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Dopo 6 anni di relazione lui non vuole figli

di monica1988
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 1 Maggio 2022. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 163 commenti

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  1. 81
    rossana -

    Viola,
    dalla mia esperienza di vita, è con piacere che sono quasi costretta, ancora una volta, a concordare: “sono proprio coloro che soffrono di più a millantare gioia e felicità all’esterno, mentre chi appare depresso e si lamenta sempre, spesso il più delle volte non ha mai avuto problemi veri.”

    Ho conosciuto una sola persona sempre entusiasta di tutto e soprattutto di sé stessa, scoprendo in seguito che questa piacevole, e a tratti esasperante, attitudine esistenziale derivava molto probabilmente da un raro disturbo di personalità.

    Per tutti gli altri, alti e bassi, a seconda dei momenti, non sempre resi palesi a tutti. Nella migliore delle ipotesi: serenità, raggiunta attraverso impegno e frequenti errori di percorso.

    Mi piacerebbe conoscere la tua età ma non sentirti in dovere di soddisfare la mia curiosità.

  2. 82
    senzaparole -

    ascoltate io credo veramente che come su altri argomenti dell’era moderna, si sia arrivati ad un eterna diatriba tra 2 fazioni.. ognuno con le sue idee giuste o non giuste e non discuto.
    Ma basterebbe studiare l’evoluzione delle società dell’economia dei media degli ultimi 70 anni per capire che tutto è cambiato e far finta di niente rimanendo su battaglie di idee personali non porti a nulla.
    Quindi se uno crede che nel 2022 si possa fare ciò che si faceva 50 anni fa no.
    O meglio si può fare ma le conseguenze sono ben diverse.
    una buona domenica.

  3. 83
    Golem -

    “…Quindi se uno crede che nel 2022 si possa fare ciò che si faceva 50 anni fa no.”
    Senzaparò: Grazie. Infatti io 50 anni fa facevo gol in rovesciata acrobatica, mentre oggi mi impossibile, pensa.
    ÷÷÷
    Viola: “Anch’io come senzaparole vedo molti più single felici rispetto a quelli che sono accoppiati…”. Ah, quei “single” che vedi sono “sicuramente” felici, e come fai a esserne sicura? Vedi Viola che tu come la “policoncordante” vi fate le ragioni che più vi piacciono? Certo che ci saranno single felici, specie se possono attingere alla “compagnia” senza sforzi, ma prova a leggerti qualche thread di gente sola o col “coso” piccolo quanto sprizzano di felicità. Vediamo di uscire da certi stereotipi, e visto che c’è chi parla delle proprie esperienze di vita come indicatori assoluti, potrei dirti che per come sto oggi in coppia, non farei cambio con la mia ex “singletudine”. Vale come testimonianza o servono solo quelle dei single felici?
    Tu sei single Viola, vero? Ma chissà quanto vorresti non esserlo, dì la verità. Volpe, uva, Esopo.

  4. 84
    Suzanne -

    Ciao Golem, anch’io sono dell’idea che la felicità troppo ostentata su social e varie altre declinazioni, sia un modo per convincere gli altri ma soprattutto se stessi. Rafforzare un’immagine per riuscire a crederci fino in fondo, pur sapendo che si tratta di una farsa. Sono dell’idea che la propria vita privata, gli affetti e le emozioni piú intime vadano preservate e condivise con pochi intimi per essere vissute sul serio. Non a caso le persone che piú stimo o non sono proprio sui social, o ne fanno un uso moooolto accurato e centellinato. E la parte piú agghiacciante sono i genitori che postano in continuazione la vita dei propri figli h 24 senza un minimo rispetto nemmeno per quella che potrebbe essere la loro volontà futura. Semplici oggetti da mostrare, oltre a tutto il resto.

  5. 85
    Golem -

    Ciao Suzy. Certo, esistono gli “ostentatori” nati, ma esistono anche molti modi ostentatorii, persino a canone inverso, e credo che qualcuno di questi tu lo abbia “scoperto” di recente. Come però ho scritto nel post delle 14, si trovano anche tante “volpi che non arrivano all’uva”, e per questo si attaccano a qualunque cosa per far tornare i famosi conti con sè stessi, non diversamente dai primi.
    Insomma, molti, forse la maggioranza, si aggiusta le situazioni a proprio comodo. Io però non ho nessun problema, se il momento “sociale” lo consente, a parlare dei miei sentimenti, come peraltro si è potuto constatare nel lungo dibattito sull'”ammore”, ed è naturale che se certe descrizioni vengono lette da una di quelle “volpi” scattano le contromisure.
    Certo non sono uno che si mette a postare le foto delle vacanze o quelle della figlia, ma qui, dove non mi conosce nessuno (tranne unessa) non mi pesa entrare in certi dettagli. Poi, se devo anche stare attento a chi é affetto da “xenoampelofobia” (La famosa “uva” altrui) bè, quelli sono fatti loro.

  6. 86
    Max -

    È vero, siamo nel 2022 e non nel 1922 e rispetto ad allora non si è costretti a sposarsi e avere figli, ma si può decidere di avere una vita più libera, magari con più partners, sia in senso diacronico (più storie susseguentisi) sia in senso sincronico (più storie in contemporanea). Il fatto è che bisognerebbe fin da subito avere un’idea chiara sull’impostazione che si vuol dare alla propria vita. Invece molte sono le persone che iniziano secondo la modalità 1922 (matrimonio in grande stile, casa, magari comunione dei beni, figli ecc.) per poi scoprire magicamente la modalità 2022 (rivendicare la propria libertà, affermare la volatilità e leggerezza dei rapporti ecc.) Il fatto è che quasi sempre questa evoluzione appare sospetta, dato che mira a prendere ciascuno dei due modelli sono nel momento e negli aspetti che più convengono per abbandonarlo quando inizia a mostrare qualche spina. Inoltre, questa transizione non ha quasi mai i medesimi effetti su tutte le parti coinvolte.

  7. 87
    Max -

    Quasi sempre, uno dei due partner è pronto al passaggio di modello, mentre l’altro non lo è proprio, perché è ancora sentimentalmente coinvolto e visto che nella cosa ha creduto per davvero, ne esce con le ossa rotte. Per non parlare del fatto che, in accordo con il modello tradizionale, son stati investiti beni, magari è stata acquistata una casa, in cui uno dei due ha messo più risorse dell’altro e di sentirsi dire che i tempi son cambiati non ne ha per niente voglia. Infine, i figli in tutto questo diventano gli incolpevoli strumenti di ricatto fra i coniugi (separati di fatto o di diritto), che se li contendono o se li negano reciprocamente e in virtù dei quali uno dei due deve andarsene dalla casa perché l’altro, come collocatario dei figli stessi, conserva il diritto di starci. Se vogliamo passare al 2022, cerchiamo almeno di farlo con coerenza e non far passare per modernità ciò che invece sembra assai più simile al pelo sullo stomaco e alla mancanza di scrupoli.

  8. 88
    Trader -

    GOLEM, anche a te ha fatto pensare alla volpe e l’uva e tutto il resto! Abbiamo pensato le stesse cose, perché sono cose vere. Ma ci può essere anche un altro motivo per cui una persona non voglia avere un partner e figli: egoismo, anaffettività. Chi ha il cuore arido non può comprendere le gioie di avere una relazione sentimentale, dei figli. In tutto questo vede solo una rottura di scatole. Preferisce avere la casa vuota tutta per sé. Non si comprende nemmeno la gioia del sesso, perché meno lo fai e meno ti interessa farlo. Una conoscente ci disse onestamente di preferire stare sola perché è egoista. Ha avuto l’onestà di riconoscerlo. Ma contemporaneamente sapeva che noi coppie eravamo contenti di essere sposati, comprendendo che per noi era una gioia, non una sofferenza. Una Viola è talmente arida che non può capire come si possa essere felici provando dei sentimenti. Oppure è la volpe dell’uva, che rosica.

  9. 89
    Max -

    Ma scusate, io non dovrei fare né l’esegeta né l’avvocato difensore di nessuno, ma non mi pare che Viola o chi la pensa come lei abbia detto che la vita di coppia è una merda tout court. Mi pare che abbia detto, e io lo condivido a pieno, che è quantomeno semplicistico affermare che chi non vive in coppia o non ha figli sia per forza un egoista o anaffettivo. Così come sono legittime le aspirazioni che muovono chi desidera queste cose, altrettanto legittime sono le remore e le preoccupazioni di chi, invece, queste cose non si sente di affrontarle. Ogni situazione, io credo, fa caso a sé e va conosciuta e rispettata. Io mi son sposato e i figli li ho avuti e non mi pento di averlo fatto, ma sento che noi genitori, oggi più di ieri, siamo chiamati a responsabilità notevoli, sia perché le esigenze dei figli impegnano molto più di prima, sia perché, che piaccia o no, il futuro presenta anch’esso molte esigenze insieme a molte incognite sul poterle soddisfare.

  10. 90
    Max -

    Una piccola postilla per Golem, contro il quale non voglio fare polemica, perché lo stimo, ma semplicemente rilevare un dato di fatto. Tu, Golem, hai potuto comprare una casa per tua figlia, assai giovane. Ebbene, senza il tuo aiuto probabilmente, stanti le attuali condizioni del mercato del lavoro e dell’economia, lei una casa non avrebbe potuto comprarsela mai, mentre tu, magari un po’ più tardi, magari con sacrificio, ma un mutuo hai potuto ottenerlo e una casa hai potuto prendertela. Tua figlia, se va bene, comincerà a lavorare stabilmente a 30 anni suonati e per lei la pensione sarà un miraggio, mentre chi è più anziano ha potuto avere una stabilità lavorativa più presto e ha goduto di una vecchiaia serena. La mia generazione sta fruendo degli aiuti dei cosiddetti “vecchi”, ma io, gli stessi aiuti, potrò darli alle mie figlie? Temo proprio di no. E il pensiero, se permetti, qualche problemino me lo causa. Capire tu non puoi… Tu chiamalo se vuoi… egoismooo!

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