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Lettera pubblicata il 21 Agosto 2011. L'autore ha condiviso 6 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore ada_mian.
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Portarti sfiga? Ho altro a cui pensare. La sfiga non esiste. Esiste la vita con tantissime incognite positive e negative. Ti ostini a vedere compassione in quella che, per me, è semplice comprensione di uno stato d’animo necessario per un dialogo costruttivo. Ma questo fa parte del tuo modo di essere, evidentemente. Pensa ciò che ti pare, io farò altrettanto. Buona vita.
Ada, staccati da tutto questo marcio, prendi con te un altro cucciolo (anche se so che non sostituira’ mai la tua gatta) e pensa unicamente a te stessa. Non hai bisogno di quelle persone per recuperare un minimo di serenità. Hai bisogno di ritrovare te stessa e di pensare a te stessa. E puoi farlo da sola. Con solo un pò di quella forza che ti ha consentito di sopravvivere a tutto ciò che hai raccontato.
E ridaje !
L’appello l’ho mandato prima di difendermi da sola e ottenere un tono più pacato da parte tua,dopo me ne ero quasi pentita,visto che le cose erano migliorate sono andata per toglierlo ma l’avevano già pubblicato. Ho cambiato opinione sul tuo essere “cogliona” se ti interessa. Ho chiesto aiuto a Piero solo perché ero rimasta molto male di quello che mi dicevi e desideravo che qualcuno ti dimostrasse che era l’opposto.. Comunque mi pare già di aver cambiato un po le cose con te,apparte l’ennesimo “ragazzina” che proprio non sopporto
ragazzi, sono le 2 e mezza di notte, ma ho letto tutti i post, ma…. sembrava un campo di battaglia! però, dai, con queste parole così pesanti e difficili, a quest’ora mi avete fatto ridere! ridere e pensare! girotondo, tu non hai fatto dei post, ma dei libri! altro che il mahatma gandhi e kahlil gibran! però voglio dirti solo una cosa: io non ce l’ho ne con te e ne con nessuno, ma non mi è piaciuto il modo in cui hai trattato Mariù; guarda, lei magari ha sbagliato a dire certe cose, ma sai, girotondo, esistono mille modi di far capire le cose: io non ti sto rimproverando, anzi, sto solo facendoti capire determinate cose che tu hai detto: non ricordo per filo e per segno le parole che hai detto in uno dei primi posts e io non essendo bravo ad usare il computer, non so fare neanche il copia incolla per farti leggere quello che hai scritto, però quel poco che mi ricordo, tu le hai detto che mangiava con le mani sozze e roba varia: magari, gliel’avrai dette per farle capire determinate cose, ma questo per me non era il modo di far capire; si potevano usare benissimo altri toni; poi, io non è che saluto chiamando “ragazzine” o “ragazzini”; questo è anche un sentirsi superiori: e questa è una cosa che darebbe un pochettino sui nervi, o no? chiudo dicendo che non ce l’ho con te figurati, anzi…. ma certe parole andrebbero un po. risparmiate, non credi? poi,ada, io ti direi solo di valutare un attimo la situazione che stai vivendo e di fare una selezione delle persone; ma ascolta! scusa se entro nella tua vita, come lo hai contratto il melanoma? scusa se te lo chiedo.
Deio,
riprendendo questa tua frase “contando sulla mia buona volontà, sul mio orgoglio, e sulla cerchia delle persone che ho accanto, da mia nonna fino all’ultimo dei miei amici..è forse un peccato essere sicuri e consci delle proprie possibilità? o dobbiamo sempre fare le vittime?” mi permetto soltanto di farti osservare, amichevolmente, che a volte condizioni esterne possono esserci sfavorevoli fin dall’inizio, come ad esempio i genitori di Ada rispetto anche soltanto a tua nonna.
l’orgoglio può anche andare a farsi benedire quando le cadute sono più di una, magari nemmeno sempre dipendenti unicamente dalla persona che le subisce. la buona volontà può anche esserci ma a cosa serve se vengono meno le forze fisiche o psichiche per metterla in azione in positivo?
a mio avviso, è giustissimo essere consapevoli delle proprie possibilità ma molto meno esserne troppo sicuri. in ogni caso, è arbitrario trarre conclusioni sulle possibilità altrui da poche righe, magari scarne proprio per non apparire una vittima.
un tempo c’era il buon senso di rispettare molto più di ora chi ha vissuto più a lungo e/o combattuto più battaglie. secondo me, solo a fine percorso si possono fare in modo corretto i propri bilanci.
Rossana,
Completamente d’accordo sul tuo post..probabilmente non si è capito, ma è esattamente il mio pensiero..
La vita ti può riservare le situazioni più tremende che neanche possiamo immaginare (fin qui siamo tutti d’accordo)..io voglio riflettere sul “COME” affrontare determinate situazioni..
Nel caso di ADA l’errore iniziale è stato legarsi a una persona superficiale che probabilmente non la amava, l’ex marito che dopo una vita insieme sta insieme a una brasiliana e si sposa una escort moldava..credo avesse qualcosa che non andava fin dall’inizio..bho..
Hai anche ragione sul fatto che ADA magari, proprio per non passare per vittima, ha intenzionalmente omesso qualche dettaglio nella sua lettera iniziale..ottenendo però l’effetto contrario secondo me..ho infatti ammesso che conoscendo qualche piega in più (fondamentale), il panorama è decisamente cambiato, se fin dall’inizio avessi saputo TUTTA la storia stai tranquilla che una parola di conforto in più le sarebbe arrivata da me..
“un tempo c’era il buon senso di rispettare molto più di ora chi ha vissuto più a lungo e/o combattuto più battaglie. secondo me, solo a fine percorso si possono fare in modo corretto i propri bilanci.”
Assolutamente SI..è anche vero però che in molti casi (e ne abbiamo avuto un esempio lampante) chi è più in là con gli anni accusa noi giovani rampolli di presunzione, senza accorgersi che la presunzione la sta sfoggiando in prima persona..non voglio accusare nessuno, ma non è detto che avendone passate di cotte e di crude e avere 50 anni suonati sia un lasciapassare per insegnare qualcosa a qualcuno..
Poi, parlando della storia di ADA, io ci ho trovato solo esempi negativi ad esempio, da tutta questa discussione non mi porto a casa un bel niente, o meglio: niente di nuovo..a dimostrazione, come ho detto prima, che non sempre chi ne ha subite troppe ha il diritto di insegnare qualcosa a qualcuno..come è altrettanto vero che le cose brutte prima o poi ti capitano (siamo daccordo GIROTONDO), ne possono arrivare di più o di meno..ma arrivano..e quando arriveranno dovrai essere pronto e reattivo (ti devi preparare un campo di battaglia) e poco importa se ti sei preparato ascoltando un vecchio al bar che mi disprezza dicendomi che “alla tua età saltavo i fossi per la lunga” o una ragazzina di 16 anni che mi racconta come ha superato la sua anoressia..!!!
Piero74,
come ho contratto il melanoma? A quanto detto dal reparto Oncologia Dermatologia, esposizione esagerate al sole ustioni da piccola.
Mi ricordo che i miei mi portavano al mare e mi lasciavano al sole senza protezione e alla sera non dormivo per le bruciature…mi ricordo che mi addormentavo al sole e loro mi lasciavano li….di questo si è vero, per quanto riguarda la familiarità non è vero.
Eccesso di lampade abbronzanti han detto anche, è vero dai 30 ai 40 ann ne facevo una trentina all’anno.Quando le facevo non credevo fosse vero, sebbene si diceva e anche tutt’ora cio che provocano.
va beh, tutto quello che dici! però, crederei un po. meno alle previsioni che si fanno, o mi sbaglio?
Deio, qualora la frase “chi è più in là con gli anni accusa noi giovani rampolli di presunzione, senza accorgersi che la presunzione la sta sfoggiando in prima persona” fosse (come mi pare ovvio) riferita a me vorrei sottolineare un piccolo aspetto che ti ostini ad ignorare.
Ciò che tu definisci presunzione per me è esperienza.
Non a caso voi due giovani rampolli siete finiti dritti dritti nel mio cantuccio a suon di “Quindi rileggendo tutta la tua storia vorrei cambiare un attimo il mio pensiero ” (tu, Deio)e “Mi dispiace di averti assalita,non sapevo che le cose stessero così” (Mariù).
Entrambi lamentate mancanza di chiarezza nella lettera iniziale di Ada.
Secondo me, per quella che è la mia esperienza di vita vissuta (e, non ci sono ca**i, cari “rampolli”,…..quella viene con l’età eheheh) sarebbe bastato che aspettaste un paio di post prima di lapidarla. Ed è ciò che ho scritto.
Quindi, Deio, dove sarebbe la mia presunzione (sempre ammesso che ti riferissi a me nel parlarne)?
Io rilevo un comportamento irruento e volutamente offensivo in due categorie di persone:
-1) in chi non ha vissuto certe esperienze e non ha elementi per valutarle (tantomeno per sputare sentenze) ma vuole COMUNQUE dire la propria.
– 2) negli stronzi.
Ed ho inserito (data la giovane età) tu e MariùIn Love nella prima categoria.
Tutto qui.
Non si tratta di sentirsi superiori (Piero74) si tratta di avere degli schemi di massima a cui riferirsi quando si interloquisce con gli altri. E di schemi ne ho parecchi perché, PURTROPPO e PER FORTUNA, ho interloquito parecchio in vita mia.
Disponibilissima a cambiare schema quando emergono nuovi elementi. Con Mariù mi sembra che il dialogo sia, alla lunga, sia possibile nonostante le divergenze di idee.
Dici ho usato un tono esagerato? E’ probabile, lo ammetto.
Ho sempre pensato che far sperimentare sulla pelle della gente le conseguenze che il loro comportamento ha sulla pelle altrui sia il modo migliore per far comprendere la potenzialità lesiva del comportamento stesso.
“Aggredisci? Ok. Mò ti aggredisco io e poi vediamo se hai la faccia di frignare!”
In altre parole: MI ADATTO ALLA SITUAZIONE. Quindi se il mio modo (verso Mariù) non ti è piaciuto significa che il tono di Mariù (verso Ada) non ti è piaciuto.
Questo è il mio punto di vista, ovvio.
Comunque: sapete cosa mi infastidisce tanto?
Ma veramente tanto tanto?
E’ che mi sembra che Ada abbia puntualizzato non per sfogarsi ma per giustificarsi, per riabilitare la sua immagine, per dire “io non sarei stata così. E’ la vita che mi si è rovesciata addosso come un tir di patate”.
Non so se questa è solo una mia idea o se è la verità. Neppure voi lo sapete, solo Ada lo sa.
Ma se avessi ragione vi domando: se capitasse a voi?
Se steste male, cercaste un pò di conforto in un forum, non ve la sentiste di sbragarvi a raccontare tutti i dettagli, veniste fraintesi e bacchettati prima di poter aggiungere bah,m ve ne sentiste dire di tutti i colori e vi trovaste quasi costrette a raccontare dettagli (necessariamente dolorosi) su dettagli per evitare di ascoltare parole come “ribrezzo” o frasi fatte atte a ferire cosa pensereste dei vostri interlocutori?
Ancora una cosa, (Deio).
Ho parlato di imprevisti sia negativi che positivi ……non solo di disgrazie e non di uiatture certe..
Ma visto che ci tieni a regalarmi questo manto da vecchia, nefasta menagrama vorrei ricordarti che muovere i soldatini sul plastico della battaglia appoggiato sul tavolino del salotto per studiare una strategia non centra un fico secco con il trovarsi su un campo di guerra con un mitra davanti ed un terreno minato dietro.
Ciao ciao da Maga Girotondò.
Mariù, seppellisco l’ascia di guerra. Ammetto di aver calcato la mano e la chiudo qui con le polemiche.
Ada, puoi ancora alzare la testa e ripartire con le tue gambe. La strada per trovare o ritrovare sé stessi, a volte, è lunga e costellata di mille difficoltà.
Ma se hai saputo affrontare tutte le difficoltà che la vita ti ha messo in mezzo ai piedi sei sicuramente una donna forte. E ce la puoi fare ad uscire dal circolo vizioso che ti tormenta.
Mi auguro che la tua malattia sia sotto controllo.
Un forte abbraccio. Ciao.