Salve a tutti. Sono una ragazza di 21 anni e scrivo qui perché non so con chi parlare, non so su chi riversare tutta la mia rabbia, tutta la mia desolazione. Qualche giorno fa il mio fidanzato mi ha lasciata e da allora il tempo si è fermato, ho smesso di vivere. Lo so, sono passati pochissimi giorni ma mi sento già annientata dal dolore. Non oso immaginare cosa ne sarà di me tra qualche tempo.Stavamo insieme da tre anni, tre anni in cui lui era tutto per me: un fratell0,un amico ,un amante, il mio confidente, il centro di tutto il mio mondo. Abbiamo condiviso tutto, lui è stato il ragazzo perfetto,il classico ragazzo d’oro: premuroso,attento ad ogni mio bisogno, comprensivo. Mi è stato accanto nei momenti belli e nei momenti tremendi come quello che ho vissuto quando mia madre si è ammalata di un brutto male. Lui è stato la mia roccia, il mio punto di riferimento, l’unica persona su cui potevo contare. In questi anni ho rinunciato a tutto per lui, da quando mi sono fidanzata mi sono lasciata alle spalle tutte le mie amicizie, non per sua volontà, ma per una scelta mia. Non sentivo bisogno di stare con gli altri, lui sopperiva a ogni mia mancanza e a qualsiasi tipo di bisogno. Premetto che io ho un carattere abbastanza complesso, sono una persona piena di insicurezze, paure di varia natura e faccio molta fatica a fidarmi degli altri. Per questo motivo litigavamo molto spesso, soprattutto per cose futili ma,alla fine ,riuscivamo sempre a risolvere e a trovare un compromesso. Io ero sicura che il nostro amore avrebbe superato tutto,qualunque tipo di discordia, qualunque problema grande o piccolo che sia. Ma non è stato così. Tre giorni fa abbiamo avuto l’ennesimo litigio per una cosa che,forse, non è stata nemmeno importante. Io credevo che,anche questa volta, il tutto si sarebbe risolto come sempre ma ,questa volta,qualcosa si è spezzato. Dopo quel litigio, l’ho chiamato io e niente…mi ha lasciato. Mi ha detto che in questi anni io l’ho completamente consumato con i miei continui litigi, con la mia mancanza di fiducia nei suoi confronti e che questo piano piano lo ha allontanato da me. Mi ha anche detto che non sa cosa prova per me, ha detto che prova tante cose ma non sa se tra queste ci sia l’amore di prima. Sono caduta dalle nuvole, non me lo sarei mai aspettata. Lui mai mi aveva dato dei segnali di allarme, mai mi ha fatto capire che ci fosse qualcosa che non andasse per quanto riguarda i suoi sentimenti nei miei confronti,anzi, il giorno prima di quel litigio, andava tutto alla grande, lui diceva di amarmi alla follia, fantasticavamo su un eventuale futuro insieme. E’ stato un fulmine a ciel sereno. Sulle prime ho pensato che fosse solo arrabbiato e stanco dei litigi piuttosto frequenti, così gli ho chiesto di vederci. Ero convinta che, vedendomi e parlandomi di persona, avrebbe abbandonato le sue intenzioni. Non ci avevo creduto che davvero avesse dubbi sui suoi sentimenti. Lui accetta di vedermi,ci incontriamo e li ho conferma effettiva di tutto. A nulla sono servite le mie lacrime, le mie suppliche, le mie promesse di non stressarlo più, di impegnarmi a cambiare il mio carattere ossessivo e ,a tratti, oppressivo nei suoi confronti. Lui mi ha spiegato che è un momento particolare per lui, che ha bisogno di stare da solo e schiarirsi le idee e che ormai,dopo tre anni, non crede ad un mio cambiamento, anche se sa che sono innamorata di lui. Mentre diceva tutte queste cose, piangeva anche lui insieme a me, mi baciava ,mi stringeva tra le braccia. Sembrava disperato, ma è rimasto fisso sulle sue posizioni. Ha detto che forse tornerà ma non sa quando, non sa quanto tempo gli servirà per capire, per ritrovare sè stesso. Resta il fatto che, da quel giorno,io non vivo più. Mi sembra di sognare, di stare in un incubo. Ogni mattina mi sveglio con l’angoscia e mi addormento con l’angoscia,sperando di non dovermi svegliare per non dover rivivere un altro giorno vuoto, un altro giorno in cui lui non c’è. Ho un’apatia addosso che ho sperimentato poche volte nella mia vita,nonostante molti m0menti di sofferenza. Non mi interessa più niente. Il cibo ha perso il suo gusto, mangio giusto il necessario per sopravvivere ma ogni volta mi sale una tale nausea che mi pento di aver mangiato. Devo preparare degli esami ma non riesco ad aprire il libro. Striscio tutto il giorno per casa da un angolo ad un altro, come un’automa. Mi manca il respiro ,sento come se avessi un nodo dentro che blocca tutte le mie funzioni vitali. Sono sensazioni difficili da spiegare ma chi ha vissuto la stessa esperienza,può sicuramente capirmi. Io senza di lui non riesco proprio a reagire, tutto mi sembra futile e privo di significato. In più sono completamente sola, non ho amici , non so con chi confidarmi, a chi esprimere tutto il mio dolore, tutto il mio sgomento. Da un giorno all’altro tutto ciò in cui credevo è crollato miseramente, tutte le aspettive,tutti i sogni, tutto,tutto. Non ho più niente. Sono rimasta completamente da sola, con ancora meno fiducia nel genere umano di quanta ne avessi prima. Io mi chiedo solo una cosa: ma perché tutto a me? Ho avuto già abbastanza sofferenze nella mia vita, ho dovuto affrontare cose molto più grandi di me e adesso anche questo, mi è stato dato il colpo di grazia, dopo la malattia di mia madre, dopo episodi di autolesionismo in tenera età, dopo tutta la solitudine che ho dovuto sopportare in diversi periodi. Pensavo che lui mi avrebbe protetta per sempre da tutti i mali del mondo, me lo aveva promesso. Come ha potuto andarsene così, facendomi capire che non valgo più niente,che ormai c’è solo dell’affetto per il passato,per i bei momenti che abbiamo vissuto? Come fanno le persone a cancellare tre anni di condivisione assoluta con una tale rapidità? Perché io non riesco? Vorrei tanto buttarmi tutto alle spalle, dimenticare ,come ha fatto lui in un paio di giorni. Cancellare tutto: ogni ricordo,ogni promessa, vorrei eliminare il suo viso dalla mia mente, le sue mani, i suoi capelli. Vorrei disgregare quell’immagine di lui e me,felici nella quotidianità. Da tutta questa storia, ho dedotto che, a quanto pare, l’amore non esiste. Sono tutte fandonie che non valgono nulla. Eppure ci ho creduto ciecamente e, in questi anni, ho vissuto in virtù di un qualcosa che non c’è,senza rendermene conto. Maledico il giorno in cui ho conosciuto quella persona per cui,all’inizio, non provavo nemmeno interesse. Prima di quell’incontro io ero abbastanza serena e spensierata,avevo un gruppetto di amici, mi divertivo tanto,stavo bene. Adesso lui mi ha portato all’annientamento totale,alla solitudine più profonda , mi ha distrutta fisicamente e psicologicamente. Se non ci fossero stati i miei genitori, non avrei avuto nessun motivo per vivere perché per il resto non ho niente e nessuno e non avrò più niente e nessuno. Perché io al bene non ci credo più.
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Categorie: - Amore e relazioni
Mai demandare ad altri la propria felicità.
Ricostruisci la tua vita partendo da te stessa, ragazza mia.
Un uomo che si comporta in questo modo cerca una donna con la quale instaurare un rapporto paritario basato sulle differenze sessuali. Non è detto. Si tratta di un’ipotesi che non mi sentire di escludere, soprattutto alla luce del fatto che mi sono imbattuta in un personaggio (diciamo uno) che fin dalle prime battute mi ha dato l’idea di essere una persona “illusa”. Come illuso può essere un uomo che si costruisce un repertorio farsesco rivolto ad un pubblico prevalentemente plebeo (dal quale, guarda caso, spunti tu. Tu che non punteresti mai all’ufficialità. Come mai? Non è che ti vergogni. Il rapporto è palesemente sbilanciato.) perché si sente un eletto. Nello spettacolo potrebbe essere anche una bella cosa. Ma nella vita i personaggi-maschere ti portano a stare sempre sulla difensiva. In questo rapporto sai che devi essere una femmina e la cosa ti provoca un senso di rivolta interiore… ma infondo siamo noi la causa del nostro male. Un uomo, quale che sia la donna che gli è capitata, mettiamola così, sceglie di restare. Io parto da questo presupposto perché sono una persona che per troppa ingenuità potrebbe diventare insicura. Alla mia età non posso più permettermi di credere a queste cose.
Diciamo così. Sono disposta a concedere il beneficio del dubbio a chi vuole cambiare, ma la scelta in sé non dovrebbe passare in cavalleria. Che motivo avrà mai avuto per lasciare la fidanzata? Ambizione come minimo. Oppure orgoglio. “Peggio”. La mia coscienza si rifiuta di credere che questo signore vorrebbe unirsi a me. Parliamone. Siamo un professionista e un’impiegata. O un commerciante e una casalinga. Siamo due contadini. Peggio mi sentirei ad andarmene in giro mano nella mano. Siamo un maschio e una femmina. Tutto qui. Non è la fine del mondo. Se ho tutta questa fede per dignità personale dovrei quantomeno scendere dal piedistallo. Altrimenti, tra le righe, si dovrebbe leggere lo scopo di lucro perché questa astratta costruzione mi consente di restare rigidamente ancorata alle regole pseudo-aristoteliche delle unità di tempo, luogo e azione (un convegno di archeologia, una prima teatrale, una rassegna di teologia, un viaggio a Bombay, un week-end sulla neve, ecc.). Per amore devo trovare nella farsa la soddisfazione di esigenze culturali che mi consentiranno di esprimermi come donna.
La violenta crudeltà della satira ci ricorda che queste cose fanno parte della vita. Bisogna sforzarsi di essere risoluti e comprensivi!
Comprendo il tuo dolore ma 21 anni non sai come andare avanti?
IO,(51) non so come andare avanti!
Corinne, ti dirò forse una banalità, ma nessuno può e deve proteggerci dai mali del mondo. È una richiesta troppo alta, che non potrà mai essere realmente accolta. Sei giovane, e dopo il vuoto imparerai a non ripetere più gli stessi sbagli: l’amore non è un vaso di Pandora in cui rinchiudere tutte le nostre sofferenze e, soprattutto, non si può credere che una sola persona possa rappresentare tutto il nostro mondo. Costruisciti dei legami forti, d’amicizia, che ti permettano di aprire un po’la tua visuale sul mondo…Ti sei chiusa in una bolla di sapone che, prima o poi, è destinata a scomparire.
Vabbè, però te la sei cercata. C’è una regola che vale sempre: DIVERSIFICARE.
Vale per i capitali (mai investire in una singola azione tutto il patrimonio!), vale per l’alimentazione e vale per la sessualità.
MAI tenere i piedi in una sola barca: lo vedi anche te come si va a finire: al primo scoglio… pluff, a fondo.
Impara la lezione e diversifica, il tempo non ti manca.
Hai sbagliato in tante cose tra cui abbandonare i tuoi amici per stare sola con lui, fare di lui il tuo centro dell’ universo, essere ossessiva e fare di lui la tua ancora di salvezza etc etc. Ricordati che prima bisogna stare bene con se stessi e solo dopo potrai avere una relazione sana senza dipendenze. Non è facile ma è l’ unica strada…