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Il loop comunicativo nelle relazioni amorose

di Suzanne
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 29 Settembre 2016. L'autore ha condiviso 16 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 115 commenti

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  1. 111
    Yog -

    C’è quel cantautore comasco, mi pare si chiami Van de Sprizz, che nella famosa canzone “Bava sul divan” dice di una ragazza che è “come la credenza del pan”.
    Bias infantile?

  2. 112
    Vic -

    Il primo impatto con una persona
    dell’altro sesso avviene attraverso
    i nostri “occhialini”, che ci mostrano
    se quella persona è “desiderabile” per noi.
    Perchè se non lo è non si mette in moto nulla.
    Se invece lo è si mette in moto un meccanismo,
    in base ad automatismi generati dalle pregresse
    esperienze.
    In primis si deve rendere noto all’altro…la nostra esistenza! (e qui prendiamo per esempio il caso del piccolo principe e la volpe).
    L’altra persona dovrebbe registrare la nostra presenza, a volte in modo neutro, a volte con
    un certo interesse.
    Se c’è reciproco interesse ci si avvicinerà
    con un pretesto.
    Rompere il ghiaccio è la parte più importante
    e se si è timidi più difficile.
    Poi tutto si svolge seguendo una serie di automatismi.
    Una frase sbagliata però può compromettere tutto.
    E’ chiaro che il primo incontro non è il luogo
    per mostrare i propri difetti o i propri problemi.
    La stessa cosa mostrata all’inizio o invece quando il rapporto è consolidato porta a risultati diversi.
    La base di tutto però è piacersi reciprocamente,
    sennò il rapporto pecca già nella base.

  3. 113
    Golem -

    min.... Vic, un manuale di novità.

  4. 114
    suzanne -

    Vic, credo invece che pregi e difetti siano molto relativi… inizialmente una persona sconosciuta ci appare “neutra”, poi pian piano cataloghiamo nei nostri schemi mentali predefiniti atteggiamenti o modi di essere in due grandi settori: buoni e cattivi. Questa direi che è la prassi e non ci trovo nulla di male. Poi però, quando ci coinvolgiamo, iniziamo a catalogare le caratteristiche dell’altro solo ed esclusivamente in nostra “funzione”, perdendo completamente di vista l’interezza di una persona, le sue interazioni con pezzi di mondo da cui siamo esclusi, il suo essere speciale INDIPENDENTEMENTE da noi. Ecco, qui iniziano i problemi!

  5. 115
    Vic -

    Io direi che cerchiamo nell’altro gli aspetti
    che più ci colpiscono e affascinano.
    Ha una bella voce o no?
    E’ di bell’aspetto o no?
    E’ affidabile o no?
    E’ sincera o no?
    E’ sensuale o scialba?
    e così via…

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