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Lettera pubblicata il 22 Novembre 2018. L'autore ha condiviso 10 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Attimo Ogi.
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No, no qui non c’entra il femminismo. Qui c’entra che una donna ha diritto alla stesse possibilità di carriera rispetto ad un collega uomo: succede che la donna, a causa, della maternità venga “sospesa” dal lavoro, per poi essere licenziata, e stare ferma qualche anno, per crescere il figlio e mandarlo all’asilo, mentre l’uomo sarà andato avanti avrà garantito la famiglia, ma nel contempo avrà fatto un progresso di carriera, anche importante: non si possono punire le donne Perchè sono responsabili della buona riuscita della maternità. È ingiusto. Io non vorrei mai che la mia ragazza sacrificasse se stessa, per stare dietro alla famiglia e basta, per poi dover dipendere esclusivamente dalle finanze che porterei io. Le donne hanno le loro aspirazioni e personalità, non deve finire tutto, Perchè la società non capisce. Poi il discorso cambia se la donna SCEGLIE di non lavorare e rimanere dietro alla famiglia, ma deve essere una scelta.
Non si tratta di supremazia di genere, o di femminismo secondo me, si tratta di essere imparziali e mettere le persone nelle condizioni di poter scegliere per il loro avvenire.
P.s. Ancora una volta sono d’accordo con Soinze.
Allora, Solnze e Gabriele non avete capito niente. Io ho detto A voi avete capito Z. Io ho detto “Ciao”, voi avete risposto “Sono le 9 del mattino”. Complimenti, siete dei GENI ASSOLUTI.
Quindi secondo Solnze il diritto principale dell’essere umano di sesso femminile è quello di prevalere su quello maschile, e l’abbiamo appurato. Se l’uomo conquista non è perché non sa farlo, ma perché la donna odierna (per merito del FEMMINISMO, quindi il femminismo C’ENTRA) vuole fare la superdonna emancipata, e l’uomo si sente scavalcato e messo da parte in tutti i campi (lavorativo, sessuale, affettivo, ecc.).
Gabriele… Ma mi dici che c’entra la possibilità di fare carriera, quando poi ho parlato di libertinismo e promiscuità sessuale e altre nefandezze dovute all’influenza malsana del femminismo? Quindi secondo te le donne devono essere libere di scegliere di mettere le corna e di sco.... ovunque senza che uno dia loro della “t***a” o della “p*****a”?
Simone,
io sarei ben lieta di avere un Superman che mi mantiene, mi garantisce la possibilità di fare 2-3 figli crescendoli bene e vivere serenamente senza sacrifici, ma la realtà è che di uomini così ce ne sono pochi e non è detto che poi nel concreto mi piacciano né che siano disposti a mettermi in mano tutte le finanze per farmi vivere da principessa. Quindi, per me, potremmo anche tornare al tradizionalismo, il fatto è che non si può. E dunque mi tocca lavorare. Non è che voglio prevaricare sugli uomini. Devo farlo (purtroppo) e sto con un uomo scelto per amore.
Per quanto riguarda il discorso rapporto uomo-donna, io sono d’accordo con la nostra ragazza polacca che le italiane non sono tanto femministe, anche perché non ce lo possiamo permettere. Dove sta questo gran welfare che ci permette di vivere bene anche da single, magari essendo pure madri come tante inglesi, nordiche e australiane? Qua in Italia senza un uomo si muore di fame. Non so se ci sono stron*e italiche che mirano al pollo con i soldi per poi spolparlo col divorzio. Io mai sentiti fare questi discorsi dalle italiane, soprattutto dalle giovani. Io penso che tutto sommato le italiane siano fra le meno peggio, e sicuramente fra le meno emancipate (…continua)
L’emancipazione in Italia è tutta apparenza: si fanno le gran fighe fumando, vestendosi da camioniste, tatuandosi, ma manco il 10% è autosufficiente da quel che vedo. Ragion per cui io non fumo, mi vesto femminile e non pretendo di essere una cosa che non sono. Comunque mi sforzo per contribuire alle entrate, ma oggettivamente penso di avere molte meno possibilità di una donna nata in Danimarca, Inghilterra o Svezia.
Poi, essendo in una famiglia mista italo-ucraina, ho anche assorbito dei pensieri tipici del mondo slavo come il concetto di energia femminile, complementarità dei sessi e altre cose. Forse unico consiglio che posso dare alle italiane è di riscoprire di più la loro femminilità, soprattutto psichica. Per me è molto importante che il mio uomo sia forte e mascolino.
@Simone Raccioppa
Donne tradiscono sempre e comunque? ALlora prenditi un’indiana. IN India il tradimento non é accettato. Io amo moltissimo mio marito e mai penserei di tradirlo. Poi lui ha tutti gli attributi e le perfezioni che nessun’altro ha. NOn lo cambierei neanche con 100 italici. Guarda che anche qua in Inghilterra se fai un figlio con una inglese e non gli paghi gli alimenti chiamano la polizia e ti fanno arrestare. Anche qui sei costretto a dividere casa con altre 10 persone se divorzi, a meno che non sei ricco. Ho vissuto con 3 uomini divorziati che si portavano i figli a casa e non avevo privacy qui a Londra, e in casa eravamo in 8 persone. Anche loro erano stati traditi dalle mogli (inglesi neanche mezzo gene italiano) Anche in Germania se fai un figlio con una tedesca e divorzi, perdi la patria potestà e se non paghi gli alimenti ti arrestano. Vedi cos’è lo Jugendamt. Pure qui a Londra fanno figli con sconosciuti per prendere sussidi statali e non lavorare mai. Sono felicissima di aver sposato un indiano. Non salta addosso a ogni gonnellina che passa a differenza di tanti italiani che conosco. Se volesse potrebbe comprarsi tutte le troiette perché é bellissimo e ha un buon stipendio da Head Chef al centro di…
Io ho parlato con diversi uomini est europei che hanno vissuto in Italia e possono fare un confronto. Mi hanno spiegato che in est Europa il comunismo ha gettato molti uomini in crisi. Col comunismo le donne guadagnavano uguale agli uomini k anche di più ed erano autonome, perché il governo garantiva nidi, asili, ecc. Gli uomini hanno attraversato una profonda crisi della loro mascolinità (una cosa che in Occidente sta avvenendo adesso, ma che lì sarà successo 50-60’anni fa). Gli uomini slavi appaiono iper-mascolini spacconi, ma dentro casa vi assicuro che comandano le donne e vogliono sempre essere rassicurati di guadagnare abbastanza, di essere utili. Quando è caduto il comunismo molti si sono ritrovati anche senza lavoro e in crisi di mascolinità, a volte bevevano e tutta questa crisi psico-economica secondo me li rendeva anche violenti. Per loro noi italiane/latine siamo meno emancipate e più rassicuranti, mentre vedono malissimo le nordiche-occidentali…
Le svedesi, per esempio, per loro sono simili alle slave e, essendo pure mediante benestanti, sono proprio una minaccia alla loro mascolinità. Invece le latine (italiane e sudamericane, le spagnole e le francesi sono già più occidentali), le asiatiche (thailandesi) e le arabe sono più rassicuranti, anche se le arabe musulmane sono culturalmente troppo distanti. Penso che, fra le straniere, le preferite siano proprio le asiatiche e le latine.
Addirittura una volta ho avuto una chat con un tipo di Mosca che odiava le russe, diceva che parlare con loro era come ingoiare mer**. Io sono rimasta sconcertata. Lui (secondo me era pazzo) cercava una donna araba, italiana o asiatica che fosse una schiava totale. *.*
@Solnze
Mio marito dice che le inglesi sono le peggiori, no italiane. Lui é stato con una tedesca, una olandese e una rumena. Si, dice che nessuna delle tre era come me. Mi si avvicinava di poco la rumena, finché non ha scoperto che voleva stare con lui perché ha un buon stipendio e aveva in programma di smettere di lavorare dopo fatto i figli. Lui dice che le nordeuropee sono bellissime ma le vede come minaccia alla sua mascolinità. Lui ha sempre avuto fetish per le bionde con occhi chiari, e tutti gli dicevano che le donne ideali per lui erano polacche o lituane come sua cognata. Appena l’ho incontrato, sono rimasta affascinata dalla sua mascolinità, decisione, forza d’animo e allo stesso tempo gentilezza. Io però non mi fidavo perché mi riempiva di complimenti, e io abituata a sti italioti che li fanno pure a Mariangela Fantozzi solo per far vedere che rimorchiano. Lui sapeva già tutto e cercava di rassicurarmi che veramente pensava quello che diceva. In lui trovo tante cose che negli europei non ho mai trovato.
Karolcia, non conosco la legislazione dei vari paesi UE,ma sicuramente non definirei l’Italia un paese femminista. Se negli ultimi anni siamo progrediti è grazie all’UE che ci ha costretti a modernizzarci un po’, sennò, vorrei ricordare ai signori italiani che ci leggono, vivremmo ancora nell’Italia che hanno conosciuto mia madre e mia nonna, specie nelle campagne, dove le donne vestivano rigorosamente di nero per mostrare modestia e spesso erano escluse dall’istruzione.
Sinceramente ho sempre avuto il mito delle società nordiche o anche di quella sovietica (questo farà piacere a Sasha), perché le donne erano molto più rispettate. E infatti non sono stata delusa. Mio marito, manco se si impegna, riesce a partorire discorsi maschilisti come quelli che ho sentito fare dagli italiani. Ma la cosa tragica di alcuni italiani è che non sono neanche consapevoli di quello che dicono.
Itto era proprio uno splendido esempio.
Per quanto riguarda le inglesi, avendone conosciute alcune, so solo che tutto quel gruppo li (inglesi, olandesi, belgi, svizzeri) mi fanno calare le braghe dalla noia. Sono freddi in maniera pazzesca.
Di nuovo, preferisco i russi, gli ucraini e i polacchi che non sono per niente freddi. Al massimo se ne può beccare qualcuno come sia suocera, rognosa ma non noiosa.