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Lettera pubblicata il 12 Luglio 2018. L'autore ha condiviso 6 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore nevealsole.
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Ho letto i vostri commenti e riflettuto. La convivenza è decisamente prematura per noi. Inoltre a seguito di alcuni screzi tra noi, lui non vuole conoscere i miei genitori per ora. Conviviamo qualche giorno alla settimana quando siamo liberi dal lavoro e ultimamente io sono molto nervosa, per lo studio e anche problemi intimi tra noi, non mi sento apprezzata perché critica in continuazione quello che mi metto. E non so se sono io a prendermela troppo o lui ad essere un po’ superficiale. Non sono assolutamente trascurata ma mi piace vestire comoda e non mi tiro quando esco. Lui dice che dovrei fare vedere a tutti quanto sono bella e cose del genere. Purtroppo lui è veramente una persona irremovibile. Dovrei accontentarlo nel look almeno qualche volta? O sarebbe ingiusto nei confronti di me stessa? A volte ho la sensazione di non dare abbastanza. Lui voleva comprarmi vestiti e scarpe di suo gusto per me e io mi sono arrabbiata sono scoppiata e ho esagerato e non me lo perdona.
Io sono veramente innamorata però continue critiche sul vestire, anche cattive, mi fanno sentire distante da lui e io non riesco a trovarmi bene in intimità e questo è terribile perché mi condiziona in tutto. Una sua parola mi rende inerme per giorni e questa cosa la odio. Mia mamma è l’unica confidente che ho e mi ha detto di prenderci una pausa. Io già so che voglio stare con lui quindi per me non se ne parla. Io dovrei gestire meglio la rabbia perché le persone spesso mi portano a limite della sopportazione e io poi esplodo anche in malomodo e non me lo perdonano. Vedono solo il mio gesto ma non tengono conto delle cause. Lui dice che dovrei apprezzare la sua sincerità nel dirmi che mi vesto male. A volte mi sento egoista e a volte una debole e sono confusa.
Fai un corso di “gestione del conflitto”. Non serve a una beata fava, ma almeno fai lavorare qualcuno.
Ahahah Yog vale pure per il sessuologo? Averne bisogno a 25 anni mi sembra triste
Neve, vale a maggior ragione per il sessuologo, ma è proprio quando ne hai 25 che può essere utile. Immagina di esser over 70 e di andare dal sessuologo:
1) si sbaccana dalle risa, ma poi gli vien da piangere;
2) non ti visita certo al prezzo del ticket ed ha ragione perché rischia il burn-out;
3) non ha terapie possibili, devono ancora inventarle e comunque non funzioneranno.