Certe volte mi capita di leggere un libro e guardando film basato su di esso spesso rimango delusa. Altre volte succede il contrario: il film si rivela un gran lavoro mentre il libro risulta scadente e quasi illeggibile. Guardare film tratti dai libri, mi piace molto, lo confesso, e trovo anche che sia bello vedere come una storia venga interpretata: aiuta a vedere la trama sotto un punto di vista diverso, quello del regista, in questo caso. Eppure, mi chiedo se sia giusto. Dal punto di vista letterario, fino a che punto puo’ un altro autore rendere il pensiero di un altro? Inoltre quando mi capita di vedere un film e dopo rimanere delusa dal libro mi chiedo se sia possibile che uno dei due autori, in questo caso lo scrittore, abbia fallito nel suo intento di comunicare qualcosa alle persone. Inoltre mi chiedo se ci siano storie adatte per essere scritte o storie adatte per essere solo guardate. Una volta ho provato a leggere Bridget Jone’s Diary e non sono arrivata neanche a meta’ libro; lo stile del film invece, si era dimostrato dinamico e fresco. Secondo voi esistono trame che dovrebbero essere evitate nei libri o magari degli stili di scrittura? Siete d’accordo alla conversione di libro in film? Infine, credo che un libro derivante da un film non lo comprerebbe nessuno, voi lo comprereste?
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Categorie: - Cultura - Riflessioni
L’avvento della fiction prima e del reality poi, com’era prevedibile che accadesse, ha catalizzato l’attenzione sul piacere di rivedersi. Durante l’infanzia e la prima adolescenza il mio rapporto con le relazioni interpersonali in ambito familiare e anche amicale è stato abbastanza buono. Nel tempo dentro di noi e intorno a noi sono nate delle aspettative che penalizzano chi non ha molti contatti con il mondo esterno perché magari non studia, non lavora e non ha impegni familiari tali da poter sostenere un ragionamento di senso compiuto. Invece un tempo il semplice fatto di rivedersi ti faceva stare bene. Non ti preoccupavi di dare fastidio e non vivevi un imbarazzo in particolare. Oggi l’unico rapporto che presumibilmente ti potrebbe portare a entrare nel sogno è quello con la persona che ti ha scelto. E’ bello vedere come un’intera famiglia ti possa amare per quello che sei, ma secondo me è giusto tenere conto anche di chi non è capace di manifestare i propri sentimenti. Le persone che hanno interessi in comune stanno bene, ma potrebbero stare ancora meglio se prendessero coscienza che la giornata è bella perché si sono visti. I giovanissimi ci riescono. Alla mia età è già più difficile. Dovendo scegliere preferirei il libro perché occorre del tempo per finirlo. Da ragazza amavo finirli in un giorno perché per natura sono una solitaria che solo con gli anni ha imparato a dare valore alla compagnia. Ad ogni modo questa scoperta non mi rende schiava del prossimo. Non riuscirei a stravolgere la mia natura per il mero piacere di sentirmi inserita in società.
Le esisgenze di un lettore di libro
sono diverse da quelle di uno spettatore.
Nel libro ci si immedesima nel personaggio,
nel film contano gli effetti speciali,
deve essere più movimentato.
Meglio il Libro o il Film? Dipende quale dispositivo anticipa la storia.
Anche io restavo deluso del film dopo aver letto il libro, ma poi e’ capitato il contrario e mi sono reso conto che e’ il tipo di incipit a fissare fatti e personaggi nella nostra mente, la rivisitazione ci sembra una brutta copia, un artificio.
Janemimi,
per me libro e film sono due diversi prodotti creativi: il testo scritto impegna il lettore a interpretare, a seconda delle sue capacità e inclinazioni, mentre il film propone un’interpretazione personale della storia raccontata, talvolta pure con alcune libertà digressive che spesso urtano l’autore del libro.
ovvio che alcuni testi si prestino meglio di altri ad essere illustrati e che alcuni registi siano più in gamba di altri nel farlo (vedi “Via col vento”).
leggere può essere impegnativo; più rilassante stare a guardare quanto altri raccontano di aver compreso, intuito e trasposto in immagini. fermo restando che alcuni alcuni autori sono migliori di altri, in qualsiasi contesto, e che alcuni temi, sia nello scritto che nella pellicola, possono essere soggettivamente più coinvolgenti di altri.
Lavori all’ISTAT?