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Lui è sposato ed io sono un’amante

di chillido44
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 24 Settembre 2007. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 2.507 commenti

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  1. 1151
    barbara -

    ciao luna sono barbara ho letto la tua risposta e ti ringrazio.sono daccordo per molti aspetti su quello che dici ma per il fatto che in questo caso io di non essere mai stata amata posso dirti che ti sbagli di grosso. si e vero non sono mai stata amata dal mio ex marito ma da quest’uomo con il quale adesso sto no. tu non puoi neanche immaginare che persona meravigliosa sia. mi ha dato talmente tanto amore e tante dimostrazioni dove molto spesso per errori da me commessi poteva mandarmi anzi doveva mandarmi a quel paese. è proprio per questo chenon riesco a rinunciare a lui.ti chiederai allora perche non ha continuato a starti vicino e ad amare solo te. lo so ma neanche lo giudico avvolte si puo avere paura di fronte ad una situazione complicata come la mia per una persona che comunque non si trova dentro. ma posso garantirti che ha molti sforzi per adeguarsi per molto tempo e lha fatto col cuore. io non so come andra a finire lho lasciato tante di quelle volte ma dopo un po ci cerchiamo a vicenda. io so che mi ama lo so. e poi io non ho paura di stare da sola ci sto anche bene e non si muore senza uomini o senza amore ci sono passata col mio ex marito. con questo uomo io ho toccato il cielo e anche se finira’ posso dire a voce alta e ne sono fiera perche so quanti sacrifici ha fattto per me e quanto mi ha dimostrato che ho conosciuto lamore con la A maiuscola quell’amore che ti prende ti travolge in tutti i sensi quell’amore dove basta guardarci per dirci quanto ci amiamo e che anche se finira’ sara’ per altre circostanze ma non perche’ sara’ l’amore il sentimento a morire.

  2. 1152
    clà -

    Lui fa quello che è meglio per sè,non per me! Verissimo!” Ogni volta che vede un mio allontanamento (anke a seguito di alcuni suoi atteggiamenti),diventa ruffiano e premuroso,decendomi che mi vuole tanto bene,che un giorno mi farà contenta!Ma un giorno quando?E in che modo?Poi quando capisce che con quelle 2 belle parole ha sistemato la situazione ritorna a essere come prima.
    Ma poi davvero dovrei credere quando mi dice che mi vuole bene,dopo averlo sentito dire che la compagna non la ama (“altrimenti non la tradirei”).
    Quello che non capisco è perchè alcune di noi, pur sapendo benissimo il meccanismo di questa situazione,sapendo che non si può trattare di vero amore,ma di dipendenza,di ossessione,ec…non agiamo di conseguenza…Con questo non dico di staccarci,ma di vivere il tutto con un altro stato d’animo.Proprio xk ne siamo consapevoli dovremmo giocare questa carta,che potrebbe essere a nostro vantaggio…Invece no!Forse è egoismo,in parte?”Usare” una persona perchè colmi le nostre carenze?A questo punto entrambi ci usiamo a vicenda.Loro per motivi sessuali,per combattere la noia,per aumentare il loro ego maschile,per rimettersi in gioco e dimostrare di saper essere ancora cacciatore…Noi per le nostre paure,carenze,lacune,disagi e insicurezza..Non si arriverà mai da nessuna parte.I presupposti sono sbagliati.In tutte le storie che ho letto non ho ancora trovato del VERO amore.Quello che può capitare anche a chi è già impegnato,che lotta per non perdere la nuova compagna.
    Maurizio,grazie per il sostegno morale,ma non credo ke le cose stiano esattamente come le ha sintetizzate tu!
    Quanto a Luna..credo che lei davvero abbia tutto ciò che desidera.Io sn stata tradita dal mio ex compagno.Dopo averlo perdonato quello che più mi faceva soffrire non era l’atto sessuale in sè,ma l’intimità che aveva creato cn qst altra ragazza..Il fatto dormire insieme,di andare a fare la spesa,di lui che si confidava cn lei.Quindi,vista la situazione dalla mia parte,lei non potrebbe mai invidiare me,xk tra me e iol suo compagno così tanta intimità non c’è!
    Ammetto che lui mi parla di alcuni suoi problemi,ma non a tal punto da avermi sostituita cn la compagna.Credi davvero che una compagna,dopo 5 anni di convivenza,un figlio piccolo,mandi a monte tutto per sesso?Dice di volermi bene,ma ank’io posso volr bene al mio cane..capisci?
    Ci sono le telefonate,le parole dolci..ma può darsi ke lui non dia peso a quello che dice.
    Buona giornata a tutti/e

  3. 1153
    lillilafioraia -

    @Luna

    mi chiedi perchè lo definisca “non amore” . perchè romanticamente per me l’amore è esclusivo, non ammette cadute nè tanto meno ..tradidimenti.
    Però come ho detto rispondendo a Margot mi piacerebbe sentire il parere di altre donne che – come me- hanno vissuto storie ed amori.. normali(diciamo così) ma che poi sono cmq finiti . Allora mi chiedo perchè troncare o no questo “pseudo”rapporto visto che cmq prosegue?
    mi chiedi luna se e quanto questa storia mi renda felice…
    la verità? eccola, moltissimo ma soffro anche moltissimo in serate come quella di ieri che SENTO (CHE SIA VERO O NO è POCO IMPORTANTE) che lui sta con un’altra e non con me.!
    quindi da un lato c’è la voglia ed il piacere di “noi” dall’altra c’è la mia solitudine (sentimentale) quando lo sento..lontano o distratto o realemete assente x me (non risponde al cell nè mi chiama)..salvo poi dirmi una bugia (IN QUESTO COGLIEVO LA DIFFERENZA con margot, lui nega sempre) !!!
    Fra pochi giorni sarà – se così può chiamarsi- il nostro terzo anniversario… e vorrei (sono fatta così) capire se chiudere…. o meno.
    molto lucidamente ho analizzato i pro ed i contro.. ed è per questo che volevo condividere l’analisi.. magari non servirà alla mia decisione ..ma può essere di aiuto ad altri.

  4. 1154
    clà -

    Lillilafioraia vorrei semplicemente dirti che,parlo per me ovviamente,prima di essere amante ho avuto una storia importantissima durata 3 anni.Sn stata malissimo quando è finita,anche perchè con questa persona ho vissute delle esperienze tali che mi hanno segnata. Ti dico qst perchè sembra che tu voglia ricevere consigli SOLO da determinate persone,non immaginando che amanti non si nasce! Forse leggendo quello che scrivo non ti è sfiorata l’idea che anch’io avrei potuto avere una storia normale, finita per vari motivi..ed ora,per la prima(e ultima) volta ,mi ritrovo in un limbo. Può capitare,magari non a tutti succede,ma ci sono fasi della vita che ti fanno commettere questi errori. Ma non per questo dobbiamo venire etichettate!
    Tra l’altro la tua storia,così come descritta nell’ultimo post,non sembrerebbe tanto diversa dalle altre o come dalla mia! Dici che soffri moltissimo,che lui a volte si nega al telefono( io ad es. aspetto che sia sempre lui a chiamare)..addirittura tu non saresti l’unica donna con la quale passa le giornate.Ma soprattutto ti poni la stessa identica domanda che ci poniamo io e Margot,ovvero : è giusto continuare,sapendo che per il momento di meglio non posso avere,oppure è più giusto starsene da sola piuttosto che vivere continuamente ricevendo sempre e solo “carota e bastone”?

  5. 1155
    LUNA -

    LILIA: sono un po’ stanca, quindi spero di non inciampare tra concetti e parole. Di base, banalmente, penso che siamo noi che ci ascoltiamo e mettiamo sulla nostra bilancia il nostro sentire, tra appagamento e frustrazione, in una relazione, che sia “normale” o anticonvenzionale.
    Tu, mi sembra, sottolinei il valore di un rapporto che, comunque, dura nel tempo, con una certa complicità che tu giudichi di alto livello (dico tu giudichi nel senso che tu la conosci la vostra complicità) e che, mi pare di capire, se c’è una cosa che non ti fa provare è la noia, mentre hai provato noia in una relazione di lungo corso…
    può darsi però anche che io non abbia capito bene cosa intendi.
    A me sembra che tu stia dicendo: ho vissuto una relazione “convenzionale”, io e te siamo insieme e non ci sono altre donne di mezzo nè bugie ma comunque è finita, mentre qui non posso vivermela secondo i miei canoni romantici però prosegue… perché dovrei lasciare una relazione che comunque da questo punto di vista non mi ha stancato, calcolando che altre, più convenzionali, si sono esaurite comunque?
    Ti confesso che (ma può darsi che io appunto non abbia capito), fuori da ogni giudizio, non capisco bene il paragone tra la relazione convenzionale e questa… mi spiego, mi sembra che il concetto base sia: come mi sento in questa relazione? indipendemente da come mi sono sentita in un’altra.
    se una relazione non mi appaga o se ci sono delle cose che mi fanno stare male e che trovo particolarmente frustranti, o mi mettono a disagio, se, per dire, io ho comunque un’idea di progetti comuni o di espressione che mi piacerebbe poter vivere in pieno e invece è strozzata da un certo tipo di modalità che se fosse per me vivrei in un altro modo ecc ecc è nel presente di questa relazione che io non sto bene, e su questa rifletto.
    Ciò che non capivo fino in fondo, però, è se anche a te va bene così.
    Cioè, può darsi che anche a te vada bene una relazione più aperta, diciamo pure libera, per entrambi voi, e che tu per prima non abbia voglia di un vincolo che oltre ad essere maggiormente romantico implica delle regole che forse anche tu non senti. Nel senso: neppure tu, dopo esperienze di relazioni convenzionali che ti hanno delusa o che ne so, hai voglia di avere una relazione stabile, classica con un uomo e quindi il fatto che lui ti proponga una storia di questo tipo in questa fase della tua vita ti sta bene. Può darsi che neppure tu vorresti averlo esclusivamente intorno 24 su 24 e 365 giorn

  6. 1156
    LUNA -

    o perlomeno non in modo convenzionale (visto che dici che comunque siete sempre in contatto). Allora il vostro è un patto alla pari e ciascuno di voi ne conosce i vantaggi emotivi, pratici, ecc.
    Io non ti posso essere di grande aiuto in una riflessione a riguardo, e ti spiego perché. Fermo restando il mai dire mai (e cioè che non posso escludere in senso assoluto il fatto che potrei un giorno anche trovarmi in una situazione come la tua, nel senso che la vita anche ci sorprende) io, di base, non riuscirei a reggere il fatto di pensare che un uomo vede altre, sparisce, mente ecc. Non se abbiamo una relazione. Per me il rispetto di quel tipo è alla base della complicità. Non lo reggerei perché, chiamami pure egocentrica, ma un uomo che fa così mi raggela l’interesse e mi perde. Potrei perdonare un tradimento di un uomo con cui ho una relazione romantica, concreta, stabile? Dipende dai casi, forse sì. Non posso affermare in senso assoluto di no, perché ho amiche a cui è successo e comprendo perché hanno perdonato e dato una possibilità ad una relazione importante che aveva vissuto un momento di crisi ma che aveva delle buone prospettive persino di crescere dopo una crisi. Allo stesso tempo non mi sento di giudicare le dinamiche per cui una persona può decidere di tenersi un donnaiolo o una uomaiola, ciascuno sa per sè. Giovanissima ho avuto un fidanzato che, per indole, per insicurezza (era geloso di me e non lo ammetteva) o perché era un donnaiolo e un bugiardo e basta mi ha messo alle volte in dubbio e in situazione imbarazzanti. La nostra storia era seria, credo fosse pure innamorato, ma la sua modalità ci ha mandati in crisi. Ci siamo lasciati, e per quanto all’epoca fossi innamorata non mi sono mai pentita. Prove che mi abbia tradita non le ho, nè mi interessa, ma riconosco che quel lato di lui mi aveva sempre allontanato nel profondo. In seguito ho saputo, senza informarmi, intendiamoci, che per 20anni ha sempre tradito sua moglie, pur avendo due figli, e da poco l’ha lasciata per un’altra. Ha amato sua moglie? Penso di sì, a modo suo però, così.Le altre mie relazioni importanti non sono finite o andate in crisi per noia, nè perché erano lunghe, convenzionali, normali e esclusive. Si sono incasinate, no esaurite. E io stessa mi sono incasinata parecchio. Ma più che mai oggi riconosco, per me, che l’ambiguità se ci sono di mezzo i sentimenti ha dei costi altissimi e insopportabili, per quanto esistano capacità di adattamento. Ma andarsi contro costa.

  7. 1157
    LUNA -

    CLA’: magari sbaglio e scusa se mi intrometto, ma io non ho letto la domanda di LILIA come: oltre all’opinioni delle amanti vorrei la opinioni di altre donne…
    io l’ho letto come: vorrei l’opinioni di altre donne, oltre a me stessa (cioè lei, Lilia).
    Non credo che abbia dato per scontato che amanti o con situazioni meno convenzionali si nasce. Credo che il suo fosse un discorso più ampio nel territorio delle relazioni, che possano chiamarsi più o meno convenzionali, che lì fosse il suo punto di riflessione.
    Poi è possibile che il suo bisogno di riflessione (Lilia, dico, ovviamente non so) sia tra queste due “forme”: relazione convenzionale stabile/relazione meno convenzionale, perché ciò rientra nella sua riflessione personale/confronto in questo momento.
    Clà, posso capire comunque che tu ti senta a disagio con le etichettature, e che quindi possa essere più sensibile laddove percepisci che potrebbero essercene. Non ho avuto l’impressione che ci fossero in questo caso.
    Scusami per l’intromissione, mi ripeto. Trovo interessante ciò che dici nelle ultime righe del tuo post. Lo trovo interessante perché credo appunto che il punto sia questo, non per Lilia, ma in generale, e di qualsiasi forma la relazione sia: come sto? questa relazione mi fa stare bene o male? davvero vivo bene la realtà di questa relazione o mi imbroglio, anestetizzo, per andare avanti? mi sono incastrata nell’idea che mi devo accontentare? percepisco questa relazione come uno scambio/impegno alla pari oppure colgo una disparità? ecc.

    Il rispondersi sinceramente a queste domande, ascoltarsi bene è importante. E quindi fare una scelta, consapevole.
    Più importante di ciò che possiamo dire a lui o lei, a genitori, cugini, fratelli, amici, giudicanti ed etichettatori, gente che può comprenderci come se vivesse la stessa storia nostra, persone che dicono nei tuoi panni non potrei starci mai o che il mondo è uno sfacelo e che vergogna qua e che squallora là…

    Il confronto, nel senso di dialogo, nel senso di parlare con esperienze simili, di ricevere consigli, opinioni, è utile. Anche ricevere qualche opionione assolutamente contraria, nel momento in cui una persona ci può far notare che quello che viviamo non è un paradiso… che parliamo di ferite patite per egoismo e violenza come se fossero stigmate di un giusto martirio in nome dell’amore…

  8. 1158
    LUNA -

    E’ indubbio che il confronto (non in senso di paragone, in senso di scambio di esperienze e opinioni) con gli altri può essere utile. anche perché, nel caso specifico dell’amore clandestino, molto spesso le persone si ritrovano a vivere le loro emozioni e riflessioni in silenzio, non potendo dire pubblicamente come vanno le cose, le sensazioni ecc. Ciò detto è vero anche che ci sono persone che hanno relazioni più alla luce del sole ma che nascondono chissà quali problemi e turbamenti e non ne parlano o sentono di non poterlo fare e ci macerano il cuore e la testa in solitudine… quindi ben venga un luogo in cui si può parlare.
    Anche perché a volte può farci riflettere, vedere cose che non avevamo visto, valutato, considerato, notare dinamiche comuni che prima davamo per scontate come nostre e basta… disgrazie emotive o mancanza e incastri che, ci siamo detti, toccano in sorte a noi proprio a noi perché così è e dev’essere, in base a false idee come “io non posso meritare di più” ecc ecc.

    Tuttavia, torno a dire, è la verità che riusciamo ad ammettere tra noi stessi quella più importante, perché quella ci può dire se ci sentiamo in un punto morto e in una vita di relazione che non ci somiglia e se sentiamo che l’altra persona, volente o nolente, ci sta facendo magari del male.

  9. 1159
    lillila fioraia -

    grazie Cla e grazie Luna per le risposte.
    Chiarisco subito che era mia intenzione (come magnificamente compreso da Luna) solo di aprire una riflessione tra persone che hanno vissuto vari tipi di esperienze sperimentando di fatto sia le relazioni di tipo esclusivo, sia quelle a tre… ma (sempre come ha detto luna) non era mia intenzione nè etichettare nessuno nè tanto meno voler risposte “solo” da alcune e non da altre.
    Devo dire Luna che hai centrato anche la questione fondamentale che ponevo quando hai detto:

    @Allora il vostro è un patto alla pari e ciascuno di voi ne conosce i vantaggi emotivi, pratici

    vorrei cercare solo di capire se è veramente così oppure se sono solo vigliacca e mi ” accontento” di questa situazione pseudo rapporto-convenzionale…ho infatti esaminato con lucidità le due mie precedenti storie diciamo così “eslusive” (marito e poi una convivenza)ed alla fine non sentivo più mordente, mi annoiavo, non avevo neanche più tanta voglia di fare sesso, e cmq per altri versi queste relazioni non avevano più nulla per me di “passionale”.
    tralaltro per un breve periodo ho avuto una relazione posso dire “da classica amante” (spero che nessuno si offenda, è sempre solo per intenderci) dove lui era sposato, non aveva intenzione di lasciare la moglie e magari non mi telefonava se era a casa o nelle feste comandate…;) ma neanche questo mi è andato bene e sono fuggita a gambe levate…. ;))
    ecco tutto..

  10. 1160
    LUNA -

    @vorrei cercare solo di capire se è veramente così oppure se sono solo vigliacca e mi ” accontento” di questa situazione pseudo rapporto-convenzionale…

    e come noti tu la risposta puoi cercarla solo dentro di te, molto sinceramente.

    Potrei dirti, tornando al discorso generale, che alle volte è utile in effetti riflettere non in un confronto tra relazioni ma sul nostro sentire, sul perché abbiamo provato noia o non ne abbiamo provata in talune circostanze o talaltre.
    Essere in effetti più sinceri possibile con noi stessi. Le relazioni scomode (sempre in generale, dico) a volte “ci servono”… non nel senso che ci fanno stare bene, sereni, ma che in un periodo della vita possono servirci, inconsciamente, a qualcosa. A cosa? La domanda è molto personale. L’autrice del libro “Donne che amano troppo” parla ad esempio del fatto che ci sono persone che non riescono a credere che una relazione serena possa essere appagante, quasi in un assioma tipo: relazione normale uguale noia, relazione incasinata o poco soddisfacente uguale adrenalina.
    Che una relazione incasinata ecc produca adrenalina e ormoni di adattamento e ansie e frustrazione e quindi non sia tranquilla non ci piove, il fatto è che alle volte è un altro il convincimento “speculare” che bisogna sradicare, e cioè il fatto che senza quel tipo di adrenalina negativa si viva nel piattume. Anche perché la relazione incasinata produce di solito altre dinamiche, interne, connesse (nel caso della vera e propria molestia morale e della violenza, poi, non ne parliamo!) o va a combaciare con altre dinamiche interne ecc, mentre, paradossalmente, la noia attribuita ad una relazione serena può derivare dal fatto di non conoscersi realmente in una situazione serena (di non essere mai riusciti a lasciarsi veramente andare in una situazione serena), di avere paura della serenità (se sto bene e poi qualcosa finisce male? mentre se sto già male conosco il “pericolo” quotidiano) o per esempio ancora la paura dell’intimità. Paradossalmente ci sono persone che sono disperate per il fatto di non poter raggiungere una vera intimità emotiva e vicinanza con un partner sfuggente, difficile, gelido, ecc, ma non riescono a concedersi di reggere l’intimità emotiva laddove potrebbe esserci. Cioè in una relazione più serena. Ecco allora che entrano in gioco meccanismi inconsci per rifiutarla, noia, fastidio, ecc. Ovviamente ora sto parlando assolutamente in generale, come riflessione, anche di estremi, approfittando del tema che tu

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