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Lettera pubblicata il 24 Settembre 2007. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore chillido44.
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CLA’: se LEI possa considerarsi cornuta o no mi sembra proprio l’ultimo dei tuoi problemi. Non lo sto dicendo ne senso non empatico per la moglie, nel senso: chettifrega se aveva una moglie, c.... suoi se è tradita o no. Intendo dire, parlando con te, che il tuo problema rimane il fatto che in ogni caso con lui non hai vissuto una relazione che hai sentito come piena, soddisfacente o sana. E ciò al di là del fatto che lei possa considerare di essere stata tradta di più o di meno (cosa che per lei, invece, ovviamente fa una grande differenza). Mi spiego? Ma si stava parlando del fatto, mi pare, che tu avresti voglia di avere una relazione sana, invece, in futuro, ma che l’esperienze negativa, capisco, può avere acuito le tue paure.
Sul fatto che quello dell’amante sia il ruolo migliore avrei i miei dubbi, visto che non mi sembra che nè tu nè altre persone che vivono quel ruolo mi pare scrivano per dire quanto stanno bene e com’è belle e quante soddisfazioni, anche emotive, dà.
Sul fatto della castità… beh, penso che ciò sia passato per la testa a tutti noi, o almeno ad un buon 99 per cento nel momento in cui avevamo sofferto di cuore e per una relazione o la sua fine brutale e pensavamo che piuttosto di rischiare di stare male di nuovo era meglio chiudersi in convento e buttare via la chiave…
(a volte non si formula magari neppure coscientemente il pensiero castità ma si vive e basta un periodo di castità “protettiva” finché ci si sente in effetti pronti a ripartire e rischiare di nuovo).
Di solito i due grandi classici post delusione ecc che si dicono sono, appunto, la versione monastica (Meglio farsi suora!) o la versione senzacuoresessorochenroll (Basta, d’ora in poi farò solo sesso e basta e sarò stronza). Anche alternativamente. Un giorno ti pensi di non darla più a nessuno, manco a Richard Gere da giovane se te la chiedesse in ginocchio, e piangi come un vitello terrorizzato, il giorno dopo ti sale la rabbia e pensi che l’unica è diventare superstronze e usare solo per sesso anche Richard Gere da giovane, e se piange ancora meglio…
scusa, Clà, sto sdrammatizzando… intendevo solo dire che quando stiamo male, soprattutto per queste tematiche che riguardano le relazioni e i sentimenti, è naturale anche vedere un po’ tutto nero. Personalmente non credo che viviamo in un modo fatto solo di corna, relazioni disfunzionali, per cui si tratta di capire quale tra i ruoli peggiori che possiamo assumere sia il meno peggio. Penso che esistono anche relazioni sane, persone corrette, e che hanno voglia di costruire qualcosa insieme e rispettarsi. E che, se ci sono dei problemi, possono anche cercare di reagire in modo decente, e che se non ci riescono magari però poi si fanno un esame di coscienza. Quanto spesso in questo forum (in generale) si parla di persone che scappano dalle responsabilità anche quando sono semplicemente quelle affettive e di rispetto e costruzione coerente del rapporto. Ma il mondo è anche pieno di persone che non
scappano neanche di fronte a questioni veramente serie, problemi economici, di salute ecc.
Ho un’amica che sino ad una certa età per un periodo ha collezionato dei morosi allucinanti. Uno peggio dell’altro. Uno di questi raccontava una marea di palle quotidiane a livelli inenarrabili, la tradiva, e le aveva messo anche le mani addosso. Con costui aveva anche fatto un fidanzamento in casa. Cioè, questo orrore di uomo ha rischiato persino di sposarlo. Per fortuna lui un giorno si è inventato che lavorava in un posto per un periodo mentre ci andava per vedere la sua amante. Dico per fortuna perché lei, la mia amica, è venuta a saperlo e non ha potuto più negarsi la realtà (sino a quel momento lo aveva fatto). Lui era già insieme all’altra ma probabilmente sarebbe stato con entrambe chissà per quanto. Dicevo per fortuna perché la mia amica lo ha mollato, lui si è messo con l’altra per un tot, ma in seguito anche l’altra lo ha lasciato accorgendosi che tipo era. Quindi per fortuna che lui abbia superato il limite prima che si sposassero. Perché per quanto ne so in seguito non è mai cambiato. La mia amica, che era ridotta ad uno straccio dopo questa “bella” esperienza poi ha trovato uno che è scappato mentre stavano firmando il contratto per la casa (roba da trauma allucinante, come no… ma per fortuna! dice oggi lei!!!) e che, quando gli era stato dato il tempo per pensarci su meglio l’ha lasciata mentre lei era in pronto soccorso non mi ricordo per cosa… a quel punto, a parte pensare di farsi monaca, lei ha cominciato a chiedersi seriamente come mai aveva pensato di sposare e di prendere casa con due che ogettivamente non erano proprio due personcine da sposare o con cui firmare casa. Forse anche per la paura di non riuscire a concretizzare il sogno di una vita a due? Dopo questi due simpaticoni ha incontrato un nuovo ragazzo con cui lei ha scoperto che esistono anche uomini normali. e che, per dire, le è stato vicino mentre lei si è tolta un nodulo al seno, mentre gli altri scappavano se c’era da essere semplicemente insieme, con costui poi si è lasciata (di comune accordo, il sentimento nel tempo si era esaurito, ma sono ancora amici) e ha incontrato, veniamo al passato prossimo e all’oggi, colui che oggi è suo marito. Separato senza figli dopo aver avuto una moglie tipo i fenomeni che anche lei aveva avuto.
Hanno due figli, una bella casa, si amano molto, sono sereni e collaborativi, e ridono anche un sacco perché hanno lo stesso senso dell’umorismo. La ragione per cui non hanno tre o quattro figli è che lei ha rischiato di morire di parto e non potrà avere altri bambini. Ma insieme hanno superato anche questo. Lavorano, fanno vacanze, progetti. A volte discutono, ma fanno pace. Hanno difetti ma si sopportano e compensano. Poco tempo fa hanno fatto un viaggio da soli per qualche giorno, come due fidanzatini. e sono veri, ve l’assicuro, non fanno finta. Il futuro è ignoto, ma sicuramente lei da molti anni è davvero sentimentalmente serena.
STELLA……SEI GRANDEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
GRAZIE
Non ci crederai, ma da subito ho letto e riletto quel “voglio TE” domandandomi a chi mi riferissi nello specifico.. Forse avrei dovuto scrivere “voglio ME” nonostante la mia incapacità di non riuscire più a sbagliare. Nonostante i dubbi e le certezze, gli schiaffi e le carezze, l’illusione e la concretezza, la forza d’animo e la debolezza di cuore. SCELGO ME, nonostante TE, chiunque tu sia. Scelgo la vita e ciò che vuole portarmi. Come scrivi tu, cara Luna, sono tornata a casa ed il mio ritorno è stato un passaggio tremendamente dolce e travagliato al contempo; la porta, per grazia di Dio, non era stata ancora serrata, fino a quel momento avevo seminato bene, ma poi avevo dimenticato il raccolto e la cura necessaria a renderlo sempre più vigoroso e fruttuoso.
Era necessario a me stessa e non mi sono data imposizioni morali nè materiali, ho semplicemente osservato attraverso quel vetro appannato dal mio stesso fiato affannato. Ora è più regolare, ma non sto qui a raccontarti che comunque subisco forti pressioni ancora dall’altro lato (l’ultima ieri sera con una telefonata) ed i suoi discorsi mi destabilizzano sempre. E’ un tunnel dal quale uscire. Ieri ha addirittura affrontato l’argomento relativo al perchè non riesce a lasciare tutto e a realizzare ciò che davvero desidera: una vita con me. “Non ho il coraggio”, mi ha detto. Io, dalla mia, non me la sono sentita di dirgli che oramai il dado è tratto, che io so perfettamente ciò che voglio, ma ancora di più so perfettamente ciò che NON voglio: c’è stato già troppo dolore, troppa tensione, troppi strascichi in questa storia. Più ti allontani e più l’altro viene assalito dalla smania di riconquistarti arrivando addirittura a compiere gesti insulsi. Non è questo quello che voglio, proprio adesso che sto ritrovando la mia quiete. Come persona innanzitutto, prima ancora che come moglie, compagna, figlia, sorella, amica..
Non è questo quello che voglio nella maniera più assoluta. Vorrei spingermi oltre, ma mi trovo pur sempre su un blog e non è mai stato nel mio stile aprirmi tanto, figuriamoci poi in queste modalità! E le troppe cose scritte finirebbero per creare molta più confusione, facendoci perdere il punto focale dell’argomento.
Ciò che voglio è tutt’altro, Luna. Ed ho paura, tantissima paura, perchè non sono infallibile e perchè non ho la certezza matematica delle mie azioni, delle mie sensazioni. Ma ho la maggior parte delle risposte alle domande che mi sono posta e credo che questo sia già un ottimo punto di partenza.
Hai agione quando dici che l’azione può trasformarsi in un bisogno irrazionale di spingersi oltre.. compulsione, sì. E il sunto di tutto ciò è sempre il medesimo: conseguenze negative. E spesso si tende a compiere gli stessi atti, gli stessi comportamenti, gli stessi sbagli. Per questo mi spaventa molto l’idea della capacità di agire secondo una logica ossessivo-compulsiva: diventi schiava della situazione, ma cosa ben peggiore l’assurdo diventa il tuo modus vivendi.
GRAZIE..
SUN: le cose che fanno la differenza sono quelle che dici dentro di te, che decidi dentro di te, non quelle che dici a lui e lui recepisce, accetta, avendo la reazione “giusta”.
Se tu decidi che non vuoi più sentirlo non lo sentirai. Siamo tutti più capaci di quanto credi di dire un NO. Però dobbiamo darci il diritto di essere fermi nelle nostre idee su cosa è giusto per noi.
@Stasera mi ha chiamato, ho risposto…era demoralizzato anche lui, ha detto che le cose non vanno mai come devono andare (non so se si riferiva al fatto che bisognava trovarci x parlare sabato ma non si poteva e venerdì idem xché mi ha chiamata tardi), ha detto che sente freddezza tra noi, che quelle cose che doveva dirmi forse non me le dice neanche più.
anche sti patetici ricatti… se non lo confermi come vuole lui allora ti parla di nidi…
@Ha detto che lui è lunatico, mi ha detto che stava tornando al suo “nido”…ecco sensibilità zero…io gli ho detto “allora restaci nel tuo nido” … prima sembrava un covo di vipere, stasera era diventato un nido.
o forse, come noti tu, non sa neanche lui quello che vuole… ma il suo contributo nell’aver creato un nido o meno sembra irrilevante… sembra vivere tutto in una dimensione talmente egocentrica…
La gente, Sun, è fatta di individui. ed è vero che alcuni individui hanno un’intelligenza emotiva e sociale peggio delle cozze (che magari poi saranno invece sensibilissime che ne so), che dicono delle frasi che sono anche solo dei luoghi comuni ma senza chiedersi che impatto hanno a seconda del vissuto di ognuno, le dicono come intercalare, le dicono perché trasmettono un loro stress, delle loro paure… perché non hanno argomenti di conversazione… o magari per la paura che hanno avuto loro quando non erano ancora sposate ad una certa età… o magari persino vivono la frustrazione di vivere un matrimonio infelice, o di sapere che la vivono il figlio o la figlia… perché così però doveva essere, dovevano sposarsi… allora ogni mattina si svegliano e, quando sale su la frustrazione, si dicono: sì, però io ho fatto la cosa giusta. Ho sposato ginetto 50 anni fa, ho 6 figli e 34 nipoti. Spostano sullo schema di cosa è giusto la sensazione che magari invece avrebbero voluto non sposare ginetto ma fare le ballerine di flamenco, ma se avessero detto in famiglia che non volevano sposarsi, non ancora, non in quel momento, sarebbero state delle pazze… allora lo schema diventa rassicurante: bisogna sposarsi, avere figli, quello conta. Com’è che tu ancora non lo fai? – non dico che sia sempre così, ovviamente, facevo un esempio, per dire che la gente che incontri può toccare quello che per te è un tasto dolente, o far diventare un tasto dolente ciò che potrebbe tranquillamente non esserlo, per mille ragioni. Anche perché magari sono felici che la figlia ha appena partorito e allora vogliono gridare al mondo quanto è bello, rimuovendo che magari erano in ansia per un anno o due perché la figlia non riusciva ad avere un figlio…
esempio banale: io ho finito tutti gli esami all’università e poi per tot anni non ho fatto la tesi. Non l’ho fatta anche perché mi è capitata un’occasione (che mi sono cercata però, attenzione. Forse anche perché dopo l’ultimo esame che era stato inutilmente stressante a causa di una prof allucinante, e che mi aveva costretto a perderci secoli, ero satura e rischiavo di non trovare più il lato pratico e di energia in quello che fino a quel momento era stato per me faticoso ma anche interessante e utile). Finiti gli esami mi sono messa a lavorare intensamente, e mi andava bene così. Ok, rimane il fatto che avrei potuto laurearmi prima, spendere meno soldi, e togliermi un pensiero dalle balle. Però io ho fatto una scelta, giusta o sbagliata che sia per me era giusta. Quando ho finito un certo percorso alternativo, di lavoro, che per me era prioritario ho fatto la tesi in pochi mesi, e l’ho fatta soprattutto mettendoci dentro anche il mio lavoro. Di fatto ho fatto una cosa che anni prima non avrei fatto, e quindi io sono soddisfatta, anche se posso essermi laureata dopo rispetto ad uno schema. E anche se è ovvio che quel “file incompiuto” un po’ mi pesava, però fare tutto bene era impossibile e avevo delle priorità. e comunque il mio lavoro era anche coerente con la mia tesi, solo che avevo fatto le cose “al contrario” (ma probabilmente se avessi fatto la tesi subito poi mi sarei ritrovata ? se non avessi impostato le cose come ho fatto io). In sintesi che in famiglia mi rompessero le scatole perché non mi laureavo ci sta. La pagavo io l’università, ma ci sta. Il fatto è però che era gente che non c’entrava una cippa a rompermi le balle per anni. Non gli amici, non il fidanzato, ma gente ics. gente a cui non cambiava nulla che io mi laureassi o no. Anche gente che manco sa cos’è una tesi. Ma mi sentivo dire: ma ancora non ti sei laureata???!!!??? – alcuni avevano l’aria come se io mi grattassi tutto il giorno e i miei facessero i lavori forzati per farmi fare la bella vita. Io, peraltro, rispondevo serenamente e brevemente: ancora no. Senza neanche giustificarmi. Perché mai avrei dovuto? C’era anche chi lo faceva perché, essendo frustrato di suo, cercava di vedere se lo fossi io. La cosa “divertente” è che quando mi sono laureata (e non ho messo i cartelli, ma magari arrivava la risposta sì alla noiosa domanda) le stesse persone hanno attaccato con: ma hai trovato un lavoro fisso? e “ma quando ti sposi?” e “ma ti decidi a fare un figlio o no?”. Questo per dire che le persone che ti rompono le balle con certi quesiti hanno loro bisogno, ciascuno per il suo motivo, di farli. esistono anche domande classiche (salute, stato civile, casa, lavoro) che sono vissute come banali e a cui non diamo troppo peso a meno che NOI non siamo più esposti in quel momento. La mia amica che sta cercando di avere un bambino finché pensava di non avere problemi non notava quanto gli altri le chiedessero se lei e il marito hanno bambini. adesso sì.
LUNA hai ragione, non conta quello che posso dire a lui, conta solo quello che voglio io!
Volevo sentire come la vive lui x trovare “conforto” io, volevo parlargli x “inquadrare” una volta x tutte la situazione con lui e non tornarci più sopra!
Ancora non ce la faccio a non rispondergli più (se penso alle volte che non gli ho risposto nei mesi scorsi…non me ne fregava nulla…mi chiedo xché invece ora è tutto così complicato e doloroso)…se non ci sarà modo di parlare pace, io devo seguire la mia linea!
Ah l’altro giorno mi ha chiesto della mia nipotina, mi ha detto che dato che siamo stati insieme anni fa si sente anche un po’ lo zio…poi venerdì mi ha detto che siamo amici e ha detto che tutte le mie ansie devo cercare di farmele passare…
Hai ragione, questo non sa nemmeno lui cosa vuole (prima mi deve parlare poi ci ripensa…) e non è giusto che mi trascini in questo vortice.
Se ci parlerà sarà solo xché sto cercando il modo meno doloroso x finire questo massacro morale, non voglio litigate o altro xché so che poi sto peggio, voglio semplicemente chiarezza e non voglio rimpianti, non voglio che finisca nel silenzio come è successo quando ci siamo lasciati…vorrei semplicemente che entrambi mettessimo sul piatto quello che sentiamo e vogliamo…le cose non coincidono o sono impossibili? bene, allora amici come prima e la chiudiamo qui!!!Vorrei solo questo!
Ho lo stomaco chiuso in una morsa da giorni…le tue parole mi aiutano, leggere di chi sta male come me (purtroppo) mi fa sentire meno sola e mi dà coraggio!
Ti ho letta e la morsa allo stomaco si è alleggerita, stanotte non ho chiuso occhio, vado ora un po’ sul letto e mi rileggo le tue parole che mi sono stampata…
non so neanche se e quando mi chiamerà, se sarà distaccato come ieri sera, se invece sarà di nuovo affettuoso (dipenderà da come vanno le cose a casa immagino)… forse sarebbe meglio che la situazione andasse a morire così, senza neanche parlarne più…non lo so.
Vedrò che passi farà lui, ma so x certo quelli che farò io, il mio Obiettivo Principale è uscire da questo vortice, questo deve essere il mio punto fermo, se lui mi cercherà ancora rivoglio la naturalezza dei mesi scorsi quando mi era indifferente e dirgli no o non rispondergli era così spontaneo e non mi suscitava niente.
Al massimo ci chiacchieravo e facevo due risate, ma niente di più.
Se non sarà possibile allora è meglio staccare e non pensarci più.
Luna…mi hai fatto ridere cn il termine “vitello terrorizzato”..
Ovvio ke la mia intenzione era di esasperare un pò le cose e sdrammatizzare …ma c’è del vero, ossia ke mi vedo sempre alla ricerca di fare delle scelte..ma non tra una giusta e una sbagliata (ke cmq non giurerei di fare quella giusta)ma scegliere la “meno peggio”. E’ qst il mio circolo vizioso. Mi sembra di non meritare la vita della tua amica,Una vita quasi da favola..di quelle ke leggi ai bambini per farli addormentare.Non mi sembra vero, ecco!
Conosco un uomo fidanzato (coraggiosamente) ad una donna cn una figlia ormai grande. Fedelissimo per 8 anni..poi…è da 1 anno ke ha l’amante. Su di lui ci avrei messo la mano sul fuoco..GIURO!
Probabilmente la radice del problema è : perchè scelgo sempre persone sbagliate (amicizia, amore)? Ho una proiezione sbagliata dei rapporti?
La mia domanda iniziale era impostata male, ma essendo io una persona ke macina, trita e ritrita le cose..volevo solo capire se il nostro rapporto è stato così “importante” da essere considerato tradimento..Non proprio x lei (anke se ovviamente è coinvolta) ma per me forse..E’ tutto molto contorto me ne rendo conto..e mi scuso. Però pensavo..se una donna qualsiasi, sapendo le dinamiche del tradimento e rapporto cn la terza persona (il nostro però) lo considera tale!
Ma poco importa forse.
Stamattina l’ho visto…si è affacciato alla finestra appena ha sentito la mia macchina accendersi. Io già avendo visto la luce accesa in cucina, nel scendere le scale e mi è venuta una tachicardia preoccupante!
Mi ha salutata ma io, in modo inequivocabile, non l’ho cagato proprio.
Mi saluta, mi suona cn la macchina quando vede la luce nella mia stanza..mi guarda (non proprio cn indifferenza ecco)..e poi? Non telefona! Mai si è comportato così! Arrivo a pensare ke aspetti un altro figlio (sempre x via ke le penso tutte).
Ora mi diranno ke non sn c.... miei!!
Se capiterà sarà in grado di dirmi ke sn io ke mi sn allontanata (già lo ha detto). Cavolo ma io lo seguo. Mai mi sn azzardata a telefonargli. Se mi chiama ci sentiamo, altrimenti niente! Ed ora? E’ tutto finito così? Senza una parola, ma solo dei suoi atteggiamenti non chiari? Vorrei dire almeno la mia, se fosse possibile. Ma non per mostarmi chissà chi o per fargli cambiare idea (se mai ne avesse una), ma per una forma di riscatto!
Domani sarà il suo compleanno…ed ho già detto tutto!!!
Luna, sei una risorsa preziosa per qst blog. Però capisco ke tu non possa star a dietro a tutte le nostre storie impossibili. Mai approfittarsi!
A meno ke non decidiamo di comune accordo di stipendiarti.
Non sn abituata a confidarmi così tanto cn qualcuno..specialmente senza pensare ke poi qst mie debolezze un domani possano essere usate “contro di me” proprio dalla persona di cui mi fidavo in quel momento.
Ho sbagliato tanto nella vita!! Ed ora a pagare, giustamente, son io!
Buona giornata
TUSEI: grazie a te.
VOGLIO ME mi sembra una gran bella cosa, onestamente.
Certo, ognuno attribuisce a questa espressione un suo personale significato. Ma io ci leggo qualcosa di molto bello.
I momenti compulsivi spaventano, anche a ripensarci, lo so, la loro logica d’assurdità, ma possono anche non essere un modus vivendi, ma semplicemente un temporaneo sintomo.