Ciao sono rumena, ho 31 anni e vivo con un uomo italiano che ha una figlia che all’inizio non sapeva che suo padre vive con me. Poi quando ha sentito che noi stiamo insieme ha cominciato a essere gelosa, mi ha detto che ho rubato suo fidanzato.
La bimba ha 8 anni e il padre 42. I genitori sono separati. Poi ha cominciato a capire, solo che certe volte vedevo che è gelosa ma cercavo di non vedere.
È un po’ di tempo che ha cominciato a comportarsi male con me, mi dice che io sono antipatica che non mi sopporta. Un giorno mi sono arrabbiata perché mi ha strillato che io sono antipatica ed io ho detto di non venire più a casa mia.
Adesso sto litigando con mio ragazzo per sua figlia, ma mi sono stufata di vedere come mi tratta male, io ho fatto tutto e di più per essere bene ma è una bambina maleducata, non ha rispetto nemmeno per genitori e per nonni. Risponde male a tutti e suo padre ha occhi foderati con prosciutto, anzi lo sa ma non ha coraggio di ammettere come è sua figlia. Di tante volte strilla al telefono a sua madre ed io ho riprendo e dico che non è bene. Mi ha detto che sono cattiva e che rompo.
Che posso fare, grazie mille.
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Categorie: - Amore e relazioni - Famiglia
mettiti nei panni della bambina, ha dovuto subire la separazione dei genitori ( ma perchè si sono separati???)) ed in + ti vede come una estranea.
del resto ha solo 8 anni, è normale che si comporti così, perchè soffre
i ragazzini di oggi non hanno proprio un’educazione.. evidentemente quando i genitori erano troppo occupati a litigare lei cresceva su come una selvaggia.
Però penso anche che alla sua età non sia facile accettare il fatto che i genitori si lasciano e il padre già vive con un’altra.
Posso solo dirti di avere pazienza e sopportare, o quando sai che lei viene di andare via e farla restare da sola con il padre tanto per non farti il fegato malato ogni volta che viene a casa tua.
poi nn capisco perchè vi andate a cercare sempre quelli + grandi, che cavolo cercate eh??
Da come scrivi sembri tu la bambina gelosa e offesa. Dici di avere 31 anni… e pretendi che una bambina, per la quale sei un’estranea e un’intrusa (che piaccia o no), si comporti da adulta, elaborando un dolore e una situazione che nemmeno tu sembri riuscire ad affrontare? Che devi fare? Avere rispetto e comprensione per una bambina, che sta soffrendo, che è costretta a condividere momenti di intimità domestica con persone estranee… Ma perché i “grandi” non fanno i grandi invece di pretendere che siano dei bambini a comportarsi come adulti? Dei bambini che perdipiù stanno affrontando le conseguenze, sulla loro pelle, del comportamento degli adulti? Il tuo compagno, invece di trascinare quella povera bambina (che ovviamente tratta male tutti, è tanto nervosa ed aggressiva, e si capisce perché) in casa di una persona che ai suoi occhi “le porta via il papà”, non potrebbe evitare di mettervi forzatamente insieme e di “mescolare” tanto le cose? Queste sono cose che un quarantaduenne dovrebbe capire da solo… Ci sono modi graduali per avvicinare i bambini a situazioni difficili, senza portarli subito a casa della prima ragazza con cui i padri si mettono dopo essersi separati dalla moglie… poi si stupiscono se i figli, piccoli, sono aggressivi, nervosi, maleducati… e magari ce la prendiamo pure con loro, i piccoli…
Forse non ha capito che la bambina STA SOFFRENDO!
Forse non le è chiaro che la bambina ha subito per due volte la tragedia dell’abbandono da parte del padre!
Prima, attraverso la separazione dalla madre e dopo attraverso la nuova relazione del genitore,con lei!
Forse dovrebbe scendere ad altezza bambino, per poco tempo, al fine di comprendere, seppur lontanamente, quanto la piccola stia soffrendo!
E non è certo sgridandola, rimproverandola o dandole dei “consigli”, che forse neppure dai genitori accetta (data la giovanissima età), che diverrà sua amica!
Ricordi, signora, che se vuole stare per molto tempo con quest’uomo, DEVE PRIMA IMPARARE AD AMARE LA FIGLIA!
La saluto!
mirella, hai ragione a lamentarti, la bambina è nevrotica. da come sei sorpresa, si direbbe che in romania queste cose non esistono. io vivo in brasile e i miei 2 figli se ne fregano di con chi io vado a letto, l’importante per loro (conformemente alla natura “egoista” dell’essere umano) è COME IO MI COMPORTO CON LORO. questo è istinto sano, questo è razionale. vedi, mirella, l’italia è un paese di gente malata, di tradizioni culturali malate, di strutture familiari che quando stanno in piedi sono ancora più malate di quando si sfasciano, perchè la malattia della bambina SI E’ FORMATA QUANDO LA SUA FAMIGLIA ERA UNITA. è un classicissimo “complesso di edipo”, la bambina è “innamorata” (in TUTTI i sensi: hai “rubato il suo fidanzato”) del proprio padre, ti sarà sempre nemica, almeno fino a quando, crescendo, dirigerà la sua attenzione verso altri uomini. la teoria che la bambina soffre per la separazione è solo parzialmente vera, visto che dici che è impazzita quando ha saputo che il padre sta con un’altra donna. ho offeso chi non la pensa come me? no. vediamo se siete capaci di rispettare le idee altrui come io le rispetto.
luc, tu che dici di rispettare le idee altrui, e le “rispetti” in modo molto particolare, ovvero scrivendo ad esempio gentilezze educatissime come “l’Italia è un paese di gente malata” (che si aggiunge alle altre che hai scritto qua e là e con cui offendi milioni di persone, compresi tuo padre e tua madre naturalmente)… cosa sia il rispetto per gli altri non sembri davvero essere in grado di capirlo, visto che sei proprio tu il primo a offendere e insultare chi vive diversamente da te (strano… chi è soddisfatto della propria vita non mostra la tua acredine verso gli altri che vivono diversamente, anzi se ne fa un baffo se è soddisfatto di sé…). La tua opinione su questa bambina e sul rapporto con gli adulti che la circondano non importa a nessuno e non è la tua opinione l’argomento del post: però tanto per mettere i puntini sulle i in fatto di educazione e rispetto, comincia a riferire l’espressione “gente malata” a te stesso e alle persone di tua diretta conoscenza: vedrai come ti suonerà educata e intelligente! Tu, che giudichi milioni di persone malate, lo fai naturalmente dalla posizione di chi si reputa tanto sano! Come no! Da quanto traspare, come minimo sei Internet-dipendente, a giudicare dal numero dei tuoi interventi, ormai ovunque come il prezzemolo e sul compulsivo-andante, insulti a gogò verso le donne, gli Italiani, la cultura occidentale… ma facci il piacere!
Per non parlare del fatto che il tuo intervento non risponde per nulla al post iniziale, in cui l’autrice chiede “Che posso fare?”. Che fai, sei talmente preso dal tuo ego che non ascolti chi leggi e anziché rispondere a quel che altri chiedono, concentri l’attenzione su quel che saranno le eventuali risposte al “tuo” intervento? Non sei tu l’argomento del thread, abbi pazienza.
(Per non dire del fatto che la tua interpretazione fa acqua da tutte le parti: vi sono tantissime bimbe italianissime in ottimi rapporti con la nuova compagna del padre. Tutto dipende da diversi fattori, tra i quali l’intelligenza e la sensibilità dei genitori, l’empatia, nell’avvicinare i bimbi piccoli a nuove realtà domestiche hanno un ruolo fondamentale… Lascia il complesso edipico freudiano nel posto che ora merita: la soffitta. Gli studi proseguono, e il buon Freud ha fatto da diverso tempo, per certe questioni, il suo tempo).
luc nn offendi nessuno,
però complimenti eh, spero tu nn abbia figli, nn so davvero come tu faccia a dare le colpe ad una bambina di 8 anni, che subisce cose di cui nn ha colpa.Nn me lo spiego.
tu critichi l’Italia ( ma che cacchio centra??), ma perchè allora nn vai in Romania dai tuoi ex amici a vedere come sono messi dopo decenni di “”paradiso”, e perchè vengono tutti qui a cercare certezze lavorative ecc. Mettiti nei panni di quella bambina prima di parlare.
per Rebecca e Guerriero:
come ho già detto in precedenza, non rovinatevi il sangue per certa gente come Luc.
E’ proprio per questo che l’Italia (come il resto del mondo) poi ha sempre più “figli malati” che quando crescono non sanno più amare. Per via della promiscuità a cui vengono sottoposti da bambini.
Credendo, poi (quando crescono) di trovare “l’oro” in chissà quale paese.
Magari in Brasile.
Mirella:
hai mai sentito nominare la parola Pazienza? Io non ho figli, purtroppo, ma mia madre e la mia Tata ne hanno avuta tanta con me. E se decidi di metter in piedi un colosso chiamato “famiglia”, o fai sul serio o lasci stare da subito e te ne trovi uno libero da qualsivoglia impegno.
Il mio non vuole essere un attacco, perciò consideralo un consiglio.
Auguri.