ti distruggerai da sola se nn molli il prima possibile, perchè Clà malgrado ciò che un co...... possa averti inculcato in testa, tu sei una persona che ha un valore che nn dipende da quante briciole lui è disposto a darti. Pensaci bene: credo che prima di lui la tua vita ti abbia dato modo di dimostrarti chi sei e quanto vali. Ritrovati Clà!!!!Esisti ancora

  3. 1713
    Ema -

    Clà:

    “Possibile ke neanke le briciole io riesca a meritare?”

    E’ inutile, NON TI SCHIODI DA LI’ …
    … non immagini il senso di inutilità che mi fai provare … e sai come mi sento in questo momento nel parlare con te? ho la sensazione di essere io adesso quella che si ostina a far domande al muro (tu), senza volermi rendere conto che “il muro non parla”… perchè non sai farlo, perchè non vuoi farlo, perchè non lo so, per i tuoi cavolo di motivi, ma comunque resti fossilizzata lì, sullo stesso concetto di non meritare attenzioni/amore da lui.

    “La mia speranza è che un giorno lui si renda conto di me, del suo comportamento avuto fino ad ora e mi possa chiedere scusa”

    è come leggere che passerai il tuo tempo (a quanto pare indeterminato) e la tua vita ad aspettare che un uomo si renda conto e si scusi di non averti dedicato più tempo…

    perdonami, ma a questo punto sono io a rendermi conto di essere incazzata e mi domando perchè cavolo una persona deve chiederti scusa di non dedicarti tempo se a quanto pare non ha voglia di dedicartelo!?!
    perchè ti fossilizzi sul fatto di ASPETTARE ed ELEMOSINARE tempo da qualcuno, in particolare da lui??? Perchè???
    Perchè aspetti che una persona si accorga di te quando sa già che esisti!?! Perchè resti chiusa dentro quella scatola elemosinando attenzioni da lui???

    “A me è “capitato” l’uomo impegnato più sfigato”… no Clà, a te è capitato l’uomo impegnato che a quanto pare non vuole dare di più, e non perchè è sfigato, ma per i suoi c.... di motivi che alla fine non cambiano il punto della situazione… è cioè il fatto che ti da poco e a te quel poco non basta, indipendente da quale sia il motivo (che sia un parente all’ospedale da cui vole andare togliendo tempo a te, che sia il voler stare di più con la moglie togliendo tempo a te, che sia il voler andare a lanciarsi da un ponte togliendo tempo a te… il risultato resta lo stesso, il tempo che ti da PER TE E’ POCO, e questo non dipende dalla colpa di qualcuno!

    Perchè non inizi invece a pretendere attenzioni e amore da te stessa???

    Scusa, dopo le tue ultime frasi mi arrendo e sicuramente sarò anche diventata noiosa e rompipalle…
    ma sappi che sarai TU un giorno a dover chiedere scusa, A TE STESSA, davanti ad uno specchio… e per esperienza personale ti posso assicurare che l’aver permesso a te stessa e ad altri di mettere in dubbio quanto vali e di spingerti così in basso, non sarà una cosa facile da digerire, da accettare e da superare… io ancora addesso non l’ho digerito, e come vedi la rabbia è ancora fortemente viva dentro di me.

  4. 1714
    margot -

    e di certo nn sarà lui a decidere per te. Te lo ripeto hai il diritto di darti quante più possibilità per essere felice.
    @Luna: grazie cogli sempre nel segno, e mai come adesso ti sento vicina amica mia! sai la situazione è esattamente come l’hai descritta. Lui cerca sempre di sminuirmi con ogni singola parola e ogni singolo gesto. Ci prova gusto questo è certo. E ancora di più gode quando vede che mi crolla il mondo addosso e gli chiedo di allegerire le mie pene, cercando spiegazioni a frasi, paragoni e accuse che nn esistono. E si Luna data la sua classificazione di donnafocolare/donnasexy nn è rispettosa per nessuna delle due. Però ti dico, visto come vanno le cose, la sua donna per lui incarna tutte le caratteristiche di entrambe le classificazioni, solo io manco delle caratteristiche che mi potevano mettere in lizza per essere scelta da lui. Va be, stavolta passo! che devo fare nn posso mica ricostruire una nuova me così in poco tempo. Mi ha distrutta letteralmente e io gliel’ho lasciato fare fino all’ultima goccia di forza che avevo. Ora sono vuota, sono ferma in attesa che gli eventi si sviluppino da soli dopo che ho messo fine a me e lui. L’ultima conversazione risale a due sere fa in cui mi ha detto che è in ritardo nell’avere un figlio e che si sta applicando il più possibile e alla mia risposta che ho intenzione di lasciare il lavoro lui mi ha detto che nn devo assolutamente nn ne vede il motivo e poi dopo questo breve stop riprenderemo la nostra storia, soprattutto nel periodo della gestazione della sua donna in cui lui nn saprà come sfogarsi e lì rientrerò in scena io per svolgere il compito a cui sono chiamata da due anni. Vi rendete conto!!! ecco cosa dico a Clà di stare lontana da questi esseri ignobili che sono capaci di convincerti che sei uno schifo immeritevole e ripugnante al punto che arrivi a crederci. Ho voglia di scappare per davvero, ma per ora faccio del mio meglio sopravvivo.

  5. 1715
    clà -

    Effettivamente Ema la tua rabbia traspare molto nei tuoi ultimi commenti.
    Scusa se non sono la persona pronta a dirti “si hai ragione domani lo faccio”. Di certo le tue osservazioni, date dalla tua esperienza, non mi sono indifferenti. Ma se speravi di scrivere (e ti ringrazio per questo) e di fare il miracolo..bè, scusa ma allora hai sbagliato persona. Mi spiace aver deluso le tue aspettive (forse troppo alte)
    Di certo una situazione che va avanti da diversi mesi non si risolve scrivendo/leggendo. Può aiutare, ma non risolvere di botto.
    Scrivo semplicemente quello che davvero penso. E non lo faccio per impietosire o addirittura per ricevere 1578 commenti da parte tua o di altre persone.
    Mi dispiace averti messa nella condizione di doverti arrendere. Ma se fosse stato tutto più risolvibile (e in un lasso di tempo ben preciso) non mi sarei mai immaginata di scrivere su un blog che per me spesso è fonte di umiliazione xk porto in piazza problemi personali e non so a chi possano arrivare, perchè molti leggono ma pochi scrivono).
    So benissimo che a 24 anni la mia vita non girerà attorno a LUI per sempre! Mai fatto intendere questo. Parlo di ORA!

    In merito alla tua domanda ti smentisco subito dicendoti che con lui non sono mai stata come posso apparire sul blog. Sono forte, pronta a riportarlo a casa dopo una discussione, capace di dirgli basta a 4 occhi, capace di dirgli “cercati un’altra xk io non ti voglio più”.
    Lui stesso mi disse ke era la prima volta che si trovava ad aver a che fare con una “ragazza così”. Reagivo subito ad ogni sua contraddizione, ad ogni sua titubanza. Credo sia abituato in altro modo. Questo intendevo quando parlavo di mie responsabilità.
    Non mi sono mai fatta vedere debole. Una parola sbagliata da parte sua ed io giravo i tacchi e me ne andavo.
    Ma quando varcavo la soglia di casa la maschera della “guerriera” la appogiavo e tornavo ad essere IO!

  6. 1716
    LUNA -

    EMA e CLA’: solo per dirvi che vi ho letto e vi leggo.
    L’energia di EMA è apparentemente dura, Clà, ma è in realtà ricca di accoglienza. Quoto tutto quello che dice. Ed è vero, Clà, cioè così percepisco anch’io, che scappi dai punti centrali. Solo questo, poi vi lascio: potresti anche accettare che è un uomo impegnato purché… dici, ma dici tu stessa che vorresti di più, l’hai detto anche tu che desideri altro, non una storia basata sul (anche reciproco) disimpegno… Allora perché mai dovresti anche POTER ACCETTARE che lui sia impegnato se fosse un amante che ti caga di più piuttosto che un amante che ti caga di meno? Perché ti fai da sola cose tipo o magni sta minestra (ma se è meno acidula si può sopportare) o salti dalla finestra? Forse il menu di scelte è più ampio, azzo.

    MARGOT: ciao cara. Ti rendi conto che (complici i suoi giochi di prestigio) ti contraddici in poche righe? la sua donna sarebbe per lui colei che incarna tutte le qualità e lei degna di rispetto però poi ne parla come una macchina a far sfornare figli e nel frattempo avrà l’auto sostitutiva???
    Ora, so che di questa frase avrai visto che tu saresti l’auto sostitutiva… ma leggila tutta per piacere. E leggici non il fatto che tu vali poco o lei vale poco per come vi vede, ma che se una persona ragiona e si esprime come si esprime lui è appunto un essere da cui allontanarsi e basta.
    Non so chi sia la sua donna, ma comunque non sono i parametri di lui a darle o toglierle valore, lei è chi è. e lo stesso vale per te. Non sono i suoi parametri malati o le sue parole dense di violenza e offesa a dire chi sei tu o lei.
    Se lei è ignara di con chi sta e lui fa la bella faccia, credimi, lei ha una grossa gatta da pelare, più grossa della tua, sì, perché i molestatori psicologici peggiorano, e non migliorano, di fronte ai cambiamenti della vita come convivenza, matrimonio, figli, o problemi di salute propri e delle persone vicine. Ti ripeto che mi è difficile credere che costui possa essere una persona così e a casa comportarsi come un fiorellino rispettoso. Se così fosse fa uno sforzo di contenimento enorme per contenere dei lati della propria personalità, ma prima o poi emergeranno (se non sono già emersi, se lei non è vittima come te di tutta una serie di meccanismi allucinanti…).
    Lui usa il parlarti di lei e crea una competizione tra te e lei per farti del male e tenerti sotto controllo. Non lo vedi il gioco perverso?
    Ancora una cosa, Margot: se vuoi andartene dal lavoro fallo, organizzati, ma non fare troppa pubblicità. Intendo dire: non andare da lui a cercare conferme o reazioni. Non avrai mai quello che speri di trovare. E anche se fosse, in fondo, non sapresti mai perché sta dicendo una cosa piuttosto di un’altra, e comunque lui farebbe il gioco del “non ho mai detto”, “non ho mai chiesto” o dell’indifferenza o chenesò. O persino smontare le tue intenzioni inculcandoti il suo punto di vista…

  7. 1717
    LUNA -

    Le persone che si allontanano dai molestatori morali iniziano a farlo veramente, e si liberano, nel momento in cui smettono, tra l’altro, di comunicare ai molestatori le proprie intenzioni, di chiedere loro consigli/conferme/sostegno/o cercare di essere trattenute dall’agire.
    Perché a quel punto non solo non vedono scatenarsi le dinamiche anche rispetto alle decisioni di allontanamento (cosa che toglie energie e crea ulteriore confusione) ma riescono anche a percepire e costruire un angolo, intanto un angolo, di scelta libera, autonoma, autoconsapevole.

    Una mia amica cominciò ad un certo punto, dopo anni di violenza psicologica, a pensare che aveva veramente bisogno di una casa sua, anche se in quel momento non si sentiva ancora pronta ad allontanarsi realmente. Ma una parte di lei era decisa a non voler più sentirsi totalmente in balìa. Così un giorno comunicò alle persone che aveva in affitto in un suo piccolo appartamento che di lì a qualche mese avrebbe avuto bisogno nuovamente della casa. In precedenza, pur essendo stata buttata fuori di casa o essendo comunque costretta ad allontanarsi più volte, vivendo tra sistemazioni precarie e affitti costosi, non aveva mai liberato la sua propria casa, non l’aveva neanche mai considerata come una possibilità. complice il fatto che lui la mandava in tilt e che la faceva dubitare delle sue risorse in modo più esteso. Per la prima volta lei non lo rese partecipe di una decisione, ma l’aver messo in atto intanto un processo per avere libera la propria casa rincuorava in qualche modo lei stessa, la faceva comunque sentire interiormente più autonoma e più forte. Anche se, diceva, non era detto che poi le sarebbe mai servita.
    Se lei gli avesse comunicato quel gesto lui lo avrebbe demolito, o comunque sarebbe stato cagione di nuove questioni, molestie. Perché, di fatto, lui non era in grado di sostenere che lei si sentisse autonoma, nelle azioni e nei pensieri, nè nella percezione di se stessa nè nelle scelte. Alla fine, mesi dopo, lui l’ha buttata fuori di casa in modo atroce. Così come stava. Gettata in mezzo al pianerottolo in una fredda sera. Poteva essere una delle tante volte? Ma stavolta c’era la sua casa ad aspettarla. C’era qualcosa che lei aveva cominciato a fare veramente per sè, di concreto. Non fu comunque facile all’inizio, certo Margot. Anche perché digerire di aver subito molestia morale non è immediato. Anche prenderne consapevolezza causa dolore. Ed è per questo anche che si cercano giustificazioni a quello che è accaduto, fosse pure accusando se stessi. Però la digestione non sarà mai deleteria come continuare ad accumulare i traumi che la violenza psicologica crea e continuare a stare nella tela di ragno in cui si sente di essere prigionieri, e il senso della propria identità persa che si prova, tanto da non riuscire neppure più a percepire nitidamente quanto. Fatti i c.... tuoi, in senso buono, Margot, sulla cosa del lavoro. E su altre cose che valuti possano essere buone per te.

  8. 1718
    margot -

    Sinceramente mi sta togliendo la voglia anche di sopravvivere. Oggi mi ha ribadito che lasciare il lavoro è una stupidata degna di una ragazzina come me. Ha detto è una cosa stupida che nn ci portera’niente di buono, ha detto che nn gli piace l’idea che lasci a causa sua e gli ho detto che nn deve preoccuparsi e nn deve avere sensi di colpa visto che lo faccio per me. Gli ho detto che la mia decisione dipende dalla mia volonta’di pensare a me di decidere per me cosi come lui ha pensato a se stesso quando dalla sera alla mattina ha deciso che ero di troppo. Mi ha scartata per tanti motivi che mi sembrano ovvi ora, ma meno di tutto credo alla sua volonta’di rispettare la sua donna. Per me la puo’girare come vuole ma mi ha allontanata solo perche si è stancato delle mie richieste, delle mie lamentele, dei miei sentimenti e dal mio voler essere amata. Tutto questo ha fatto si che mi volesse lontana proprio perche mai come ora sono una bomba ad orologeria. Quanto sono stupida gli ho pure detto che mi aspettavo di discuterne a quattr’occhi perche fino ad ora avevo sperato che avesse per me quel po di rispetto che nasce da un sentimento che ci lega. Ma niente ho sbagliato su ogni cosa. Quanto mi sento miserabile. Cosi dipendente da lui al punto che quando mi ha dato della stupida per voler lasciare il lavoro mi sono sentita in colpa io per aver percepito in lui un ulteriore allontanamento frutto della sua rabbia. Capite cosa dico?piango da due ore perche percepisco nettamente l’allontanamento. Lo status quo è stato modificato. E in più oggi ho ricevuto anche una bella pugnalata dalla mia migliore amica. Sono stata delusa, abbandonata e allontanata dalle due persone a cui ho dedicato un bel pezzo della mia vita. Ho cercato di sistemare con tutti e due anche facendo finta di niente e prendendomi tutte le colpe, ma niente nn vogliono saperne. E nn perche io nn merito nulla. Ma perche nn vogliono me nella loro vita. E io ora ho una vita a pezzi e vuota. Sono talmente sola da aver paura di tutto e tutti. E se questo è un segnale divino per dirmi di riniziare dalle mie rovine ma nn posso sopportare di nn avere proprio nessuno.

  9. 1719
    clà -

    Luna @Solo questo, poi vi lascio
    Mi fa capire che anche tu ti sei arresa. Mi dispiace, (non te ne faccio assolutamente una colpa e ti ringrazio per aver portato pazienza fino ad ora). Ma capisco di essere io allora proprio a non capire.
    Faccio come il gatto che si morde la coda. Ma da parte mia non c’è nulla di semplice. Quelle che scrivo sono le mie paranoie che mi accompagnano per tutta la giornata. Non fingo!

    Sarò un caso disperato, non so. E’ difficile entrare nei meccanismi mentali di una persona e sciogliere quel nodo malefico.
    Se avessi già capito tutto non mi ostinerei (strano ma vero) a scrivere su questo blog, creato proprio per le persone come me.

    Pazienza..passerà! Ora lo vedo davvero come un uomo che per chissà quale motivo ha voluto ingannarmi con parole e gesti. E realizzo davvero il fatto di non aver mai contato nulla per lui. Non sarà mai ai livelli della sua famiglia. Non c’è competizione.
    Dura ammetterlo. Mi si stringe lo stomaco. Mi ripeto perchè a me è capitato, mentre ad altre miei coetanee non passa nemmeno per l’anticamera del cervello intraprendere un calvario del genere.

    Voglio solo che sia chiara una cosa..IO per prima non l’ho mai e poi mai cercato! Quando dicevo basta era basta. Lui insisteva sì…e ci ricascavo. Ma se non lo avesse fatto ci saremmo persi di vista (mica tanto in realtà) già da mesi e mesi.

    Ema, sembra dai tuoi commenti che tu lo giustifichi. Giustifichi i suoi imbrogli facendo capire che da parte sua non c’è mai stata un reale interesse verso di me..anzi, io stupida ad averlo pensato anche solo per un istante.
    Giustifichi il suo comportamento, le sue frasi, il suo “buongiorno” detto fra i denti senza aggiungere altro, come se non ci conoscessimo nemmeno.
    Io di certo non farò il primo passo. Fra persone umane ci si parla, anche se può essere scomodo , ma non si può liquidare una persona in quel modo, senza accennare nulla…e non lo fa perchè non mi calcola! Sparito di nuovo!
    Ma infondo non mi deve alcuna spiegazione! Non devo fare domande! (forse Margot può capirmi piùù di chiunque altro)
    Il senso di frustrazione , di prostrante sconfitta che provo è profondo e lancinante. Ma sono ank’io stufa di scrivere le stesse cose.
    Tutti pronti a portare soluzioni . Beati voi!

  10. 1720
    Ema -

    Clà,
    io non mi aspettavo un tuo “si, domani lo faccio”… se così fosse, potrei diventare oggetto di studio e di beatificazione per saper compiere i miracoli…

    quello che invece SPERAVO (e non “aspettavo”) è che tu provassi a iniziare a prendere anche solo minimamente in considerazione il fatto di avere un valore, e che non è certo sulla base dei comportamenti di lui che tu puoi giudicare se meritare o meno qualcosa…

    invece il fatto di leggere ancora nei tuoi commenti frasi del tipo “possibile che non riesca a MERITARE……” o “credo poco al fatto di NON AVERE COLPE se lui preferisce…….”, ha palesemente dimostrato che da lì non ti schiodi (e non intendo in modo fisico, bensì in una PROSPETTIVA di miglioramento “mentale”)…
    ed arrivo a pensare che tu non lo faccia non perchè non riesci, ma perchè (per ora) non hai voglia di farlo…
    forse perchè restare chiusa in quella visione di te, ti permette di darti una “giustificazione” per restare lì, aggrappata a lui e a quella situazione, piuttosto che allontanartene e sentire la sensazione di esserti privata (per decisione tua, quindi “colpa tua”) di quel pensiero che ti riempiva le giornate.

    Credimi Clà, non voglio scaricare su di te la mia rabbia nè puntarti il dito contro… è solo che mi crea un profondo malessere vedere te e le altre nella stessa situazione che ho vissuto io in passato e con la stessa incapacità di uscirne…
    è un qualcosa che mi ribolle nella pancia, come un’ingiustizia per come anche voi subiate questa violenza psicologica… il pensiero mi fa rivivere certe cose del passato ed ora che io ho acquisito la capacità di reagire, vorrei solo poterla trasmettere a voi.

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