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Lui è sposato ed io sono un’amante

di chillido44
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 24 Settembre 2007. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 2.507 commenti

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  1. 1421
    Marquito -

    @ Cometichiami:
    Io non sono mai stato in guerra con nessuno. Mi hanno solo addolorato certe frasi e certi atteggiamenti aggressivi, che peraltro si sono protratti fino a ieri sera (post 1418 delle 20:43).
    Ti ripeto che per quel che mi riguarda l’incidente è chiuso.

    Buona giornata.

  2. 1422
    margot -

    Delirio: nn volevo menzionare te quando ho parlato di farabutti. Era per chiederti, a te che ci tieni molto al termine “uomo”, come fa a definirsi uomo uno come il mio lui? Ero agitata quando ho scritto ma nn volevo offenderti. Dio o delirio o come vuoi tu in verità mi spaventa tantissimo anche solo pensare di volere un uomo come lui. Penso che se avessi la possibilità di viverlo alla luce del sole lo vivrei con un magone terribile. Cioè a parte che mi sentirei sempre una merda, un fallimento ma poi nn so con che faccia guarderei le mie amiche, mia sorella, la mia famiglia sapendo che ho toccando il fondo pur di averlo. e sinceramente nn so neanche se avrei più il coraggio di scrivervi.

  3. 1423
    margot -

    @Luna: mi mancavi. Grazie perchè sai spesso mi rendi chiaro quello che nella mia testa è ancora nebbioso.
    Lilia, Sun e Eme grazie anche a tutte voi. Sapete nella foga nel rispondere a delirio nn ho potuto rispondervi. Però attraverso lui ho sperimentato ancora un altro tipo di aggressività che forse mi ha scossa. Già , mi ha fatta talmente incavolare l’essere offesa, anche qui dove dovrei evitare persone simili al mio demone, che poi questa rabbia l’ho usata e la sto usando proprio contro il demone.
    Sapete plurinick o come si vuol far chiamare nn sarebbe male se nn usasse ogni pretesto per discutere. Perchè quando mi attacca nn ha tutti i torti, ma purtroppo nn sa assolutamente come esprimersi.
    Però io torno a voi che mi avete sempre accolta come in una grande famiglia e colgo l’occasione per dirvi, che uesti piccoli passi che ho fatto sono stati frutto anche della vostra vicinanza. Infatti ho dovuto prendere io la decisione di stargli lontana. Già le sue minacce (che plurinick riduce a mera negazione del sesso) che mi avrebbe allontanata per sempre, nn le mette in atto perchè in fondo sono un’abitudine dura da lasciare. Credo che lui si senta meglio con due donne e nn ami restare in una situazione ordinaria, che nn lo faccia sentire l’uomo più figo sulla terra. Per cui sono stata costretta a lasciare io. Forse è meglio così. Ma l’ansia di controllarlo ce l’ho sempre. Penso sempre che possa sostituirmi, che mi scordi facilmente poi mi calmo e rifletto bene e mi dico di nn aver perso nulla. Cioè come dice Luna valuto solo ora i costi/benefici di questa storia, e mi è costata troppo, e capisco che le sue dinamiche moleste nn sono solo rivolte a me in quanto sua amante, ma il suo modo di rapportarsi con il mondo è proprio così violento da nn dipendere da cosa faccia e come lo faccia per lui. E come dice plurinick è solo un cretino che ha dei parametri di giudizio assurdi. Riesco ora a calmarmi ma vi ripeto lo vedo troppo spesso e mi sembra ogni volta di dover riniziare da capo. Ogni tanto ci perdo le speranze, so che mi colpirà in qualche modo sta solo valutando come fare ora. Lo sento più forte di me perchè facendosi vedere con altre donne sa che ci rimango male. Ma poi rifletto. Inoltre vi ripeto per lui nulla è cambiato, pensa che il mio sia un capriccio del momento e così quando si stufa di fare il carino, offende. Per me questo dimostra che nn tiene in considerazione il mio volere e che sono un suo oggetto. Cioè anche se mi togliessi definitivamente dai giochi a lui nn cambierebbe nulla, perchè pensa di potermi riavere quando vuole e perchè se nn ci sto Amen: si passa alla prossima. Lo odio per questo. Perchè mi fa sentire un oggetto, che va usato e buttato e poi sostituito. Va be. Le cose in qualche modo stanno migliorando e speriamo continui tutto per il verso giusto.
    Un abbraccio care amiche e anche a te caro guastafeste.

  4. 1424
    LUNA -

    MARGOT: ciao cara 🙂
    @Cioè anche se mi togliessi definitivamente dai giochi a lui nn cambierebbe nulla, perchè pensa di potermi riavere quando vuole e perchè se nn ci sto Amen: si passa alla prossima.

    una prossima che tratterà di merda uguale. o comunque tenterà di trattare di merda uguale. O con cui comunque stabilirà non una relazione ma una partita a braccio di ferro. E poi via così e avanti e avanti. Figo?
    E forse è questo il tassello che ti manca.
    Scusa la durezza, ma quello del tuo amico non è un modo di fare, ma un modo di essere, di guardare se stesso, prima che il mondo. Una mancanza di rispetto verso se stesso (pure se può sentirsi nella parte di quello forte) prima ancora che verso gli altri.
    Perché riuscendo ad avere rapporti sani con gli altri non ci guadagnano solo gli altri, ci guadagnamo anche noi stessi.
    E vivendo in base all’aggressività e dinamiche di questo tipo possiamo pure esserne del tutto inconsapevoli e sentirci sani (e darci una medaglia ogni mattina, e pensare che se distruggi gli altri preventivamente magari non saranno in grado di distruggere te…
    ma, concedimi, che vita è?)ma viviamo comunque una vita insoddisfacente e malata e la gente non ci sta accanto per piacere, ma per “delirio”. (non sto dicendo che tu deliri, Margot, mi riferisco alla dinamica delirante e all’atmosfera emotivamente delirante che si crea, fatta di “spiacere” non di piacere, di paura e controllo, non di gioia e libertà ecc).
    Comunque sia quello che lui è sono c.... suoi. c.... suoi di chi incontra sul suo cammino, certo, ma ad un certo punto realizza che è meglio evitarlo per la propria sanità mentale, emotiva, psicologica e anche fisica, nel momento in cui lo stress produce anche reazioni fisiologiche. Se lo conosci lo eviti.
    Quello che è sono c.... suoi, e se vuole essere un misto tra il latinloverdenoaltri e conan il distruttore- ma idiota – (perché non c’è dubbio che da fuori, anche con la faccenda dei tatuaggi, sembra un coglioncretino)e ogni mattina si dice quanto è bello bravo e fotomodello perché non si vede sono c.... suoi.
    Che tu hai voglia di vivere bene, e nel rispetto di te stessa, e di respirare a pieni polmoni invece di andargli dietro in queste dinamiche che sono un giogo, non un gioco, invece sono – per fortuna! – c.... tuoi.
    Bacinoooo 🙂

  5. 1425
    duecalzini -

    ecco…si chiama ego! La sua droga è l’ego. Deve sentirsi forte e virile, l’uomo che non deve chiedere mai come diceva la pubblicità. Secondo me è un uomo di m…..tu che mi domandi che razza di uomo è? Io ti rispondo che è un uomo di m…. e mi incazzo anche con te perchè gentaglia come lui si sente invincibile e fiera e soddisfatta di sè grazie anche alle persone come te. Cioè…umanamente parlando è uno zero assoluto. Forse si dovrebbe essere così a 18 anni. O nemmeno…nn si dovrebbe mai essere così. Però a 18 ancora un po’ sei giustificato che per sentirti figo devi avere più donne e devi sentire la femmina sottomessa che fa quel che dici tu e ti fa sentire l’uomo più uomo del mondo. io non credo che lui abbia 18 anni. E’ anche sposato…forse ha dei figli. insomma…ma che uomo sei? Cosa potrai mai insegnare ai tuoi figli? Immagino i grandi discorsi culturali ed elevati di questa persona. Immagino come sia umile e gentile e sorridente con tutti. Come aiuti chi sta in difficoltà nella vita di tutti i giorni…anche se si tratta di comprare un panino all’amico barbone fuori dal supermercato.
    Insomma io non concepisco come si possano fare tutti i discorsi che fai tu e poi essere sottomessi a gente del genere.
    Devi avercela con lui come potevi avercela con me. Altrimenti sei sua connivente.
    E poi non mi sono offeso per il farabutto. Cioè mi ha offeso quando dici che sono uguale al tuo demone. Non è per niente vero. Semmai sono il contrario. Ma li conosco certi atteggiamenti animaleschi e li ho conosciuti eccome. Per questo ho osato dirti come sei anche se non ti conosco.
    Pensa tu un uomo del genere se dovesse affrontare un prova dolorosa…se la vita lo mettesse davanti a situazioni veramente difficili! Dentro è totalmente vuoto e se non avesse almeno l’ego e la fierezza da uomo conquistatore-scopatore cosa rimarrebbe?
    Immagina tu un uomo del genere a 60 anni.
    Che ancora vuole sentirsi giovane si mangia scatole di viagra. Con il riporto che non si deve vedere la calvizia e la giacca e i pantaloni di pelle. Insomma non è un bel prototipo di persona eh…
    ma, molto sinceramente, forse ormai con te diverso non può essere. E’ cominciata ed è proseguita così. Non puoi lamentarti adesso e pretendere questo e quello! Già dall’inizio si coricava con la moglie e veniva ai week-end con te. Tu a lui gli servi e vai bene così. Ma, ovviamente, se cominci ad avere altre pretese cambiano le “regole degli accordi” e potresti non andargli bene più…non che non gli mancherai!Ma si…può anche trovarsene un’altra sai?Lui ci sa stare sulla cresta dell’onda. E fino a che non si schianta sugli scogli si diverte eccome. Ma prima o poi si schianta!Per te invece sto sport no che non va bene!

  6. 1426
    Eme -

    Cara Margot, non ho la pretesa che la mia esperienza valga per tutti ma ciò che ti auguro è che valga almeno per te 🙂
    Cominciando ad aprire gli occhi e a vederlo per ciò che è e non per ciò che ti sarebbe piaciuto che fosse, hai fatto il passo decisivo.
    Almeno….così è stato per me.
    Il resto verrà dopo, con calma.
    Il problema, il grosso problema, è quando si guarda uno stronzo e si vede un toblerone perchè ciò che si vorrebbe sarebbe un toblerone. E si violenta la parte razionale del cervello per costringerla a vedere un toblerone.
    Poi resta il dramma dell’apparente solitudine (apparente perchè non si è mai così soli come quando si trascorre l’esistenza con e per l’individuo più disadatto a noi)
    A volte resta l’eredità dei tormentoni (valgo meno di tutti, conto meno di tutti, non combinerò mai nulla)ossia di quelle bellissime esternazioni con cui i disadatti sancivano il loro predominio (non avendo altri mezzi per prevalere).
    Insomma….resta una trappola insidiosa in cui la facilità di caduta è direttamente proporzionale al lavaggio del cervello a cui i disadatti ci hanno sottoposto e che noi stesse ci siamo sottoposte pur di adattarci ai disadatti (scusa il gioco di parole).
    Io, nella mia ottusità, continuo a ribadire che non basta capire che il marcio è marcio perchè il marcio cessi all’improvviso di fare male.
    E per marcio intendo non il contesto (la situazione di clandestinità) ma il fatto che una persona stia male credendo di stare bene e che una persona faccia del male per stare bene.
    Una volta capito che il marcio è marcio, una volta prese le debite distanze dalla fonte di disagio occorre ricostruire il soggettivissimo perchè si è caduti in una certa situazione e mettere le mani avanti per evitare che ricapiti.
    Tendenza al sacrificio, istinto del “io ti salverò”, scarsissima autostima….i motivi possono essere uno o centomila (difficilmente non ce n’è neanche uno o si riconducono al puro sesso).
    Che sia uno psicologo, un centro antiviolenza, un corso di pittura o di merengue & cha cha cha o il prendere l’aperitivo con le amiche al bar a darti una mano in questa direzione sarai tu a deciderlo.
    L’importante (a mio giudizio, ovvio) è che tu eviti un pensiero analogo al “passata la festa gabbato lo santo”. Il rischio potrebbe essere altro. Potrebbe essere lo stare male ad un’altra “festa” con un altro “santo”…….
    Duecalzini….sai da te che avresti potuto evitare la battutona sulla pubblicità….io non dico altro ;-. Un saluto dalla dittatrice 🙂
    LUNETTA: un bacino.

  7. 1427
    duecalzini -

    e io dico che i motivi sicuramente possono essere uno o centomila…sicuramente è come dici tu. Però io parlo di questa situazione specifica, nonostante in tanti possono leggere, perchè parlare in astratto è sempre utilissimo ma anche no…in questo caso specifico tutto si è originato dalla passione, dal puro sesso come lo definisci tu Eme.
    Poi da quello Margot ha sviluppato dei sentimenti non corrisposti verso di lui, e lui, forte di questa cosa e di come riesce sentirsi “uomo” con margot, ne approfitta per aumentare il suo ego e per far soffire la stessa Margot. Ma tutto si origina dalla passione cara Eme. Se non ci fosse quella non ci sarebbe nemmeno tutto il resto. Perchè tutto il resto è contorno.
    Non è vero Margot? Dai…lo scrivesti anche tu.
    E dici bene che corsi di pittura, aperitivi chachacha e via dicendo…ma prima bisogna capire il perchè si entra in certe situazioni. Dici bene. Bisogna capire anche cosa si sta cercando. Bisogna capire cosa significa volere bene ed essere voluti bene. Bisogna conoscere se stessi. Son tante le cose da capire…ma quelle, a mio modo di vedere, si capiscono col tempo e con gli errori. Non le capisci tutte insieme le cose. Ce ne vuole di tempo!
    Ma gli errori però ci devono far cambiare rotta..altrimenti è inutile.
    Ci dovrebbero far diventare anche più forti e far crescere sempre.
    E, nel frattempo, tutto va bene…se ci fa distrarre! E fare altre esperienze e conoscere altre persone. Un centro anti-violenza o uno psicologo secondo me nion vanno bene perchè già lei viene a parlarne qui…poi ne parla con lo psicologo…poi ne parla qui e ne parla lì…va a finire che questa ossessione non se la leva dalla testa.
    Ci vorrebbe altro.
    Secondo me meschino ovviamente.

  8. 1428
    margot -

    tutti voi (eme, Luna e duecalzini) state dicendo la stessa cosa. Cioè che mi trovo in una situazione devastante, in cui nn so stare e che nn mi fa stare bene. Vi interrogate, come faccio anch’io, su quali siano le reali motivazioni che mi hanno spinto in una situazione come questa e quali sono quelle che mi rendono così difficile uscirne. Credo che il malessere di fondo che ho voglio proprio metterlo in atto. Capiamoci bene: nn è che sia masochista o che chissà quale voglia di distruzione mi spinge, ma aver iniziato questa storia mi ha dato all’inizio un brivido. Cioè mi dilettavo a vedere fino a che punto potesse arrivare questa storia, poi mi è sfuggita di mano perchè il tempo cambia le cose. Ma in tutto questo tempo ho considerato lui molto “più” in tutti i sensi rispetto a me. l’ho considerato come l’uomo impossibile che tutte vogliono e che io riuscivo ad avere. Come colui che nn degna di un minimo cenno di interesse nessuna e ora considerava me. Insomma mi sono lasciata infinocchiare. Peggio poi se ci mettete che io con il tempo ho cercato di conoscerlo e forse come dice Eme ho scambiato lucciole per lanterne. Cioè ho visto in lui quello che volevo vedere. Ma duecalzini va bene che nn è niente male a letto ma nn è che il sesso è tutto quello che ci ha legati. è stata la base di partenza. E come dici tu una partenza senza futuro. Mi sono illusa da sola, di poter essere di più per uno per cui nessuno è mai abbastanza. Ho peccato di presunzione!! e ci sono rimasta male perchè nn avendo mai considerato quell’ampia gamma di sfumature che passano tra l’amore e il sesso, ho scambiato il mio forte affetto verso di lui (o meglio, verso ciò che lui per me rappresenta) per amore, invece lui la sua di sfumatura neanche la considera, perchè comunque qualcosa proverà per me.
    Sono ancora troppo inesperta per avere rapporti duraturi. Finisco ancora in queste trappolette meschine di un maschio a cui piace giocare. e come dice duecalzini è proprio ora che abbandoni la tavola da surf. Questo gioco nn è per me.

  9. 1429
    Eme -

    Bè, la passione con tutto il resto di contorno può essere il caso che si riscontra con maggior frequenza compreso, forse, il caso di Margot.
    Ci sono casi, però, in cui parte la testa ed il sesso è un contorno o, addirittura, un elemento di disturbo. E sono i casi più “patologici” perchè lì si è veramente in presenza di un qualcuno che se ne sente dire (solo dire nella migliore delle ipotesi) di tutti i colori senza neppure uno straccio di motivo “terreno”.
    In questi casi, secondo me, può non bastare mettersi a tavolino con sè stessi e inscenare un dialogo del genere “ma chi te lo fa
    fare?”-“Bho, non lo so, è un bastardo ma lo amo tanto tanto”-“Mha come si fa ad amare tanto tanto uno che ti randella? Spostati!”-“Ok, mi hai convinto, mi sposto, sto già meglio”!
    Parte la testa e, a volte,(complicazione nella complicazione) ci si rende conto che non è un caso sporadico, una prestazione a spot di masochismo ma è il leit motiv di tutta un’esistenza.
    Nel lavoro, nelle amicizie, in famiglia.
    A quel punto 99 su 100 ci si imbestialisce con il destino, con tutti gli abitanti del pianeta compresi sè stessi, e quando si finisce di sbraitare ……..ci si spaventa.
    Perchè si arriva alla fatidica domanda “ma come ho fatto a non accorgermene prima, a non rendermene conto. Chissà di cos’altro non mi sono resa conto….e di quante altre cose non mi accorgerò! E adesso che faccio??”.
    E si rischia di annegare lì, in quelle accuse ed in quella paura senza fare il minimo passo in avanti se non verso la depressione o l’aggressione a mano/bocca armata.
    Soprattutto se non si è più ragazzini e l’età o meglio l’esperienza che, per età, si dovrebbe avere diventa un’arma contro ed un incentivo alla paura, alla disistima, allo scoramento.
    Naturalmente sono casi (per fortuna) circoscritti. Ma ci sono ed occorre parlare anche di questi. Al di la del caso di Margot (a cui non auguro di avere tutte queste seghe mentali).
    Poi la determinazione di cosa sia quel qualcosa in più rispetto alla conversazione con sè stessi davanti allo specchio spetta a ciascuno di noi. Ognuno sa per sè. Io non ho idea di cosa serva a Margot. Lo sa solo Margot. E non so cosa occorra a Sun, Lillilafioria.
    Posso, al limite, ipotizzare che una certa iniziativa possa non essere sufficiente o risolutiva. E dedurlo dallo scazzo, dall’aggressività dal continuare a star male per una certa situazione nonostante si dica e si sia convinti di averla superata.
    E questo non significa azzeccare la deduzione (chiunque può sbagliare), né significa riferire un messaggio del tipo “povero illuso/a, pensi di stare male e invece sei condannato/a a stare malissimo, sempre peggio. Da qui al’eternità”.
    Significa semplicemente riferire una propria opinione. E se, nel farlo, si può essere di aiuto a qualcuno….meglio così.

  10. 1430
    Eme -

    Quando si parla a Margot e/o si parla di Margot ognuno, in realtà, porta la propria esperienza e le esperienze di chi ha conosciuto, porta le proprie esigenze e le esigenze del proprio entourage. Insomma, porta tutto il proprio mondo. Un mondo che non necessariamente coincide con il mondo dell’interlocutore.
    Per questo trovo abbastanza ….bhò….diciamo limitativo (non mi viene in mente il termine adatto 🙂 saltarsi negli occhi all’urlo “ciò che proponi non serve ad un c....!” (cosa che, a volte faccio anch’io non mi vogliono nascondere dietro un dito…..d’altronde sono una NON Santa subito).
    Ciò che serve e basta ad X può non bastare od essere superfluo per me.
    E viceversa.
    Ognuno porta il suo e chi più ne ha più ne metta. Chiunque pescherà ciò che gli piace…..
    E con questo non volevo rialimentare una polemica sopita, caro Duecalzini. Intendevo semplicemente specificare un mio punto di vista ora che gli animi sembrano rasserenati.
    Un saluto a tutti!

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