Mentre il Coronavirus, il COVID-19 distrugge le vite dei nostri vecchi, per lo più abbandonati dalle proprie famiglie nelle case, cosiddette di riposo, nessuno si perita di considerare come prioritario il valore della bellezza nelle nostre vite. Il caso emblematico della distruzione o quasi della Fontana del Cupido alla Villa Doria-Pamphili a Roma, fa intendere, dolorosamente e senza remissione di colpa, di quanto la nostra società abbia abbandonato i suoi figli, figli di un dio minore ahimè, visto che nessuno, neanche i padri e le madri non hanno più inteso prioritario l’amore per la propria progenie quale essenza immanente della loro serenità di vita e di giudizio. Un gruppo di giovani, definiti volgarmente vandali, da qualcuno che non li ha visti e non li ha conosciuti, ha deciso, in tempi di Coronavirus, di trascorrere il proprio tempo notturno, invece che a dormire, a distruggere una fontana storica del 1855 in una villa altrettanto storica, la villa Doria-Pamphili al Gianicolo. Siamo perduti, oltre che per il Coronavirus, per la miserrima constatazione che non ci siamo occupati più di nessuno, neanche dei nostri figli. Svegliamoci! Altrimenti l’Italia sarà morta.
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