Una organizzazione neonazista viene scoperta e sgominata alla fine di una delicata indagine che ha impegnato le locali forze di polizia.
Leggo i particolari agghiaccianti su quanto trovato nel covo: accanto al materiale bellico ed ai simboli di una ideologia assassina, anche pedopornografia e violenza contro le donne, evidenze di trovarsi in presenza di persone pronte a tutto e di un disegno per abbattere con la violenza le istituzioni democratiche.
Ho poche parole da aggiungere, solo un pensiero al drammatico contrasto tra una scoperta che fa paura e quelle belle fotografie con cui è iniziata la legislatura: Liliana Segre nel seggio più alto dell’assemblea del Senato a governare l’ elezione del presidente.
Ho pensato in quel momento come sarebbe stato se i voti dei senatori fossero stati per lei Presidente di uno dei due rami del Parlamento: ve lo immaginate?
Un parlamento dove nessuno può discriminare nessuno, dove tutti sono ugualmente impegnati nella costruzione di una società sempre più aperta e responsabile ma la politica e un’ altra cosa e credo che la stessa ” nonna degli italiani” non accetterebbe.
Di Liliana, mi colpisce sempre l’ incredibile capacità di mantenere un equilibrio in ogni circostanza: a 92 anni non e’ facile esprimere un pensiero come il suo, non di parte ma sempre radicato sui valori della democrazia rinati con la fine del Fascismo.
Scolpita nella mia mente rimarra’ comunque l’ emozione di vedere dove può’ arrivare una persona che a 13 anni, imprigionata nel lager nazista, decide che lei sarebbe stata diversa dal suo torturatore.
Gian Luigi Monari
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