Buongiorno a tutti, sono fidanzata da ormai 9 mesi. Io mi sono aperta nei suoi confronti solamente dopo 4 mesi dopo che sono stata ferita prima da altri ragazzi. Dopo ogni litigata mi venivano dei pensieri del tipo, di non amare più il mio ragazzo o se è veramente quello che voglio. questi pensieri mi hanno distrutta ma sempre dopo un paio di giorni sono andati via. Ora però non ci siamo visti per un mese e nel mentre avevamo solo litigato. Ora è tornato e ci siamo visti ma ho pensieri continui o metto in dubbio se ho ancora sentimenti nei suoi confronti. Anche se solamente vorrei che questi pensieri passano siccome voglio stare bene con lui e continuare a stare con lui senza altri problemi. Ma mi distruggono talmente che mi viene solamente da piangere, dalla paura che non vanno più via. Non son più che fare, qualcuno potrebbe aiutarmi?
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Categorie: - Amore e relazioni
Ti spiego le certezze. Verso i 13-14 anni quando tutti sono contenti di prendersi il diritto che hanno conosciuto attraverso l’astuzia della prima età, io ho scelto di conservare il diritto di essere presente nelle questioni di vitale importanza. Altrimenti loro si sarebbero attaccati al tram. Mi ero presentata con questo diritto per portare avanti le sue rimostranze. Mi ha fregato la toga e non ha visto il magistrato da questa parte. Sono diventata un avvocato delle cause perse. Tra l’altro sapevo che non ci saremmo mai riconosciuti nel profondo e mi ero idealizzata una vita che mi faceva stare bene nell’idea della famiglia, che peraltro ho salvato. Dicono che si trattasse di un mio dovere. Mi sento una persona spregevole, ma non si vede perché non ho mai avuto il vitalizio e i privilegi necessari a dare corpo ad una vita fissata nella morte che prende corpo nell’insegna che copre da ulteriori rimostranze. Questa è l’irrazioanlità che dà la pace. Sarò quel che fui da 0 a 12 anni.