Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 24 Settembre 2007. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore chillido44.
Pagine: « Prec. 1 … 112 113 114 115 116 … 251 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 112 113 114 115 116 … 251 Succ. »
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
è ben diverso. E sono le cose di cui sino ad ora abbiamo parlato.
Io comunque rispondo alle tue domande, perché comprendo che senso possono avere ora per te. e principalmente la prima:
Per togliersi fisicamente dal precipizio possono bastare due secondi netti nel momento in cui l’istinto di conservazione si rende conto di stare in una trappola da cui si ha tutto il diritto di uscire, perché il male è la trappola e non aprire la porta. Se tu leggi te stessa e le parole di molte persone che sentono la compulsione a restare/tornare sul precipizio o rimanere in una situazione percepita tanto quanto necessaria quanto fonte di sofferenza e frustrazione ti accorgerai che molto spesso sono parole di ANSIA, paura della solitudine, paura di non farcela, paura di non riuscire a reggere il pensiero di avere sbagliato persona sino a questo punto. nella maggior parte dei casi senso di inadeguatezza travestito in varie forme e pensieri a raffica e idee astratte su un futuro impossibile. Come se solo la persona che avesse provocato dolore potesse mettervi fine, come se colui che cagiona frustrazione solo lui (o lei, certo) potesse rialzare l’autostima che ha steso o contribuito a stendere.
In realtà molto spesso quel senso di inadeguatezza non nasce dalla fine della relazione (realizzata o immaginata, la fine) ma dalla relazione stessa. Persone che sono rimaste in un angolo a convincersi di non poter aspirare a nulla di meglio, persone a cui si sono atrofizzate le ali, finiscono con il convincersi di non avere le ali e che il pericolo non sia stare chiusi in gabbia a morire di sete e di fame e magari anche di insulti, ma volare via. Il discorso, lo sappiamo, è più complesso di così, ed è per questo che spesso una psicoterapia di supporto aiuta a recuperare una corretta percezione di sè. In sintesi la mia risposta è: non conta quanto tempo ci vuole quanto il fatto di mettersi sul serio su un percorso di maggiore benessere. Di certo finché si sta in una situazione lesiva, mesi o anni, meglio non si sta.
Per il resto: 2.esiste anche gente per cui amare significa fare a pezzi la gente e mangiarla. Ma per te quello è amore?
piuttosto di chiederti cos’è per lui forse dovresti dirti cos’è per te e se nella realtà dei fatti (non nei sogni compensativi astratti) vedi un’attinenza. 3. equipararti non ti renderebbe più forte. 4se devi trovarti una persona con cui fare solo sesso almeno trova una persona che ti rispetti. ma se la domanda era: posso controllarlo con il sesso: NO
Margot scusa ma nella prima parte della lettera eri partita bene,cn dei giusti propositi.Poi alla fine hai fatto una raffica di domande a Luna sperando di avere le risp ke cerchi per continuare a stare cn qst uomo.Sn proprio le basi ke mancano.Più leggo Luna più mi accorgo ke siamo noi a dover prendere qst decisione.Oppure preferisci ke sia lui a darti il ben servito?Credo ke di parole pesanti te ne sia già sentite dire abbastanza.Hai già ingoiato fin troppi bocconi amari..allora xk ostinarsi a continuare?Diventa una sfida cn la sua compagna ufficiale??Ma è già persa in partenza.Ank’io in qst giorni sto male.Ma ragionando capisco ke non posso fare altrimenti.Le paure del DOPO ce le ho ank’io..non so se riuscirò a stare ancora da sola,se riuscirò a star meglio..Ma davvero potrò star peggio di così?Non credo.Arriverà un giorno in cui guarderò qst storia cn occhi diversi e dirò : ma chi me l’ha fatto fare!
Già ora me lo ripeto!La frase di Luna mi ha colpita tantissimo,ovvero “persone che sono rimaste in un angolo a convincersi di non poter aspirare a nulla di meglio, persone a cui si sono atrofizzate le ali, finiscono con il convincersi di non avere le ali e che il pericolo non sia stare chiusi in gabbia a morire di sete e di fame e magari anche di insulti, ma volare via”.E’ una frase agghiaccante,xk non esiste al mondo ke un essere umano faccia sentire un altro essere umano in qst modo.Ma dal momento in cui le cose non vanno come dovrebbero andare..basta!Si cambia rotta!
Il “mio” non si è ancora fatto sentire,se non una telefonata di qualche minuto subito dopo aver scritto su qst blog(manco farla apposta).Ma meglio,fa male ma è meglio PER ME!
Capisco ke sia dura…e ke tutte le parole giuste e saggie di qst mondo non servano a molto.Ma spero tanto ke tu come altre donne (me compresa) riesca a trovare il coraggio di fare qst passo!
Luna l’ha fatto ed è ancora viva! Anzi, credo ke qst suo modo di affrontare i discorsi in maniera così profonda e realistica derivi dal fatto ke si è liberata di quelle maledette catene e ne abbia tratto una lezione di vita! Io non voglio restare indietro!
Come vi capisco! Vorrei che qualcuno mi aiutasse ad uscire da questa
storia “tossica” per me e non a caso ho iniziato a leggere le vostre
storie! Margot, Luna e tante altre donne bisognose d’amore ma stanche!
SONO STANCA! Aiutatemi con le vostre esperienze a capire come si fa!
Clà: le domande di Margot non sono sorprendenti, anche se tu giustamente cogli (provando o avendo provato delle sensazioni simili) la… dinamica dell’elastico. Cioè quella dinamica per cui mentre da un lato di rendi conto che stai vivendo una situazione lesiva e che dovresti spostarti ti fai delle domande chiuse. delle domande chiuse perché la domanda che ti stai facendo in realtà è: cosa posso fare per restare ancora in questa situazione? come posso non rinunciare a questa situazione illudendomi di averle dato una forma diversa? come posso evitare di andarmene? come posso prendere io il controllo restandoci dentro? non è il miglior compromesso rispetto al fatto di andarmene?
La verità è che abbiamo paura di sentirci indifesi, la sensazione di non essere capaci di proteggerci è terribile. La sensazione che un altro ci stia controllando e che via via perdiamo il nostro spazio rispetto alla sua volontà lo è. Può farci stare così male da non riuscire a vedere dove sta il punto e cioè che se l’altro ci fa male, volontariamente o no, ma questa è la nostra percezione (dico volontariamente o no per sottolineare che la questione non è, ad un certo punto, cosa ci sia nella testa nell’altro, ma l’effetto che una relazione sta avendo su di noi… ma è molto naturale, purtroppo, che una persona che sta sente di subire una violenza psicologica sempre più cominci a cercare di leggere nella testa dell’altro invece che stare nella propria) dicevo, se stiamo male in una situazione il centro è spostarci da ciò che percepiamo come lesivo. Invece possiamo entrare in una dinamica per cui cerchiamo di controllare qualcosa che è lesivo. Come se ci dicessimo: se mi viene somministrato il cianuro o decido di berlo è diverso. Se io bevo il cianuro ma anche a lui faccio bere il cianuro è diverso. E si perde di vista il concetto di togliersi direttamente dalla stanza dei veleni. Semplicemente che non c’è un modo migliore di prendere il cianuro. se per te è cianuro “equipararti”, imparare a maneggiare veleni anche tu, che senso ha? cosa ci guadagni?
E’ vero che mancano le basi, nel senso che è come se si trattasse di una reazione a catena. Nel momento in cui cambia la base tutte le altre prospettive cambiano, perché cambia la prospettiva con cui guardiamo noi stessi e di conseguenza tutta una serie di cose che prima di sembrano accettabili o persino necessarie, che comunque cerchiamo di inghiottire anche se sono amare attraverso tutta una serie di strategie perdono il loro senso.
Ciao LUNA……..sei una sagggia ,ma sai forse qualè il problema mio di Clà Margot e di tante altre di essere delle persone troppo sensibili e sognatrici e si spera sempre che questa persona torni e non si immagina mai che sarebbe in grado di farci tanto male ,cosa che noi non faremo a loro.
Ricordo a tutte voi che parla un uomo che era sposato quindi attenzione perchè potrei avere una brutta malattia ,perchè noto con molto dispiacere che vengo o si viene visti come delle persone da emarginare.
GRAZIE A TUTTE
Prima di tutto grazie di interessarvi alla mia storia, al mio dolore purtroppo data la situazione non ne posso parlare cn nessuno, me ne vergogno tantissimo.sono diventata quella che non vorrei essere mai stata. E ora vi dico che è vero faccio dmande che hanno l’unico scopo di farmi restare con lui, cerco un solo buon motivo per non scappare a gambe levate, voglio sentirmi voluta anche solo fosse per il sesso. Ma è sempre peggio. Altra molestia psicologca dell’ultim’ora: mi ha detto, subito dopo aver passato un pomeriggio con me che non sarebbe restato a dormire da me perchè se no non avrebbe avuto le forze per adempiere ai uoi doveri coniugali, e non aveva scuse visto che era una settimana che non faceva l’amore con la sua donna. Si già: mi ha candidamente detto che fa l’amore con tutte e due entro la stessa giornata. Ma fin qui niente di nuovo direte voi. Me lo dovevo immaginare. Ma cosa gli frulla per la testa per dirmi una cosa del genere. Mi ha presa per la sua complice, devo aiutarlo a non farlo scoprire in modo che la cornuta non si insospettisca e le sue performance non cambino???? Va beè. Me la sono cercata anche stavolta. Dico e mi propongo di allontanarlo poi facciamo l’amore,poi mi guaarda come non so dirvi, mi stringe, mi fa sentire desiderata e io torno da llui. Poi ho provato a convincermi di fare solo sesso senza sentimenti, purtroppo però che non ho tenuto conto che dato il lungo periodo, la nostra conoscenza e lo scambio totale che c’è tra noi quando facciamo l’amore questo non è possibile. Così mi ritrovo qui a dirvi che con me nel nostro quotidiano e nella nostra intinità è un altro rispetto a c ome mi ignora quando non è con me. Già! E la risposta che io ho a tutto questo è che io sono una donna che ama troppo. Non so perchè, ma lo scoprirò. Dato questo so anche non sono capace di amare, per davvero, dato che non so amare me stessa. Per cui mi dono completamente a lui per controllarlo. E ora so anche che lui fa lo stesso con me. Già mi tiente legata a lui con il sesso per non vedermi felice senza di lui. Credo che non ami l’idea di non aver reso felice una sua storia, di vedere che sono eternamente infelice e che al di la di lui c’è un mondo che mi aspetta. Siamo due egoisti. Ma ora però io devo pensare per me. Ci sto provando ma la paura di queste nuove consapevolezze mi attanaglia.
Guardo lei e il loro bambino..provo una sensazione strana.Mi sento come il personaggio cattivo delle fiabe..la strega!Eppure non capisco xk non si sia sentita così colei ke mi ha “portato via” il mio ex ragazzo.
Davvero le amanti sono persone ignobili,disgustose,ke meritano soltanto di soffrire?
Oppure c’è dell’altro??
La sua compagna è una bella donna..provo invidia per lei.Ha tutto quello ke vuole.Assurdo questo pensiero! Eppure mi sento talmente inferiore a lei..anke esteticamente la reputo più bella di me..Non sarò mai bella quanto lei.
Credo ke dietro qst pensieri ci sia (involontariamente o no), lo zampino di lui.
Ci sono persone ke ti tasmettono una tale attrazione ke si trasforma in dipendenza.Qnd lo vedo tremo, sudo..C’è una chimica pazzesca ke mi attira cm una calamita.Ma c’è un altro lato della medaglia..peggiore!
Ne siamo pienamente consapevoli..e forse proprio xk ci fa così soffrire ci leghiamo ancora di più! Allucinante! Autolesionismo, dipendenza..ma che cavolo c’entrano cn tutto qst?
Eppure qst persone esercitano qst loro potere proprio su coloro ke acconsentono in silezio.
Margot, ma davvero credi ke lui non ti voglia vedere felice cn un altro? Prova fargli credere ke ti stai vedendo cn un altra persona,..vedi cosa ti risponde!Può darsi ke il suo orgoglio maschile venga toccato…anzi, oserei dire schivato! Loro non ci tengono legati a sè..Ci considerano libere, libere di guardare altrove.Siamo noi ke non ci consederiamo tali.
Maurizio, parla pure liberamente! Così ke tu possa “illuminare” ulteriormente la via più giusta da seguire.
Buona giornata
ho letto varie tristi e squallide situazioni su queste pagine… Non ho parole. Non riesco a capire come ci si ingegni a trovare una giustificazione “sublime” e spirituale a dei comportamenti che sono quasi sempre istinti animali ed egoistici di persone che è difficile difinire tali…gente che non sa fare a meno di nulla, a costo di qualsiasi cosa. Mi sembra di assistere al teatrino politico della società in declino, dove tutto viene giustificato come lecito e fattibile, giusto e “liberale”.
Il declino di corpi, menti, anime… e del nostro pianeta.
buonasera a tutti,non so da dove iniziare ho letto tante lettere e commenti e mi rispecchio in parecchie di questi.sto male anzi malissimo non so neanche perche sto scrivendo forse per un aiuto morale. sono stata con il mio ex marito 18 anni un uomo che non mi ha mai saputo amare anzi non me lho ha mai dimostrato dopo un anno di matrimonio mi disse che non provava niente per me e dopo ancora dieci mesi lho lasciato.dopo quasi un anno di separazione lui torno dicendomi di amarmi ed io per amore di mia figlia ci ritornai ma dopo un anno di falsita e ritornato sui suoi passi freddo come sempre senza neanche dire ne buong ne buonasera ho voluto un altro figlio e mi sono trovata con due bambine e per loro non riuscivo a chiudere.ho cercato con tutte le mie forze di fargli capire che avevo bisogno di amore di sentirmi donna desiderata ma lui freddamente mi diceva che non poteva farci niente e dopo essere morta dentro lho lasciato. durante la separazione ho conosciuto un uomo che ho amato e che amo tutt’ora alla follia immensamente mi ha fatto scoprire una donna diversa mi ha reso una donna felice migliore. lui ha lasciato la sua fidanz tempo fa voleva cercare di farsi un futuro con me ma il fatto che ioabbia dei figli lo spaventava ma io gli ho dato sempre tante speranze. ripeto ha fatto tanto per me e mi ha dato tanto amore amore immenso ho ricevuto tutto se stesso ma poi mi disse tempo fa che non ce la faceva a continuare cosi come stavamo ad andare avanti avendo io una situazione familiare complicata lui avrebbe dovuto affrontare troppe rinunce e ha deciso di tornare con l’ex io sono con lui ancora e dipendo totalmente da lui non faccio niente che possa infastidirlo mi ha comunque dimostrato tanto in questo periodo ma ora con i suoi impegni lavorativi e personali lo sento poco presente nella mia vita.per lui questo era lunico modo per non far finire il nostro amore lei e solo per una stabilita per non rinunciare ai suoi sognicioe figli e matrimonioin futuro. vorrei finirla qs storia ma non ce la faccio a vivere senza lui lo amo piu della mia stessa vita e la darei per lui sto male da schifo mi sono esclusa dal mondo intero vorrei tanto averlo vicino ma non c’è sto male cavolo.perche bisogna soffrire cosi lui dice di amarmi immensamente ma allora perche non e con me? scusate lo sfogo.spero di ricevere vostri commenti.ciao
gio -complimenti per il tuo intervento, evidentemente non hai mai amato !
care amiche –di ventura o di sventura- non ci sono giustificazioni per chi ama pur sapendo di non essere amato o almeno di non esserlo “abbastanza” . mi spiego: non è voler cercare intimità o complicità con il proprio amante.. consentirgli di dirti che deve “adempiere” ai suoi doveri coniugali… la trovo una cosa cattiva e di pessimo gusto… almeno in genere gli amanti sii giustificano con questioni di forma …e non di sostanza !! Margot…. non ti vuole bene e forse neanche all’altra…. che tradisce.. ed oltretutto (credimi) non è neanche giusto che tu pensi a qualcosa di speciale tra te e lui… se proprio vuoi pensare a qualcosa .. considera la vostra relazione solo come una alchimia .. ma nulla più.
Spero di non essere stata troppo dura.. auguri!