La mia migliore amica è una ragazza che si sente molto sola. Non ha fratelli, ha pochi amici e io sono l’unica amica a cui lei dice tutto e si confida. Lei ha 33 anni e, nonostante sia carina e abbia avuto alcuni spasimanti, fino ad ora ha solo avuto una storia di una settimana con un ragazzo. Tutto questo perché a lei piacciono le donne e ci ha messo un po’ ad accettarlo. Dopo tanti anni ha capito che vuole una donna al suo fianco, ma cmq soffre perché vorrebbe avere dei figli e se si mette con una donna questo non lo può fare. Si era inoltre messa in testa che il suo futuro fosse quello di non vivere mai un amore e rimanere per sempre da sola perché è difficile trovare qualcuno che abbia i suoi stessi valori. Lei vorrebbe vivere una semplice storia basata sull’amore, dove il sesso sia solo la manifestazione di questo amore e non un’ostentazione come si vede ad esempio al gay pride o in alcuni locali gay. Più volte le ho detto che ci sono tante associazioni di gay cristiani e cmq ci sono tanti gay e lesbiche che non per forza si mettono in mostra, che vogliono semplicemente amare ed essere amati. Insomma… immaginate quanto lei soffre con questa convinzione che rimarrà sempre da sola. L’unica sua consolazione è un attrice spagnola, Adriana Torrebejano, che in “Tierra de Lobos” ha interpretato la parte di una ragazza lesbica. La mia amica si è letteralmente innamorata di lei e vorrebbe addirittura andare in Spagna per conoscerla e farla entrare nella sua vita. Ogni giorno invia dei tweet a questa attrice e spera sempre che lei risponda (e due volte ha già risposto). È convinta che un giorno questa attrice entrerà a far parte della sua vita, anche solo via Twitter. Lei dice sempre che Adriana è tutta la sua vita, si è innamorata di lei come se fosse una persona reale.
Io ho provato varie volte a farla ragionare, a farle capire che quello non è amore, ma solo un disperato bisogno di amore. Lei, però non ha mai voluto sentire quello che io sostengo e mi ha detto che, se voglio starle vicina, devo appoggiare i suoi sentimenti per Adriana.
Siccome so molto bene lo spagnolo, ha iniziato a chiedermi di tradurre i messaggi che questa attrice pubblica su Twitter e anche i messaggi che la mia amica manda ad Adriana. Ogni giorno mi chiedeva come 4/5 traduzioni, a volte ne aveva bisogno subito perché la sua attrice preferita twittava proprio in quel momento e quando tardavo a rispondere mi inviava dei messaggi per sollecitarmi a sbrigarmi ad inviarle quelle traduzioni. Il problema è che mi chiedeva di tradurre soprattutto la sera (e non erano messaggi corti) e io in quel momento della giornata stavo con il mio compagno… Lui ovviamente ne aveva fin sopra i capelli. Le sue richieste sono aumentate quando 3 settimane fa ha conosciuto una ragazza spagnola su Twitter. Ogni giorno le inviavo le traduzioni per aiutarla a comunicare con lei e, siccome questa ragazza si collega sempre la sera tardi, le traducevo tutto anche a quell’ora, nonostante fossi stanca morta dopo una giornata di lavoro intenso e nonostante fossi con il mio compagno. Ho cercato di farle capire con le buone che doveva iniziare a tradurre lei questi messaggi, magari con l’aiuto di google traduttore. Certo, questi traduttori non sono perfetti, ma più o meno il senso si capisce. Mercoledì scorso ho lavorato dalle 8:30 fino alle 19, sono arrivata a casa distrutta e la mia amica mi ha chiesto di tradurre dei messaggi per questa ragazza. Io come sempre ho tradotto e, avendo accesso al profilo della mia amica, ho inviato io stessa il messaggio. La ragazza ha subito risposto chiedendomi di facebook e io le ho risposto inviandole il nome del profilo della mia amica. Dopodiché ho detto alla mia amica che avevo mandato il suo messaggio, che questa ragazza aveva chiesto il suo facebook e che io ho risposto. L’ho salutata e me ne sono andata a dormire. Il giorno dopo lei mi ha detto che non avrei dovuto piantarla in asso così perché lei non sapeva come fare per continuare la conversazione. Mi ha detto che a me non mi interessa quello che a lei succede perché se mi interessasse non me ne fregherebbe niente di perdere un ora di sonno e che, come a volte sto fino all’una di notte a preparare i lavori per i miei alunni perché ci tengo a loro, così dovrebbe essere con lei perché per lei chiedermi queste traduzioni è un modo per condividere questo momento tanto magico che per la prima volta sta vivendo. Io le ho risposto che quello che faccio per i miei alunni è un dovere, perché in mano ho il loro futuro e che lei non è il mio dovere e che dovrebbe ringraziarmi per tutte le traduzioni che le faccio, spesso facendo i salti mortali e andando contro il mio ragazzo (che poverino ha ragione ad essere stufo), le ho ribadito che ci sono altri modi per condividere, non per forza assillandomi con queste traduzioni e che dovrebbe rispettare il fatto che la sera sono stanca, che fisicamente non ce la faccio e che posso andarmene a dormire quando voglio. Lei mi ha risposto che deve ringraziare solo il Signore e che non io riesco a gioire per le cose belle che le succedono. Ora è una settimana che non ci parliamo e lei comunica con quella ragazza senza il mio aiuto e se la cava benissimo, anche se non scrive correttamente lo spagnolo. A me manca molto. Non so cosa fare… Non so se chiamarla io o aspettare che lo faccia lei. Vorrei solo che capisse che anche se non le faccio le traduzioni, posso starle vicina e condividere tutto in altri modi. Vorrei che rispettasse le mie esigenze e i miei spazi. Purtroppo in passato ci ho già provato a farglielo capire e finivamo sempre per litigare e alla fine lei continuava a fare come ha sempre fatto. Che dite? Sono troppo egoista per essere sua amica?
Ho litigato con la mia migliore amica. Storia singolare
di
cricom
Lettera pubblicata il 17 Marzo 2014. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore cricom.
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Non lo sei tu per niente….e lei quella egoista! Che pensa solo a se stessa e che di te non li importi un bel cavollo di nulla! Ma cara , diglielo di andare a fare un corso di spagniolo per imparare la lingua se vuole comunicare con queste donne. Se avrebbe un minimo di educazione e buon senso non si permeterebbe tutte le sere o a tutte le ore a disturbarti per delle traduzioni passando sopra alla tua stanchezza o al tuo tempo che lo potresti offrire al tuo compagno oppure giustamente dormire. Il mio consiglio e di lasciarla perdere che non ti perdi davvero niente.
Concordo e’ solo egoista e bigotta pure.Dovrebbe ringraziarti per il tempo dedicato e non tartassarti continuamente.Se ti vuole realmente bene ,da amica dovrebbe capirlo e chiederti scusa.
Ti consiglio di far passare un po’ di tempo. Pensandoci meglio ho capito che la mancanza di tatto di alcune persone corrisponde ad un modo di comunicare amore che ti mette nella condizione di non essere vittima di te stessa. Il si vale per si e il no per no, senza voli pindarici. Come ho detto stamattina un miglioramento della mia posizione non corrisponderebbe ad un vero miglioramento. Di fatto non consoliderei la mia posizione, trascorrerei il resto della vita ad essere ospite di amici e questo non sarebbe male. Io non sono attaccata al denaro proprio perché mi serve per le cose necessarie, ma non mi consente di progredire in senso assoluto. Non mi sento una paladina del progresso. Figuriamoci se potrei addirittura promuoverlo. Parteciperei volentieri, ma non potrei farmene promotrice. Troverei altri modi per ricambiare la cortesia, ma non comprerei un mega panfilo. Il denaro lo investirei in altro modo, ma non mi costruirei un mondo basato sul materialismo perché finirebbe presto. E finirebbero anche i soldi. Ma questo è un altro discorso. La motivazione ufficiale di un (chiamiamolo) rifiuto è la mancanza d’interesse. Ma secondo me è sbagliato chiamarlo rifiuto perché dall’altra parte c’è coscienza. Quando c’è coscienza c’è anche la speranza di un domani più giusto per tutti. Nel 2017 non posso pretendere che tutte le donne la pensino come me. Se fossi un ragazzo preferirei andare avanti un passo dopo l’altro perché un pochino ho conosciuto le donne.
Sono donna. Mi conosco e conosco le donne. Tre cose.